Contro l’indifferenza: spada e preghiera
Lo Sai
- di Pietro Di Martino -
Esistono persone che preferiscono “accomodarsi”, lasciando le cose così come sono (fin quando non vanno a ledere i loro interessi) o nell’attesa che sia qualcun’altro ad impegnarsi nel tentativo di migliorarle; altre che si prodigano in buona fede, non riuscendo ad agire, comunque, nel giusto verso per dare una svolta positiva; altre ancora che, sulla spinta di momenti particolari e contingenti, millantano una volontà di rinnovare lo status quo, solo perchè ormai insostenibile e troppo impopolare, in realtà non intendono farlo davvero (ma si ripropongono di seguire i suggerimenti di “gattopardesca” memoria, “cambiare tutto, perchè nulla cambi”, per subentrare, in luogo di altri, negli stessi privilegi).
Infine ci sono altre persone ancora, che hanno hanno avuto la capacità di registrare e comprendere i meccanismi contorti e le logiche perverse di un sistema che non cambierebbe spontaneamente, e sono decise a ribaltare le prime e travolgere i secondi, a determinare il collassamento del sistema stesso, perchè il cambiamento non sia solo una priorità non negoziabile, ma si trasformi in un imperativo categorico, un’esigenza primaria, una necessità inderogabile.
A quale categoria apparteniamo? E’ una di quelle domande che cerca risposte quando ci si trova ad avere un confronto, ed è disarmante dover constatare come la maggior parte delle persone sia totalmente indifferente a quanto accade nel mondo, nel proprio paese e di conseguenza ai propri figli.
Molte volte si tende a pensare che chi si attiva nel tentativo di migliorare le cose, (come nel caso di un politico, attraverso le istituzioni, o di individui singoli e/o associazioni, che usufruiscono del supporto della “rete”), lo faccia comunque per migliorare qualche specifica carenza, senza però cambiare le logiche che quelle carenze hanno imposto.
Non è sbagliato affermare che si agisca con buone intenzioni, il punto è in quale direzione si è scelto di intervenire, operando in un ambito che sia decontestualizzato, rispetto a quello generale, ovvero, quanto si sia realmente individuato il collegamento del singolo problema con il sistema tutto (dove c’è contiguità e concatenazione continua) e come si pensi di risolverlo, eliminando anche le cause che lo hanno generato.
Ma chi può avere la certezza che il male sia “questo” rispetto a “quello”? Che il problema sia “A” rispetto a “B”? Sicuramente Dio. Dal momento, però, che a Lui spetta il Giudizio e che ne sarà avvantaggiato solo chi avrà scelto di seguirNe i Comandamenti, toccherà a noi percepire dove sia il male e il bene, distinguere la cosa giusta da quella errata, individuare il problema e proporre la soluzione.
Ora, potremmo elencare tante cose sbagliate, ma…sbagliate per chi? La società in cui viviamo è stata capace di confonderci, ed è proprio da qui, da questa confusione che possiamo iniziare a capire qualcosa di più. A chi la si deve attribuire se non alla”tesi-antitesi”di scuola massonica? Questo punto è molto importante perchè ci farà comprendere dove sia il male.
La maggior parte della gente percepisce che questo mondo non sta percorrendo la strada giusta e sono altrettanto certo che coloro che lo pensano siano pochi, gli stessi che muovono i fili per incrementare i loro interessi. Se esiste una percezione di malessere, vuol dire che i burattinai la indirizzano artatamente, nel tentativo di mantenere quel che più loro interessa al di fuori dell’attenzione destata, proprio per annullare la nostra percezione del giusto.
Chi vi scrive non è sicuramente in grado di insegnare la differenza tra bene e male, nè vuole orientarvi verso quel che crede giusto, l’intento semmai è quello di far capire che l’indifferenza è l’arma migliore di cui si alimentano i poteri occulti, ed informarsi in modo opportuno aiuta a comprendere meglio.
Siamo alle soglie delle Europee, e si intensificano le occasioni di confronto anche con chi la pensa in maniera diversa, e non sempre basta ascoltare la radio o guardare la tv per capire quale tra i tanti schieramenti, rappresenti realmente, al di là delle belle parole, i valori in cui crediamo.
Vi è mai capitato di sentire esponenti un di partito politico, parlare di proprietà della moneta? Direi di no. Ecco, già questo basterebbe per capire che ogni confronto ipotizza soluzioni meramente utopiche. Sappiate che la maggior parte dei problemi ha un unico punto di partenza.
Per meglio capire cosa intendiamo, quando parliamo di” proprietà della moneta”, di “debito inestinguibile”, di riappropriazione della “sovranità monetaria” attraverso lo “stampo a credito e non a debito” o più opportunamente provate ad aprire un libro del compianto Prof.G.Auriti, informartevi attraverso la rete su questi temi: tutto vi sarà più chiaro. Sono sicuro che dopo aver approfondito avrete anche una visione diversa di democrazia fino a dedurne che il voto non servirà a cambiare le cose.
Qualcuno potrebbe obiettare e dire che i problemi sono altri, che non possiamo pensare soltanto a tematiche che riguardano la moneta e che, tra l’altro, sono anche difficili da comprendere. Non è così. Purtroppo, ogni disagio sociale, sia economico che psicologico, nasce da questi concetti e bisogna conoscerli per rendersi conto che risolto il problema monetario, risolviamo non solo l’aspetto materiale (che di per sè dovrebbe interessarci solo da un punto di vista di dignità dell’individuo), ma anche quello psicologico.
Ques’ultimo infatti, non deriva solo dal benessere materiale, dunque, servirebbe anche un aiuto da parte dello Stato che vada ben oltre gli aspetti monetari, sicuramente. Possiamo però affermare con assoluta certezza che chi vive un disagio economico, lo vive anche in maniera psicologica.
Capire la radice del male, approfondendo tematiche monetarie, può sembrare difficile all’inizio, ma non occorre essere un economista per rendersi conto di quanto sia sbagaliato il sistema attuale. Se non credete alle mie parole, provate a vedere il confronto tra un economista come Borghi e il Presidente della scuola Auritiana, Mauro Di Sabatino. Non potrete fare a meno di domandarvi chi tra i due sia l’economista, perchè mentre il Presidente della scuola Auritiana spiega concetti importantissimi con una semplicità tale da far comprendere ad ognuno di noi il problema monetario, l’economista Borghi appare talmente in difficoltà che qualora il confronto fosse giudicato da chi non dovesse conoscere i due interlocutori, tenderebbe a dare dell’economista al Presidente di Sabatino.
I potenti che muovono i fili sono coloro che dominano tutto il sistema economico e finanziario, quindi i Governi, dettandone le linee guida. Quando un Governo tenta di staccarsi dai “burattinai” ecco che grazie al potere economico costoro si possono permettere (con dovute infiltrazioni) di ribaltare le cose a proprio favore. Non è forse quello che accade da sempre?
Se esiste il male, dal momento che gestisce l’intero sistema economico, come sconfiggerlo? Non è sicuramente la cosa più semplice da fare, ma restare indifferenti è sicuramente la più ignobile. Dopo aver capito il problema principale che lega tutto il resto, dovremmo renderlo visibile a tutti, ed intanto, soprattutto, fare testimonianza, in attesa che un giorno (qualora sia difficile per noi) possano i nostri figli impugnare le spade!
Purtroppo il problema di una società sbagliata non lo si può risolvere solo con il benessere materiale, (inteso sempre come dignità umana e mai come accanimento del superfluo), ma anche e necessariamente indirizzandola verso una via di salvezza, che si basa su sani principi e valori (oggi completamente persi). Come scritto in precedenza non sono il più indicato, per dire quale sia la via da percorrere, ma vi invito a riflettere su quanto scritto sino ad ora.
Abbiamo detto che esiste un malessere e che questo viene volontariamente gestito da grandi poteri occulti che si dividono in piccole sette. Questi, vi hanno fatto credere che il benessere si trovi in un capo firmato o in una bella macchina, che la famiglia non debba necessariamente avere un percorso naturale , che bombardare uno Stato ed uccidere migliaia di bambini…per la pace del mondo…sia leggittimo, che farsi una canna ti bruci il cervello…ma nel contempo ti vendono bevande super alcooliche senza preoccuparsi dell’abuso che ne fai. Ti ripetono che l’aborto è una cosa normale e non un omicidio, che gli UFO esistono, solo che non vogliono mostrarsi (e se lo fanno, guarda caso, la foto è sfocata o l’immagine balla), ma…fortuna che c’è “Mistero”! Ti hanno detto che essere ateo è giusto, che Papa Francesco è simpatico, ma Dio è occupato a fare altro per pensare a te. Ti hanno detto che il cielo è bello al tramonto…anche se lo vedi pieno di nuvole perfettamente verticali, che stai mangiando roba sana e controllata…anche se poi scopri di morire per quello che hai ingerito…potremmo continuare all’inifinito.
Tutto questo cosa ti fa pensare? Che qualcosa o qualcuno ti stia letteralmente modificando l’esistenza e, se continui ad essere indifferente, potrà farlo fino a quando non ti indurrà a credere che Satana sia il bene e Dio il male! Forse possiamo, puoi, liberarti da questi schemi, differenziarti rispetto all’omologazione in corso, al pensiero unico imperante… capire che, oltre che impugnare (metaforicamente, e non solo), la spada, vigilare ed informarsi, è necessario rivolgersi al Signore, perchè ci aiuti. InvocarLo, affinchè il bene prevalga in questa battaglia, e questo mondo possa finalmente apparire degno, al cospetto di chi lo ha Creato!