L’Inversione tra bene e male – Prostituzione, Droga e Alcool diventano “Ricchezza Nazionale”
Lo Sai
- di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile -
Oltre il PIL – Osservazioni sul nuovo assetto macroeconimico dell’élite
Bruxelles, Roma – di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile – Il Pil, secondo l’economia classica, misura come noto la “ricchezza di una nazione“, ma è davvero così? Specie oggi che – come vedremo di seguito – attività criminali e deprecabili secondo Bruxelles e Roma (a stretto giro) devono essere inserite di diritto all’interno di questa ricchezza? Vediamo, partendo da una piccola premessa.
Qualche anno fa (era il 2012) pochi si stupirono per la prontezza con la quale Mario Monti, alla guida di un governo tecnico che avrebbe dovuto solo portare il Paese a nuove elezioni, come denunciammo a suo tempo, si era invece preso la briga, prima, di firmare il Fiscal Compact (accordo tra Stati, allora non sancito né approvato dal Parlamento Europeo) e poi, addirittura, di fare diverse modifiche alla Costituzione. Grazie a una di queste modifiche, da allora (e fino quando qualcuno non dirà che quella azione era illegittima in quanto votata da un Parlamento illegittimo….) l’Italia è obbligata a rispettare una serie di “regole” che riguardano la riduzione del deficit e il rapporto deficit/PIL. Rapporto per altro già posto a sigillo dellagabbia europea fin dal 1997 (vedi qui – Patto di Stabilità – Come l’Europa dal 97 chiede il suicidio dell’economia italiana).
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