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Channel: Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale – Lo Sai
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Elite Globalista e Rischi di Rivolta

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Elite Globalista e Rischi di Rivolta Lo Sai

di Luciano Lago

Nelle lussuose sale dei club esclusivi dove si riuniscono i personaggi della Elite finanziaria che mantiene il controllo del sistema economico mondiale, una sottile inquietudine serpeggia da tempo: sarà possibile una rivolta di masse giovanili di alcuni grandi paesi contro l’ordine imposto dalla globalizzazione? Potrebbe essere questo il paventato “risveglio globale” (“the Global Awakening”) indicato come rischio reale da alcuni esponenti della elite come Zbigniew Brzezinski, cofondatore della “Trilateral Commission”, il quale già tempo addietro, in alcune analisi fatte nel corso di riunioni della “Council of Foreign Relations” a Montreal, aveva parlato di questo pericolo connesso anche alla diffusione di internet e delle tecnologie informatiche che, avendo in parte incrinato il monopolio dell’informazione dei grandi media controllati dalla Elite (i mega media), hanno l’effetto di aumentare il grado di percezione condivisa e di consapevolezza nelle nuove generazioni suscitando possibili rivolte che si diffondono a macchia d’olio in molti paesi, soprattutto in quei paesi in via di sviluppo dove esistono enormi differenze sociali accompagnate ad un forte sviluppo demografico e di conseguenza possono rappresentare una bomba ad effetto ritardato.Si tratta della insofferenza delle classi giovanili, delle aspettative non soddisfatte, della loro impossibilità di garantirsi un futuro e del loro desiderio di rivalsa in assetti sociali dove le risorse sono gestite da pochi e le ineguaglianze sociali diventano intollerabili. Situazione che può iniziare a manifestarsi anche in alcuni paesi europei come Grecia, Spagna, Italia e Francia.L’Elite è riuscita nell’ultimo ventennio ad accelerare come non mai il processo di globalizzazione e di controllo dei principali organismi internazionali, dalle Nazioni Unite al WTO, dagli organismi finanziari quali il FMI, la FED e la Banca Mondiale fino ad una serie di sovrastrutture di cui pochi conoscono anche l’esistenza come la Banca dei regolamenti Internazionali, con sede a Basilea, che rappresenta il vertice del cartello bancario delle Banche Centrali , un istituto che controlla l’offerta di moneta in tutto il globo. Si tratta essenzialmente di una banca centrale, non eletta, inattaccabile legalmente, che ha l’immunità totale dalle imposte e dalle leggi nazionali.Attraverso questi organismi l’Elite mondialista si è assicurata il controllo dei governi delle aggregazioni come la UE, del commercio internazionale e soprattutto del movimento dei grandi capitali finanziari. Risulta però molto più difficile per l’Elite controllare ogni ambiente politico e controllare i pensieri ed i comportamenti di milioni di persone ed è per questo che si stanno studiando sistemi per tenere sotto controllo il web utilizzando la supremazia tecnologica e commerciale di società come Google che possono attuare un controllo delle informazioni e degli utenti del web. La strategia conclamata dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della elite è quella di incanalare e controllare i fenomeni di rivolta e di malcontento piuttosto che tentare di reprimerli. Il vecchio sistema del “divide et impera”.D’altra parte sono in pochi ancora ad avere compreso quali siano i metodi adoperati dall’Elite mondialista per avere il controllo di buona parte dei governi ed ottenere l’adempimento delle politiche richieste: l’Elite utilizza un nucleo molto ristretto di istituzioni finanziarie e mega-società per dominare il pianeta. L’obiettivo è quello di averne il controllo dell’economia e del sistema finanziario. La strategia della Elite è quella di rendere tutti i governi schiavizzati dal debito appositamente gonfiato e che tutti gli esponenti politici dei paesi controllati siano schiavi degli ingenti contributi finanziari che vengono incanalati nelle loro campagne per la rielezione e di conseguenza siano ricattabili. Fondamentale il sistema è creato dalla Elite di potere per avere il controllo di tutti i grandi gruppi proprietari dei media, delle catene televisive e dei gruppi editoriali, attraverso una serie di incroci societari, queste appartengono direttamente (per circa il 90%) ad esponenti della elite, questo spiega perchè i media mainstream non informano il pubblico sul motivo per cui il nostro sistema finanziario non funziona e produce quelle immani distorsioni a cui assistiamo.Il meccanismo del debito non riguarda soltanto gli Stati (debito pubblico) ma anche i cittadini (debito privato). L’obiettivo è che anche tutti i cittadini, possano essere resi schiavi per conseguenza del debito attraverso le banche ed il sistema del credito, delle commissioni, della limitazione del contante, delle imposte sui risparmi, degli interessi passivi, delle commissioni, dei servizi privatizzati a cui dover accedere al pagamento.Nessuno peraltro deve poter mettere in questione le ricette del sistema neoliberista ed i dogmi del monetarismo praticato in questo sistema. Coloro che occasionalmente lo fanno corrono dei seri rischi di essere in un primo tempo emarginati e definiti populisti e retrogradi, in un secondo tempo, qualora siano giudicati pericolosi, rischiano per la propria incolumità personale di essere coinvolti in qualche strano incidente o direttamente assassinati dai sicari di qualche servizio. Può essere illuminante ascoltare le dichiarazioni rilasciate da Karen Hudes, un avvocato di Yale ed ex funzionaria della Banca Mondiale, consulente senior della banca, che ha lavorato presso l’organismo dal 1986 al 2007. (1)La Hudes ha dichiarato che il sistema finanziario globale è dominato da un piccolo gruppo di corrotti. Figure assetate di potere, quest’ultimo centrato attorno alla US Federal Reserve di proprietà privata. Il network della Banca Mondiale ha il controllo dei mezzi di comunicazione e ha i mezzi per coprire i suoi crimini, ha spiegato. In un’intervista con il New American, Hudes ha detto che quando ha cercato di rivelare i più gravi problemi alla Banca Mondiale, è stata licenziata per i suoi sforzi. Citando un esplosivo studio svizzero del 2011 pubblicato sulla rivista Plus One che parla di una ”rete aziendale di controllo globale”, la Hudes ha sottolineato che un piccolo gruppo di soggetti – per lo più le istituzioni finanziarie e in particolare le banche centrali – esercitano una massiccia quantità di influenza sull’economia internazionale da dietro le quinte. ”Quello che sta realmente accadendo è che le risorse del mondo sono in corso di dominazione da parte di questo gruppo”, ha spiegato. La Hudes collabora adesso con una rete di ricercatori attraverso la quale sta operando per denunciare questo fenomeno di corruzione all’interno delle istituzioni finanziarie.Quali siano queste centrali finanziarie dominanti non risulta facile spiegarlo ma potremmo basarci su un accurato lavoro di analisi svolto da alcuni ricercatori svizzeri del Politecnico federale di Zurigo i quali hanno recentemente pubblicato un report (sulla rivista “New Scientist”) che mette in evidenza l’esistenza di una rete specifica e identificabile di società finanziarie ed industriali che di fatto governano l’economia mondiale.Sarebbero in tutto una cinquantina, le mega aziende internazionali (in maggioranza istituti finanziari e banche) che, attraverso un complicato incrocio proprietario, controllano circa il 40% del valore economico e finanziario di 43.060 multinazionali globali. Questo è il vero cuore dell’economia occidentale. James Petras, docente di sociologia presso l’Università Binghamton di New York, ci spiega che, in base ad alcuni calcoli, il 2% delle famiglie controlla l’80% dell’intero patrimonio mondiale. All’interno di questa elite, una frazione ancora più ristretta risulta proprietaria e controlla il grosso degli “assets” mondiali e tende a ad arrivare ad una ulteriore concentrazione di mutinazionali e società finanziarie. Nel nucleo della classe dirigente finanziaria e politica, i leaders provengono quasi sempre da banche private, in pratica da Wall Sreet, in particolare dalla Goldman Sachs, da Blackstone, dalla JP Morgan Chase, dalla Barclays Plc, dal Carlyle Group ed altre banche d’affari.Questi gruppi, secondo Petras, organizzano e finanziano i due maggiori partiti negli Usa e tutte le loro campagne elettorali. Sono loro stessi che esercitano pressioni sul Congresso USA, preparano proposte di legge e nuovi regolamenti, operano con strategie globali per imporre deregolamentazioni, liberalizzazioni e libera circolazione dei capitali a livello mondiale, premono sui governi per salvare banche o aziende in bancarotta, spingono perchè si arrivi al pareggio di bilancio tagliando spese sociali e welfare. Queste banche sono presenti in ogni settore dell’economia, in ogni regione del pianeta e possiedono quote del capitale di quasi tutte le più importanti multinazionali. In conclusione si conferma che la gran parte dei capitali finanziari si trova nelle mani di banche di investimento, degli “hedge found“ e di altre entità controllate dalla elite che guida la finanza mondiale. Questa elite possiede delle risorse che sono calcolate in totale per ben 15/20 volte il PIL mondiale, possono comprarsi personaggi di governo in ogni nazione, determinano le nomine dei principali componenti dei CDA nelle banche e nelle multinazionali, designano i loro fiduciari nei principali organismi internazionali (WTO, FMI, Banca Mondiale, ecc.), designano i loro lobbisti e fiduciari presso gli organismi dell’UE, costituiscono una cupola di comando che influenza ed orienta (si presume) le decisioni politiche anche dei governi di tutti i paesi occidentali. (2)

Questa elite di potere non è facilmente identificabile ma alcuni dei personaggi che ne fanno parte si celano e si riuniscono dietro sigle di club esclusivi e centri studi che sono gli “influencers “ nelle decisioni economiche e nella politica mondiale, ad esempio il Club Bilderberg , La Trilateral Commision e l’Aspen Insitute in Europa.

Ma l’Elite mondialista non si limita a controllare queste mega-società. Secondo la Hudes essi dominano anche le non-elette organizzazioni irresponsabili che controllano le finanze di praticamente ogni nazione sulla faccia del pianeta. La Banca Mondiale, il FMI e le banche centrali come la Federal Reserve che letteralmente controlla la creazione e il flusso di denaro in tutto il mondo. Non a caso i personaggi chiamati a dirigere queste società sono quasi sempre appartenenti alle stesse famiglie, una cerchia ristretta che include dinastie di antica tradizione come i Rotschild, che dispongono del controllo societario di organismi come le più importanti banche centrali (incluse la FED e la BCE), o banche d’affari di importanza mondiale come la Barclays Bank, la dinastia dei Rockfeller, a sua volta proprietaria di un grande numero di banche e di società multinazionali.
Tuttavia nonostante il totale dominio del sistema finanziario, degli assetti politici di buona parte degli Stati, nonostante il controllo del 90% dei media (network televisivi, radio, giornali, periodici, magazine, ecc.), il condizionamento imposto nelle Università dove le nomine dei docenti sono accuratamente controllate, della classe docente orientata e formata su base ideologica conforme al “pensiero unico globale” o “politicamente corretto”, qualche sintomo di dissidenza e di contestazione appare di tanto in tanto e spinge alla protesta oltre che per motivi prettamente economici anche contro gli attuali assetti di potere. Accade in Brasile dove masse giovanili si sono rivoltate nelle piazze contro la politica di sfruttamento economico a favore degli interessi delle multinazionali, attuata dal governo brasiliano. Accade in forme diverse Europa (in Spagna, in Francia, in Galles, in Grecia), dove la crisi economica e la disoccupazione causata dalla speculazione finanziaria ha prodotto la caduta del sistema di welfare e di diritti per un sistema dove predomina il mercato e la logica dei tagli e privatizzazione dei servizi pubblici e li si accompagna alla libera delocalizzazione delle multinazionali.
L’antidoto contro la globalizzazione e l’ideologia mondialista e neoliberista viene offerto dal risorgere dei nazionalismi, in alcuni casi, dell’antagonismo localistico in altri casi, oppure dai movimenti di contestazione politica.In acuni paesi è stato lo stesso sitema della Elite a favorire i movimenti di protesta, tipico il fenomeno delle “rivolte arancioni” in alcuni paesi dell’Europa dell’Est o delle “primavere arabe” in paesi del Nord Africa, un sistema astuto di controllo e di fomentazione quando è interesse delle centrali di potere il favorire un cambiamento dell’assetto politico. In altri casi la strategia delle centrali di potere è quella di infiltrare i movimenti di protesta ed orientarli verso obiettivi di comodo, apparentemente di sovvertimento politico, come ad esempio una classe politica corrotta, in modo da rendere innocua tale protesta. Si presta molta attenzione al che la protesta e la contestazione non investa gli assetti del potere finanziario poichè in questo caso potrebbe diventare pericolosa per la elite e rappresenta un reale motivo di preoccupazione.
Il fattore micidiale per un paese è quando questo vuole avere la proprietà il controllo della propria banca centrale, respingere le offerte di finanziamento interessate del FMI, della Banca Mondiale o della Goldman Sachs. Allora quel governo entra nel mirino della Elite globalista che dispone di una serie di mezzi a propria disposizione per annientare tale paese (il caso dell’Ungheria). Si può partire dalle agenzie di rating alla vendita massiccia della moneta di quel paese per causarne il collasso, si può arrivare a mobilitare, nei casi più gravi, l’apparato militare, il braccio armato, costituito dagli USA, dalla NATO e da Israele.
Questo è il caso attuale della Siria e la spiegazione del conflitto in corso con tutto l’apparato militare USA e NATO schierato contro che minaccia l’intervento diretto. Per l’avvenire l’Elite globalista si sta attrezzando per non essere impreparata ad affrontare questo ed i possibili fenomeni e di conseguenza, nel prossimo futuro, bisognerà aspettarsi un controllo della rete web ed una possibile azione che serva a distogliere dai veri “obiettivi sensibili”.

Elite Globalista e Rischi di Rivolta Lo Sai


Grillo si vanta del titolone sulla BBC. Ma è davvero un motivo di vanto?

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Grillo si vanta del titolone sulla BBC. Ma è davvero un motivo di vanto? Lo Sai

- di Daniele Di Luciano -

La pagina Facebook di Beppe Grillo ha pubblicato una foto in cui viene rappresentata la stampa italiana (L’Unità, Il Giornale e Libero) e la stampa estera (BBC).

I titoli dei giornali riguardano la “discussione” avvenuta tra il comico e Matteo Renzi.

Grillo affonda in streaming” L’Unità

Grillo si sputtana in diretta streaming” Il Giornale

Beppe Grillo insulta, Matteo Renzi lo umilia” Libero

L’anticasta Grillo bastona il primo ministro designato Renzi” BBC

grillo bbcSotto la foto la didascalia:

“Questo è il link originale della BBC: http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-26261322
L’informazione italiana è la principale responsabile della crisi in cui siamo!”

La foto ha avuto 16000 condivisioni in poche ore.

È evidente che per Grillo e per i grillini questa notizia sia motivo di vanto.

Però, se da una parte è vero che l’informazione italiana è la principale responsabile della crisi italiana, dall’altra è altrettanto vero che l’informazione estera è la principale responsabile della crisi del resto del mondo…

Ricordiamo che la BBC è la stessa emittente che ha spacciato questa foto del 2003 scattata in Iraq, per una foto del 2012 della Siria, solo per fare propaganda contro Assad.

La BBC è la stessa emittente che vuole rieducare i bambini a nuove fantastiche teorie.

La BBC è la stessa emittente che ha mandato in onda la serie “Conspiracy Files” in cui vengono “analizzate” alcune “teorie del complotto” e il cui risultato indovinate qual è? Ovviamente non esiste nessun complotto, anche l’11 settembre è andato tutto come ci hanno raccontato.

Si potrebbe continuare ma non credo ce ne sia bisogno. La BBC è una delle emittenti più conosciute al mondo e in quanto tale… Ah no scusate, credere che tutti i maggiori mass media servano per indottrinare le masse e non per raccontare la verità è un pensiero da complottista e, come dice la BBC, i complotti non esistono.

Quindi cari grillini, continuate pure a vantarvi del titolone della stampa estera. Sicuramente la BBC vuole il bene degli italiani ed è a favore dei piccoli, giammai dei grandi.

Grillo si vanta del titolone sulla BBC. Ma è davvero un motivo di vanto? Lo Sai

Litfiba e Piero Pelù: esoterismo o provocazioni?

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Litfiba e Piero Pelù: esoterismo o provocazioni? Lo Sai

I Litfiba, dall’alto di una carriera ormai più che trentennale, sono uno dei gruppi rock di maggior successo in Italia. Dopo l’uscita del loro brano El Diablo nel 1990, ci fu chi li accusò di fare propaganda per il demonio, ma i fans hanno sempre considerato ridicole queste imputazioni, ritenendo che certe canzoni o certi atteggiamenti fossero semplicemente delle provocazioni. Gli stessi membri del resto hanno avuto spesso un comportamento un po’ ambiguo: da un lato hanno sempre negato le accuse di satanismo, ma allo stesso tempo però hanno più volte lanciato pesanti invettive anticlericali. Ma dove sta la verità? È sufficiente una semplice canzone per etichettare come satanista un gruppo rock? È possibile che ci sia un fondo di verità in certe critiche o si tratta di forzature? Per evitare di dare risposte affrettate e verificare in maniera oggettiva la questione abbiamo cercato di andare un po’ più a fondo, analizzando diversi aspetti della loro lunga storia, per capire se queste provocazioni derivassero semplicemente da un marcato anticlericalismo o se in realtà ci fosse sul serio qualcosa più nascosto.

l Gli inizi: Piero Pelù e lesoterismo

La musica dei Litfiba dei primi anni può essere ricondotta al filone dark e new wave in voga in Inghilterra tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, assi diversa cioè da quel rock energico che negli anni ’90 consentì loro di scalare le classifiche nazionali. La prima formazione vedeva Ghigo Renzulli alla chitarra, Piero Pelù alla voce, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere e Francesco Calamai alla batteria (sostituito prima da Renzo Franchi e poi da Ringo De Palma). Un ulteriore chitarrista, Sandro Dotta, abbandonò dopo poche settimane 1. L’esordio ufficiale sul palco si tenne l’8 dicembre 1980 alla Rokkoteca Brighton di Settignano, nei pressi di Firenze. In quell’occasione venne eseguito il primo pezzo interamente scritto da loro, intitolato A Satana. Il brano, che non venne inserito nei successivi album di studio, al di là del titolo e di qualche frase un po’ ambigua, era in realtà un pezzo contro la guerra. Tra il 1982 e il 1985 vennero pubblicate diverse tracce su vinile (alcuni EP e 45 giri, nonché un LP con le musiche per uno spettacolo teatrale, Eneide di Kripton), ma il primo vero e proprio album di canzoni uscì nel 1985, con il titolo di Desaparecido (IRA, 1985).

litfiba

Riguardo a questo primo periodo sono assai significativi alcuni passi della biografia A denti stretti. La vera storia dei Litfiba (Giunti, 2000) 2, scritta dal giornalista musicale Federico Guglielmi, redattore del Mucchio Selvaggio e conduttore radiofonico per la RAI, fin dagli inizi molto amico del gruppo. Da questo testo riportiamo la testimonianza di Bruno Casini, manager della band fino al 1985: «Mi ricordo in particolare una breve esibizione al Casablanca, nel Carnevale del 1982, nell’ambito di un party battezzato “Mephisto Festa”. Mentre gli altri quattro suonavano, Piero uscì da una bara che era stata portata sul palco tra la gente seduta, attaccando After Death. Aveva la faccia truccata, tutta bianca… La gente rimase sconvolta, anche perché la bara era inequivocabilmente vera: la leggenda vuole che Piero, che non nascondeva la sua attrazione per lesoterismo, la magia e argomenti affini, la conservasse in cantina a mo’ di feticcio» (pag. 13).

federico guglielmi bruno casini
Federico Guglielmi Bruno Casini

Ora, che Pelù tenesse sul serio o no una bara in cantina, poco ci interessa. Quello che è più utile ai fini della nostra ricerca è il suo interesse per l’occulto, come confermato anche da questa intervista del dicembre 1984, rilasciata da Pelù sempre a Bruno Casini, sulla rivista Westuff3:

- Bruno Casini: «Sei molto attratto dallocculto, dalloscuro, dal demoniaco, le prime uscite dei Litfiba avevano in te questa immagine, e adesso»?

- Piero Pelù: «All’inizio traspariva questa mia versatilità in maniera molto estetica (trucco, abbigliamento), adesso è meno estetica ma più interiore, più radicata».

perfetto difettoso - massimo cottoMa non è tutto. Ecco quanto riferisce lo stesso Piero Pelù nella sua biografia, scritta con la collaborazione del giornalista Massimo Cotto, intitolata Perfetto difettoso (Mondadori 2000): «Un altro giornalista, Federico Guglielmi, ci sostenne invece agli esordi per abbandonarci poi a metà strada, una volta raggiunto un successo più ampio. Voglio molto bene a Federico, anche se mi fa incazzare quando l’entusiasmo gli fa perdere l’anima giornalistica e lo trasforma in un fan. A un certo punto, si è sentito tradito dai Litfiba, che considerava una cosa sua, forse per averci molto innalzato agli inizi. Ricordo notti lunghe e profonde a parlare con lui di magia» (pagg. 88-89). Nello stesso libro Pelù non nasconde nemmeno il suo interesse nei confronti di riti magici e maledizioni di origine esotica: «Nel febbraio del 1996 decollai verso il Brasile. Volevo rivivere il ritmo, attraversare il ponte tra l’Africa Occidentale e il Nordest, vedere il Carnevale di Salvador de Bahia, conoscere i riti del candomblè. E anche incontrare Pierre “Fatumbi” Verger, un grandissimo fotografo di origine francese, autore di libri spettacolari sulla macumba che continuava a vivere in una casa poverissima di Bahia per non perdere il contatto con la realtà che aveva fotografato per anni. Il giorno prima di incontrarlo, lessi sul giornale che era morto. Aveva più di ottant’anni ed era molto malato. Mi consolai pensando ai libri su di lui regalatimi da Eva, la mia amica svizzera, in cui erano documentati i riti non soltanto del Brasile nordestino, ma anche del Benin e di tutta l’Africa occidentale, evidenziandone la continuità e le comunanze» 4.

l La passione per i teschi e la de-sacralizzazione dei simboli cristiani

Una delle caratteristiche ricorrenti nelle immagini del gruppo è la presenza di oggetti e simboli legati alla religione cattolica. Il primo esempio risale alla copertina dell’EP Transea (IRA, 1986), in cui Pelù è fotografato adorno di rosari e con in mano un’immaginetta della Madonna con Gesù Bambino. Si può pensare quindi ad una qualche devozione particolare di Pelù? Decisamente no, come ammesso dallo stesso cantante: «Mi esalta ancora la copertina, che mi ritrae come uno degli alfieri del dark. Avevo conosciuto un anziano conte, a Pescara, nel cui negozio svendeva tutti i beni di famiglia, tra cui una meravigliosa collezione di croci e di rosari. Li avevo comprati tutti e piazzati in camera mia. Da lì nacque l’idea della copertina» 5. E in un’altra occasione, ancora più esplicitamente: «La religione è entrata prepotentemente nelle nostre esistenze fin dalla nascita, visto che viviamo in un Paese cattolico, credente o papalino che dir si voglia. Quindi la nostra formazione è quella di battesimo-catechismo-comunione-cresima, naturalmente con un’aura di moralismo che ha sempre cercato di condizionare le scelte di noi ragazzini e dove si è comunque assolvibili da ogni peccato con dieci Pater Noster e tre Ave Maria. C’è dunque in noi un po’ di questo costume obbligato, tipico soprattutto dei Paesi latini, dove la religione è fede per chi non ha un czo nella vita; però al tempo stesso arriva a estremi di irrazionalità che sfociano nel pagano, e quindi possiede un certo fascino. Nell’idea di riempirsi di croci dappertutto c’era comunque il desiderio di ironizzare sul dark, tendenza della quale anche noi, a ragione o a torto, eravamo considerati esponenti» 6.

transea - litfiba

Così Piero Pelù, nel febbraio del 1991. Anche Guglielmi al riguardo precisa: «Per Piero i simboli religiosi non sono un interesse superficiale. Quando abitava da solo in un appartamento attiguo a quello dei genitori, la scrivania in un angolo della sua stanza da letto era ingombra di oggetti sacri e reliquie, a suo dire procuratigli da un non precisato amico che girava per chiese e cimiteri“; conservava inoltre varie ossa, forse persino un teschio, e aveva battezzato le altre due camere “la sala rossa” e “la sala azzurra”, dal colore delle lampadine che le illuminavano. Un’attrazione feticista, se non un’ossessione, ripresa anche nella copertina di 17 Re, raffigurante un cuore trafitto da una corona di spine» 7. Ma la passione per i teschi in realtà risale a quando Pelù era ancora un ragazzino ed è rimasta intatta nel corso degli anni 8. La rappresentazione di ossa, scheletri e teschi sarà infatti una caratteristica costante nella carriera dei Litfiba. Va anche aggiunto che Pelù non ha mai fatto mistero di avere un’attrazione particolare per la ricorrenza messicana dei morti (Día de los Muertos), una festa che ha avuto origine da culti pre-cristiani e che in seguito è diventata uno di quegli eventi caratteristici che mescolano religiosità e folkore.

 litfiba in concerto - teschio
I Litfiba in concerto: notare il teschio sullo sfondo.
 piero pelù e il teschio

Piero Pelù e la sua passione per i teschi. Al centro, l’EP Cangaceiro (radio version) /Paname /Cangaceiro (live) (CGD, 1989),

 

Le cover dei CD singoli promozionali Maudit (CGD,1993) e Sotto il vulcano (CGD, 1993), l’album Grande Nazione (2012).

A questo punto verrebbe come minimo da obbiettare che, detto da uno che ha la fissazione per i teschi e le ossa dei morti (e addirittura li colleziona), ci vuole un bel coraggio a dare del pagano ai cristiani… Tornando alla simbologia cristiana, nella copertina di 17 Re (IRA, 1987), il secondo album del gruppo, viene invece raffigurato un cuore coronato di spine. L’idea si deve ad Alberto Pirelli, produttore artistico e fondatore dell’IRA, l’etichetta che pubblicherà i lavori dei Litfiba fino al 1988: «Sono responsabile della copertina di 17 Re, non solo a livello di idea, ma anche di attuazione. Mi ero orientato sul cuore per via dell’assonanza 17 Re-Cristo Re e cercavo qualcuno che realizzasse quel che avevo in mente, cioè un’immagine di tipo pittorico. Visto che mi riusciva difficile spiegare cosa volessi con le parole, pensai ad un esempio pratico: ho preso una foto apparsa sull’Espresso e ho sciolto con la trielina tutto ciò che non mi serviva. Alla fine il mio modello risultava sempre più convincente di ogni tentativo di imitarlo, e così l’ho utilizzato» 9.

17 re - litfiba

La spiegazione di Pelù completa il quadro: «Fu di Pirelli l’idea della copertina di 17 Re e di farne un disco doppio, con diciassette canzoni, l’ultima, proprio quella che dava il titolo all’intero lavoro, non fu, tuttavia, mai pubblicata. Il titolo derivava dall’interesse che avevo da poco sviluppato per i Tarocchi, il simbolismo, lesoterismo. Non fu necessario aspettare molto prima di doverci pentire per aver utilizzato il numero 17 in un nostro lavoro. Io sono stato sempre molto attento al succedersi degli eventi correlati ai numeri, al loro intervento nella vita reale, al ritmo delle coincidenze. Se presti la giusta attenzione, con un minimo di disciplina puoi arrivare a evitare che accadano cose negative. Puoi chiamare ciò cabalismo di serie C, una superstizione targata Pelù, ma i fatti sono fatti, anche se l’interpretazione varia da una persona all’altra. Il tour di 17 Re venne funestato da eventi tristi che, tuttavia, sarebbero potuti essere ancora più tragici. Ecco perché ritengo che il numero 17 non porti sfiga, ma sia semplicemente foriero di novità sconvolgenti, di eventi scioccanti» 10. Questo simbolo e le sue varianti ricompariranno in diversi lavori, ad esempio nella copertina del 45 giri Paname (IRA France, 1987), destinato al mercato francese, e in quella della raccolta Sogno ribelle (CGD, 1992).

 paname - litfiba  sogno ribelle - litfiba
Paname Sogno ribelle

Anche nel video di Sotto il Vulcano (1993) vi sono diverse scene in cui compare il cuore (dipinto su di una croce bianca e in sacro cuore di gesù - santa margherita maria alacoquealcune immagini appese alle pareti). Ma qual è il vero significato di questo simbolo? Per la religione cattolica il cuore coronato di spine rappresenta il Sacro Cuore di Gesù e i cuori con la scritta «GR» sono degli ex voto simili a quelli che vengono offerti dopo aver ricevuto una grazia («GR» infatti sta per «grazia ricevuta»). La devozione al Sacro Cuore di Gesù trae origine da un episodio accaduto a Santa Margherita Maria Alacoque il 13 ottobre 1687, quando Gesù Cristo le apparve e si rivolse a lei con queste parole: «Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale; essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i loro sacramenti, facendosi il mio Cuore loro asilo sicuro in quell’ultimo momento». Il solenne impegno di Gesù Cristo è di non permettere che chiunque faccia la comunione nel primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, muoia in uno stato di peccato mortale (garantendogli così la possibilità della salvezza eterna). È assaicornucuore improbabile però che i Litfiba siano stati così devoti al Sacro Cuore di Gesù da volerlo mettere nei loro dischi. E allora qual è lo scopo di questo uso? Con ogni probabilità l’utilizzo di immagini sacre al di fuori di un adeguato e rispettoso contesto ha invece la funzione di de-sacralizzarle e quindi di farne dimenticare il significato originario. Questa ipotesi infatti è sostenuta proprio da Guglielmi: «Insomma, al cospetto di 17 Re persino un gioiello come Desaparecido sembra perdere brillantezza, dimostrando che “evoluzione” è un termine tutt’altro che astratto; i Litfiba continuano a narrare i sentimenti più puri, a condannare le guerre e le ingiustizie (vedi Vendette o Ferito), a smitizzare senza per questo offenderla la religione, ispirati dall’arte italiana della poesia e quella anglosassone del rock» 11. Sul fatto che in questa maniera la religione non venga offesa, è doverosa una puntualizzazione: è vero che non siamo di fronte a immagini esplicitamente blasfeme come quelle di certi dischi heavy metal, ma in ogni caso crediamo che la banalizzazione del sacro sia comunque una mancanza di rispetto. Comunque, questa tendenza subirà una svolta nella seconda metà degli anni ’90 quando, con l’uscita di Spirito (1995, EMI), i Litifba passeranno invece ad un altro simbolo, il «cornucuore», realizzato da Pelù con il grafico Fabio Galavotti.

l Dio, il diavolo e le maledizioni

pelù - renzulli

Il legame con l’esoterismo traspare anche in vari testi dei Litfiba. Il già citato doppio LP 17 Re da questo punto di vista rappresenta un riferimento importante. Ad esempio, nel brano Ballata si comincia a parlare di «vendere lanima».

Ballata

(Litfiba)

Sole, silenzio, fiato
Come questa Terra senza profondità
Ti porta dentro il respiro
E ti senti ancora più, sempre più piccolo!
Venderò l’ anima
Colorando il nero dell’orizzonte
Venderò l’anima
Sto morendo, morendo di solitudine
Venderò l’anima
Forse questo è un sogno, forse un mare
Dove perdersi per ritrovare
Le ali del cielo
Ali del cielo!
Venderò l’anima
Ridono di me!
Ridono di me!
Delle mie ali, ali di cera
Ridono di me!
Delle mie ali, ali di cera
Delle mie ali, ali di cera
Delle mie ali, ali di cera
Delle mie ali, ali di cera.

Certamente si potrebbe obiettare che la frase «venderò l’anima» può essere stata messa solo come espressione metaforica. Ma ci sono altri spunti interessanti in questo disco. Ad esempio, ecco quanto afferma Pelù in merito ad altri due brani: «In due canzoni di “17 Re”, parlo di Dio e delle sue amnesie, o meglio, delle storture della Chiesa nel diffondere il messaggio evangelico. Due attacchi alla gestione della Chiesa e non, come è stato scritto, alla religione. Il primo è contenuto in “Vendette”» 12.

(Precisiamo che le parole segnate in grassetto nel testo dei due brani non sono una nostra interpretazione, bensì quelle espressamente indicate da Pelù).

Vendette

(Litfiba)

Notte
Lampi
Scivolando dai capelli
Giorno
Lampi
Respirare tra le dita
E il fuoco che taglia, che taglia
Fantocci di sabbia
Fuoco
Di cera
Sento dentro, sento fuori
Che grida la gente, la gente è aria
Vedrò. lo so,
100.000 altre vendette
Del Sangre
Ahi! Ahiahiahi!
Ahi, non puede tene el ritmo!
Ahi! Ahiahiahi!
Ahi, non puede tene el ritmo!
Ahi! Ahiahiahi!
Ho conosciuto Dio
Che giocava con il cielo
Dimenticando l’aria, il fuoco ed il giorno
E tu sai, io so,
Lo so che
Non era ubriaco
Tu sai, io so
100.000 altre vendette io vedrò
Del Sangre
Ahi! Ahiahiahi!
Ahi, non puede tene el ritmo!
Ahi! Ahiahiahi!
Ahi, non puede tene el ritmo!
Ahi! Ahiahiahi!
Ahi, non puede tene el ritmo!

 «Il secondo attacco è in “Come un Dio”» 13:

Come un Dio

(Litfiba)

Io sono come Dio
E potrei rapirvi il cuore per un attimo
In non ho mai incontrato Dio
Ma conosco un’altra verità
Trallallerollà
Io sono come Dio e gli uomini li rifarei come ora
Occhi per non vedere, bocche per non parlare
Meglio così
Trallallerolà,
Trallallerolerollà
L’energia corre via,
L’energia si trasformerà
L’energia corre via,
L’energia si trasformerà
L’energia corre via,
L’ energia si trasformerà
Io e pazzo come… come Dio
Vi farei morire di paura
Promettendo l’inferno la metà
Promettendo l’inferno la pietà
Io sono come Dio e gli uomini li rifarei come ora.
Trallallerolà,
Trallallerolerollà
Energia corri via
L’energia si trasformerà
L’energia corre via,
L’ energia si trasformerà
L’energia corre via,
L’energia si trasformerà
L’energia corre via,
L’energia si trasformerà
La la lalla
Trallallerollà, la la lalla
Trallallerollà, la la lalla
Trallallerollà, la la lalla,
la la lalla.

Ancora più interessante è andare a vedere la canzone che avrebbe ispirato il titolo di questo doppio LP, ma che alla fine fu tagliata perché musicalmente poco convincente. Il testo venne stampato ugualmente all’interno della copertina:

17 Re

(Litfiba)

Diciassette re chiusi in un quadro
dove la luce genera mostri
Lo scettro una spada che vuole sangue per conquistare
La corona un imbuto
di colore un solo colore
Diciassette re chiusi in un quadro
Fanno la guardia al sacro sepolcro
ed a un mito di cenere
Diciassette re vogliono sangue per conquistare
Un potere
un denaro
un tutto
E potere sarà
il denaro sarà per tutti
Chi non avrà
chi ha già avrà di più sempre di più
Diciassette re Dio salvali
Diciassette re Dio salvami
O ci uccideremo anche per l’ultima pietra.

Ovvio che quando si parla di Sacro Sepolcro non si può far riferimento a nient’altro che al luogo dove, dopo la crocifissione, venne deposto Gesù Cristo, che qui viene definito un «mito di cenere». Si può forse considerare anche questa una semplice metafora? Nel 1990 esce l’album El Diablo (CGD), che segna una svolta fondamentale nella storia del gruppo. La formazione nel frattempo ha subito degli avvicendamenti: al basso ora vi è Roberto Terzani e alla batteria troviamo Daniele Trambusti, che ha sostituito De Palma, morto per overdose. In aggiunta arriveranno il percussionista Candelo Cabezas e il chitarrista Federico Poggipollini. Per la prima volta i brani non sono più una composizione dell’intero gruppo ma vengono scritti quasi sempre dai soli Pelù e Renzulli, che di fatto abbandonano definitivamente il dark e la new wave per approdare ad un rock più duro, come già si era intuito nel precedente live rielaborato in studio Pirata (CGD, 1990). La copertina è costituita dalla foto un sedere femminile con un tatuaggio che riprende gli elementi classici dell’iconografia demoniaca (il serpente, le corna, il tridente).

litfiba 1990 - el diablo

A sinistra. i Litfiba nel 1990; a destra, la copertina di El Diablo.

Questo disco e i tre successivi costituiscono quella che successivamente verrà definita la «tetralogia degli elementi». Ogni disco adoratori del diavolo e rock satanico - mons. balduccicioè verrà associato ad uno dei quattro elementi base della dottrina alchemica: Fuoco (El Diablo, 1990), Terra (Terremoto, 1993), Aria (Spirito, 1995), Acqua (Mondi Sommersi, 1997). Al riguardo va però riconosciuto che si tratta di cose arcinote e che non occorre essere degli iniziati per sapere quali siano i quattro elementi ritenuti fondamentali in natura. La title track diventa subito il cavallo di battaglia del gruppo. Ufficialmente il pezzo sarebbe stato una sorta di risposta ironica a quanti demonizzavano il rock. Qualche tempo prima infatti vi era stata una polemica inerente l’arrivo dei Rolling Stones in Italia. Alcuni parlamentari, tra cui l’ex calciatore Gianni Rivera, all’epoca deputato nelle file della Democrazia Cristiana, avevano infatti promosso un’interrogazione parlamentare sull’opportunità di ospitare in Italia i concerti dello storico gruppo inglese, visto che in quel periodo era in discussione una legge che vietava la propaganda a favore della droga. Riportiamo di seguito anche la spiegazione di Pelù: «Il primo a nascere, quasi di getto, fu proprio il brano che dà il titolo all’album. Un rock and roll di forte impatto, con un testo incisivo che ruota attorno ad un concetto importante: il presunto satanismo nel rock. Unassurdità, una baggianata che però, in quegli anni, trovava ancora credito grazie soprattutto ad alcuno telepredicatori folli e disonesti o a libri ridicoli come quello di monsignor Balducci. Non era certo una novità, altri generi musicali – come il jazz, il blues, il tango – avevano conosciuto, in passato, le stesse accuse deliranti. Faceva comunque effetto, negli anni Novanta, ascoltare sciocchezze del tipo: Se fai girare questa canzone al contrario, ascolterai parole inneggianti a Satana o addirittura Satana stesso che parla». A questo tema, se ne intrecciava un altro, molto biografico: essere considerati diversi dal mondo che ti circonda: “Giro di notte con le anime perse/ della famiglia io sono il ribelle”. Io ero “el diablo”, in un universo di santi o di presunti tali. Ed ero il ribelle, la pecora nera in un gregge normale: la mia famiglia»14. Il libro di Monsignor Corrado Balducci (1923-2008) a cui si riferisce Pelù è Adoratori del diavolo e rock satanico (Piemme, 1991). Questo volume onestamente conteneva diverse imprecisioni, ed effettivamente presentava anche qualche forzatura. Purtroppo queste pecche alla fine minavano la credibilità anche delle molte cose vere che affermava. Ma il tema che affrontava non è per nulla campato per aria: riguardo all’influenza del satanismo nella musica rock e all’effettiva presenza di messaggi subliminali, ci sarebbe veramente da sbizzarrirsi per chi volesse affrontare l’argomento in maniera seria e priva di pregiudizi 15. Comunque, come avviene spesso in questi casi, l’effetto delle critiche rivolte ai Litfiba fu un’enorme grancassa pubblicitaria, che spinse le vendite dell’album a livelli fino ad allora neppure sognati dal gruppo fiorentino (ben 400.000 copie in un anno e mezzo!).

El Diablo

(P. Pelù, F. Renzulli)

Giro di notte con le anime perse
Sì della famiglia io sono il ribelle
Tu vendimi l’anima e ti mando alle stelle
E il paradiso è un’astuta bugia
Tutta la vita è una grassa bugia
Sì!
La vita dura è una gran fregatura, sì sì
Ma a volte uno strappo è una necessità
A chi va bene, a me va male
E sono un animale e sia!
Tutta la storia è una grassa bugia
Tutte le vite per primo la mia
Ah, mama mia el Diablo
Ah, Ariba ariba el Diablo
Ah, mama mia el Diablo
6-6-6
Spara al serpente della prima mela – eh, el Diablo
Che ruba la forza a chi lo condannò – eh, el Diablo
Ed io con la musica gli cambio la pelle – eh, el Diablo
Ma il paradiso è un’ astuta bugia
Tutte le vite per primo la mia
Ah, mama mia el Diablo
Ah, ariba ariba el Diablo
Ah, mamamamamama mia el Diablo
Ah, sua santità el Diablo!
6-6-6
6-6-6.

Anche volendo considerarla solo come una provocazione, certe stoccate sono piuttosto eloquenti: «Il paradiso è un’astuta bugia» o «Sua santità el diablo». Non si può certo pretendere che versi del genere facciano piacere ai credenti. Negli ultimi tempi, per dileggiare ulteriormente la Chiesa, durante l’esecuzione dal vivo di questa canzone, Pelù al posto di «6-6-6», il numero del diavolo, urla «Ra-tzin-ger»! e successivamente sventola una bandiera della Città del Vaticano.

benedetto XVI - bandiera dello stato vaticano

Al brano seguì un video ambientato in Camargue, precisamente in un’arena «come luogo di battaglia tra il bene, rappresentato dal torero, e il male, ovvero il toro. Positività e negatività che si scambiano i ruoli» 16. A dire il vero lolitfiba scambio di ruoli tra il bene e il male sarebbe proprio lo scopo del diavolo: far apparire buono e desiderabile ciò che invece non lo è per niente e far sembrare cattivo ciò che è buono. Alla fine, in un’altra ambientazione, appare anche Renzulli che sorridendo afferma: «Il diavolo è il diavolo per chi ci crede. Io sinceramente non ci credo tanto. Confesso». A nostro avviso va riconosciuta ai Litifba una buona dose di astuzia. Riguardo alle accuse di satanismo essi sono sempre rimasti a metà strada tra il dire e non dire, e anzi, più di una volta ci hanno scherzato su. Intanto si lancia il sasso, poi si ritrae la mano. Si inneggia al diavolo, ma poi si rassicura l’ascoltatore dicendo che in realtà non ci si crede. In effetti non va dimenticato che in un Paese di antica tradizione cattolica come l’Italia, seppure in fase di rapida secolarizzazione, un atteggiamento alla Marilyn Manson avrebbe allontanato molti fans e avrebbe avuto sicuramente una qualche ripercussione sulle vendite. Tirare la corda va bene, ma senza esagerare, meglio usare l’ironia per non spaventare troppo le platee. Ma quel periodo per i Litfiba non fu solo rose e fiori: l’album, infatti, venne funestato da almeno due tragici eventi. Durante una delle fasi di scrittura vi fu la morte per overdose del batterista Ringo De Palma, a cui venne poi dedicata la ballata Il volo. E anche il tour ebbe un episodio drammatico: «Solo l’ultima data, a Gallarate, fu tragica. Ancora oggi non ho capito il ruolo del questore. A concerto inoltrato, eravamo già nella seconda parte, ci dissero che molti ragazzi volevano entrare senza biglietto. Siccome la maggior parte proveniva dai centri sociali, dissi che per me andava bene, che potevano tranquillamente aprire i cancelli. Non li aprirono, anzi fu ordinata una carica della polizia contro i ragazzi. Durante la fuga generale verso la ferrovia, due giovani finirono sotto un treno. Uno di loro, morì. L’altro, che andai a trovare subito in ospedale, non ricordava nulla. Il mattino dopo, i soliti quotidiani di merda, intitolarono: “Morte a un concerto rock”. Sembrava quasi che per vedere e sentire il rock fosse necessario stipulare prima una polizza sulla vita. Se a questo si aggiunge che il tour si intitolava “EL DIABLO”…» 17. Quanto accaduto non sarà stato sicuramente colpa dei Litfiba. Ma allora, più che il numero 17, forse è il diavolo a portar male… Nel 1999 avviene la clamorosa separazione di Pelù dai Litfiba. Il cantante intraprende la carriera solista, mentre Ghigo Renzulli rifonda il gruppo ingaggiando Gianluigi Cavallo, detto Cabo, come voce solista, Gianluca Venier al basso e Ugo Nativi alla batteria. Il nuovo disco, Elettromacumba 18 (EMI) esce nel 2000, ma nonostante il nuovo corso le tendenze esoteriche non solo non spariranno, ma anzi, saranno più esplicite. Anche se la macumba è un tipo di maleficio 19 praticato in Brasile, ma originario dell’Africa, in realtà nella canzone le maledizioni vanno intese in senso figurato. Nel brano omonimo infatti si parla del potere esercitato sugli individui da parte di chi controlla le nuove tecnologie («il nuovo cyber re/ sorveglierà/ ogni tua connessione/ Non ti fidare mai/ cliccando dici chi sei/ forse non sai/ che te sei nel suo file […] Ti ascolterà /un’entità virtuale /registrerà /la tua confessione /ti pentirai /persino del cyber sex/ ti assolverà/ l’elettrotrinità»).

litfiba 2 - elettromacumba

A sinistra: Gianluigi Cavallo, detto Cabo, inisieme a Renzulli; a destra: la cover di Elettromacumba.

Ma colpisce senz’altro di più un brano come Il patto, in cui il protagonista chiede ad una zingara di stipulare il patto col diavolo, anche se alla fine si spaventa e ritrae la mano. E come in precedenza, anche qui i Litfiba ci scherzano su, visto durante le esibizioni dal vivo Cabo Cavallo invece del testo originale «Dimmi tu, zingara se anche/ Hendrix ti ha venduto/ la sua anima» a volte cambiava i versi e cantava «Dimmi tu, zingara se anche/ Ghigo ti ha venduto/ la sua anima» 20.

Il Patto

(G. Cavallo, F. Renzulli)

Dimmi tu, zingara
il destino, che mi abbraccerà
dimmi un po’, se lo sai
se avrò fortuna,
soldi o forse solo guai
Dimmi tu, zingara
dove si trova l’autostrada,
per la libertà
leggi qui e dimmi se
se stringo il patto,
sarà, molto più facile.
Dannato o no, non importa no
tu dimmi cosa c’è da fare,
che io lo farò
dimmi poi, zingara,
quanto tempo mi rimane,
prima dell’aldilà.
Non dubitare no no,
non c’è pericolo
e vuoi firmare oppure no,
tu devi dirmelo
Dimmi si o no
il gioco è sul tavolo
dimmi si o no
e io di gloria ti ricoprirò
Dimmi tu, zingara se anche
Hendrix ti ha venduto,
la sua anima
io lo so, che firmerò
il mio patto di sangue,
con Lucifero
io non ho no no, paura no no no
ti sto chiedendo se nel cuore,
io poi cambierò
e allora dai, ti sbrighi o no
dai che la sotto c’è una festa
ed io non mancherò
Ma sei sicuro oppure no
no che non scherzo no
e vuoi firmare oppure no,
tu devi dirmelo
Dimmi di sì o no
il gioco è sul tavolo
dimmi sì o no
e di gloria ti ricoprirò
…Omississ
… Io non ho paura
… Io non ho paura…
…Omississ

Decidere, decidere, decidere…
Ora la zingara con fare deciso,
mi prende la mano
facendo un sorriso
ti pungerò un dito
ed uscirà il sangue
così firmerai per essere grande
all’improvviso
comincio a tremare
ritraggo la mano
e mi metto a pensare
furiosa la zingara
con fare da attrice
si alza di scatto e urlando mi dice
Dimmi si o no, Dimmi si o no
Dimmi si o no, Dimmi di, Dimmi no
Il patto con il Diavolo.

 Il disco successivo, Insidia esce nel 2001. Al riguardo è utile leggere un estratto dall’articolo di Luca Dondoni pubblicato su La Stampa del 17 ottobre 2001, intitolato «Esoterismo e magia per lultimo dei Litifiba»: «Per illustrare il CD, infatti, gli artisti hanno scelto un inquietante primissimo piano di un verrino (il gatto pescatore) sul quale si intravede il quadrato magico a base cinque a disposizione obliqua. Contiene numeri da 1 a 25 la cui somma, o computo magico, in ogni direzione (orizzontale, verticale o obliqua) dà 65. Sommando a loro volta le cifre 6 e 5 si ottiene l’11 e guarda caso “Insidia” è l’11° disco della band. Ma non è finita. Anche sulla foto di retro copertina i ragazzi hanno voluto il cosiddetto “Quadrato Rotas”. Anche qui le lettere che compongono la parola “apaternoster” si possono leggere in ogni direzione e anche a questo quadrato la cui invenzione si perde nella notte dei tempi sono stati dati significati magici e poteri benefici. Voglia di scaramanzia? No – dicono i rockers – semplicemente il desiderio di andare oltre e di capire. Noi siamo sempre stati degli outsiders, dei non allineati, e con il nostro modo di fare musica e di scrivere i testi abbiamo creato una linea personale».

insidia - litfiba

Vale la pena di far notare anche un ulteriore particolare. Nei video tratti da tre pezzi di questo album, Mr Hide, Larasong e La stanza delloro, Ghigo Renzulli indossa una giacca con un simboletto circolare posto sulla parte destra del petto.

ghigo renzulli - tomoe

Si tratta di un simbolo derivante dalla tradizione shintoista, il tomoe. Lo shintoismo è una religione praticata in Giappone e in essai il tomoe sta a rappresentare la triplicità dell’energia cosmica. Ma in tutt’altro contesto, come può essere quello occidentale, tale segno è stato utilizzato come raffigurazione del numero del demonio, visto che richiama la forma tre 6, cioè il 666. La cosa non deve sorprendere. Non va dimenticato ad esempio, che anche la svastica, da noi inevitabilmente associata al nazismo, per alcune culture orientali invece assume altri significati in ambito religioso. Quello che è innocuo in un contesto quindi può non esserlo in un altro. A titolo di curiosità va aggiunto che Larasong era stata commissionata ai Litfiba per la versione italiana di Lara Croft Tomb Raider: The Angel of Darkness, videogioco in cui la celebre eroina viene coinvolta in una vicenda ricca di risvolti esoterici.

lara croft tomb raider: the angel of darkness

Ora, volendo essere maliziosi, il significato del testo potrebbe andare ben oltre la semplice trama del videogame, ma lasciamo ciascuno libero di interpretarlo come desidera, non avendo prove certe al riguardo.

Larasong

(G. Cavallo, F. Renzulli)

E chi sa,
se sono io che gioco te
oppure se sei tu che… che… che…
che giochi me
Sei nei guai
e tutto sembra contro di te
stavolta devi correre
lottare per la verità
Sfiderai antiche strane creature
nascoste dietro agli angoli
tra enigmi segni e profezie
Ora c’è…
cè langelo oscuro
the angel of darkness
una nuova identità
allucinazione o realtà… chi sei?
oltre il buio c’è la verità
Sentirai il pregiudizio su di te
accetta questa realtà
il dubbio rende fragili
Ti perderai… ti perderai..
Ti cercherai… ti cercherai..
Ti troverai… ti troverai..
Ora c’è…
c’è l’angelo oscuro
the angel of darkness
una nuova identità
allucinazione o realtà… chi sei?
oltre il buio c’è la verità
Pensa chi sei.. pensa chi sei… pensa chi sei
Si che lo sai!
Pensa chi sei… pensa chi sei…
Ora c’è…
un angelo oscuro
una nuova identità
Ora c’è…
un angelo oscuro
una nuova identità
E chi sa,
se sono io che gioco te
oppure se sei tu che… che… che…
che giochi me.

Invece, ancora più esplicita è Invisibile:

Invisibile

(G. Cavallo, F. Renzulli, Venier)

Qui danzano le ombre, io resto immobile
arrivano dal buio, dall’invisibile
Il fiume scorre tra due sponde, su una ci sei tu
rituale antico di Caronte che ci avvicinerà
Non puoi respingermi
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’ombra dei tuoi passi
Ombre intagliate come draghi, formule magiche
io so evocare forze oscure, mi spingo al limite
Sto per aprire quella porta, qualcosa troverò
e sazierò i tuoi desideri, genio invisibile
non puoi respingermi
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’aria che respiri, sono intorno a te
anche se non puoi vedermi
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’aria che respiri, sono intorno a te
anche se non puoi vedermi
non puoi respingermi
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’aria che respiri, sono intorno a te
anche se non puoi vedermi
sono l’ombra dei tuoi passi sono dietro di te
sono l’aria che respiri, sono intorno a te
anche se non puoi vedermi
io sono intorno a te.

Il fatto che i riferimenti all’occultismo fossero ben presenti anche durante il periodo con Cabo Cavallo dimostra quindi che questi temi non erano una prerogativa del solo Pelù. Ulteriore conferma la troviamo sulla pagina Facebook di Renzulli:

19 dicembre 2012: «Ciao belli, voglio spiegarvi il significato del simbolo che sto ri-usando. Fu trovato nel 1986, su un vecchio libro di alchimia ed esoterismo dalla mia ex fidanzata Camilla, che saluto. Mi piacque subito e decisi di applicarlo sulla mia chitarra, l’ho poi usato fino alla fine del 1988. Come potete vedere dalla tabella allegata è il simbolo dei 7 pianeti,dei 7 metalli alchemici e dei 7 giorni della settimana. Come mi ha fatto notare Alessandro Sulmona, vero esperto che ringrazio perché mi ha dissolto le ultime nebbie che avevo sui significati, in alchimia si considerano importanti i 7 centri energetici umani, e ci sono una miriade di cose legate al numero 7 fin dall’antichità, come quelle della tabella,come addirittura il ciclo biologico che è di 7 anni e dulcis in fundo, quello che mi piace di più è che la scala musicale diatonica è di 7 NOTE… ».

Sotto è stata pubblicata anche la tabella esplicativa. Il simbolo a cui si riferisce Renzulli è quello grande a destra:

simbolo alchemico renzulli

l Gli attacchi al Papa e alla Chiesa: un tema ricorrente

Come ovvia conseguenza di questo interesse per l’occulto, si può perciò capire come mai la storia dei Litfiba, fin dagli inizi, sia stata ricca di episodi di feroce anticlericalismo. Nel 1984 esce l’EP Yassassin (Contempo). Si tratta di una cover di un brano di David Bowie.

yassassin - litfiba

«La storia di Yassassin comincia quando Massimo Buda chiede a Piero una performance per “Let’s Bowie”, la serata in onore del Divino all’Altro Mondo di Rimini, il 18 maggio scorso. I Litfiba decidono che è arrivato il momento di inserire in repertorio una buona cover e la scelta cade su Yassassin per vari motivi […]. Sulla base di questo brano, Piero ha poi preparato per Rimini una breve piéce in cui il protagonista, un carnefice-vittima sbucato dal nulla, si scaglia con follia regicida contro un alto prelato seduto al centro della scena, uccidendolo per poi ritrovarsi in un processo dove l’accusa è sostenuta dal mandante dell’omicidio. La storia potrebbe essere quella di Alì Agca, ma più astratta e più caricata di simboli. Ricordiamo che Bowie stesso ammetteva nel ’79 di aver giocato sul contrasto tra il significato originale della parola yassassin (che è lunga vita“) e quello opposto che ha in inglese, francese e italiano. Dalla performance è stato tratto un video, decisamente il più impegnativo mai realizzato dal gruppo. (Dal comunicato stampa di Yassassin, 1984)» 21.

alì agca - giovanni paolo II

A sinistra: l’attentatore Alì Agca; a destra: Giovanni Paolo II accasciato subito dopo lo sparo.

Come tutti ricorderanno, Alì Agca era il terrorista turco che il 13 maggio 1981 cercò di uccidere di Giovanni Paolo II (1920-2005) sparandogli da breve distanza, ma che sbagliò fortunatamente il colpo. Papa Wojtyla a tal proposito sostenne sempre che ciò fosse dovuto ad un intervento della Madonna. Il testo originario di David Bowie affronta tutt’altre vicende, ma il senso del titolo, nell’intenzione dei Litfiba, allora diventa: «Lunga vita ad Alì Acga»! Del resto lo ha ammesso lo stesso Piero Pelù: «A Rimini, all’Altro Mondo, tornammo per un’esibizione importante: la partecipazione alla “Bowie Night”, serata in onore di David Bowie. Presentava Carlo Massarini. Era l’alba del 1984. Dopo aver approfondito la discografia del Duca Bianco, decidemmo di portare sul palco una cover di “Yassassin”, trattata con qualche accorgimento particolare, rendendola più dance con un po’ di elettronica nell’arrangiamento, su idee soprattutto di Gianni e Antonio. Venne così bene che la Contempo decise di pubblicarla su disco. Dedicai “Yassassin” ad Alì Agca. In concerto, mettemmo in piedi una sceneggiata in cui ce la prendevamo con lattentatore del papa, ma solo perché aveva sbagliato mira. Pesantina, come provocazione, lo ammetto. Ghigo si presentava vestito da Giovanni Paolo II, i ragazzi della band fungevano da coro greco, io ero, ovviamente, lassassino» 22. Nell’album Litifba 3 (IRA, 1988) vi è poi un brano dedicato alla visita che Papa Wojtyla fece a Santiago del Cile nel 1987, quando venne ricevuto dal dittatore Augusto Pinochet (1915-2006), episodio per il quale il pontefice ricevette molte critiche.

Santiago

(Litfiba)

E spera e spera, un uomo arriverà
L’immagino in strada, nei cortei, fra noi
Aver paura, piangere
Cercare i figli morti per lui
E l’uomo in bianco scese dal cielo
Ma era al di là delle barricate
E l’uomo in bianco vide la morte
Ma era di là dalle barricate
Santiago del Cile
Padre, tuo figlio dov’è?
Santiago del Cile
Io no lo vedo più
Natale di sangue
No, non lo scorderò
E spera e spera, il Papa arriverà
L’immagino in strada, nei cortei, fra noi
Gridare forte, combattere
Sacrificarsi per chi crede in lui
E l’uomo in bianco scese dal cielo
Ma era al di là delle barricate
E l’uomo in bianco vide la muerte
Ma era al di là delle barricate
E dittature e religione
Fanno lorgia sul balcone
E dittatura e religione fanno l’orgia
Santiago del Cile
Padre, tuo figlio dov’è?
Santiago del Cile
Io non lo vedo più
Natale di sangue
No, non lo scorderò
Vangelo, pistola
Dimmi la pace qualè?

Ragionandoci un poco, si può notare immediatamente che questa critica è stata formulata in maniera assai grossolana, indipendentemente dal fatto che fosse fondata o no. Sembrerebbe quasi che gli oppositori del regime si aspettassero che Papa Wojtyla, che all’epoca aveva sessantasette anni, si mettesse quasi a guidare una rivolta armata (E spera e spera, il Papa arriverà/ L’immagino in strada, nei cortei, fra noi/ Gridare forte, combattere/ Sacrificarsi per chi crede in lui). A parte questo, ricordiamo che un Papa deve essere un Papa di tutti, quindi sia di sant’uomini che di grandi peccatori, e quindi non può certo fare distinzioni politiche. Del resto, questo episodio ricorda molto quell’episodio del Vangelo in cui Gesù Cristo durante un pranzo accolse alla sua tavola numerosi peccatori. «I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori? Gesù rispose: non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i sergio romanopeccatori a convertirsi» (Lc 5, 30-32). Ma per non essere tacciati di faziosità, riportiamo quanto il laicissimo Sergio Romano (vedi foto a lato), ex diplomatico e da molti anni commentatore de Il Corriere della Sera, scrisse sullo stesso quotidiano del 5 maggio 2005 in risposta alla domanda di un lettore: «Credo che la visita di Giovanni Paolo II in Cile debba considerarsi l’esatto “pendant” di quella che il Papa avrebbe fatto a Cuba più di dieci anni dopo. Quando Castro lo accompagnò lungo i corridoi e le sale del palazzo presidenziale, papa Wojtyla sapeva che le telecamere avrebbero registrato ogni momento di quella lunga passeggiata e l’avrebbero proiettata sugli schermi di tutto il mondo. Ma stava pagando in quel momento il prezzo della visita. Castro aveva bisogno del Papa per rompere l’isolamento e ottenere, nei limiti del possibile, la benevolenza del cattolicesimo americano. E il Papa, dal canto suo, voleva parlare ai cubani, celebrare una messa di fronte al popolo dell’ isola, ottenere che il clero godesse di maggiore libertà. Di tutti i papi del secondo dopoguerra Giovanni Paolo II fu probabilmente, insieme a Giovanni XXIII, quello che ebbe meno pregiudizi politici. La sua esperienza polacca gli aveva insegnato che vi sono momenti in cui occorre avere con il potere un corretto rapporto di buon vicinato. Visitò parecchie dittature e probabilmente non avrebbe esitato, se le circostanze glielo avessero permesso, a fare un viaggio nella Cina comunista. Ma pretese in ogni occasione ciò che maggiormente gli premeva: il contatto con la società. Quando apparve sul balcone del palazzo presidenziale di Santiago, accanto al generale Pinochet, fece esattamente ciò che avrebbe fatto negli anni seguenti con Fidel Castro e altri leader politici: saldò il conto di uno scambio che gli aveva permesso d’incontrare i fedeli e di lasciare nel Paese il segno della sua presenza. Credo che Giovanni Paolo II avesse una forte fiducia in se stesso e nella sua capacità di rovesciare a proprio vantaggio i rapporti di convenienza che la Chiesa, durante il suo pontificato, fu costretta ad avere con i potenti». Non ci risulta però che i Litfiba o Pelù abbiano scritto alcuna canzone sugli incontri che Giovanni Paolo II fece col dittatore comunista Fidel Castro a Roma nel 1996 e a Cuba nel 1998, né che Pelù sia andato a fare barricate contro alcun dittatore…

wojtyla - pinochet - fidel castro

A sinistra: Giovanni Paolo II con Pinochet, e a destra con Fidel Castro.

Nel 1993 i Litfiba partecipano al concerto organizzato a Roma dai sindacati in occasione della festa dei lavoratori del 1° maggio. Prima di iniziare a cantare, nel backstage Piero Pelù infila un preservativo nel microfono del conduttore RAI che lo sta intervistando e poi, una volta sul palco, grida una frase ingiuriosa al Papa 23. Mai stanco di creare polemiche contro un bersaglio tutto sommato facile come la Chiesa, Pelù coglie l’occasione di farsi sentire anche all’epoca del Gay Pride, sfacciatamente organizzato nel 2000 a Roma, capitale della cristianità, proprio nello stesso anno del Giubileo. Pelù ovviamente si schiera a favore della manifestazione e provoca:  «Il Papa si oppone perché teme una massiccia partecipazione di cittadini vaticani» 24. Si può maliziosamente notare come nello stesso anno fosse anche uscito il primo album solista di Pelù dopo la sua uscita dai Litfiba, Né buoni né cattivi (WEA, 2000).

né buoni né cattivi - piero pelù

Uno dei brani è Io ci sarò, il cui testo potrebbe far pensare a un collegamento con gli stessi temi. La polemica avrebbe perciò fruttato ancora una volta una pubblicità gratuita 25.

Io ci sarò

(P. Pelù)

Ottimismo a colazione
è quello che ci vuole
dopo la notte che ho passato alla stazione
se vedo umani attorno all’osso
ad abbaiare ai cani
forse è il momento giusto
di saltare il fosso
non abbassare lo sguardo con nessuno
fuori dal brutto sogno con le mie idee
non c’è bisogno babe di fare male
voglio soltanto farmi rispettare

io ci sarò con tutto il mio entusiasmo
un’altra storia da vivere c’è ora
io ci sarò con tutto il mio entusiasmo
con tutta la rabbia che c’è in me in me..

c’è rabbia da dividere

io mi vesto da assassino
con il mio passato
ho esagerato ma è più forte di me per ora
lassù qualcuno mi ama
e sento che mi chiama
mi dice avanti non lasciarti andare mai
disegna l’onda con cui poi tu giocherai

non abbassare lo sguardo con nessuno
tu puoi chiamarlo orgoglio
è la mia idea
non c’è bisogno babe di dimostrare
ci basta solo farci rispettare

io ci sarò con tutto il mio entusiasmo
ci scambieremo lo sguardo e poi e poi
io lo farò con tutto il mio entusiasmo
un’altra storia da vivere c’è e c’è e c’è
io lo farò lo farò lo farò con tutto il mio entusiasmo
un’altra storia da vivere c’è
io ci sarò ci sarò ci sarò io ci sarò
con tutto il mio entusiasmo
ci scambieremo
lo sguardo e poi e poi e poi.

Ma non è ancora finita. Nell’album della reunion di Renzulli e Pelù, il doppio live Stato libero di Litfiba (Sony, 2010), prima che inizi El Diablo arriva l’ennesima punzecchiatura di Pelù: «Viviamo in un mondo di peccatori, viviamo in un mondo di tentazioni, fratelli, sorelle… salvate la vostra anima! Chi di voi oggi non ha peccato almeno con il pensiero, almeno una volta… Vedi, ci sono più anime pulite qui che in tutto il …(BIP)». Come ha dichiarato Pelù il «bip» non è stato imposto dalla casa discografica, ma è stato inserito volutamente da loro (anche perché è ugualmente chiaro a chi è riferito il termine: «il Vaticano»). L’auto-censura ha perciò un effetto sarcastico, dal momento che poi invece, durante l’esecuzione del brano non viene toccata la parte in cui viene pronunciato il nome «Ra-tzin-ger» al posto di «6-6-6».

stato libero di litfiba

In tutta questa serie di attacchi alla Chiesa, vi è qualche eccezione: ad esempio la simpatia di Pelù per un prete a costante rischio di scomunica come don Andrea Gallo (1928-2013), a cui era dedicato il brano Nel mio mondo, un inedito tratto da Presente (WEA, 2005), una raccolta del suo periodo solista. Don Gallo, descritto come «un angelo di carne comunista nel dolore che se lo fanno santo io mi dovrò prendere i voti», compariva addirittura alla fine del videoclip.

il compagno don gallo

Va ricordato però che le posizioni di don Gallo erano spesso incompatibili con alcuni insegnamenti fondamentali del Magistero della Chiesa. Non solo aveva un atteggiamento ultrapermissivo nei confronti dell’aborto 26, ma era addirittura critico nei confronti dell’obiezione di coscienza 27. Don Gallo partecipava a manifestazioni per i diritti degli omosessuali, era favorevole al testamento biologico, si era addirittura messo a fumare pubblicamente uno spinello per protestare contro la legge sulla droga. E alla fine della messa, anziché canti religiosi, a volte intonava Bella ciao! 28. Don Gallo nella sua comunità genovese di San Benedetto al Porto aveva accolto disadattati, prostitute e trans, cosa certamente lodevole, visto che anche Gesù è andato incontro all’adultera. Vogliamo però ricordare una cosa che spesso viene dimenticata: dopo aver giustamente cacciato quelli che volevano lapidarla, Gesù non le ha detto di continuare nel suo comportamento, ma le ha raccomandato: «Va’ e d’ora in poi non peccare più»! (Gv 8, 11). Pur lasciando a Dio il giudizio definitivo sull’operato di don Gallo, Piero Pelù può stare tranquillo: certamente non correrà alcun rischio di dover prendere i voti!

l Considerazioni finali

Come si è potuto notare, nel corso degli anni i Litfiba hanno avuto un atteggiamento un po’ elusivo. In più di un’occasione introducing litfibahanno lanciato provocazioni anche pesanti e hanno «scherzato col diavolo», dando l’impressione di non prendersi sul serio e facendo pensare che forse alla fin fine fossero solo dei burloni. La frequente partecipazione a trasmissioni televisive da parte di Piero Pelù lo ha in effetti reso più simpatico anche a quelli che inizialmente lo guardavano con un certo sospetto. Abbiamo anche visto che Pelù ha affermato di essersi scagliato contro la Chiesa come istituzione e non contro la religione cristiana. Questo però è fuor di dubbio un atteggiamento ipocrita, perché se fosse vero, allora non avrebbe dovuto utilizzare a sproposito la simbologia cristiana per «smitizzarla». Non solo, ma la Chiesa fà parte integrante della religione cattolica. Piaccia o no, Cristo stesso, pur consapevole della debolezza e delle mancanze dei suoi membri, l’ha voluta per annunciare il Vangelo a tutte le genti e per amministrare i sacramenti («Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa»; Mt 16, 18). Inequivocabili sono poi gli interessi espressamente dichiarati di Pelù e di Renzulli per l’esoterismo, i Tarocchi e la magia. Questo alla fine spiega da dove abbiano origine l’odio verso il Papa e la presa in giro della religione cattolica, non si tratta quindi di un anticlericalismo di matrice politica. Le pratiche magico-esoteriche sono un modo con cui il demonio illude gli uomini promettendo loro potere, successo, soldi, sesso, ecc… Nella Bibbia vi sono molti passi in cui vengono condannate queste azioni. Ne citiamo solo uno a titolo di esempio: «Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore» 29 (Dt 18,10-12). E non si dia ascolto a chi afferma che esoterismo e occultismo non sono la stessa cosa. Prova ne è che in un modo o nell’altro le varie dottrine esoteriche mirano tutte a contrastare il cristianesimo o a stravolgerlo facendolo diventare una cosa completamente diversa. La differenza alla fine è solo nel percorso seguito: l’occultismo è come un’autostrada che porta direttamente a Satana, l’esoterismo ci arriva per tortuose vie secondarie, nascoste ai più, le quali inizialmente sembrano andare in altra direzione, ma alla fine, dopo innumerevoli curve e svolte, giungono alla stessa mèta. Ma anche volendo ridimensionare tutto quanto analizzato finora e volendo ridurre tutto a semplici provocazioni, vorremmo far notare quelle che sono state alcune delle caratteristiche della filosofia di Pelù e compagni manifestata durante tutti questi anni:

  • Gli attacchi alla religione cattolica («il Paradiso è un’astuta bugia»), alla Chiesa e al Papa, (considerati solo strumenti del potere);
  • L’inclinazione verso la magia e l’esoterismo;
  • La predilezione verso le canne e l’abuso di alcol (per Pelù solo le droghe pesanti come l’eroina sono pericolose);
  • Il matrimonio e la fedeltà al proprio partner sono cose noiose e superate (Gioconda, Il mistero di Giulia, Regina di Cuori);
  • L’atteggiamento favorevole all’eutanasia (Dottor M.) e all’aborto (trasmissione televisiva di Celentano).

Insomma, sia che i Litfiba siano sul serio satanisti, sia che non lo siano, si può forse pensare che tutti questi comportamenti dispiacciano al diavolo? D’altro canto, qualcuno potrebbe obiettare che in più di un’occasione Pelù ha appoggiato iniziative benefiche: col brano Il mio nome è mai più, cantato con Ligabue e Jovanotti, ha raccolto fondi per alcuni Paesi dove vi sono stati conflitti (ex Iugoslavia e altri). Inoltre, ha collaborato con i Frati Giuseppini del Murialdo, un gruppo di missionari attivi in Sierra Leone 30. Ovviamente, ben vengano queste azioni. Ammettiamo anche che queste cose siano state fatte con il cuore: allora le si prendano pure ad esempio, ma per favore si lasci perdere tutto il resto. Sia chiaro: il nostro scopo non è quello di convincere gli appassionati a smettere di ascoltare le canzoni dei Litfiba. Ciascuno faccia come preferisce, la cosa in fin dei conti non ha alcuna importanza. Ma almeno non si continui ad idolatrarli o a considerarli dei maîtres à penser!

Fonte

Note

1 Nel seguito dell’articolo per semplicità riporteremo solo alcuni dei vari cambi di formazione.

2 Di questo testo nel 2012 è stata pubblicata per Arcana una nuova edizione ampliata dal titolo Fuori dal Mucchio. La vera storia dei Litfiba.

3 L’intervista pubblicata sul numero zero di Westuff del dicembre 1984 è stata poi ripresa in B. Casini, In viaggio con i Litfiba. Cronache rock dagli anni Ottanta, Ed. Zona, 2009.

4 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, Perfetto difesstoso, Mondadori, pag. 167. Riguardo alla pericolosità di spiritismo, candomblè e macumba si veda:

http://www.diosalva.net/it/inganni-demonio/spiritismo-evocazione-morti-channeling-cristianesimo-chiesa.php

5 Si veda la biografia di Piero Pelù scritta con Massimo Cotto, Perfetto difettoso, Mondadori 2000, pag. 93.

6 Cfr. F. Guglielmi, A denti stretti. La vera storia dei Litfiba, Giunti, 2000, pag. 44.

7 Ibid.

8 Sull’argomento vedi P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pagg. 13-14: «Anche mio zio Glauco, che cantava nel Quintetto Millepiedi negli anni Cinquanta, a Firenze, aveva studiato Medicina. In casa, in una stanza adibita a magazzino, in mezzo a un oceano di cose che gli servivano per lavoro, conservava anche un teschio, ricordo dei suoi studi. Per guadagnarmi qualche lira, proposi a zio Glauco di sistemargli per bene la stanza. Il teschio mi venne da piazzarlo nella cucina di zia Giulia. Lei, l’indomani mattina, aprendo la dispensa per preparare la colazione, rischiò l’infarto. Da allora, amo i teschi. Sono bellissimi. A qualcuno so che danno fastidio, perché si associano mentalmente all’idea della morte. Io ne subisco fortemente il fascino, perché è vero che un teschio è ciò che rimane fisicamente dopo la morte ma è anche il riassunto di una vita. Toccarlo, conservarlo non significa, per me, mancare di rispetto a qualcuno bensì solo entrare in contatto con un altra vita o, addirittura, come sostengono in Messico, esorcizzare la paura del Grande Passaggio. In Messico, durante la .festa dei morti, preparano teschietti di zucchero oppure ripieni di dolci che i bambini si mangiano tranquillamente, cosa impensabile da noi, se non al Sud».

9 Cfr. F. Guglielmi, op. cit., pag. 45.

10 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pagg. 88-89.

11 Estratto dalla recensione a 17 Re pubblicata su Il Mucchio Selvaggio, nº 107, dicembre 1986, di F. Guglielmi. Recensione riportata su F. Guglielmi, op. cit., pag. 47.

12 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pagg. 82-83.

13 Ibid.

14 Ibid., pagg. 129-130.

15 Ovviamente su questo stesso sito c’è l’imbarazzo della scelta. Per cominciare si leggano ad esempio le pagine dedicate ai Led Zeppelin, che costituiscono sicuramente il caso più inequivocabile.

16 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pag. 134.

17 Ibid., pag. 138.

18 Per quanto riguarda la rana della copertina (o le due rane, a seconda di come la si guardi) riportiamo quanto affermato in Litfibopolis, uno dei più importanti blog sui Litfiba, all’indirizzo

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=1455429:

«Anni fa il sito ufficiale dei Litfiba, in merito al significato della rana (o due rane messe una di schiena all’altra ) narrava: “Nell’antico Egitto la rana era, per via della sua fecondità e delle sue trasformazioni, il simbolo del continuo rinnovarsi della vita. La rana raffigurava i primi déi nati dal fango e fu la rappresentazione della Dea della nascita Hecket, la buona consigliera della religione popolare. Gli abitanti dell’antica Cina pensavano che le uova delle rane cadessero dal cielo con la rugiada del mattino. Un antico testo afferma che una delle due anime dell’uomo ha la forma di una rana. Si racconta anche che poeti e imperatori riuscissero a far cessare il gracidio delle rane con un semplice ordine. La rana ha un ruolo così importante nella magia popolare, che Plinio scriveva che se fosse stato per i maghi, le rane avrebbero avuto più importanza per il mondo che le leggi. Il concetto cristiano della rana è influenzato dai racconti dei flagelli d’Egitto dell’Esodo, dove tutto il Paese è invaso dalle rane. I primi Padri della Chiesa posero l’accento sul fango, habitat naturale della rana e sui suoi gracidii, e ci videro un simbolo del diavolo o del pensiero eretico. Nell’Egitto copto invece, si è perpetuata l’antica immagine positiva della rana rappresentata sulle lampade a olio come simbolo di resurrezione. La rana è, dunque, simbolo di evoluzione e mutamento”».

19 Per saperne di più sulla gravità dei malefici si veda il sito di Padre Gabriele Amorth

http://esorcismo.altervista.org/maleficio.htm

20 Si veda http://it.wikipedia.org/wiki/Elettromacumba

21 Cfr. F. Guglielmi, op. cit., pag. 23. Il video è reperibile a questo indirizzo:

http://www.youtube.com/watch?v=V-0nIh2OdLk

22 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pagg. 58-60. La stessa esplicita ammissione comunque ci fu anche all’epoca. Si vedano l’intervista del 30 maggio 1984 rilasciata ad una TV locale di Prato rintracciabile questo indirizzo:

http://www.youtube.com/watch?v=AHlKKGCpjmo

Ma anche il concerto di Marina di Carovigno nel 1985 in cui Pelù introduce così il pezzo: «Il prossimo brano è dedicato ad Alì Agca… Sapete chi è Alì Agca? Ha sbagliato mira… tschh… tschh… che brutta mira»! Questa registrazione è reperibile qui:

http://www.youtube.com/watch?v=47Z7K2AhFCc

23 Si veda l’articolo di G Ferraris, «Il rock ai lavoratori», in La Stampa, del 03 maggio 1993, pag. 21.

24 Vedi articolo de Il Corriere della Sera, del 18 giugno 2000 in

http://archiviostorico.corriere.it/2000/giugno/18/Pelu_vinto_sfida_del_rock_co_0_0006189568.shtml

25 Del resto, nonostante abbia avuto diverse compagne e anche tre figlie, Pelù durante una videochat su La Stampa, del 28 ottobre 2010, ha rilasciato questa dichiarazione: «Il nostro primo manager, Casini, è un gay dichiarato e io non ho mai smesso di frequentare ambienti gay». Si veda l’articolo: «Pelù & Renzulli Amati dai giovani grazie a Internet» alla pagina web

http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201010articoli/59915girata.asp

26 «Ho aiutato delle prostitute albanesi ad abortire. Io ho consigliato loro di non farlo, ma quando mi hanno detto che, comunque, volevano abortire le ho indirizzate ad un medico amico, che ha eseguito l’intervento». Si veda:

http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/23/aiutato_prostitute_abortire__co_0_9811236626.shtml

In casi come questi sarebbe stato meglio che don Gallo avesse preso esempio da don Oreste Benzi, che agiva in tutt’altro modo: forniva alle donne in difficoltà tutti gli aiuti possibili, materiali e spirituali, purché non abortissero!

27 «Un medico che si dichiara obiettore non è un medico completo». Si veda

http://www.sanbenedetto.org/index.php?option=com_content&view=article&id=260:aborti-la-verita-laica-di-don-gallo&catid=20:interviste&Itemid=82

su La Repubblica, del 19 marzo 2008.

28 http://www.youtube.com/watch?v=_5koRYLKUbk

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/07/09/APnN8EuC-pesto_gallo_marijuana.shtml

29 Per chi volesse approfondire ulteriormente cosa dice la Bibbia riguardo a queste pratiche si veda:

http://esorcismo.altervista.org/magia_parola_di_Dio.htm

30 Cfr. P. Pelù-M. Cotto, op. cit., pagg. 83; 173-174; 193-199.

Litfiba e Piero Pelù: esoterismo o provocazioni? Lo Sai

La massoneria del Grande Oriente di Francia riceve 900 mila euro di finanziamenti pubblici in due anni [PROVE]

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La massoneria del Grande Oriente di Francia riceve 900 mila euro di finanziamenti pubblici in due anni [PROVE] Lo Sai

-di Davide Consonni-

La ristrutturazione del Museo della Massoneria, nella sede del Grande Oriente di Francia a Parigi, ha beneficiato di ingenti sussidi statali. Infatti, l’Île-de-France ha elargito un finanziamento di EUR 304 898 per il Grande Oriente di Francia per rinnovare, appunto, il Museo della Massoneria. Ville de Paris ha a sua volta finanziato la loggia massonica con 300 000 euro , e il Assistente Regionale Culturale Île-de-France ha contribuito con 305.000 € in aiuti di stato per l’organizzazione massonica Grande Oriente di Francia. Tutte istituzioni pubbliche che utilizzano fondi pubblici. La visita guidata al Museo della Massoneria costa 13 euro a persona.

Il Museo della Massoneria del Grande Oriente di Francia rientra nella categoria “Museo di Francia”, titolo rilasciato dal Ministero della Cultura. Lo stesso ministero della non-Cultura aveva già emesso un finanziamento di € 14.000 al Grande Oriente di Francia nel 2012.

In totale, il Grande Oriente di Francia, la più grande (ed irregolare) obbedienza massonica di Francia, ha ricevuto 909.898 € di sussidi pubblici, pagati dai contribuenti.

Per verificare il finanziamento pubblico da 900 mila euro al GOF è sufficiente andare a pagina 16 del bilancio annuale del Grande Oriente di Francia: http://www.journal-officiel.gouv.fr/publications/assoccpt/pdf/2012/3112/784411571_31122012.pdf

Per verificare il finanziamento di 14 mila euro è sufficiente visionare pagina 121 del bilancio dei finanziamenti alle associazioni francesi: http://www.performance-publique.budget.gouv.fr/farandole/2014/pap/pdf/jaunes/jaune2014_asso2014_tome2.pdf

Per chi volesse visionare il bilancio del Grande Oriente di Francia: http://www.journal-officiel.gouv.fr/publications/assoccpt/pdf/2012/3112/784411571_31122012.pdf

Giusto per fare un esempio tale importo potrebbe essere utilizzato per ospitare e nutrire 3,6 milioni di senzatetto in Francia, invece di distribuire tali ingenti somme alle strutture che organizzano e propagandano il degrado e l’annullamento dei costumi e dei valori Cristiani. È indispensabile capire che le persone (il 99% della popolazione) non hanno potere ed è per questo motivo che l’aristocrazia apolide massonica può permettersi i peggiori orrori. Ecco perché è giunto il momento di svegliarsi a ripensare completamente le nostre priorità.

JKJK

 

 

La massoneria del Grande Oriente di Francia riceve 900 mila euro di finanziamenti pubblici in due anni [PROVE] Lo Sai

Il vero significato del simbolo della pace spiegato dall’occultista John Todd

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Il vero significato del simbolo della pace spiegato dall’occultista John Todd Lo Sai

- di Daniele Di Luciano -

John Todd Collins, come racconta anche Wikipedia, è stato un occultista americano, iniziato alla stregoneria dai suoi genitori, entrambi dediti alle pratiche magiche di un’importante congrega.

John Todd nasce nel 1949 e per quasi trent’anni vive all’interno dell’ambiente esoterico frequentato dai parenti. Come spiegherà lui stesso, per un bambino nato e cresciuto in quel contesto, quell’ambiente era perfettamente normale; come può essere normale oggi, per un bambino occidentale, crescere con l’I-phone in mano, o come può essere normale veder morire i propri fratellini per un bambino nato in Burkina Faso.

Ma John Todd uscirà da quell’ambiente nel 1977, dopo essere stato anche oggetto di un’indagine penale che riguardava il coinvolgimento di ragazze minorenni nei riti di iniziazione sessuale per una congrega di stregoneria Wicca.

Da allora il nostro ex occultista si dedicherà a rendere “essoterico” (esterno, per tutti) ciò che aveva imparato nei circoli “esoterici” (interni, per pochi): iniziò a tenere conferenze in cui spiegava i riti, la filosofia e il credo della stregoneria. Ma non solo: fece i nomi dei potenti finanziatori dell’importante circolo frequentato dalla sua famiglia, smascherando il piano occulto e riservato della massoneria, dato che, a suo dire, la stregoneria altro non è che la “religione” di numerosi ordini massonici.

Pochi anni dopo il suo cambiamento, di John Todd si perdono le tracce. Scompare nel 1979 per poi essere arrestato quasi 10  anni dopo, nel 1988, con l’accusa di aver molestato dei bambini. Nel 2004 esce di prigione ma viene rinchiuso in un istituto di salute mentale dove morirà, nel 2007.

Su Youtube potete trovare molte registrazioni audio delle sue conferenze originali. L’audio di una sua conferenza era stato tradotto in italiano ma il video non è più disponibile [LINK]. Su un altro sito ho trovato la traduzione della trascrizione integrale di un suo intervento.

Riporterò solo poche frasi, quelle più interessanti per l’argometo che vogliamo trattare: l’origine del simbolo della pace. Ma prima conosciamo meglio John e la sua famiglia.

Vengo da una famiglia di nome Collins. Alcuni di loro – venuti dall’inghilterra – hanno cambiato il loro cognome in Todd, già prima della guerra civile. Questa famiglia ha portato la stregoneria negli Stati uniti. Quando ero ragazzino ho cominciato a praticare le arti magiche. ho lanciato il mio primo incantesimo quando avevo 8 anni e ho cominciato a studiare il sacerdozio quando ne avevo 13. Mi è stato chiesto di frequentare il cortile esterno della congrega di Columbus, Ohio, dove sono cresciuto, e a 14 anni sono stato iniziato. In seguito a 18 anni sono stato iniziato come sommo sacerdote. Nella stregoneria la chiesa è un po’ diversa; si riuniscono solo i ministri una volta al mese. La congregazione non sa nemmeno chi ne fa parte. Si limitano ad andare dal loro particolare sacerdote per chiedere un favore.

Nel frattempo ho cominciato ad imparare ciò che la maggior parte degli stregoni non sa, e cioè che gli dèi che adorano non esistono, e che vengono imitati da quelli che noi chiamiamo “spiriti maligni” o “spiriti guida”, demoni (le streghe non li chiamano demoni, preferiscono chiamarli spiriti guida) e da lucifero.

Ora, questa fu una cosa scioccante per me dato che ero cresciuto nella credenza che il diavolo non esistesse. Vedete, gli stregoni non sono satanisti, non credono in satana, e mi venne rapidamente spiegato che lucifero era un dio buono e non malvagio, e che era Gesù l’imitatore. Imparai molte cose sia sulla stregoneria, sia sul perchè i senatori e i membri del congresso fossero dov’erano! Erano al loro posto perchè noi eravamo la religione di un’organizzazione politica chiamata “gli illuminati”, e mi fu raccontato tutto sugli illuminati e la loro storia. Fui istruito sulle cose che avevano fatto e sulle cose che avrebbero fatto.

Vedete, sono nato in una famiglia di stregoni, dove avevo ereditato tutto quello che avevano i miei genitori. Così non ero mai stato libero dal momento che il dottore mi aveva dato la pacca sul sedere in sala parto [...] non si abbandona la stregoneria una volta che si è stati iniziati; una volta dentro si è dentro per sempre! La mia vita è continuamente in pericolo, come quella di mia moglie e di tutti quelli che ne sono usciti.

John era quindi consapevole del rischio che correva. Ma veniamo al punto: dopo aver spiegato che per “preparare i rituali, evocare demoni e tutto quanto” si utilizzano amuleti e talismani “creati mediante istruzione demoniaca per persone molto importanti”, John testimonia qualcosa di sconvolgente: “Era impossibile comprare questi ornamenti, eccetto la croce ansata, al di fuori di un negozio di stregoneria fino a pochi anni fa. Erano fatti a mano da gioiellieri appartenenti al sacerdozio e venduti solo agli stregoni iniziati nei negozi di occultismo“.

Ricordiamo che stiamo parlando degli anni ’70. Ma poi: “gli illuminati hanno deciso che uno degli scherzi peggiori che potevano fare ai Cristiani era di mettere questi amuleti al loro collo, sulle loro mani e nelle loro chiese. Il motivo è che questa roba attira i demoni; essi si scatenano nei posti in cui si trovano questi simboli”.

Ed eccoci all’origine del simbolo della pace, spiegato da un vero ex occultista in una conferenza degli anni ’70:

Il simbolo della pace non è il simbolo della pace. Io non ho dovuto fare qull’iniziazione perchè ero nato nella stregoneria e non era necessario, e le persone che non hanno un’educazione cristiana non devono farlo. Ma se una persona è cresciuta in una chiesa cristiana e vuole unirsi alla stregoneria, deve prendere una croce di ceramica e capovolgerla e spezzarla con le braccia verso il basso come simbolo del rifiuto del Calvario e della Chiesa di Cristo. Si dice che questo dia una pace mentale mentre si pratica la stregoneria, e da li questo simbolo ha ricevuto il nome di “simbolo della pace”.

simbolo della paceOvviamente l’origine ufficiale del simbolo della pace è un’altra. L’artista lo avrebbe realizzato per una campagna per il disarmo nucleare.

Sul sito “Campaign for Nuclear Disarmament” si trova ancora l’intervista all’autore che ne spiega il significato:

Ero in uno stato di disperazione. Profonda disperazione. Ho disegnato me stesso:la rappresentazione di un individuo disperato, con le palme delle mani allargate all’infuori e verso il basso, alla maniera del contadino di Goya davanti al plotone d’esecuzione. Ho dato al disegno la forma di una linea e ci ho fatto un cerchio intorno.

Qual è la verità? Con certezza non lo sapremo mai. Certo è che oggi il simbolo appare ovunque e personaggi come Lady Gaga se lo tatuano sul corpo. Ciononostante, a dispetto del simbolo, la pace non è aumentata. In compenso sono aumentate le armi atomiche e la scristianizzazione della società…

Il vero significato del simbolo della pace spiegato dall’occultista John Todd Lo Sai

La Guerra Segreta di Obama in 134 Paesi

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La Guerra Segreta di Obama in 134 Paesi Lo Sai

Le Forze Speciali americane, operano nel Sud-Est Asiatico, immersi nel bagliore verde dei visori notturni. E percorrono le giungle del Sud America. Strappano le persone dalle loro case nel Maghreb e si confrontano con miliziani armati fino ai denti nel Corno d’Africa. Combattono nei Caraibi e nel Pacifico, affrontano il caldo soffocante in missioni nel Medio Oriente e il freddo glaciale della Scandinavia. «Su scala planetaria – accusa Nick Turse – l’amministrazione Obama conduce una guerra segreta di dimensioni sconosciute, almeno fino ad ora». Dal fatidico 11 settembre 2001, le forze speciali Usa «si sono sviluppate in ogni forma concepibile, sia come numerico sia per tipo», proiettate in «operazioni speciali richieste ormai a livello globale». La loro presenza,in quasi 70% delle nazioni mondiali «ci fornisce la prova delle dimensioni di questa guerra occulta che si svolge dall’America Latina all’entroterra afghano, passando dall’addestramento degli alleati africani fino alle operazioni virtuali nel cyber-spazio».All’epoca di George W. Bush, le forze speciali statunitensi dislocate in “appena” 60 paesi, saliti poi a 75 nel 2010, secondo Karen DeYoung e Greg Jaffe del “Washington Post”. Per arrivare poi a proiettarsi in 120 nazioni nel 2011, come annunciato dal colonnello Tim Nye, portavoce del Socom, il Comando Operazioni Speciali. «Questa cifra oggi è già obsoleta», scrive Turse in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”. «Nel 2013, le forze d’élite Usa erano dislocate in 134 paesi, secondo il colonnello Robert Bockholt ». Questo aumento del 123% durante l’amministrazione Obama «dimostra come, in aggiunta ai conflitti decennali convenzionali, alla campagna dei droni svolta dalla Cia, alla diplomazia e all’esteso controllo della cybersfera, l’America ha lanciato un ulteriore forma significativa di controllo nei paesi esteri». Una strategia «condotta per lo più con missioni-ombra svolte dalle forze d’elite», l’operazione «rimane per lo più sconosciuta ai media ed a ogni forma di controllo», proteggendo la Casa Bianca dalle ripercussioni di «conseguenze spesso catastrofiche e imprevedibili».

Prima limitato a 32.000 unità, dopo l’11 Settembre il raggruppamento delle forze speciali è cresciuto in modo esponenziale, raggiungendo quota 72.000 soldati. Idem il costo: da 2,3 miliardi di dollari agli attuali 6,9 miliardi. Secondo ricerche di Tim Dispatch, nel biennio 2012-2013 le operazioni speciali si sono estese a 106 nazioni. Il comando Socom non chiarisce i dettagli sull’impiego di Berretti Verdi, Rangers, Navy Seals e Delta Force, ma alla fine ammette che sono ora impegnati in 134 paesi, in tutto il mondo. Il Pentagono sta «aumentando la propria rete globale», conferma l’ammiraglio William Mc Raven, collaborando con partner stranieri per «prevenire possibili minacce» ma anche «cogliere opportunità». Operativamente, «la rete rende possibile la presenza di piccole unità in posizioni critiche e ne facilita l’azione ove necessario o appropriato». L’aumento del 12% dei dispiegamenti – da 120 a 134 durante la gestione Mc Raven – secondo Turse rivela l’ambizione di «acquisire posizioni strategiche in ogni parte del pianeta», sia pure al riparo dall’opinione pubblica, che di fatto non è informata delle missioni segrete.
Addestramenti a Gibuti, in Malawi e alle Seychelles. Poi la “guerra simulata” dei Navy Seals nel porto di Aqaba, in Giordania, insieme a unità irachene, giordane e libanesi. Nel luglio 2013, i Berretti Verdi si sono spostati a Trinidad e Tobago per addestrare forze locali. Un mese dopo, la stessa unità ha addestrato la marina dell’Honduras sull’uso di esplosivi. E a settembre si è svolta una maxi-esercitazione a Sentul, Java occidentale, coinvolgendo Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, India, Cina e Russia. Molto più scarse, invece, le informazioni sulla guerra “non simulata”: rapimenti di sospetti terroristi in Somalia, raid in Libia e nel Corno d’Africa, operazioni nel Sud Sudan e accanto all’esercito afghano. Non mancano missioni umanitarie, come quella condotta a novembre in soccorso ai sopravissuti dell’uragano Haiyan nelle Filippine. Particolare cura è dedicata alla promozione dell’immagine: propaganda affidata a siti web «su misura per l’utenza straniera» e «fatti in modo da sembrare attendibili punti d’informazione». Il cyber-spazio è anch’esso terra di conquista, da parte del Socom.
«Anche se il presidente Obama raccolse milioni voti nelle passate elezioni del 2008 con la sua politica di disimpegno – rileva Turse – ha dimostrato di essere un comandante in capo alquanto interventista, le cui politiche hanno già causato innumerevoli di quelle che, nel gergo Cia, vengono definite “blowbacks”», cioè conseguenze inaspettate subite durante un’operazione clandestina di intelligence, che possono «portare violenze random verso forze o popolazioni ritenute amiche». La Casa Bianca ha anche battuto ogni record di Bush sull’impiego di droni: 330 missioni, contro 51. «Solo nello scorso anno gli Usa hanno diretto azioni di combattimento in Afghanistan, Libia, Pakistan, Somalia e Yemen». Di recente, le rivelazioni di Edward Snowden (fonte, Nsa) hanno svelato all’opinione pubblica «la vastità della sorveglianza elettronica, che sotto l’amministrazione del Premio Nobel della Pace ha raggiunto un livello globale».
Nel frattempo, le “blowbacks” devastano intere regioni: a 10 anni dalla famosa “missione compiuta”, il nuovo Iraq voluto dall’America è in fiamme, in preda ai terroristi di Al-Qaeda schierati contro l’Iran. L’abbattimento di Gheddafi ha destabilizzato il Mali, minacciando anche l’Algeria e provocando «una specie di “diaspora del terrore” in tutta la regione». E l’odierno Sud Sudan – nazione che gli Usa hanno artificialmente creato e che tuttora sostengono, nonostante l’impiego massiccio di bambini-soldato – viene utilizzato come base Hush-Hush, cioè segretissima, per operazioni speciali. Così, il paese «sta  letteralmente implodendo su stesso e scivolando verso una nuova guerra civile». Tutto questo, senza che gli americani abbiano la più pallida idea di quello che sta davvero avvenendo. Secondo l’ex colonnello Andrew Bacevich, docente all’università di Boston, l’utilizzo sempre più massiccio delle forze speciali «ha ridotto drasticamente la credibilità delle forze armate Usa, posto le basi per una “Presidenza Imperiale” e messo un piedi una guerra senza fine».
L’utilizzo delle forze speciali per missioni-ombra, aggiunge Turse, «riduce la già sottile differenza fra politica e guerra». Così, sempre più spesso, «le conseguenze di queste operazioni segrete sono impreviste e disastrose». La storia insegna: Osama Bin Laden fu ingaggiato dalla Cia contro i sovietici in Afghanistan, prima di tornare sulla scena come protagonista (mediatico) dell’11 Settembre. «Stranamente, il Pentagono sembra non aver imparato nulla da quella devastante “blowback”», l’attacco alle Torri(inside job). Oggi, in Afghanistan e in Pakistan si vivono ancora strascichi da guerra fredda, «con la Cia che, per esempio, compie attacchi missilistici contro la rete Haqqani», network terroristico che, negli anni ‘80, la stessa Cia «aveva rifornito, appunto, di missili». Senza un quadro chiaro del mandato reale di queste forze, conclude Turse, il popolo americano non potrà neppure accorgersi del vero motivo di tanti “ritorni di fiamma”, ritorsioni per azioni “coperte” costate morti e feriti, terrore e sangue. In nome dell’America, forse, ma all’insaputa dei cittadini statunitensi.

La Guerra Segreta di Obama in 134 Paesi Lo Sai

È lecito resistere alla tirannia?

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È lecito resistere alla tirannia? Lo Sai

- di Don Curzio Nitoglia - 

“Il cristiano non deve sempre tirarsi indietro, far la parte del moderato, del perennemente condannato alla perplessità, all’astensione e all’impotenza, lasciando così praticamente le fila del movimento della storia in mano a coloro che sono meno dotati di scrupoli; il cristiano, quindi, non deve rifiutare di usare la forza giusta, quando sia necessario in modo assoluto”
(padre Reginaldo Pizzorni).

*

LA TIRANNIA TEMPORALE

Secondo S. Tommaso la miglior forma di governo in sé è la monarchia, ma essa può degenerare nella peggior forma di governo: la tirannia di uno solo (S. Th. , II-II, q. 64, a. 1, ad 3).

L’essenza della tirannide si esprime nei comandi rivolti dall’Autorità ai sudditi non in quanto soggetti della società bensì come schiavi (ibidem, ad 5). I commentatori dell’Angelico, ad esempio il Gaetano e Suarez distinguono tra tiranno d’usurpazione e tiranno di governo.

1°) Il Tiranno d’usurpazione

Usurpare significa rubare il possesso di qualcosa e specialmente del potere spettante ad altri, mediante l’uso abusivo di esso (dal latino usus = uso o potere; rapere = rapire). L’usurpatore è l’ingiusto accaparratore di un potere legittimo (per esempio, invade una Nazione, rovescia un governo legittimo e ne usurpa il potere, oppure promulga leggi senza averne la facoltà), egli comanda senza avere autorità. All’inizio del suo operare, egli è senza titolo legittimo di governo (“usurpatore in atto di usurpare”), ad esso bisogna resistere sempre; ma dopo un certo tempo, se non è stato scacciato, può giungere ad imporsi come stato di fatto e la Nazione può accettarlo come suo capo legittimo.

2°) Il Tiranno di governo

È un sovrano legittimo, regolarmente investito del potere. Ma egli abusa dell’autorità, non governando per il bene comune dei sudditi, bensì per il proprio o facendo leggi contrarie alla Legge naturale e divina.

È il caso della legge sull’educazione sessuale ai bambini di 4 anni.

“L’usurpatore ancora in atto di usurpare è un tiranno, al quale non si deve obbedienza. Ma se sopraggiunge l’accettazione dello stato di fatto da parte del popolo, essa consacra la sua legittimità e gli conferisce il diritto all’obbedienza dei suoi sudditi”.

Il fine dell’Autorità

L’autorità, la cui missione è la salus populi suprema lex, ha dei limiti. Il ruolo del potere e la sua ragion d’essere è di spingere ognuno verso il bene comune. “Se l’autorità fallisce questa missione perde non soltanto il diritto di comandare, ma la ragion d’essere”.

Perdita della legittimità

“Gli scolastici, da S. Tommaso a Suarez, non esitano a dire che la Nazione ha il diritto di destituire, di deporre, di cacciare il tiranno. Poiché ha perso il diritto di regnare ed è diventato illegittimo. Ma bisogna che l’abuso sia grave, permanente ed universale”.

La resistenza al tiranno

Nell’XI sec., Manegold da Lautenbach, equiparava il principe-tiranno “ad un guardiano di porci; se il pastore, invece di far pascere i porci, li ruba, li uccide o li smarrisce, è giusto rifiutargli di pagargli il salario e scacciarlo ignominiosamente”.

S. Tommaso nel De regimine principum insegna che “se appartiene di diritto alla moltitudine di darsi un capo, essa può, senza ingiustizia condannare il Principe a disparire, o può mettere freno al suo potere se ne usa tirannicamente”.

Il padre gesuita Andrea Oddone ha scritto nel 1944-45 che la resistenza passiva è sempre lecita nei riguardi di una legge ingiusta. La resistenza attiva legale, in casi in cui la religione è messa in pericolo, è lecita, anzi, occorre “deplorare – come insegna Leone XIII in Sapientiae christianae del 1890 – l’attitudine di coloro che rifiutano di resistere per non irritare gli avversari”.

La resistenza passiva

Essa consiste nella non esecuzione della legge ingiusta, fino a che non vi si è costretti con la forza; ma nel caso in cui la legge ingiusta comandi qualcosa di peccaminoso, “un atto intrinsecamente cattivo in sé, allora la resistenza non solo è permessa, ma è sempre obbligatoria; non si possono eseguire ordini criminali”.

La resistenza attiva non violenta

Essa consiste in un’opposizione positiva alla legge ingiusta, compiuta sul terreno delle leggi o con mezzi legali, per es. pubbliche riunioni, proteste, petizioni ricorso ai tribunali, denunce pubbliche, ecc… «occorre non rifugiarsi nell’indifferenza e nell’inerzia di coloro che non sanno o non vogliono organizzarsi e lottare per una causa nobile e giusta, per timore e viltà di affrontare i sacrifici e i maggiori doveri che questa lotta porta con sé. [...] “A chi cadrebbe in animo di tacciare i cristiani dei primi secoli di nemici dell’Impero Romano, solo perché non si curvavano dinanzi alle prescrizioni idolatriche, ma si sforzavano di ottenerne l’abolizione?”» (Leone XIII, Lettera ‘Notre Consolation’ ai cardinali francesi, 3 maggio 1892)”.

Fonte

È lecito resistere alla tirannia? Lo Sai

Il potere ce l’abbiamo noi. Se solo lo capissimo.

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Il potere ce l’abbiamo noi. Se solo lo capissimo. Lo Sai

whatsapp crescita

Notizia del momento: Facebook compra Whatsapp, l’applicazione per smartphone che mette in comunicazione le persone permettend di scambiare agevomente messaggi di testo, file, foto. Costo dell’operazione: 19 miliardi di dollari. E quanti sono? Sono 19 mila milioni di dollari. O, se preferite, sono 19 milioni di singoli pezzi da 1000 dollari l’uno. E perchè Whatsapp vale così tanto? Forse che è un software così difficile da scrivere che ci si mettono anni per farlo? O che l’idea è così originale che nessuno potrebbe farla meglio? Non diciamo sciocchezze. Chiunque (o quasi) può copiare Whatsapp, e farla uguale, se non migliore. Ma allora il sig.Zuckemberg è impazzito? No. In realtà ha comprato la base di utenti di Whatsapp: circa 450 milioni. Diciamo che li ha pagati, vuoto per pieno, 40 dollari l’uno. Il valore di Whatsapp sono i suoi utenti: le persone che lo usano danno valore a questo applicativo.

microsoft-compra-skype

Qualche anno fa, dopo che era già stata acquisita da eBay, Skype venne acquisita da Microsoft per la cifra di 8,5 miliardi di dollari. E quanti sono? Sono ottomilacinquecento milioni di dollari. O, se preferite, sono 8 milioni e mezzo di singoli pezzi da 1000 dollari l’uno.E perchè Skype valeva così tanto? Forse che era un software così difficile da scrivere che ci si mettono anni per farlo? O che l’idea è così originale che nessuno potrebbe farla meglio? Non diciamo sciocchezze. Chiunque (o quasi) poteva copiare Skype, figuriamoci Microsoft che, anzi, software analoghi ce li aveva (e ce li ha tuttora) già. Ma allora il sig.Gates era impazzito? No. In realtà aveva comprato la base di utenti di Skype: circa 125 milioni di utilizzatori effettivi, su 800 milioni di registrati. Diciamo che li aveva pagati, contando solo quelli attivi, circa , 70 dollari l’uno; contando tutti quelli registrati, circa 10 dollari l’uno. Il valore di Skype era (ed è tuttora) nei suoi utenti: le persone che lo usano danno valore a questo applicativo.

denaro

 

-oOo-

Analogamente per il denaro: siamo noi che gli diamo valore. Come diceva il grande Giacinto Auriti, il denaro, di per sè, non vale nulla: provate ad utilizzarlo in un’isola deserta. Il valore gli deriva dal fatto che noi accettiamo questa convenzione; che noi diamo credito (cioè crediamo) alle banche; che noi diamo la nostra vita in cambio di questo “strumento di misura“. Ma senza la nostra accettazione, senza la nostra collaborazione, questo non varrebbe nulla.

Se solo lo capissimo. Se solo fossimo uniti. Se solo ci fidassimo gli uni gli altri. Forse per questo alimentano le nostre divisioni, il sospetto, le rivalità, il nostro non fidarci di nessuno e la chiusura nei confronti del nostro prossimo? Perchè uniti siam invincibili?

Il potere ce l’abbiamo noi. Se solo lo capissimo. Lo Sai


Harry Potter è dal diavolo

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Harry Potter è dal diavolo Lo Sai

di Giacinto Butindaro

Introduzione

Harry Potter è una serie di romanzi fantasy in sette volumi, ideata dalla scrittrice inglese J. K. Rowling (nella foto indossa un manto rituale della magia nera – Time Magazine, 25 Dicembre 2000 – 1 Gennaio 2001, pag.117), e che hanno avuto un successo planetario senza precedenti soprattutto tra i bambini e i ragazzi. Dal Giugno 1997 (quando uscì in Inghilterra il primo libro) fino al Giugno 2011, i sette libri della serie hanno venduto un totale di circa 450 milioni di copie e sono stati tradotti in 67 lingue. La loro larga diffusione naturalmente è stata determinata anche dai relativi film (di cui il primo è uscito nel 2001) su Harry Potter che sono stati tratti dai libri. L’autrice di questi libri è diventata così una donna molto ricca e influente.
Dalla serie di Harry Potter sono stati fatti anche diversi videogiochi, che piacciono molto ai bambini naturalmente, e non solo a loro. In uno di questi videogiochi dal titolo ‘Harry Potter e la pietra filosofale’, che è un video gioco sui poteri magici occulti, coloro che giocano devono scegliere quale mago o strega essi saranno, e l’obbiettivo è sconfiggere il proprio avversario lanciandogli contro dei potenti incantesimi magici.

Questi volumi descrivono le avventure del mago adolescente Harry Potter e dei suoi migliori amici e coetanei, Ronald Weasley e Hermione Granger: che si svolgono principalmente presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dove vengono educati alle arti magiche i giovani maghi e le giovani streghe. La trama principale concerne la ricerca di Harry Potter di vincere il malvagio mago Lord Voldomort, il cui obbiettivo è quello di conquistare il mondo magico e soggiogare le persone non-magiche, che cerca di distruggere tutti quelli che lo intralciano. Harry Potter dunque viene presentato come un bravo ragazzo dalla parte della luce che combatte i poteri oscuri che minacciano il bene!

In questa scuola le materie obbligatorie sono le seguenti.
Volo: Insegna agli studenti del primo anno i rudimenti del volo su scopa. Insegnata dalla professoressa Madama Rolanda Bumb. Harry Potter è molto ‘dotato’ nel volo.
Trasfigurazione: consiste nel trasformare oggetti e animali. È insegnata dalla professoressa Minerva McGranitt.
Incantesimi: si imparano varie fatture e incantesimi dai più semplici ai più complicati (tipo quello Levitante e quello di Appello). È insegnata dal professor Filius Vitious.
Erbologia: si studiano vari tipi di piante magiche, le loro caratteristiche e le loro proprietà. È insegnata dalla professoressa Pomona Sprite.
Difesa contro le Arti Oscure: si imparano nozioni per proteggersi dalle Arti Oscure, le quali comprendono Maledizioni e creature oscure, come Mollicci, Berretti Rossi, Kappa, Marciotti ed Avvincini. I professori che l’hanno insegnata sono cambiati ogni anno, a causa di una maledizione di Lord Voldemort imposta dopo che gli è stata rifiutata la cattedra, sono stati, in ordine: Quirinus Raptor, Gilderoy Allock, Remus Lupin, Alastor “Malocchio” Moody (non il vero, ma Barty Crouch junior sotto sue sembianze con la Pozione Polisucco), Dolores Umbridge, Severus Piton e Amycus Carrow.
Storia della Magia: studia i principali avvenimenti del mondo della Magia. L’insegnante è il professor Rüf, che è un fantasma.
Pozioni: s’impara a preparare pozioni, infusi e tisane magici con ingredienti bizzarri che hanno risultati particolari su chi le beve (trasformano il corpo, fanno addormentare, ingrandiscono le molecole…). La materia è insegnata dal professor Severus Piton nei primi 5 libri, e nel sesto e nel settimo libro da Horace Lumacorno.
Astronomia: In questa materia si studiano le stelle, i pianeti e le costellazioni, proprio come l’astronomia. L’insegnante è la professoressa Aurora Sinistra.

Le materie facoltative dal terzo anno in poi sono queste:
Divinazione: si impara a prevedere il futuro attraverso l’osservazione degli astri (astrologia), delle foglie di tè, delle sfere di cristallo e della chiromanzia. È insegnata da Sibilla Cooman, dal quinto anno al settimo assieme al centauro Fiorenzo.
Cura delle Creature Magiche: si studiano tutti gli animali e gli esseri magici. L’insegnante era il professor Kettleburn, rimpiazzato da Rubeus Hagrid, anche se talvolta sostituito dalla professoressa Wilhelmina Caporal.
Antiche Rune: studio degli antichi alfabeti runici. L’insegnante è la professoressa Bathsheda Babbling, nome mai menzionato nei libri, ma rivelato dal sito ufficiale di J.K. Rowling.
Aritmanzia: insegna a leggere il futuro attraverso il linguaggo dei numeri, l’insegnante è la professoressa Septima Vector.
Babbanologia: consiste nello studiare abitudini, tradizioni e macchinari babbani. L’insegnante è la professoressa Charity Burbage, sostituita nel settimo libro da Alecto Carrow.

Le avventure coprono un periodo di sette anni – uno per ogni libro della serie – a partire da quando Harry Potter aveva undici anni.
I libri della serie sono i seguenti (le date sono quelle delle edizioni in Italiano):
1) 1998 ‘Harry Potter e la Pietra Filosofale’; 2) 1999 ‘Harry Potter e la Camera dei Segreti’; 3) 2000 ‘Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban’; 4) 2001 ‘Harry Potter e il Calice di Fuoco’; 5) 2003 ‘Harry Potter e l’Ordine della Fenice’; 6) 2005/2006 ‘Harry Potter e il Principe Mezzosangue’; 7) 2007/2008 ‘Harry Potter e i Doni della Morte’.

La magia nei libri di Harry Potter

Nei libri di Harry Potter, come abbiamo visto, è presente in maniera massiccia la magia nelle sue molteplici forme. Vediamo nello specifico ora alcune di queste pratiche o arti magiche.

La chiaroveggenza. In Harry Potter il ‘dono’ della chiaroveggenza, ovvero l’abilità di prevedere il futuro, lo possiede una strega o un mago chiamato anche veggente. Ogni predizione fatta da un Veggente è registrata in una sfera di vetro e conservata nella Sala delle Profezie dell’Ufficio Misteri al Ministero della Magia e può essere ritirata solo da coloro a cui viene rivolta. Sibilla Cooman è l’unica Veggente che appare nei libri, anche se viene accennato il fatto che la bis-bisnonna di Sibilla, Cassandra Cooman, fosse una famosa Veggente ai suoi tempi.
Ci sono altri poteri ‘chiaroveggenti’ nella saga di Harry Potter che sono la legilimanzia e l’occlumanzia. La Legilimanzia (che praticamente non è altro che la telepatia) è una particolare abilità magica che permette di estrarre sensazioni, sentimenti e ricordi dalla mente di un’altra persona. La strega o il mago che possiedono tale abilità sono chiamati Legilimens e possono scoprire bugie o inganni nella mente di altre persone. L’abilità opposta alla Legilimanzia è l’Occlumanzia, che permette di nascondere pensieri o ricordi. Voldemort, Piton e Silente sono particolarmente dotati in entrambe queste arti. La Legilimanzia e l’Occlumanzia vengono nominate per la prima volta in ‘Harry Potter e l’Ordine della Fenice’, quando Silente dice a Piton di dare a Harry qualche lezione di Occlumanzia.

Necromanzia-Spiritismo. In Harry Potter e l’Ordine della Fenice viene rivelato da Nick Quasi Senza Testa che i maghi hanno l’opzione di diventare fantasmi quando muoiono. Tutti i direttori di Hogwarts compaiono in un ritratto magico quando muoiono, permettendo la consultazione da parte delle generazioni future. È possibile conversare via Prior Incantatio (un particolare incantesimo) con ‘ombre’ (simili a fantasmi) di persone assassinate con la magia. Quest’effetto si verifica raramente, solo quando due bacchette dall’anima gemella si affrontano oppure può essere richiamato con l’Incantesimo Reversus (formula Prior Incantatio). Nel cimitero di Little Hangleton, un collegamento fra le bacchette di Harry e Voldemort evoca delle ombre delle vittime più recenti di quest’ ultimo (Cedric Diggory, Frank Bryce, Bertha Jorkins, Lily Potter e James Potter) che aiutano Harry a sfuggire a Voldemort. In ‘Harry Potter e i Doni della Morte’, un oggetto magico conosciuto come la Pietra della Resurrezione ha il potere di richiamare i morti e di far conversare con loro, ma le persone riportate dalla Pietra non sono materiali, né vogliono essere disturbate dalla loro esistenza pacifica!

Incantesimi: Gli incantesimi sono gli strumenti di un mago o di una strega che possono servire a moltissimi scopi. I requisiti del lancio di un incantesimo sono la pronuncia di parole magiche (spesso dette in una forma modificata di latino) e il movimento di una bacchetta magica. Le bacchette nella maggior parte dei casi sono richieste, ma nella saga ci sono accenni a maghi più esperti che sanno effettuare gli incantesimi senza di esse. Gli incantesimi possono anche essere lanciati senza l’utilizzo della voce (incantesimi non verbali), ma con l’utilizzo obbligatorio della bacchetta. Questa tecnica è insegnata durante il sesto anno di studio a Hogwarts e richiede una più potente concentrazione sull’incantesimo. Alcuni sortilegi possono essere usati solo non verbalmente.
Gli incantesimi sono divisi praticamente in tre categorie: Gli incanti; Le fatture, Le maledizioni.
Tra gli incantesimi ricordiamo l’ ‘Animagi/Animagus’ tramite cui i maghi sono in grado di trasformarsi in un animale.
In Harry Potter si parla anche di una fattura d’amore praticata con una pozione magica. Merope, la madre di Voldemort, fece innamorare il padre di Voldemort di sè stessa con una pozione somministratagli mentre cavalcava da solo, senza la compagna Cecilia. Dopo che il Filtro d’ Amore ebbe fatto effetto, i due fuggirono insieme. Dopo tre mesi dalla loro unione, Merope rimase incinta.
Tra le molteplici Maledizioni presenti in Harry Potter, solo le Maledizioni senza Perdono sono considerate illegali, che sono le seguenti: Maledizione Cruciatus (Crucio): provoca indicibili sofferenze ad un essere umano; Maledizione Imperius (Imperio): permette il controllo totale di un essere vivente; Anatema che Uccide (Avada Kedavra): uccide un essere vivente. Harry Potter ha usato tre volte una Maledizione senza Perdono!

Telecinesi. Una buona parte degli incantesimi di Harry Potter e soci rientrano nella disciplina della telecinesi, ovvero dello spostamento degli oggetti a distanza. L’incantesimo chiamato ‘Mobiliarbus’ è quello che serve a spostare a piacimento alberi, tronchi, arbusti e simili!

Materializzazione e Smaterializzazione. La Materializzazione e la Smaterializzazione sono forme magiche di teletrasporto, attraverso le quali un mago può scomparire (smaterializzarsi) da un luogo e riapparire (materializzarsi) in un altro. Per potersi Materializzare è obbligatorio sostenere un esame e avere compiuto i 17 anni. Durante il sesto anno gli studenti di Hogwarts possono frequentare le lezioni di Materializzazione tenute da un membro del Ministero della Magia.

I libri di Harry Potter promuovono e incoraggiano dunque la magia, che peraltro viene presentata come eccitante e potente. E badate bene che coloro che la praticano a fin di bene sono dipinti come persone amichevoli, positive e buone!
Inoltre, in questa saga compaiono tanti spiriti maligni (che vengono chiamati ‘creature magiche’) che noi sappiamo bene i maghi e le streghe consultano o invocano per esercitare i loro diabolici poteri, e che comunque sia procacciano il male degli uomini anche se talvolta vengono presentati come degli aiutanti.
La massiccia presenza di magia e di spiriti in questi libri è dovuta al fatto che l’autrice ha detto chiaramente in una intervista radiofonica nel 1999 che un terzo di quello che aveva scritto è basato su occultismo reale (J.K. Rowling intervista durante il The Diane Rehm Show, WAMU, National Public Radio, 20 Ottobre, 1999). Sull’uso della magia la Rowling ha detto: «Si può fare della magia incontrollata senza una bacchetta (per esempio quando Harry fa gonfiare la zia Marge) ma per ottenere risultati veramente buoni, si ha bisogno di una bacchetta». Non è questa una eloquente prova del vero scopo che si è prefissa la Rowling creando Harry Potter?
Su Wikipedia si legge a proposito della magia presente in Harry Potter: ‘Nel mondo magico di Harry Potter creato dalla scrittrice britannica J.K. Rowling, la magia è descritta come una forza naturale che può essere usata per ignorare le normali leggi della natura e per compiere azione non comuni. Molte creature magiche esistono nella realtà, ma nella serie hanno proprietà che non possiedono normalmente (come i gufi, che sono usati per trasportare la posta). Gli oggetti, anche, possono essere migliorati o modificati con il potere magico, così come possono essere usate pozioni magiche. La piccola percentuale degli esseri umani che sanno praticare la magia è rappresentata dalle streghe e dai maghi, al contrario la maggiore percentuale non-magica dai Babbani’ (link).
I libri di Harry Potter hanno avuto fino ad ora una nefasta conseguenza su tanti bambini e ragazzi che tramite di essi si sono cominciati ad interessare di magia e occultismo, e a desiderare di diventare maghi e streghe. Si può tranquillamene dire che i libri di Harry Potter sono un potente manuale di addestramento all’occultismo. Molti giovani vengono ammaestrati a pensare, parlare, vestirsi ed agire come maghi. Molti bambini sono ossessionati dai libri di Harry Potter e leggono del continuo questi manuali di magia. Esistono associazioni che promuovono e praticano la magia che hanno visto crescere i loro membri grazie a questi libri di Harry Potter. Ecco perchè i maghi e le streghe hanno accolto favorevolmente questi libri.

Pur tuttavia ci sono ‘Cristiani’ che raccomandano o approvano Harry Potter. Diversi pastori e chiese non ci vedono nulla di male, sia all’estero che in Italia, e consigliano la lettura di Harry Potter.

In un editoriale dal titolo ‘Why We Like Harry Potter’ (Perchè Ci Piace Harry Potter), apparso sulla rivista Christianity Today il 10 Gennaio 2000, viene detto tra le altre cose: ‘We think you should read the Harry Potter books to your kids’, ossia: ‘Noi pensiamo che voi dovreste leggere i libri di Harry Potter ai vostri bambini’. Link .

In una intervista del 2009, il teologo evangelico zurighese Mike Gray (che da qualche tempo lavora come animatore giovanile nella comunità evangelica riformata zurighese di Stäfa) ha affermato: ‘Secondo me i libri di Harry Potter non presentano la magia in una luce positiva. Al contrario: leggendoli con attenzione ci si accorge che essi propongono una forte critica della magia e di ogni forma di potere….. Leggendo Harry Potter, in modo non superficiale, ma attento a tutte le sue implicazioni, io non giungo alla conclusione che mi piacerebbe diventare un mago, bensì che vorrei scoprire la forza della riconciliazione e vorrei imparare ad amare’ ed alla domanda: ‘… Harry Potter potrebbe essere usato per trasmettere valori cristiani?’ ha risposto: ‘E perché no? Io sono convinto che oggi la letteratura fantasy incida teologicamente sulla nostra cultura più di quanto le chiese non siano in grado di fare (intervista a cura di Sabine Schüpbach, trad. it. Paolo Tognina)’
Link

In Italia è uscito recentemente ‘Il vangelo secondo Harry Potter’ di Peter Ciaccio, che si è laureato alla Facoltà valdese di Teologia con una tesi sui modelli pastorali nel cinema di Ingmar Bergman, ed è un pastore evangelico metodista che si occupa del rapporto tra fede cristiana e cinema, ed è tra i fondatori dell’Associazione protestante cinema ‘Roberto Sbaffi’. Costui durante una intervista fattagli su una Radio Avventista, afferma tra le altre cose che Harry Potter ‘è sicuramente frutto di una cultura cristiana …… ‘ e che ‘il Levitico parla contro la cultura del SuperEnalotto e non contro Harry Potter’, nel senso che la magia contro cui parla la Bibbia è la magia negativa (quella che ti fa pensare che tu puoi cambiare la tua vita con uno schiocco di dita), e non la magia che presentano i libri di Harry Potter!

Nota bene: parte delle informazioni sui libri di Harry Potter sono state tratte da Wikipedia.

Contro la magia

Ora vediamo innanzi tutto di definire che cosa si intende per magia. Nel Dizionario del Mistero si legge: ‘La magia è l’azione concreta esercitata su cose o persone attraverso la parola, il gesto, il pensiero o l’immagine, prescindendo dalle categorie di spazio tempo e casualità, ma conformemente a corrispondenze analogiche’ (Paola Giovetti, Dizionario del Mistero: il mondo dell’ignoto, dell’esoterismo e della parapsicologia, Roma 1995, pag. 95). Una buona parte delle pratiche magiche si fonda sulla manipolazione delle erbe, cioè – secondo i maghi – adopera la potenza che sta racchiusa nelle piante e nei fiori, nonché nei loro inebrianti estratti, i profumi. Naturalmente per servirsi delle piante e dei fiori in senso magico, occorre possedere esperienza nel campo della ‘fitologia occulta’, in altre parole occorre conoscere il significato nascosto e il valore esoterico che viene attribuito a ciascuna delle diverse parti della pianta e del fiore. Le pratiche magiche sono di svariati generi.
Tra di esse ci sono le fatture, che sono delle specie di incantesimi ottenuti dai maghi mediante bevande, filtri e riti vari per colpire una persona. La fattura più diffusa è quella d’amore, tesa a suscitare passione nell’animo di chi non la possiede: in questo caso il mago fa ricorso ai filtri che sono delle pozioni magiche destinate appunto a suscitare (o a spegnere in alcuni casi) la passione d’amore. Questi filtri sono preparati dai maghi facendo uso di determinati parti di animali, di erbe e altre sostanze e accompagnando la preparazione con apposite formule magiche. I filtri possono essere liquidi o in polvere e i maghi prescrivono al loro cliente di farli ingerire a colui per il quale il filtro è stato preparato. Ma ci sono anche delle fatture a morte che sono delle maledizioni lanciate dai maghi contro determinate persone facendo uso di oggetti che appartengono alla persona. Il cliente si reca dal mago e gli dice che vuole che una tale persona muoia; il mago gli dice di portargli per esempio una foto o una ciocca di capelli o un po’ di saliva della persona o anche una parte degli alimenti di cui la persona che deve essere oggetto della maledizione si è cibata. Sull’oggetto che riceverà lancerà poi le sue maledizioni e dirà al suo cliente di mettere tale oggetto presso quella persona. Il mago si fonda in questi casi del principio dell’analogia su cui si fonda la magia; esso dice che agendo su qualcosa che appartiene alla persona che si vuole influenzare o su qualcosa che lo rappresenta, si agisce sulla persona.
Per riassumere, chi pratica la magia mediante determinati riti, formule, oggetti a cui vengono attribuiti i più svariati poteri, intrugli di erbe e fiori ed altro, profumi, pretende di fare innamorare o di fare spegnere un innamoramento, di guarire una persona o di colpirla con una malattia (anche a morte), di proteggere una persona dall’influenza negativa degli spiriti o di mandarle contro ogni sorta di sventure, di fare avere successo ad una persona o di mandarla in fallimento. E’ chiaro che il mago per poter dire di essere in grado di operare tutte queste cose possiede degli spiriti maligni che lo assistono; si sente dire spesso che gli spiriti lo servono ma in effetti è lui che serve loro, è lui che è schiavo di quegli esseri diabolici. Questi poteri operanti tramite lui per opera di questi spiriti maligni gli sono stati offerti dal diavolo a condizione che lui gli rendesse il culto, cioè in cambio di una controparte. Le messe nere non sono altro che una delle maniere in cui chi pratica la magia rende il culto a Satana.

Che dice la Scrittura a riguardo di queste pratiche magiche? Le pratiche magiche sono in abominio a Dio perché è scritto nella legge: “Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è in abominio all’Eterno” (Deuteronomio 18:10-12). Sempre secondo la legge, la strega doveva essere fatta morire (cfr. Esodo 22:18). Nel libro dell’Apocalisse è detto che la parte degli stregoni è lo stagno ardente di fuoco e di zolfo che è la morte seconda; gli stregoni sono menzionati assieme agli omicidi, ai fornicatori, ai bugiardi, agli increduli, e ai codardi (cfr. Apocalisse 21:8). Chi ha orecchi da udire oda dunque.
Una ulteriore parola di avvertimento fratelli: non importa se le pratiche magiche siano definite di magia nera o bianca, esse vanno aborrite perché fanno parte del regno di Satana che è un regno di tenebre fitte. La magia è magia e non esiste una magia positiva e una magia negativa; una magia non pericolosa e una magia pericolosa; una magia a scopo di bene e una magia a scopo di male. Dico questo perché molti maghi e streghe con la loro astuzia cercano di fare credere che esiste un tipo di magia, la magia bianca (che pretende guarire le malattie, fare innamorare qualcuno, fare perdere peso, fare riuscire negli esami ecc.), che è benefica, a differenza di quella nera (che consiste nel fare fatture a morte e nel lanciare ogni sorta di maleficio contro il prossimo). Chiamare bianca un tipo di magia per farla passare benefica è come vestire un animale feroce della pelle di una pecora e dire che non è pericoloso, che di esso ci si può fidare; è come mettersi a chiamare una notte oscura metà giorno e metà notte, o niente di meno che giorno. La magia fa parte delle opere infruttuose delle tenebre e quindi non ne esiste una parte benefica ma tutta quanta è malefica. Lo ripeto; aborritela tutta quanta. E guardatevi dunque da quei ‘Cristiani’ che dicono che la Parola di Dio non è contro la magia di Harry Potter, perchè costoro sono persone riprovate quanto alla fede che chiamano bene il male, e di loro la Bibbia dice: “Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l’amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Isaia 5:20)
Aborrite anche la magia che pretende guarire le malattie o scacciare gli spiriti o proteggere da spiriti a cui molte anime bisognose di guarigione e di liberazione si affidano nella loro ignoranza. Diffidate nella maniera più assoluta di questi poteri che taluni maghi dicono di avere per guarire o per scacciare gli spiriti perché sono fasulli e ingannatori.
Le malattie Satana le può infliggere ma non le può togliere; a conferma che i ministri di Satana non possono allontanare le malattie ricordiamo che i Filistei che erano pieni di pratiche occulte e che avevano degli indovini non poterono allontanare da essi le emorroidi con cui Dio li colpì a motivo dell’arca che essi avevano preso e trasportato nel loro territorio (cfr. 1 Samuele 5:1-12; 6:1-9); e che i magi e gli incantatori di Babilonia non poterono guarire il re Nebucadnetsar quando questi fu colpito da Dio con quel flagello che lo fece diventare come una bestia (cfr. Daniele 4:1-37). La stessa cosa dobbiamo dire dei magi e degli incantatori d’Egitto quando Dio mandò sugli Egiziani delle malattie per punirli (cfr. Esodo 15:26; Deuteronomio 28:27,60), essi non poterono allontanarle (cfr. Esodo 9:10,11).
E così pure gli spiriti maligni, il diavolo li può fare entrare nei corpi delle persone ma non li può scacciare perché come ebbe a dire Gesù: “Come può Satana cacciare Satana?… E se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire” (Marco 3:23,26). In effetti quello che fanno questi ministri di Satana quando dicono di compiere degli esorcismi è aggiungere spiriti a spiriti. A coloro che sapete si affidano a questi ministri di Satana per la guarigione o per la liberazione dall’influenza di spiriti annunciategli il nome del Signore Gesù Cristo e ditegli che mediante la fede nel suo nome si ottiene la guarigione del corpo, e che solo nel nome di Gesù Cristo mediante la potenza dello Spirito Santo mandato dal cielo gli spiriti immondi escono dai corpi di coloro che li hanno. Ricordatevi che il nome di Gesù è al di sopra di ogni nome e che costituisce per i santi una potente arma contro Satana e i suoi demoni. Sia benedetto in eterno il nome santo di Gesù Cristo il Nazareno.
Diletti, abbiate piena fiducia nel nome di Gesù Cristo; i demoni sanno che devono uscire dai corpi di coloro che li hanno quando quel nome viene menzionato contro di loro dai santi. Perché essi sanno che Gesù Cristo è il capo di ogni principato, di ogni potestà, di ogni signoria e di ogni autorità e quindi è più potente di loro.
Ed inoltre diletti vi dico questo: non temete minimamente la magia perché i maghi non possono farvi alcun male secondo che è scritto: “..nulla potrà farvi del male” (Luca 10:19) ed anche: “Ecco, potranno fare delle leghe; ma senza di me. Chiunque farà lega contro di te, cadrà dinanzi a te” (Isaia 54:15), dato che siete cosparsi con il sangue di Gesù Cristo e protetti continuamente dagli angeli di Dio secondo che è scritto: “Egli comanderà ai suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie” (Salmo 91:11) ed anche: “Gli angeli del Signore sono accampati intorno a quelli che lo temono, e li liberano” (Salmo 34:7 Diod.). Una conferma che ci mostra che le cose stanno esattamente come dice la Scrittura, cioè che Dio ha posto degli angeli a nostra protezione, ce la dà Emmanuel Eni Amos, ex stregone, quando dice che quando lui era uno stregone e vedeva i veri Cristiani camminare vedeva camminare assieme a loro degli angeli, uno alla loro destra, un altro alla sinistra e uno dietro loro, e questo gli impediva, a loro stregoni, di avvicinarglisi per fargli del male (cfr. Emmanuel Eni, Delivered from the powers of darkness [Liberato dalle potenze delle tenebre], Scripture Union Press and Books Ltd P.O. Box 4011, OYO Road, Ibadan, Nigeria, Prima edizione 1987, pag. 29).
Ricordatevi sempre fratelli che voi “avete vinto il maligno” (1 Giovanni 2:14) a cagione del sangue prezioso di Gesù e a cagione della parola della vostra testimonianza secondo che è scritto: “Ma essi l’hanno vinto a cagione del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza” (Apocalisse 12:11).
Cantate dunque la vittoria che avete avuto in Cristo Gesù sul diavolo e su tutti i suoi demoni; gridatela, esaltatela. Proclamate al mondo che Gesù Cristo ha fatto un pubblico spettacolo dei principati e delle potestà “trionfando su di loro per mezzo della croce” (Colossesi 2:15). Ma nello stesso tempo vi dico pure fratelli di rivestirvi della completa armatura di Dio affinché possiate resistere a tutte le insidie del diavolo e rimanere in piedi. Perché se da un lato è vero che Dio ha promesso di proteggerci dall’altro è altresì vero che egli ci ha comandato di opporci al diavolo servendoci delle armi che ci ha dato. Sì, proprio così ci dobbiamo opporre al diavolo secondo che è scritto: “….. resistete al diavolo” (Giacomo 4:7) ed ancora: “Resistetegli stando fermi nella fede” (1 Pietro 5:9), e non rimanere indifferenti davanti alle sue macchinazioni ordite contro di noi per distruggerci. Ma prima, ricordatevi, bisogna sottoporsi a Dio (Giacomo 4:7) col fare la sua volontà. Non illudetevi; se prima non vi sottomettete a Dio non potrete opporvi efficacemente al diavolo. Vivete dunque santi e puri. Gloria a Dio che in Cristo ci conduce sempre in trionfo contro il diavolo e i suoi demoni. Amen.

Vediamo adesso di spendere alcune parole su determinati poteri occulti, presenti nei libri di Harry Potter, che sono i seguenti.

- La telepatia. Il termine deriva dal greco tele ‘lontano’, e pathos ‘sentimento’ o ‘emozione’, e indica una comunicazione diretta da mente a mente, senza implicazione dei sensi noti. In sostanza, chi dice di comunicare telepaticamente riesce con il ‘potere della mente’ a far fare a qualcuno che si trova distante da lui quello che vuole. In questo caso si parla di ‘suggestione a distanza’. Per esempio uno si mette a pensare che un suo parente gli telefonerà e di lì a poco riceverà la sua telefonata; o uno si mette a pensare che Tizio compri una determinata cosa e questi la comprerà, ecc.
Noi rigettiamo la telepatia; quando dei medium affermano di possedere delle capacità telepatiche, questo sta a indicare che essi sono dotati di poteri occulti datigli dal diavolo per cui riescono con il suo aiuto a far fare delle cose ad altri senza che questi sappiano nulla. Una parola adesso su quelle esperienze (che apparentemente possono ad alcuni sembrare telepatia) che noi credenti sperimentiamo nella vita. Quando nella nostra vita avvengono delle cose che ci lasciano meravigliati, come per esempio, dopo avere pensato per un momento che sarebbe bello mangiare un pollo arrostito una persona che noi conosciamo ci regala un pollo arrostito, o dopo che durante il giorno abbiamo pensato più volte di voler mangiare un determinato piatto che da tanto tempo non gustiamo la sera tornati a casa troviamo cucinato proprio quel piatto, o dopo avere pensato per un momento che sarebbe bello parlare per telefono con un tale fratello che non telefona da tanto tempo all’improvviso squilla il telefono ed è lui e gli diciamo subito: ‘Credimi, stavo pensando proprio a te oggi o poco prima che mi telefonassi…’ noi attribuiamo il tutto all’opera gloriosa, imperscrutabile, meravigliosa del nostro Dio che riesce con la sua potenza e con la sua sapienza a fare sì che (senza che nessuno sappia nulla del nostro desiderio) quella cosa da noi pensata si realizzi. La gloria va dunque a lui; è il suo operare; noi lo abbiamo sperimentato spesso. Sappiamo che quando si realizzano delle cose che noi abbiamo soltanto pensato più o meno a lungo, è dovuto al suo intervento e non a un potere telepatico che risiede in noi. Va detto inoltre che noi credenti non ci dobbiamo mettere a pensare concentrandoci con il pensiero su una persona che ci è vicina o che è lontana per fargli fare una determinata cosa; perché questo svilupperebbe in noi dei sentimenti diabolici. Se vogliamo che qualcuno faccia a noi o ad altri qualcosa di utile alla gloria di Dio dobbiamo semmai pregare Dio; in altre parole dobbiamo pregare Dio di mettere in cuore alla persona di fare o dire una determinata cosa. Questo nel regno di Dio è lecito; ma lungi da noi il metterci a praticare la telepatia.

- La chiaroveggenza. E’ la capacità di vedere cose o persone nascoste o scomparse: oggetti nascosti in scatole o buste opache, persone o eventi lontani e non accessibili alla vista, scritte celate allo sguardo; in altre parole l’informazione paranormale.
Quando la chiaroveggenza vede nel passato si ha la retrocognizione; quando nel futuro invece la precognizione. La chiaroveggenza alcuni la praticano facendo uso di una sfera di cristallo (cristallomanzia); altri pretendono di praticarla mediante l’aiuto di carte (cartomanzia), ed altri ancora mediante l’osservazione del fondo delle tazze di caffè (caffeomanzia), altri ancora osservando la posizione degli astri (astrologia), ed altri ancora osservando la mano del consultante (chiromanzia); ed altri ancora facendo uso di una bacchetta (rabdomanzia) e di un pendolo (radioestesia) tramite cui riescono a percepire la presenza di acqua, minerali, reperti archeologici, persone scomparse, ecc.
Noi rigettiamo la chiaroveggenza dei medium e sensitivi perché procede dal diavolo. Questo però non significa che non crediamo che essi possano esseri dotati di poteri di chiaroveggenza perché sappiamo che essi esistono nel regno di Satana. Alla luce delle Scritture infatti un ministro di Satana può ‘rivelare’ l’identità di una persona che non conosce, e può dirgli pure delle cose avvenute nella sua vita in virtù dell’assistenza di particolari demoni. Per questo non ci meravigliamo un gran che dell’esistenza di medium che riescono a dare ‘rivelazioni’ a taluni da lasciarli meravigliati.
Ricordatevi che i demoni che parlavano tramite gli indemoniati ai giorni di Gesù quando lo vedevano cominciavano a gridare che sapevano che lui era il Cristo o il Figlio di Dio (cfr. Marco 1:24; 5:7; 3:11,12). Questa cosa gli indemoniati la dicevano non in virtù di una rivelazione ricevuta da Dio Padre (come invece avvenne nel caso della risposta di Simon Pietro quando disse a Gesù che lui era il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente [cfr. Matteo 16:16,17]) ma in virtù della presenza nel loro corpo di demoni che sapevano chi era Gesù. Anche la serva indovina di Filippi disse che Paolo, Sila e Timoteo erano servi dell’Iddio altissimo in virtù della presenza di quello spirito maligno (indovino) nel suo corpo (cfr. Atti 16:16-18); come anche quello spirito maligno che i sette figli di Sceva cercarono di cacciare da quell’uomo ad Efeso sapeva chi era sia Gesù che Paolo infatti rispose loro: “Gesù, lo conosco, e Paolo so chi è; ma voi chi siete?” (Atti 19:15) volendo dire con questo che essi non erano conosciuti nel regno di Satana come credenti e perciò non potevano cacciarlo. Deve essere però chiaro che essi possono sapere di una persona solo entro certi limiti, perché per esempio nel caso del sogno della statua che ebbe Nebucadnetsar i magi, gli incantatori, gli astrologi e i Caldei non gli poterono dire che cosa egli aveva sognato perché quello era un segreto che solo Dio poteva rivelargli e che difatti gli fece conoscere tramite il profeta Daniele (cfr. Daniele 2:1-49).
Per quanto riguarda la predizione del futuro, quando un ministro di Satana dice qualcosa che poi si avvera questo è dovuto al fatto che Dio permette che quella cosa avvenga e non al fatto che Satana abbia il potere di predire il futuro come fa Dio e di mandare ad effetto la sua parola (e quindi senza il pericolo che la promessa cada a terra) e questo perché egli non è né onnisciente e neppure onnipotente. In altre parole un evento futuro predetto da un ministro di Satana può pure adempiersi talvolta, ma solo perché Dio in questa maniera vuole mettere alla prova coloro che credono in lui e lo amano. Bisogna dunque vegliare sull’anima nostra quando si sente dire a taluni che l’indovino gli aveva detto una determinata cosa (successo nel commercio o la morte di qualcuno, o un determinato prodigio) che poi si è puntualmente realizzata; perché quella cosa è avvenuta per il concorso dei demoni per il permesso di Dio al fine di mettere alla prova noi suoi figliuoli e vedere se noi lo amiamo con tutto il cuore e tutta l’anima. E’ chiaro infatti che quando qualcuno ci dice che uno di questi cosiddetti chiaroveggenti gli aveva predetto una tale cosa che si è realizzata veramente, il nostro cuore è provato e pure la nostra fede perché è come se il diavolo ci sussurrasse all’orecchio che anche lui è in grado di predire il futuro come Dio (mentre non è vero) e perciò i suoi ministri sono degni di essere consultati (mentre non è vero). Noi sappiamo che se quella cosa si è adempiuta si è adempiuta solo per il permesso di Dio che in questa maniera ha voluto provarci (cfr. Deuteronomio 13:1-4).
Fratelli, ricordatevi che Dio fa quello che vuole, e che si usa anche del diavolo e delle sue schiere per adempiere i suoi disegni sulla terra. Ma è anche vero che Dio svergogna questi impostori annullando i loro presagi per mostrare che essi sono vanità, e che la loro opera è vana (cfr. Isaia 44:25; 47:8-15; 41:21-24); questo avviene nella maggiore parte dei casi, come per esempio nel caso degli astrologi che fanno gli oroscopi, secondo che Dio dice a Babilonia a proposito degli astrologi: “Stattene or là co’ tuoi incantesimi e con la moltitudine de’ tuoi sortilegi, ne’ quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza! forse potrai trarne profitto, forse riuscirai ad incutere terrore. Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si levino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici ad ogni novilunio, e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso! Ecco, essi sono come stoppia, il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. Tale sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che han trafficato teco fin dalla tua giovinezza andranno errando ognuno dal suo lato, e non vi sarà alcuno che ti salvi” (Isaia 47:12-15).
Deve essere comunque chiaro che i ministri del diavolo non vanno consultati in nessuna circostanza perché per mezzo di loro ci si contamina; chi li consulta viene punito da Dio. La Scrittura parla di profeti; essi per virtù dello Spirito Santo riuscivano a sapere delle cose che erano avvenute o che stavano avvenendo o che sarebbero avvenute; questo avveniva sia in visione che in sogno o mediante voce udibile. Quando essi venivano a sapere da Dio di un evento che era avvenuto o che stava avvenendo abbiamo la parola di conoscenza (cfr. 2 Re 5:26; 6:8-12; Geremia 11:18); quando invece l’evento concerneva il futuro allora siamo di fronte ad una parola di sapienza (cfr. Daniele cap. 7 e 8; 1 Samuele 2:31-36; 10:2-8; 1 Re 21:19; 2 Re 3:15-19; 7:1). Ancora oggi mediante il dono di parola di conoscenza si vengono a sapere in maniera soprannaturale dallo Spirito Santo eventi accaduti, che stanno avvenendo, o il luogo esatto dove si trova una persona scomparsa o una cosa perduta; mentre mediante il dono di parola di sapienza si vengono a sapere eventi che devono accadere. Per quanto riguarda la radioestesia e la rabdomanzia, rigettiamo anch’esse. Noi credenti se dobbiamo trovare dell’acqua ci mettiamo a scavare un pozzo rimettendo la nostra ricerca nelle mani di Dio; se dobbiamo ritrovare una cosa perduta o una persona perduta o un animale perduto ci mettiamo anche in questo caso a cercarli rimettendo la nostra ricerca nelle mani di Dio, cioè chiedendo a Dio di farci avere buon successo nella ricerca perché sappiamo che il buon successo appartiene a lui. In tutti i casi sopra citati non si esclude che Dio tramite una rivelazione riveli dove si trovi precisamente l’oggetto della nostra ricerca o dove metterci a cercare la cosa.

- La psicocinesi (PK). E’ la capacità di influenzare gli oggetti con il potere della mente, per esempio come nel caso di coloro che dicono che piegano degli oggetti di metallo con la sola forza di volontà, o di coloro che riescono a materializzare o dematerializzare degli oggetti. Quando il medium a distanza, senza toccare l’oggetto, riesce a farlo muovere (sollevare per esempio) si ha la telecinesi. Quest’ultima è quella che si vede manifestarsi nella saga di Harry Potter.
Noi la rigettiamo. Noi credenti abbiamo un grande Iddio che può fare infinitamente al di là di quello che può fare il diavolo tramite i suoi ministri. Quando infatti ci sono in azione il dono di potenza di operare miracoli e il dono della fede (accompagnati in taluni casi dal dono di parola di sapienza) può avvenire che si può spostare una montagna, una collina, si può sradicare un albero, si può aprire il terreno, l’acqua può essere cambiata in vino, in olio, in latte o in sangue. Ed ancora, un bastone può essere mutato in serpente o in qualche altro animale, poco pane si può moltiplicare per sfamare decine, centinaia o migliaia di persone, la roccia può mutarsi in una sorgente, le pietre in pani, la polvere si può mutare in zanzare od altri insetti, possono scendere dal cielo fuoco e grandine e grossi massi, e si possono spaccare oggetti di tutti i tipi. Tutti questi grandi segni e potenti prodigi vengono compiuti nel nome del Signore Gesù Cristo per la potenza dello Spirito Santo, per un solo motivo, per trarre all’ubbidienza della fede gli uomini, e affinché il nome di Dio sia altamente glorificato, e i nemici di Dio svergognati e confusi.

- Necromanzia-spiritismo. E’ l’arte di evocare gli spiriti dei morti; chi la pratica pretende di avere il potere di comunicare con i morti e metterli in comunicazione con gli altri.
Noi rigettiamo la negromanzia perché sappiamo che i morti non possono comunicare con noi viventi perché si trovano o in cielo o all’inferno, e quindi gli evocatori di spiriti non hanno nessun potere sui morti.
Noi rigettiamo la negromanzia perché la Scrittura dichiara che chi evoca gli spiriti dei morti è in abominio a Dio e che noi credenti non dobbiamo rivolgerci a nessun negromante per non contaminarci tramite di lui e per non attirarci l’ira ardente di Dio.
Dio dice infatti nella legge: “Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini: non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro” (Levitico 19:31); il divieto è chiaro, il motivo di questo divieto pure. Ricordatevi che il re Saul fu fatto morire da Dio proprio perché era andato a consultare un’evocatrice di spiriti (cfr. 1 Cronache 10:13); che oggi è chiamata medium. C’è dunque la morte per coloro che consultano direttamente gli spiriti o vanno dai medium a consultarli.
Del resto fratelli, come dice Isaia, “se vi si dice: ‘Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl’indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano’, rispondete: ‘Un popolo non deve egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti a pro dei vivi?’ Alla legge! Alla testimonianza. Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora” (Isaia 8:19,20).
In merito alle entità che appaiono a coloro che consultano i morti, esse non sono altro che spiriti maligni che cercano il male delle persone e non il bene, e si camuffano abilmente per far credere di essere gli spiriti delle persone defunte consultate.

Voglio ora darvi alcuni avvertimenti sui poteri occulti in generale

I poteri occulti di cui fanno sfoggio i maghi procedono dal diavolo e perciò devono essere riprovati: la Scrittura dice infatti che “chiunque fa queste cose è in abominio a Dio” (Deuteronomio 18:12) perché ha a che fare con gli spiriti maligni. Riprovati e non negati come avviene da parte di taluni credenti che nella loro ignoranza pensano e dicono che i poteri paranormali che hanno i maghi sono inesistenti perché essi in realtà esistono (nel caso dello spiritismo o della necromanzia ribadiamo però che i medium non hanno il potere di fare apparire i morti che sono o in paradiso o all’inferno perché quelli che essi fanno apparire sono degli spiriti che si camuffano; come anche non hanno il potere di conoscere chi si era nelle vite precedenti perché la reincarnazione non esiste; non hanno il potere di fare delle predizioni che si è certi che si adempiranno perché Dio rende vani i loro presagi, e neppure quello di guarire o di cacciare gli spiriti perché il diavolo loro padrone non è diviso contro se stesso). La Scrittura attesta la loro esistenza infatti i magi d’Egitto riuscirono con le loro arti occulte a mutare i loro bastoni in serpenti, a mutare l’acqua in sangue e a fare salire sul paese d’Egitto le rane (cfr. Esodo 7:11,12,22; 8:7).
A conferma della loro esistenza citiamo anche le parole di due credenti che prima di convertirsi al Signore hanno praticato le arti occulte. Iyke Nathan Uzorma ha affermato: ‘Da quel momento io ebbi anche i poteri occulti per: a) controllare e influenzare completamente gli altri; b) vedere fisicamente senza i miei occhi; c) svanire nell’aria quando necessario; d) leggere lettere sigillate; (…) g) piegare un ferro duro con i miei occhi; (…) j) usare la mia seconda personalità per apparire in nove o più posti nello stesso tempo’ (Iyke Nathan Uzorma, Occult Grand Master Now In Christ [Gran Maestro dell'Occulto Ora in Cristo], Nigeria 1994, pag. 121). Doreen Irvine ha affermato: ‘I miei poteri come strega erano grandi (..) La mia abilità di lievitare quattro o cinque piedi era molto reale. Non era una burla. I demoni mi aiutavano. (…) Io potevo fare apparire e scomparire degli oggetti.’ (Doreen Irvine, From Witchcraft to Christ [Dalla Stregoneria a Cristo], Cambridge 1976, Decima ediz., pag. 98-99); ‘L’ESP (percezione extrasensoriale) era uno dei miei poteri. Io potevo facilmente leggere la mente delle persone e sapere quello che avrebbero detto o fatto’ (Doreen Irvine, op. cit., pag. 95); ‘Invocai le potenze delle tenebre dai demoni e da Satana stesso. In alcuni secondi una foschia verde che girava vorticosamente ci avvolse. Potevamo scarsamente vederci l’un l’altro mentre i tre uomini passavano in mezzo a noi. Avrei potuto stendere la mia mano e toccarli, uno dei quali era passato sotto le nostre mani alzate nel centro del nostro cerchio. La mia magia aveva funzionato. Quello che ho riferito è perfettamente vero. Le altre streghe ed io fummo invisibili ai tre uomini che non furono neppure consci della densa foschia che girava vorticosamente. Essi non avevano visto neppure una singola cosa’ (ibid., pag. 100); ‘Camminai fiduciosamente in mezzo alle fiamme alte sette piedi o più, invocando sempre il mio grande maestro, Diablos. Improvvisamente lo vidi materializzarsi di fronte a me – una grande figura nera. Presi la sua mano e camminai con lui fino al centro del grande splendore. Là feci una pausa, le grandi fiamme saltavano attorno a me. Solo quando emersi all’altra parte dello splendore il mio maestro Diablos scomparve. Neppure l’odore di bruciato era sul mio mantello da strega o sui miei lunghi capelli ondeggianti’ (ibid., pag. 102); ‘Non c’era nessuna barriera linguistica, perché quando invocavo Lucifero affinché mi aiutasse egli mi aiutava, e non passava molto prima che potessi capire le varie lingue, che potessi conversare con disinvoltura’ (ibid., pag. 104).
Alcuni dicono a riguardo di certe cose che riescono a fare i maghi che si tratta esclusivamente di trucchi di abili ‘prestigiatori’. A costoro dico che è errato dire questo perché se è vero che in taluni casi sono stati scoperti dei trucchi (inganni per far credere di essere in possesso di alcune capacità medianiche e paranormali) o è manifesto che si tratta di un abilità umana e basta, in altri nessuno ha potuto dimostrare che si trattava di un trucco, anzi degli scienziati o altri studiosi che hanno indagato su quei fenomeni hanno dovuto riconoscere di trovarsi davanti a dei fenomeni paranormali ‘autentici’ in cui era assente qualsiasi trucco o inganno umano o abilità naturale e quindi inspiegabili umanamente. Niente di cui meravigliarsi perché noi sappiamo che i ministri di Satana riescono con l’assistenza dei demoni a compiere svariate cose che umanamente non sono spiegabili e possibili e che fanno perciò rimanere stupite le persone; un po’ come faceva Simone a Samaria prima di convertirsi. Essi riescono a spostare oggetti da un luogo all’altro, a distruggerli, a materializzarli, a levitare, a rivelare cose personali, a rivelare dove si trovano delle cose nascoste o delle persone scomparse; a far fare delle cose a delle persone a distanza; a produrre dei disegni o degli scritti senza toccare la penna; a leggere in buste sigillate o in libri senza che questi siano aperti dinanzi a loro e tante altre cose. E tutto ciò per l’azione efficace di Satana loro padrone. Voglio anche dirvi però fratelli che tutti i poteri occulti che il diavolo concede ai suoi ministri (non importa di che genere essi siano) sono sempre inferiori a quelli che Dio da ai suoi figliuoli e questo perché Dio è il Creatore, l’Onnipotente, mentre il diavolo è una sua creatura e quindi ha un potere nettamente inferiore a quello di Dio. Abbiamo un esempio di questa limitazione di potenza che possiedono i ministri di Satana nella Scrittura dove si dice che i magi, dopo che Aaronne percosse con il bastone la polvere della terra che diventò zanzare, “cercarono di far lo stesso coi loro incantesimi per produrre le zanzare, ma non poterono” (Esodo 8:18) e dissero a Faraone: “Questo è il dito di Dio” (Esodo 8:19). Quindi non temete fratelli, Dio è più grande del diavolo. E difatti è scritto in Giovanni: “Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo” (1 Giovanni 4:4). All’Onnipotente, che presto triterà il diavolo sotto i nostri piedi, sia la gloria in eterno. Amen.
Per concludere diciamo che i poteri occulti che il diavolo largisce ai suoi devono essere riprovati perché appunto procedono dal padre della menzogna, dal nemico, dall’avversario. Essi si propongono sempre di fare rimanere i peccatori sotto la sua potestà e di sedurre i credenti per farli apostatare dalla fede; quindi il loro fine è malvagio. Basta considerare che Gesù disse che sarebbero sorti falsi cristi e falsi profeti che avrebbero fatto “gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:24); che l’anticristo che mostrerà se stesso dicendo di essere Dio verrà “per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi; e con ogni sorta di inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono…” (2 Tessalonicesi 2:9,10); e che il falso profeta che deve venire Giovanni lo vide che “seduceva quelli che abitavano sulla terra coi segni che le era dato di fare in presenza della bestia” (Apocalisse 13:14) (e vi ricordo che tra questi segni c’era quello di fare scendere fuoco dal cielo e quello di dare uno spirito all’immagine della bestia onde l’immagine della bestia parlasse); dico, basta considerare queste scritture, per rendersi conto di come qualunque sia il segno o il prodigio che Satana riesce a fare compiere ai suoi ministri ha come fine quello di ingannare gli uomini, e portarli nello stagno ardente di fuoco e di zolfo dove lui sa di essere stato condannato a passare l’eternità.
La cosa è totalmente diversa invece nel caso dei poteri che procedono da Dio chiamati dalla Scrittura “potenze del mondo a venire” (Ebrei 6:5) e “doni spirituali” (1 Corinzi 12:1; 14:1) o “doni dello Spirito Santo” (Ebrei 2:4) perché essi sono stati stabiliti da Dio per edificare la sua chiesa (1 Corinzi 12:7; 14:12) e perciò per fortificare i credenti (cfr. Romani 1:11) affinché rimangano saldi nella fede fino alla fine per ereditare il Regno, e per trarre all’ubbidienza della fede coloro che giacciono sotto la potestà delle tenebre (cfr. Romani 15:17-19; Atti 8:6-8,26-38; 9:32-42; 13:6-12) affinché altri siano aggiunti al numero dei riscattati. In virtù quindi dei fini per cui sono stati stabiliti questi doni (che non sono altro che la manifestazione dello Spirito Santo mandato dal cielo) essi vanno annoverati tra le potenti armi che Dio ha dato ai santi per opporsi alle insidie del diavolo e rimanere in piedi. Armi che naturalmente il diavolo ha tutto l’interesse a fare passare ai credenti come non più disponibili dopo la morte degli apostoli il che noi sappiamo non è affatto vero perché con la morte degli apostoli non è morto anche l’Iddio degli apostoli. Egli vive, Egli è pronto ad elargire i doni dello Spirito Santo a coloro che li desiderano, Egli vuole farlo perché ancora oggi vuole edificare la sua chiesa. Ma ditemi: Perché mai il diavolo non ha voluto smettere di concedere poteri diabolici ai suoi figliuoli dopo la morte degli apostoli, mentre Dio avrebbe voluto smettere di concedere le potenze del mondo a venire ai suoi figliuoli? Non vi pare che sarebbe come dire che il diavolo non è cambiato ma Dio sì; che lui vuole ancora distruggere la chiesa mentre Dio non la vuole più edificare come faceva ai giorni degli apostoli? Non vi pare che sarebbe come dire che Dio dopo la morte degli apostoli ha deciso di mettersi a guardare il diavolo mentre tenta di sedurre i suoi figliuoli con i suoi poteri occulti senza fare più segni e prodigi per strappargli dalle mani le anime che lui tiene schiave? Diletti, non vi lasciate ingannare da vani ragionamenti che sono in bocca persino a tanti pastori che si dicono – e con orgoglio – pentecostali ma che non credono più nell’efficacia di quello che avvenne a Gerusalemme il giorno della Pentecoste, e nella manifestazione gloriosa e potente dello Spirito Santo così come è descritta nella Scrittura. Il vostro cuore mediti sempre alla manifestazione dello Spirito descritta dalla Scrittura e la desideri del continuo per l’utile comune. Vedrete allora Dio manifestarsi nella vostra vita in maniera meravigliosa come egli ha sempre fatto verso quelli che lo hanno cercato con grande ardore e si userà di voi per l’edificazione della sua Chiesa. Lo ripeto il vostro cuore arda dalla brama di vedere lo Spirito Santo manifestarsi tramite voi per l’edificazione della chiesa di Dio.

Conclusione

Dietro il ‘fenomeno’ Harry Potter e il successo mondiale di questa serie di libri diabolici, ho potuto ravvisare una potente opera del diavolo, cioè del seduttore del mondo, il quale usando l’innocente apparenza di giovani ragazzi è riuscito a promuovere su scala planetaria la magia presentandola in una maniera diciamo allettante, usandosi di romanzi tipo fantasy (nei quali gli elementi dominanti sono il mito, la fiaba, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora e il simbolo), tramite un maghetto che combatte il male.
‘Ma tanto sono storie inventate, che male ci può essere?’ dicono tanti genitori. Certo, il personaggio di Harry Potter e le sue avventure sono tutte cose inventate, ma rimane il fatto che nelle sue avventure vengono presentate, accennate, e approvate cose che sono in abominio a Dio, che poi soprattutto i bambini vorranno sperimentare nella realtà – magari anche solo per scherzo all’inizio – e quindi si rivolgeranno a veri maghi e a vere streghe che li introdurranno alla magia. E allora rimarranno intrappolati in questo laccio diabolico che è la magia, in cui gli spiriti maligni li tormenteranno, possederanno e distruggeranno.
E badate che non è un caso che questa serie di libri ha per protagonisti principali dei ragazzi, perchè essa ha come obbiettivo principale i bambini e i ragazzi che sono persone molto vulnerabili, in quanto più facilmente possono essere tratti in inganno dalle macchinazioni del diavolo. I bambini e i ragazzi sono molto curiosi per natura, più di quanto lo possano essere degli adulti, e allora una serie di storie di questo genere è l’ideale per suscitare in loro una curiosità verso questi fenomeni paranormali o soprannaturali che procedono dal diavolo.
Quindi massima attenzione, fratelli, e non permettete ai vostri figli di avvicinarsi a Harry Potter, perché li esporreste ad influenze diaboliche, che possono portare i vostri figli anche se non alla magia, comunque ad essere tormentati o posseduti da spiriti maligni.
Il male è male, e la Scrittura proibisce di chiamarlo bene. Chi lo fa è rimasto sedotto dal diavolo. Per cui coloro che ‘cristianizzano’ i libri di Harry Potter, come anche altri libri o personaggi diabolici, sono rimasti sedotti dal serpente antico. Nessuno di questi cianciatori e seduttori di menti vi seduca con vani ragionamenti, anzi turategli la bocca.
La Bibbia ci comanda di astenerci da ogni male, anzi da ogni mala apparenza (1 Tessalonicesi 5:22), e di non partecipare alle opere infruttuose delle tenebre (Efesini 5:11), e di non fare posto al diavolo (Efesini 4:27) e questo perché noi siamo un popolo santo, che deve santificarsi.

“Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede” (1 Pietro 5:8-9).

Chi ha orecchie da udire, oda

fonte: Il blog di Giacinto Butindaro

Harry Potter è dal diavolo Lo Sai

Massoneria: squadra e compasso al voto per eleggere il gran maestro

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Massoneria: squadra e compasso al voto per eleggere il gran maestro Lo Sai

2 mar – Alle urne con squadra e compasso. I ‘grembiulini’ del Grande Oriente d’Italia vanno alle urne per eleggere il nuovo Gran Maestro. Dopo la ‘Primavera della Massoneria’, che ha caratterizzato l’era della Gran Maestranza di Gustavo Raffi, al timone dell’Obbedienza di Palazzo Giustiniani dal 1999, domenica 16.252 ‘Fratelli Maestri’ (su un totale di 22.169 appartenenti all’Istituzione, per 802 Logge) votano al primo turno per eleggere il nuovo Gran Maestro. Il primo dei ‘grembiuli verdi’ verrà assegnato con il 40% di voti validi. In caso contrario, il 23 marzo successivo si terrà il ballottaggio tra i due candidati più votati. Tre le liste e i candidati in corsa per aggiudicarsi il ‘supremo maglietto’: Stefano Bisi, Massimo Bianchi e Silverio Magno. L”installazione’ del nuovo numero 1 di Villa il Vascello e dei membri effettivi di Giunta (due Gran Maestri Aggiunti, un Primo e un Secondo Gran Sorvegliante, un Grande Oratore e un Gran Tesoriere) avverrà nell’assemblea di Gran Loggia, fissata a Rimini dal 4 al 6 aprile, presso il Palacongressi. La competizione, passata per mesi di campagna elettorale, incontri e manifestazioni, ha visto confrontarsi i candidati per il rinnovo del governo dell’Ordine nel quinquennio 2014-2019. Tanti i temi e le proposte in campo nei programmi delle tre liste. Aprendo il Tempio alla società e proseguendo nei confronti culturali, i massoni del Grande Oriente puntano a consolidare quella ‘offensiva della trasparenza’ condotta negli ultimi 15 anni sotto la guida di Raffi per contrastare l’immagine di una massoneria come ‘setta tenebrosa e affarista’. Rinnovato impegno viene assicurato sui versanti della solidarietà e del volontariato, sul modello degli Asili Notturni di Torino, una Onlus in cui operano oltre 200 volontari. Tre le liste (ognuna formata da 7 persone) in piena campagna elettorale per la guida del Grande Oriente. Nomi e cariche dei candidati sono pubblicati sul sito del Grande Oriente, www.grandeoriente.it. La Lista n. 1 vede Massimo Bianchi (ex vice sindaco di Livorno) candidato a Gran Maestro, Morris Ghezzi candidato a Gran Maestro Aggiunto, Cesare Cometto candidato a Gran Maestro Aggiunto, Domenico Forciniti candidato a Primo Gran Sorvegliante, Mauro Leone candidato a Secondo Gran Sorvegliante, Ruggero Stincardini candidato a Grande Oratore, Filippo Lanteri candidato a Gran Tesoriere. La Lista n. 2 è composta da Silverio Magno (notaio, di Messina), candidato a Gran Maestro; Marco Jacobbi, candidato a Gran Maestro Aggiunto, Ernesto Proto, candidato a Gran Maestro Aggiunto, Domenico Giancaspro, candidato a Primo Gran Sorvegliante, Pietro Paolo Amato, candidato a Secondo Gran Sorvegliante, Vincenzo Ferrari, candidato a Grande Oratore, Ernesto Franco Carella, candidato a Gran Tesoriere. La Lista n. 3 vede il giornalista Stefano Bisi candidato a Gran Maestro. Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni di Torino, è candidato a Gran Maestro Aggiunto, Santi Fedele candidato a Gran Maestro Aggiunto, Antonio Seminario, candidato a Primo Gran Sorvegliante, Pasquale La Pesa, candidato a Secondo Gran Sorvegliante, Claudio Bonvecchio, candidato a Grande Oratore, Giovanni Esposito, candidato a Gran Tesoriere. Intanto sabato è stato inaugurata ‘Casa Nathan’, il centro polifunzionale e nuovo tempio romano del Grande Oriente, che è stato intitolato a Ernesto Nathan, che fu sindaco di Roma dal 1907 al 1913 e fu anche Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919. A tagliare il nastro il Gran Maestro, Gustavo Raffi, alla presenza delle autorità cittadine e di rappresentanti della società civile di Roma. In occasione dell’evento è stata allestita una mostra dedicata a Ernesto Nathan e proiettato il film documentario “Il Mistero di Dante” del regista Louis Nero, con l’interpretazione dell’attore premio Oscar Murray Abraham, un’opera di ricerca, che si propone di scoprire, attraverso il confronto con numerosi esperti di storia ed esoterismo, i messaggi celati e profondi della Divina Commedia. “Questa nostra nuova casa -auspica Raffi- dovrà essere una straordinaria officina in grado di attrarre giovani, di forgiare uomini nuovi e migliori, un luogo di dialogo e di confronto, un’agorà e punto di riferimento culturale aperto alla città”. adnkronos

Fonte

Massoneria: squadra e compasso al voto per eleggere il gran maestro Lo Sai

L’ex ministro Formica: “Con il governo Renzi si compie il disegno di Licio Gelli”

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L’ex ministro Formica: “Con il governo Renzi si compie il disegno di Licio Gelli” Lo Sai

“Dopo 35 anni vedo realizzarsi il programma di Rinascita Nazionale del toscano Licio Gelli”. Il commento di Rino Formica, socialista, ministro delle Finanze e del Lavoro in tre diversi governi della prima repubblica, oltre che lapidario appare inquietante. La dichiarazione è stata rilasciata alcuni giorni prima dell’annuncio della lista definitiva dei ministri, a trattative ancora in corso; del resto le motivazioni che hanno spinto l’ex ministro a spingersi in una considerazione così azzardata non avevano bisogno di nomi specifici, ma risiedevano nell’acuta osservazione dei fenomeni politici degli ultimi due decenni. In un’intervista rilasciata al sito Sussidiario.net Formica spiega “la crisi di governo è in realtà una crisi di sistema, con un’accumulazione di detriti che ci portiamo dietro da vent’anni, e in un’epoca come la nostra, nella modernità di questi tempi, vent’anni equivalgono più o meno a due secoli dei tempi passati. La crisi è di sistema e si continuano ad affrontare gli effetti, non le cause”.

L’ex ministro vede alla base del nuovo esecutivo un patto tra Renzi e Berlusconi, una sorta di “maggioranza occulta”, così la definisce, basata sulla sintonia dei due leader i quali “non sopportano i corpi intermedi, non hanno un’idea della democrazia partecipativa, e vogliono semplificare senza riguardo usando, solamente al momento, forze politiche medio-piccole che esistono ancora oggi in Parlamento”. La tesi di Formica si sposa, quindi, con quella di chi ritiene Alfano e il suo Ncd uno strumento nelle mani di Berlusconi: un piccolo gruppo parlamentare che ha una valenza rilevante all’interno del nuovo governo e la cui funzione sarebbe quella di assecondare l’esistenza dell’esecutivo senza compromettere, al momento, il partito del leader del centrodestra.

Ma per quale motivo l’asse “occulto” Renzi-Berlusconi porterebbe alla realizzazione del programma politico della disciolta P2? Anche su questo argomento le spiegazioni fornite dall’onorevole barese sembrano trovare solide basi nelle vicende politiche degli ultimi giorni. Il patto si fonderebbe su tre punti fondamentali: intesa a due per l’elezione del presidente della Repubblica, con una convergenza sul nome di Mario Draghi; elezioni politiche entro un anno con una legge elettorale che permetta l’eliminazione dei partiti medio-piccoli e l’emarginazione di Grillo e, infine, una larga maggioranza parlamentare che abbia come obiettivo primario la modifica costituzionale della forma dello Stato attuale. “Non un golpe” spiega Formica “ma la risposta a ciò che chiedono i mercati. E questo mi sembra la fotocopia del programma di Gelli: non esistono più maggioranze catto-comuniste ma catto-massoniche”. Un quadro sconcertante ma purtroppo realistico, che inevitabilmente richiama alla mente una celebre frase dello stesso Formica: “La politica è sangue e merda”.

Fonte

L’ex ministro Formica: “Con il governo Renzi si compie il disegno di Licio Gelli” Lo Sai

.:GIORGIO NAPOLITANO SCRIVE LETTERE AL GRAN MAESTRO MASSONE DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA:.

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.:GIORGIO NAPOLITANO SCRIVE LETTERE AL GRAN MAESTRO MASSONE DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA:. Lo Sai

-di Davide Consonni-

Fonte: Radiospada.org

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un’altra lettera di risposta al Gran Maestro Gustavo Raffi, la seconda lettera in meno di 6 mesi. Questa lettera, datata 28 febbraio 2014, contiene un cordiale e lusinghiero messaggio di saluto ai partecipanti all’inaugurazione del nuovo tempio massonico del Grande Oriente d’Italia a Roma, denominato “Casa Nathan” [Ernesto Nathan fu il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, ebreo nato a Londra, cosmopolita, repubblicano e mazziniano, massone dal 1887, laicissimo ed anticlericale, Ernesto Nathan fu sindaco di Roma. Ricoprì la carica di gran maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919]. Giorgio Napolitano, come si evince dalla lettera, fu invitato per l’inaugurazione del nuovo tempio di Roma, alla quale però ha dovuto cortesemente rinunciare per impegni istituzionali.

Qui di seguito il testo della lettera del 28 Febbraio 2014:

“Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica

Roma, 28 febbraio 2014

Illustre avvocato,
il Presidente Napolitano la ringrazia per l’invito a presenziare alla inaugurazione del Centro polifunzionale del Grande Oriente d’Italia dedicato ad uno dei più grandi sindaci di Roma, Ernesto Nathan, ricordato nella storia cittadina come propugnatore di una amministrazione corretta e moderna, attenta alle esigenze di uno sviluppo pianificato della città e in particolare di una chiara laicità delle istituzioni pubbliche e scolastiche.

Sono spiacente di doverle comunicare che impegni istituzionali già da tempo previsti non consentono, purtroppo, al Capo dello Stato di presenziare alla cerimonia.

Il presidente della Repubblica, nell’auspicare che Casa Nathan possa inserirsi rapidamente nella grande tradizione dei centri culturali della nostra città, invia a lei ed a tutti i partecipanti un cordiale saluto, al quale unisco volentieri il mio personale. “ 

Ciò è quanto si legge nella lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, tramite il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra,
[Fonte della lettera del 28 Febbraio 2014: http://www.grandeoriente.it/media/330576/Lettera-Marra-01-03-14.pdf
Fonte1 della lettera: http://www.grandeoriente.it/eventinewsgoi/2014/03/messaggio-del-presidente-napolitano-per-l-inaugurazione-di-casa-nathan.aspx ]

Immagine della lettera del 28 febbraio 2014:

napo mass

Sono passati meno di sei mesi dall’ultima lettera che Napolitano spedì al Gran Maestro Gustavo Raffi il 17 Settembre 2013.
Qui una parte del testo della lettera del settembre 2013: ““Il Presidente Napolitano esprime apprezzamento per i temi affrontati quest’anno, cultura e fratellanza, che testimoniano il costante e meritorio impegno del Grande Oriente d’Italia nel riaffermare quei principi di solidarietà e di contrasto ad ogni forma di integralismo che sono alla base di un’etica civile fondata sul dialogo e sul rispetto reciproco”
Napolitano si dice: “certo che dagli incontri previsti, che vedranno la partecipazione di autorevoli studiosi, potranno scaturire importanti contributi di analisi e riflessione”.
[Fonte della lettera: http://www.grandeoriente.it/media/305154/Messaggio-Napolitano-17-09-13.pdf;
Fonte1: http://www.grandeoriente.it/comunicati/2013/09/napolitano-riaffermare-principi-di-solidarieta-e-di-contrasto-a-ogni-forma-di-integralismo.aspx]
Immagine della lettera del 17 settembre 2013:

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Mi preme specificare che altri legami noti collegano il Presidente Napolitano alla storiografia massonica della Repubblica Italiana. 
Per fare cenno a questi legami riporto uno stralcio di un articolo pubblicato sul sito personale di Luigi Pruneti, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia in merito all’appartenenza massonica del padre del Presidente Napolitano.

L’articolo, di cui riporto solo uno stralcio,  certifica appunto l’appartenenza massonica del padre del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano citando le considerazioni dello storico italiano della massoneria più celebre ed accreditato: Aldo Mola. 
Qui di seguito la parte d’articolo che c’interessa: “ Il prof. Luigi  Pruneti, Gran maestro della Gran Loggia d’Italia, ne ha parlato con il prof. Aldo A. Mola, direttore del Centro per la storia della massoneria. Dal loro colloquio emerge quanto segue. “Il padre di Giorgio Napolitano, Giovanni, nato il 17 febbraio 1883, fu iniziato massone nella loggia “Giovanni Bovio” di Napoli  il 20 giugno 1911, all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia (matricola 36.019). “Oltre che avvocato, Giovanni Napolitano (1883-1955) fu poeta di fama e saggista apprezzato, come ricorda Luigi Simonetti nel documentato articolo pubblicato in Cumignano e Gallo alle origini del Comune di Comiziano (Cimitile, ed. Tavolario). “La cosa non deve stupire affatto. Anche il padre di Giorgio Amendola, Giovanni, fu massone attivo e quotizzante, sia pure a fasi alterne: con maggiore assiduità nei momenti della persecuzione totalitaria. “Va aggiunto che nell’Appendice a Malaparte. Vite e leggende (ed. Marsilio, Premio Acqui Storia 2013) Maurizio Serra, Ambasciatore dell’Italia all’Unesco, Giorgio Napolitano ricorda i suoi incontri giovanili a Capri con Curzio Malaparte, “un comunista quasi dichiarato”. Subito dopo lo sbarco a Napoli (27 marzo 1944), Palmiro Togliatti “si precipitò a trovarlo”, attesta Napolitano. Pochi sanno che anche Kurt Suckert (“Malaparte”, appunto) fu iniziato alla Gran Loggia d’Italia dopo la vittoria del Listone fascista nelle elezioni del 6 aprile 1924 e pochi giorni prima dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Venne iniziato il 28 maggio 1924 nella loggia “Nazionale”, direttamente all’obbedienza del gran maestro Raoul Palermi (speculare all’altrettanto famosa  “Propaganda massonica”). “La documentazione – concludono Pruneti e Mola – dimostra che tanta parte della storia d’Italia è fluita anche tra le colonne dei templi, ove tanti italiani di valore si sono formati ai principi della libertà e della  tolleranza”. [fine citazione]

Fonte dell’articolo qui sopra citato: qui: http://www.luigipruneti.it/1/fu_massone_il_padre_di_giorgio_napolitano_1457979.html

Fonte articolo: Radiospada.orghttp://radiospada.org/2014/03/giorgio-napolitano-scrive-lettere-al-gran-maestro-massone-del-grande-oriente-ditalia/

.:GIORGIO NAPOLITANO SCRIVE LETTERE AL GRAN MAESTRO MASSONE DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA:. Lo Sai

MASSONERIA: ecco gli ELENCHI scaricabili dei massoni italiani, 26.410 nomi da tutta ITALIA

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MASSONERIA: ecco gli ELENCHI scaricabili dei massoni italiani, 26.410 nomi da tutta ITALIA Lo Sai

-La Redazione-

In questo articolo potete trovare l’elenco completo dei 26.410 massoni pubblicati dalla rivista “La voce delle voci” nel 2008-2009 [di proprietà della “Voce della Campania”]. Abbiamo deciso di rendere scaricabile il file contenente l’intero elenco degli oltre 26 mila nomi e di produrre 4 video che contenessero lo stesso elenco. Tali documenti vennero pubblicati nel 2009 suddivisi in tre edizioni de “ La voce delle voci”. Qui potete leggere il comunicato stampa con cui la rivista sopra citata pubblicò tali elenchi nel 2008: http://www.casadellalegalita.info/altri-speciali/su-partiti-e-indecenze/politica-affari-contiguita/6479-signori-ecco-i-massoni.pdf.

Inutile dire che la rivista dopo la pubblicazione degli elenchi ricevette minacce di ogni tipo, dalle querele a lettere minatorie passando per attacchi hacker che devastarono il sito web della rivista. Noi francamente ce ne freghiamo. Ad onor del vero molti massoni considerano tali elenchi, sbeffeggiandoli, come datati, alcuni dei massoni che compaiono sono deceduti, altri andati in sonno massonico, altri cambiato obbedienza. A questi massoni mi verrebbe da rispondere che d’altro canto in questi elenchi compare il nome, per fare un esempio, di Stefano Bisi, che proprio in queste ore sta ricevendo la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, avendo vinto le “elezioni” tenute il 2 marzo 2014 dalla citata obbedienza massonica del GOI.

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Per fare un altro esempio della perdurata attualità di tali elenchi possiamo dire che il secondo dei tre candidati alle elezioni del nuovo Gran Maestro del Grande oriente d’Italia del 2 marzo 2014 compare egli stesso in tali elenchi, ci riferiamo a Massimo Bianchi.

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Giusto per non fare torto a nessuno facciamo notare che perfino il terzo candidato alla gran maestranza del 2 marzo 2014 compare in tali elenchi, ci si riferisce a Silverio Magno, messinese doc.

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Intendiamo non commentare oltre gli elenchi, lasciamo a voi la cura di ricercare i famosi articoli che trattano della vicenda e lasciamo a voi la briga di fare ricerche sui massoni delle vostre città e regioni, sappiate fin da subito che scoprirete l’impensabile.. Noi ci limitiamo a pubblicare i file e i video contenenti gli elenchi.

[Per meglio visualizzare gli elenchi contenuti nei video è consigliato di impostare la qualità video Youtube su HD]

Video #1: https://www.youtube.com/watch?v=PFnpqCOhUBE

Video #2: https://www.youtube.com/watch?v=eDFPftO6QPA

Video #3: https://www.youtube.com/watch?v=lTxSqtXuBkA

Video #4: https://www.youtube.com/watch?v=nkmIIi-p0yc

File scaricabile contenente l’elenco completo dei 26.410 massoni: Server1Server2Sever3

 

 

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MASSONERIA: ecco gli ELENCHI scaricabili dei massoni italiani, 26.410 nomi da tutta ITALIA Lo Sai

“Se anche il sale perde il suo sapore…”

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“Se anche il sale perde il suo sapore…” Lo Sai

Copio e incollo questo ottimo pezzo dell’amico Andrea Cavalleri (lo stesso che mi ha scritto questo bellissimo pezzo sul reato di omofobia) non senza un minimo di delusione: se anche le suore che gestiscono librerie cattoliche sono così…. distratte (non mi viene inmente altro termine) cari amici, dobbiamo proprio rimboccarcii le maniche e scendere in campo, altro che continuare a delegare altri!

-oOo-

paoline

 

Una libreria “cattolica”

Andrea Cavalleri11 Febbraio 2014

Mi segnalano che c’è qualcosa di strano nella vetrina di un negozio delle Edizioni Paoline.

Non faccio il nome dell’informatore, per risparmiargli il processo dell’inquisizione, che, ormai immancabilmente, colpisce chi difende l’ortodossia cattolica. Vado dunque a constatare di persona, il 6 febbraio, alla libreria di via Albani a Milano e comprendo.

Il negozio ha due vetrine, la prima espone in primo piano almeno 50 titoli sulla shoah. La seconda distribuisce generosamente gli argomenti, tutti tratti dalla più vasta categoria «cosa centra?» ovvero come combinare i cavoli con la merenda secondo l’analogia di proporzionalità.

Ecco alcune fotografie eloquenti.


Come si può notare vi è una sovraesposizione ossessiva di libri sull’argomento. Si tratta, nella quasi totalità, di testi di fiction privi di qualunque valore storico-scientifico, redatti da autori ebraici.

E questo nel migliore dei casi, poiché si è scoperto che esistono anche degli autori falso-ebraici, che si sono finti tali per vendere qualche copia in più dei loro lacrimevoli feuilleton (in effetti, vista la qualità degli originali, l’uno vale l’altro).

paoline


Al centro in primo piano troneggia la conversazione di Camon con Primo Levi sul tema: «Se c’è Auschwitz può esserci Dio?». È il testo in cui Levi afferma che Dio va archiviato e, al suo posto, gli ebrei devono pensare a costruire un grande Israele politico, che sarebbe a dire una sorta di vitello d’oro (giusto per ricordare i contenuti che una libreria cattolica deve premurarsi di diffondere).

È di questi giorni l’articolo di Marcello Veneziani, apparso su «Il Giornale», in cui sottolinea come la shoah sia stata imposta dai mezzi di comunicazione con una dimensione religiosa, tale da farla percepire come nuovo Calvario dell’uomo moderno, in sostituzione della croce di Cristo.

Non fa meraviglia che a spingere in questa direzione siano i rabbini sionisti, come Neusner, o Ovadia Yosef (quello che alla radio israeliana ha detto che i goym, cioè tutti i non ebrei, sono asini creati da Dio per servire gli ebrei). Un po’ più meraviglia desta il fatto che questa linea venga sostenuta attivamente da una libreria intitolata all’apostolo delle genti, quel san Paolo che, per fare un solo esempio fra i tantissimi, ha scritto: Ora quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono perseguitato? Allora lo scandalo della croce sarebbe abolito. Oh, si facessero pur anche mutilare [tagliare non solo il prepuzio, ma tutto quanto vi sta intorno NdA] coloro che vi turbano! (Ga 5, 11-12)

Questo brano, esegetico e profetico, mostra come, sin dalle origini, circoncisione e croce avessero sviluppato una inconciliabilità radicale, e ci lascia immaginare un san Paolo che tempera la punta ai fulmini, bramoso di saettarli nel posteriore di quei burocrati dell’editoria che portano indegnamente il suo nome.


Spostandosi verso la seconda vetrina ci si può accorgere che quella non era la libreria ebraica, ma forse qualcos’altro. Ma cosa?


Tre libri su Mandela, tra Galileo, Van Gogh, un libro sulle capacità della mente, Sun Tzu e una storia dei Concili ecumenici, capitata evidentemente per caso. Lì accanto Al Gore (un ossequio all’ecologismo non lo nega nessuno) e un testo sulla razionalità della religione, che però non parla deipraeambula fidei (non sia mai!), ma del significato sociologico della [di una generica NdA] religione nel mondo moderno.

Entrando provo a curiosare tra gli scaffali per scoprire cosa si nasconde dietro l’esibizione esterna. E, in effetti, anche dentro abbondano i testi che chiunque si aspetterebbe di trovare alle Edizioni Paoline: Scalfari, l’imprescindibile Vito Mancuso, Napolitano e le ultime novità al passo con i tempi. Infatti non manca un libro di Itzhak Yoram Gutgeld, consulente, con passaporto israeliano, di Matteo Renzi, il nuovo leader del PD (partito radicale di massa).


Abbondano poi i libri educativi, sulla famiglia e i saggi psicologici, tra cui noto a caso «Essere un po’ depressi fa bene» (sicuramente al portafogli dello psicanalista).

Una cura particolare è dedicata ai bambini. Quindi catechismo, Vangelo illustrato, vite dei piccoli santi? Ma no! Non c’è traccia di questo passato fossile e inattualizzabile, i contenuti con cui i bambini vanno istruiti e i fini a cui devono essere educati sono ben altri! (vedere la foto sotto).

Cosa avrà mai in comune questo guazzabuglio di argomenti, esisterà un minimo comun denominatore che esprima la logica delle proposte della libreria? Con una felice intuizione scopro che esiste un principio che collega tutto: l’ossequio al pensiero politically correct. Ma siamo punto e a capo, infatti l’espressione ha un significato vago e sfuggente. Pertanto, per capire cosa significhi politically correct, devo addentrarmi in una ricerca enciclopedica di definizioni, sempre insoddisfacenti, poiché lunghe imprecise e tortuose.

Alla fine ne scopro una che funziona benissimo, ma siccome viviamo nel secolo delle sigle (fatte per annegare l’evidenza in una palude di caratteri tipografici) anche questa non sfugge alla regola: wma. Cosicché mi tocca sfogliare indici e legende prima di pervenire, finalmente, all’interpretazione risolutiva: with masonic assent.

Beh, adesso è chiaro.

(sempre all’interno: capolavori del politically correct)

(Infine un po’ di teologia dell’ONU)

Il libro al centro infatti annuncia «Paradiso per tutti», il che significa che il Paradiso dovrebbe rientrare nell’elenco dei diritti dell’uomo, a valore vincolante universale. E se Qualcuno non fosse d’accordo e si riproponesse di mandare qualche anima all’inferno, quel Qualcuno dovrebbe stare ben attento, perché potrebbe essere fatto oggetto di una «missione umanitaria».

Finalmente, dopo aver girovagato tra gli scaffali, viene il momento di parlare col personale. Chiedo chi è il responsabile, mi viene risposto «suor Giusi». Allarmata dalla mia macchina fotografica, l’anziana suora mi chiede in cosa può essermi utile. Dopo i convenevoli vengo al dunque e le chiedo se non pensa che i testi in vendita non dovrebbero essere coerenti con la missione cristiana della casa editrice. Risponde che questa libreria ha un’ubicazione particolare, che l’unico ente religioso vicino è il P.I.M.E., per il resto scuole, uffici, passanti. Pertanto bisogna cercare di attirare i clienti stuzzicando la loro curiosità, oltretutto c’è la crisi e si vende quel che si può. «Ha visto, vero, che non abbiamo solo testi religiosi, ma anche narrativa e saggistica varia, ha visto che abbiamo anche libri di altre religioni e altre culture?» (Ho visto, ho visto).

Mi informo se quei libri devono essere acquistati dal negozio o sono in conto-deposito, per fortuna è la seconda e almeno il negozio non deve finanziare direttamente i nemici della Chiesa.

A quel punto suor Giusi deve occuparsi di un lavoro di manutenzione e concludo il discorso con l’altra signora del negozio. E torno alla carica col mio argomento: non pensa la signora che una libreria qualificata come «cattolica», anche occupandosi di testi non religiosi, dovrebbe proporre libri ispirati a valori cristiani, che possano fare un po’ di bene?

Un conto è vendere un conto è consigliare, mi risponde con enfasi, ma è chiaro che se un cliente le chiede un libro cattolico lei gli dà la Bibbia (bontà sua! Pensava invece di dargli le Upanisad?). Del resto, ribadisce, si possono offrire anche testi differenti, che possono innescare un dialogo (con chi? Credo che gli unici a dialogare mentre leggono un libro siano gli schizofrenici con personalità multiple) o suscitare una critica. Ma, ribatto io, considerando il grave stato di ignoranza religiosa diffuso tra i cattolici, lei non pensa che se offre loro del veleno questi lo berranno invece di analizzarlo?

La signora alza le braccia ed esclama «Questi sono problemi dei cattolici!» (come a far intendere che sono cose che non la riguardano. Chissà, forse è di un’altra religione di cui esiste qualche lieve traccia in negozio…) «Del resto oggi l’indice non c’è più». «Peccato, peccato…» commento io. E qui finisce la nostra breve intervista.

Persone cattive, ignoranti, in malafede? Sembra proprio di no, la faccenda è ancora più triste: indifferenti, assuefatte, vendono un libro come venderebbero una risma di carta.

Però non vorrei indurre il lettore a un pessimismo eccessivo: infatti farei un torto alla verità se non dicessi che una bella parete, che occupa circa un sesto del negozio, sorregge una robusta libreria che ospita la patristica e i classici della Chiesa. Quindi, a patto di ossequiare la religione olocaustica e il pensiero politicamente corretto, purché in modo discreto e alla chetichella, si possono persino vendere dei libri aderenti all’ortodossia del Magistero.

In conclusione, voglio ringraziare il cielo che… anzi no, per non far torto alla giustizia bisogna ringraziare i protagonisti della grazia ricevuta, dunque riprendo…

… in conclusione, cari lettori, ringraziamo insieme il B’nai B’rith, l’Anti Defamation League, il Congresso Mondiale Ebraico, il Grande Oriente, tutte le logge coperte, il Lucis Trust, lo UARR, le sette New Age, la Società Teosofica e quanti inopinatamente tralasciassi, dunque, ribadisco, ringraziamo tutti costoro, perché, per loro generosa concessione, in una libreria cattolica è ancora possibile vendere qualcosa di cattolico.

Andrea Cavalleri

“Se anche il sale perde il suo sapore…” Lo Sai

Morire al grido di “Viva Cristo Re”!

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Morire al grido di “Viva Cristo Re”! Lo Sai

I Martiri Clarettiani di Barbastro 
I 51 nomi di giovani clarettiani assassinati a Barbastro, in Spagna, durante il tragico evento della guerra civile del 1936, sono una parte degli 273 missionari che in quell’occasione diedero la vita. 
 
I Fatti
Il 20 luglio del 1936, durante la guerra civile spagnola, circa sessanta uomini della milizia irruppero, armati, nel seminario clarettiano di Barbastro. Catturarono e incarcerarono tutta la comunità missionaria e senza giudizio la condannarono a morte per il solo motivo che i suoi membri erano religiosi. Fu proposta loro la libertà in cambio della rinuncia alla fede. Tutti preferirono rimanere fedeli anche se sapevano che questa scelta sarebbe costata la vita. Furono rinchiusi in un locale e per molti giorni sopportarono pazientemente, a volte fino alla gioia, ingiurie, maltrattamenti, privazioni, il caldo e la sete, tentazioni e proposte. Furono un corpo solo e questo li sorresse. Insieme vissero come dono l’offerta del martirio. Insieme si prepararono alla morte pregando incessantemente; ricevettero con fervore la comunione e la riconciliazione. Trascorsero i giorni incoraggiandosi mutuamente nella fiducia verso Dio. Perdonarono, come Gesù, i carnefici e pregarono per loro. Baciarono le corde inzuppate del sangue di coloro che li avevano preceduti nel martirio. Andarono alla morte cantando. I 51 Clarettiani furono uccisi in cinque gruppi nei giorni 2, 12, 13, 15, 18 del mese di agosto. 
 
La Testimonianza
Poche ore prima dell’esecuzione Faustino Perez, uno dei 51 martiri, scrive una testimonianza preziosa che è giunta fino a noi e che raccoglie il clima di quel martirio: 
«Amata Congregazione: l’altro ieri, giorno 11, sono morti con la generosità con la quale muoiono i martiri sei dei nostri fratelli; oggi, giorno 13, hanno ottenuto la palma della vittoria 20 fratelli e domani, 14, attendiamo di meritare i restanti 21. Gloria a Dio! E con quale nobiltà ed eroicità si stanno comportando i tuoi figli, amata Congregazione! Trascorriamo il giorno incoraggiandoci per il martirio e pregando per i nostri nemici e per il nostro amato Istituto; quando giunge il momento di scegliere le vittime vi è in tutti una santa serenità e l’ansia di sentire il proprio nome, farsi avanti e mettersi nelle file degli eletti. Attendiamo questo momento con generosa impazienza, e quando è giunto abbiamo visto alcuni baciare le corde con cui erano legati, altri rivolgere parole di perdono alla folla armata.
Mentre vanno sul camion verso il cimitero, li udiamo gridare “Viva Cristo Re!” Risponde la plebaglia rabbiosa “Muoia! A morte!” Ma nulla li intimidisce. Sono tuoi figli, amata Congregazione, questi che in mezzo a pistole e fucili osano gridare sereni mentre vanno al cimitero “Viva Cristo Re”. Domani andremo i rimanenti e abbiamo preso l’impegno, anche se esplodessero gli spari, di acclamare al Cuore della nostra Madre, a Cristo Re, alla Chiesa Cattolica e a te, madre comune di tutti noi.
I miei compagni mi chiedono che sia io ad iniziare gli evviva! ed essi risponderanno. Io griderò con tutta la forza dei miei polmoni e nelle nostre grida entusiaste tu, amata Congregazione, cerca di intuire l’amore che abbiamo per te, poichè portiamo il tuo ricordo fino a queste regioni di dolore e di morte. 
Moriamo tutti contenti senza che nessuno provi scoraggiamento e pentimento; moriamo pregando tutti Dio perchè il sangue che uscirà dalle nostre ferite non sia un sangue vendicatore, ma un sangue che entrando rosso e vivo nelle tue vene, provochi il tuo sviluppo e la tua espansione in tutto il mondo. 
Addio, amata Congregazione! I tuoi figli, Martiri di Barbastro, ti salutano dal carcere e ti offrono le loro sofferenze e angosce come olocausto espiatorio per le nostre deficienze e come testimonianza del nostro amore fedele, generoso e perpetuo. I Martiri di domani 14 agosto, ricordano che muoiono alla vigilia dell’Assunzione; che regalo è questo! Moriamo perché portiamo la sottana e moriremo proprio lo stesso giorno che l’abbiamo vestita. I Martiri di Barbastro e, a nome di tutti, il più indegno di tutti, 
Faustino Pérez.»
 
Elenco dei Martiri
P. MUNARRIZ FELIPE, 61 anni, sacerdote 
AMOROS JOSE’, 23 anni, studente seminarista 
BADIA JOSE’, 23 anni, studente seminarista 
BAIXERAS JUAN, 2 22 anni, studente seminarista 
BANDRES JAVIER, 23 anni, studente seminarista 
BLASCO JOSE’, 24 anni, studente seminarista 
BRENGARET JOSE’, 23 anni, studente seminarista 
BRIEGA RAFAEL, 23 anni, studente seminarista 
BUIL MANUEL, 21 anni, fratello coadiutore 
CALVO ANTOLIN, 23 anni, studente seminarista 
P. CALVO SEBASTIAN, 33 anni, sacerdote 
CAPDEVILA TOMAS, 22 anni, studente seminarista 
CASADEVALL ESTEBAN, 23 anni, studente seminarista
CASTAN FRANCISCO, 25 anni, fratello coadiutore
CLARIS WENCESLAO, 29 anni, diacono 
CODINA EUSEBIO, 21 anni, studente seminarista 
CODINACHS JUAN, 22 anni, studente seminarista 
P. CUNILL PEDRO, 33 anni, sacerdote 
CHIRIVAS GREGORIO, 56 anni, fratello coadiutore 
DALMAU ANTONIO, 23 anni, studente seminarista 
P. DIAZ JUAN, 56 anni, sacerdote 
ECHARRI JUAN, 23 anni, studente seminarista 
ESCALE LUIS, 23 anni, studente seminarista 
FALGARONA JAIME, 24 anni, studente seminarista
FIGUERO JOSE’, 25 anni, studente seminarista 
GARCIA PEDRO, 25 anni, studente seminarista 
ILLA RAMON, 22 anni, studente seminarista 
LLADO LUIS, 24 anni, studente seminarista 
LLORENTE HILARIO, 25 anni, studente seminarista 
MARTINEZ MANUEL, 23 anni, fratello coadlutore 
P. MASFERRER LUIS, 24 anni, sacerdote 
MASIP MIGUEL, 23 anni, studente seminarista 
MIQUEL ALFONSO, 22 anni, fratello coadiutore 
NOVICH RAMON, 23 anni, studente seminarista 
ORMO JOSE’, 22 anni, studente seminarista 
ORTEGA SECUNDINO, 24 anni, sacerdote 
PAVON JOSE’, 27 anni, sacerdote 
PEREZ FAUSTINO, 25 anni, studente seminarista
PEREZ LEONCIO, 60 anni, sacerdote
PIGEM SALVADOR, 23 anni, studente seminarista 
RIERA SEBASTIAN, 22 anni, studente seminarista
RIPOLL EDUARDO, 24 anni, studente seminarista 
ROS JOSE’, 21 anni, studente seminarista 
ROURA FRANCISCO, 23 anni, studente seminarista 
RUIZ TEODORO, 23 anni, studente seminarista 
SANCHEZ JUAN, 23 anni, studente seminarista 
SIERM NICASIO, 45 anni, sacerdote 
SORRIBES ALFONSO, 23 anni, studente seminarista 
TORRAS MANUEL, 21 anni, studente seminarista 
VIDAURRETA ATANASIO, 25 anni, studente seminarista 
VIELA JESUS, 22 anni, studente seminarista
Qui un video con la canzone che cantavano i Carlisti:

Per chi volesse conoscere meglio la storia consigliamo questo film:
 UN DIOS PROHIBIDO, un film che narra il martirio di 51 religiosi clarettiani uccisi nel 1936 dai rossi durante la guerra civile spagnola:
http://www.claret.org/it/notizie/24-12-2013/un-dios-prohibido-ora-dvd

http://www.undiosprohibido.com/

Fonte

Morire al grido di “Viva Cristo Re”! Lo Sai


Yohio: uomo o donna? Le nuove star del pop saranno così

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Yohio: uomo o donna? Le nuove star del pop saranno così Lo Sai

- di Daniele Di Luciano -

Si chiama Yohio, è svedese, ha diciotto anni ed è la nuova star dei giovani giapponesi.

I giovani non ci vedranno nulla di particolare ma io, che di anni ne ho ormai 29 e sono cresciuto in un mondo omofobo, la prima cosa che mi son chiesto quando ho sentito Yohio, è stata: ma che è, maschio o femmina?

Capisco che le mie domande primitive siano ormai superate dalla nuova società tollerante… Prima, quando eravamo intolleranti, bastava guardare una persona per conoscerne il sesso. Oggi no.

Quando guardi Yohio, viene da pensare che sia una donna. Se sei un superficiale come me, ovvio. Poi però la senti cantare e scopri che ha la voce da maschio. Allora è un uomo? E chi lo sa.

Se può essere d’aiuto, scopri su Wikipedia che il suo nome completo è Kevin Johio Lucas Rehn Eires. Se però tieni a mente che l’ideologia gender non si basa sul sesso con il quale si nasce, siamo punto e a capo.

Insomma, è probabile che Yohio abbia ancora i genitali maschili, ma le certezze non sono figlie del nostro spirito del tempo.

Sappiamo solo che le star del pop saranno sempre più indefinite, sempre più simili al Rebis, l’androgino rosacrociano.

http://rebis-hermetica.com/leblog/wp-content/uploads/2011/04/Rebis22.gif

O come il Baphomet, adorato dagli alti gradi della massoneria

http://fc01.deviantart.net/fs71/i/2011/248/d/d/baphomet_cut_out_by_thedarkestpassenger-d48v0hz.png

E i giovani cresceranno con questi nuovi modelli.

Ora, tralasciando il giudizio (che può essere soggettivo) sull’influenza positiva o negativa che questi personaggi possono avere su un pubblico di teen agers, mi limito a constatare qualcosa di oggettivo: è in atto una vera e propria rivoluzione antropologica, molto più potente della rivoluzione sessuale degli anni ’60. Sta avvenendo adesso, sotto i nostri occhi; stanno modificando il significato di “uomo” e “donna”. Questo cambiamento avrà delle conseguenze, sulla società di domani, che neppure immaginiamo. Può essere che non importi a nessuno?

Yohio: uomo o donna? Le nuove star del pop saranno così Lo Sai

Piccolo diario complottista – due secoli di “strategia democratica e fondamentalismo islamico S.P.A.”

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Piccolo diario complottista – due secoli di “strategia democratica e fondamentalismo islamico S.P.A.” Lo Sai

- di Pietro Ferrari - 

La lunga marcia del dominio planetario, i primi vagiti del new world order, la grande opera dei burattinai. Cronaca romanzata dell’inconfessabile.

 

Nel XVIII secolo Moammed Abd al-Wahaab iniziò a diffondere una visione integrista dell’Islam mentre nel XIX secolo gli anglo-francesi colonizzatori andavano a fondare, nel Mediterraneo arabo, logge massoniche, tramite Al Afgani e poi col suo discepolo Abdhu. Costoro furono iniziati alle logge e nel contempo, con l’appoggio di Lord Cromer fondarono il movimento salafita che si mobilitò contro l’anticolonialismo del movimento Giovane Egitto. Prove tecniche di contenimento dei “nazionalismi sociali” tendenzialmente allergici all’interdipendenza forzata, programmata nei club mondialisti.

 

I salafiti, come i wahaabiti, volevano riscoprire una presunta non precisata “purezza originaria” dell’Islam, attraverso nuove esegesi coraniche adeguate “ai tempi”: un modernismo riformista sostanziale, apparentemente tradizionalista che Rashid Rida trasformerà in chiave rigorista.

 

L’agente britannico John Philby collaborò con Ibn Saud che fece della scuola wahaabita, l’ideologìa dell’Arabia Saudita. Siamo solo agli inizii della storia contemporanea dei flirts inconfessabili, quelli tra Democrazia & Islamismo: flessibile quanto impalpabile strategìa che spesso si perde nella dimensione underground per poi riemergere chiaramente, in chiave soft e colorata o col terrore.

 

Nel 1913 la Federal Reserve si delinea, dopo una lotta di quasi due secoli nei territori americani, come Banca Privata che fabbrica il debito garantito dalle tasse dei cittadini: i banchieri iniziano a desiderare la guerra per finanziare tutti i contendenti indebitando per sempre i popoli.

 

Gli inglesi fomentarono il nazionalismo panarabo, ma solo in prospettiva anti-ottomana e  dopo la Grande Guerra e la caduta dell’Impero Ottomano, i territori vennero smembrati e “controllati” come in Iraq e Siria o affidati ancora ai fondamentalisti come in Arabia Saudita. Nel 1917 la finanza internazionale aiuta il golpe di Lenin e il miliardario americano Hammer diventa socio della Banca Sovietica. Grazie agli aiuti americani il sistema sovietico già fallito, riuscirà a sopravvivere a se stesso: occorreva togliere il controllo che esercitavano gli Zar sulla finanza e scristianizzare la popolazione russa oltre a creare un bipolarismo mondiale, che lentamente avrebbe dovuto trasformarsi in un modello di integrazione mondiale.

 

Nel 1921 negli Usa nasce il Council of Foreign Relation (C.F.R.) e in Inghilterra il Royal Institute of International Affaire (R.I.I.A.), grazie a Mandell House ed alla Massoneria. Tali strutture raccolsero il gotha dei più grandi uomini d’affari e dei vertici politici, in funzione di programmazione congiunta e di controllo della politica internazionale di Usa ed Inghilterra. I vertici  “stranamente” anche filocomunisti, ebbero a finanziare il regime sovietico in Russia e la sua resistenza all’invasione tedesca. Gli inglesi iniziarono a sviluppare il metodo Tavistock, come strumento embrionale di controllo delle masse e di esperimenti sulle loro reazioni. Negli Usa fu Orson Welles con la radio a simulare la “guerra dei mondi”, per testare l’uniformità reattiva delle cavie inconsapevoli.

 

Dal C.F.R. negli anni successivi, furono così creati lo Hudson Institute, la Heritage Foundation, il Brooking Institute e la Rand Corporation che sperimentavano operazioni psico-politiche attraverso i media, per testare le reazioni dell’opinione pubblica e la percezione di massa degli accadimenti.

 

Nel 1928 Hassan Al Banna fonda la Fratellanza Mussulmana, con l’aiuto della massoneria britannica che tramite la Suez Canal Company edifica la moschea di Ismailia ma i regimi dei Paesi Arabi, iniziarono ad affascinarsi per i fascismi europei. La Fratellanza Mussulmana, come i salafiti del XIX secolo contro il Giovane Egitto, osteggiavano il nasserismo, il baathismo e il socialismo nazionale arabo.

 

Il meccanismo di indebitamento genera la Crisi del 1929 e i popoli si trovano sempre più schiacciati da poteri anonimi: in Europa vincono i Fascismi portatori di modelli sociali alternativi, di colonialismi di stampo diverso e di “esempi monetari” troppo scomodi per il gotha della finanza internazionale. Troppi furono i motivi per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che vide la fine dell’Europa come potenza politica internazionale. Nasce lo Stato di Israele grazie alla forza dei suoi gruppi paramilitari, con l’aiuto fondamentale di Stalin e della forza diplomatica degli ebrei sparsi nel mondo. Dal 1948 tutta l’Area del Vicino Oriente sarà instabile, legittimando numerose azioni militari, immensi lucri delle multinazionali dovuti al controllo dei giacimenti petroliferi, di cui necessiteranno i Paesi europei. Israele sarà un detonatore costante nei rapporti politici, economici e diplomatici tra Paesi Arabi ed Occidente. Israele pur di indebolire Arafat, arriverà a supportare inizialmente il nascente fondamentalismo islamico palestinese di Hamas.

 

Nel 1954 il C.F.R. e il R.I.I.A. col supporto del M16 e di Bernardo d’Olanda, fondano il Bilderberg per integrare l’Europa in vista del New World Order, onde guidare il processo di unificazione e di ricostruzione europea. L’Europa dei Rotshild e gli Usa dei Rockfeller, proseguono nella pianificazione tecnica dell’economìa mondiale a guida angloamericana, col raccordo dello establishment europeo. Altra tappa sarà la creazione della NATO, guardia armata della globalizzazione.

 

Nel 1962 viene ucciso Kennedy, dopo che aveva ridato al Tesoro la sovranità di stampare moneta senza indebitarsi con la FED. Il suo esperimento mai più verrà ripreso dai suoi successori.

 

Nel 1969 Sayd Qutb della Fratellanza Mussulmana, abbandona ufficialmente la lotta armata, continuando però a predicare al popolo la Sharia. Il “doppio linguaggio” (Taquiya), la menzogna, l’inganno e la dissimulazione, si presteranno così (involontariamente?) ai giochi massonici occidentali. Chi usa chi? La U.C.O.I.I. in Italia è diretta promanazione della Fratellanza Mussulmana ma stranamente la cosa non desta alcuna preoccupazione.

 

Nel 1973 il processo di integrazione globalista genera la Trilateral Commission, voluta da David Rockfeller, Jimmy Carter e Z. Brezinsky per assorbire il Giappone e poi il Sud-Est Asiatico, teste di ponte per il colosso cinese. La “società aperta” ed interdipendente pensata da Popper avanza, mentre il F.M.I. e la Banca Mondiale sempre più diventano “ministeri del tesoro mondiale”. I nazionalismi sociali sono un ostacolo al progetto di dominio planetario, alle interconnessioni coordinate da un socialismo tecnocratico internazionale: tra il 1990 e il 2000 il deficit commerciale americano si quintuplica e gli Usa diventano debitori assetati di capitali cinesi, che detengono oggi 1.200 miliardi di Debito Pubblico americano. Nel frattempo anche i sauditi investiranno centinaia di miliardi di dollari a Wall Street, dopo che Nixon aveva dichiarato i dollari senza più riserva aurea e così si stabilizza il patto di ferro tra petrodollari ed armi, Islam e Mondialismo.

 

Negli anni ottanta del XX secolo, Al Qaeda nasce grazie ad Usa, Pakistan ed Arabia Saudita per contenere la ormai non più utile e fatiscente URSS in Afghanistan; si rivelerà in futuro una risorsa straordinaria per poter intervenire militarmente ovunque operi e nel contempo un agente prezioso al quale far fare il lavoro sporco.

 

Nel 1983 il Congresso Usa inventa la National Endowment for Democracy e tra il 1989 ed il 1991, crolla per implosione programmata il Comunismo in Russia ed in Europa dell’Est, con la graduale opera dell’agente mondialista Gorbaciov.

 

Nel 1991 vi è la prima guerra dopo la fine del mondo bipolare, contro l’Iraq, prova generale per l’operazione in Bosnia nel 1995 quando Onu e Nato, con l’appoggio di Bin Laden e dell’agente mondialista Itzebegovic, disintegrano la Jugoslavia. Per la Serbia, isolata ed orfana della Russia, inizia il conto alla rovescia. La Russia diventa una prateria per la voracità della mafia e dei predatori speculatori, spesso usciti dalla vecchia Nomenklatura sovietica.

 

Nel 1998 Al Qaeda compie gli attentati alle ambasciate Usa di Kenia e Tanzania, oltre alla fatwa contro gli Usa e la Open Society di Gorge Soros assieme al serbo Popovic, fondano Otpor: organizzazione addestrata dalla Cia per promuovere disordini di piazza.

 

Mentre Otpor e Gorge Soros progettano la Alliance of Youth Mouvement, il professor Dragos Kalajic ricorda che: “La Serbia è un ostacolo per la dorsale islamica dalla Turchìa alla Bosnia”. Finalmente nel 1999 il socio in affari di G.W. Bush e cioè Osama Bin Laden, combatte per il Kosovo assieme alla Nato contro la Serbia di Milosevic. Il Kosovo, cuore della Serbia spezzato dalla Serbia, mentre si consolida il feeling tra Bill Clinton e i Talebani in Afghanistan ed impazza il terrorismo islamico ceceno antirusso.

 

Nel 2001 inizia la “fase neocon” per cui i Talebani vengono giudicati non più affidabili. Accelerazione unilateralista americana tesa ad ipotecare il controllo dei nuovi giacimenti asiatici, per non lasciare libera azione a russi, cinesi ed indiani.

 

Nel 2002 nasce l’Euro e i Paesi dell’Europa meridionale iniziano un declino ad oggi inarrestato. Gli ultimi brandelli di sovranità monetaria vengono gettati al vento.

 

Nel 2003 viene terminata la distruzione dell’Iraq e la sua destabilizzazione definitiva, ma la popolazione sciita filoiraniana senza Saddam e l’Afghanistan senza il governo talebano, rafforzano l’Iran che inizia un percorso assieme ad India, Cina e Russia di integrazione asiatica, oltre a proseguire col suo programma nucleare. Invano l’Iran come l’Iraq qualche anno prima, offrirà all’Europa la possibilità di acquistare il petrolio direttamente in euro, con una borsa ad hoc: i tanti sacrifici per la moneta unica avrebbero avuto un ritorno straordinario ma sarebbe stato sgradito alla NATO.

 

Otpor, dopo aver agito in Serbia con loghi e bandiere, sarà presente in Georgia (rivoluzione delle rose), in Kirghizistan (rivoluzione dei tulipani), in Ucraina (rivoluzione arancione), in Iran (rivoluzione verde) e in Italia (movimento viola).

 

Nel 2005 inizia a raffreddarsi la spinta neocon e si assiste ad un lento cambio di marcia, col C.F.R. che pubblica una relazione sulla strategìa americana a sostegno della democrazia nei Paesi Arabi, orientata ad una “discrezione del caso per caso”.

 

Nel 2007 la Freedom House organizza un seminario per giornalisti, avvocati e attivisti a sostegno delle riforme nei Paesi Arabi. I tempi sono maturi.

 

Nel 2008 irrompe Obama, col soft-power multilateralista per una nuova avanzata del mondialismo, più coerente rispetto a quello della esaurita “fase neocon”. Gli assistenti di Obama per la campagna elettorale e cioè, Joe Rospars, Scott Goldstein, San Graham Felson battezzano a New York la Alliance of Youth Mouvement già preconizzata da Otpor dieci anni prima. La A.Y.M. decide il cambio dei regimi arabi.

 

Alla A.Y.M. aderiscono: Google, Facebook, Mtv, Cnn, Cbs, Movimento 6 Aprile, Dipartimento di Stato e Columbia Law School. Movimenti.org aderisce alla A.Y.M. coi suoi fondatori Jared Cohen (C.F.R.) e Jason Liebman (Kodak, Howcast Media), assieme a Pepsi, You Tube, Meet Up e National Geographic.

 

Nel 2008 un evento genera l’accelerazione del progetto di intervento: il 30 agosto vengono siglati i nuovi accordi italo-libici, sotto la tutela russa che marginalizzano l’influenza “usraeliana” nella zona. Inizia il conto alla rovescia per Gheddafi che avrà il suo culmine dopo qualche anno col controllo dei confini libici con Tunisìa ed Egitto.

 

Nel 2010 la Freedom House organizza seminari di studi avanzati per i bloggers e a Londra, ci sarà il summit tra A.Y.M. e Movimento 6 Aprile e la comunità di rete ultraprogressista Avaaz, controllata da Soros, incrementa la sua azione pro-globalizzazione contro i governi filonazionali, sociali ed identitari.

 

Z. Brzezinsky con un articolo sul N.Y.T. dal titolo “The global political awakening”, descrive l’inquietudine giovanile nei Paesi Arabi e l’esigenza di controllarne la direzione: aprire le economìe arabe alla globalizzazione e i sistemi politici all’alternanza democratica. L’Occidente deve stroncare l’avanzante finanza islamica che si fonda su principii meno predatori oppure controllarla: il genero di Ben Alì, Sacker El Materi aveva appena inaugurato la Zitouna Bank che rendeva la Tunisìa polo finanziario del Nord Africa. La banca islamica GFH e i governo stavano anche potenziando il porto finanziario di Tunisi che avrebbe offerto le obbligazioni “sukuk” a tutti i Paesi africani.

 

Il fascista Bourghiba diede ai tunisini l’indipendenza dai francesi fino a quando Ben Alì, non lo depose con un golpe. Dopo venti anni arriva la controversa “primavera” e si svegliarono tutti democratici e nazionalisti, forse più liberi e occidentali ma comunque islamici, ma abbastanza illusi di poter unire tutte queste cose: Islam, Democrazia, indipendenza nazionale ed occidentalizzazione. Il 17 dicembre 2010 sarà quindi il giorno della miccia accesa, per un carretto di frutta, in perfetto stile spintaneo, dopo che la speculazione aveva causato rincari dei prodotti alimentari, Moammed Bouaziz si darà fuoco in Tunisìa. Il mix di disoccupazione, azioni di Otpor, Nawaat.org ed Anonymus che diffondono on-line foto e video della rivolta, hakeraggi dei siti governativi destabilizzeranno la Tunisìa. Il partito islamista Ennahda vincerà le elezioni.

 

Scoppia la crisi dei mutui sub-prime negli USA e più tardi quella dei Debiti Sovrani in Europa: nessun Paese riesce a pretendere la revisione di Trattati che rendono i cittadini schiavi di un potere politico, ormai svuotato e ridotto al ruolo di mero esattore per conto della finanza internazionale che crea il denaro dal nulla. Questo fantastico modello occidentale, si vorrebbe esportare ovunque.

 

25 Gennaio 2011: Otpor, Movimento 6 Aprile e Fratellanza Mussulmana a Il Cairo fanno scoppiare la “giornata della collera”, contro la corruzione governativa. Dopo trenta anni dall’assassinio di Sadat, Hosny Mubarak aveva svolto un ruolo di equilibrio tra Paesi Arabi ed Israele, contrassegnato da sviluppo economico, turismo e contenimento del nasserismo ultranazionalista e del fondamentalismo islamico della Fratellanza Mussulmana. Sia Ben Alì che Mubarak capeggiavano regimi sclerotizzati e corrotti, fronteggiavano i rincari dei generi alimentari e promettevano entrambi sia riforme sociali, che il farsi da parte per evitare bagni di sangue. In Egitto l’esercito controllato dagli Usa, si rifiuta di contrastare i manifestanti ed i giovani progressisti vengono estromessi non avendo guide costruite per una vera presa del potere. Vincono i fondamentalisti finanziati anche dal Qatar filo-americano ed inizia anche la persecuzione contro i cristiani come già accaduto nell’ Iraq post-Saddam e come sta per accadere in Siria. I fondamentalisti si impongono anche in Marocco, Turchìa e Yemen mentre in Algeria fanno fatica.

 

La Libia era un Paese più solido di Tunisìa ed Egitto grazie alla rivoluzione verde di Gheddafi, ma viene accerchiato: il 17 febbraio 2011 scoppia la “giornata della collera” col blog Al-Manara, i giovani di Twitter, i monarchici nostalgici, Al Qaeda e le tribù discriminate dalle rendite petrolifere ed esasperate dall’immigrazione dall’Africa nera, armate ed addestrate da francesi, inglesi ed americani. La Libia non deve più essere anello geostrategico per l’Italia, né tappo per l’immigrazione di massa in Europa. La Libia non deve diventare Stato Guida degli africani, con una moneta continentale ancorata all’oro. Il Rais Gheddafi però resiste ed inizia a vincere, ma a quel punto, arrivano gli aerei esportatori di democrazia e per lui a la Libia sarà la fine.

 

Nel febbraio 2013 a Bruxelles, l’Europa si adegua alla linea Usa ed aiuta i ribelli in Siria, mentre il segretario del Fronte Popolare Chokri Belaid viene ucciso in Tunisìa. Il premier Hamadi Jebali temporeggia auspicando un governo tecnico o di unità nazionale ed Ennahda minaccia l’uscita dal governo.

 

Il 17 febbraio 2013 vede la protesta del partito federalista della Cirenaica per il mancato decentramento e la banda Ansar Al Sharia diventa padrona di Bengasi.

 

In Bahrein vi è da tempo una violenta repressione del governo filo-occidentale contro la maggioranza sciita, nel silenzio totale dei media. Evidentemente Usraele non può permettersi uno spostamento filoiraniano del nuovo governo degli insorti.

 

Le elezioni presidenziali del giugno 2013 in Iran  hanno premiato Hassan Rohani, in Europa si direbbe un uomo di “centro”, che oggi dirige un esecutivo di larghe intese, con al proprio interno ministri sia conservatori che riformatori. Questo governo di coalizione è riuscito a creare un clima di serenità all’interno delle istituzioni iraniane, riuscendo nell’impresa di mettere d’accordo i vari centri di potere iraniani, dal parlamento alla Guida, fino al clero e a una certa intellighenzia riformista. La forza derivante da questa atmosfera di riconciliazione nazionale, dopo otto anni di esecutivo Ahmadinejad, se da una parte distende i rapporti internazionali con l’Occidente, non lascia più pretesti ad Usa ed Israele circa i negoziati per il nucleare iraniano e le sanzioni economiche all’Iran.

 

Luglio 2013, in Egitto un golpe militare sostenuto da buona parte della popolazione depone il presidente Morsi. Egitto sempre nel kaos dal gennaio 2011, Esercito filo-americano sempre determinante.

 

Nel Settembre 2013, dopo due anni di terrorismo delegato a banditi senza scrupoli, Usraele stava per attaccare la Siria. Certo come in Libia, le Forze del Bene con ancora al petto le medagliette scintillanti di “nobelperlapace” che si sono autocucite, avendo invano delegato ad una canaglissima congrega di tagliagole di depredare, distruggere e abbattere un regime laico e nazionalsocialista della tradizione baathista, distruggendo i gioielli architettonici di Damasco, Maloula ed Aleppo, ora inventano finte prove per condurre l’ennesima “missione umanitaria”. La geopolitica mostra come nel caso specifico, le Forze del Bene non possano permettersi che vi sia uno Stato sovrano amico dell’Iran, con una Banca Centrale non in mano ai Rothshild, uno Stato finanziatore dei libanesi di Hezbollah, uno Stato imminente hub di gasdotti sotto lo sguardo severo del risorto Zar, Vladimir Putin, che a Tartus non può rinunciare essendo nel Mediterraneo siriano, porto strategico e russo.

 

In Ucraina ci riprovano e nel 2014 vincono: la “Open Society”, la “Albert Einstein Intitute”, la “National Endownment for Democrazy”, la “Konrad Adenauer Fondation”, l’”Internewa Ukraine”, impiantata fin dal 1993, la “Freedom House”, o la famigerata ” Otpor”, (Resistenza), tutte specializzate, in propaganda e manipolazione di informazioni. Installatesi nel Paese già per la prima “rivoluzione arancione” del 2004, hanno provveduto nel frattempo anche ad acquistare, come si è detto, giornali e canali TV. Infiamma la rivolta in un Paese comunque spaccato in zone russe legate già allo Zar, di filo-russi e filo-occidentali nelle zone che furono polacche e lituane, con due chiese ortodosse ed una greco-cattolica. I manipolatori globali conoscono perfettamente le esigenze e le criticità dei popoli, giocando su tanti tavoli contemporaneamente e cercando di stimolare anche le buone ragioni storiche o ideologiche nelle varie zone nevralgiche, unendole agli obbiettivi di controllo e di pianificazione tecnica della globalizzazione internazionale.

 

E se domani i 20 milioni di islamici in Europa coordinati dalla Fratellanza Mussulmana, con l’appoggio della Massoneria, dei bloggers, di tutte le lobbies citate, dei movimenti progressisti filo-immigrazione, diventassero una leva di destabilizzazione totale per il Vecchio Continente?

 

Non dovete preoccuparvi gentili lettori, questa era solo la fantasìa di uno pseudo-romanzo complottista. Sono quelle fiabe utili per distrarre i bambini quando fanno i capricci, ma anche utili strumenti per esercitare l’immaginazione che riempie di mistero e sospetto, una semplice e necessaria sequenza di accadimenti. Lo sapevate già che sarebbe stata una lettura di divagazione visionaria, ma suvvìa, per informarvi sul serio e per conoscere davvero la realtà delle cose, potrete sempre guardare la tivvù.

Fonte: Radio Spada

Piccolo diario complottista – due secoli di “strategia democratica e fondamentalismo islamico S.P.A.” Lo Sai

IL FILM LEGO INSEGNA LA CABALA AI BAMBINI

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IL FILM LEGO INSEGNA LA CABALA AI BAMBINI Lo Sai

(Nella foto, Emmet, con la sua spalla femminile Wildstyle, il cui vero nome ricorda quello di Lucifero)

“L’insegnamento che il film trasmette ai bambini è che seguire le regole ed avere una morale è stupido e noioso. Quello che conta è essere speciali, di essere parte di un’elite illuminata che si è sbarazzata delle nozioni ormai fuori moda di peccato e sacrificio per gli altri, per vivere una vita migliorata dalla conoscenza occulta”

Gli ebrei di Hollywood spacciano il satanismo ai bambini.

Di Marcos (henrymakow.com)

Il film “Lego Movie” è stato il numero uno ai botteghini sin dalla sua uscita nelle sale, tre settimane fà. Il film è spettacolare ed esaltante, pieno di azione, umorismo e di una computer grafica allo stato dell’arte. Sfortunatamente, è anche una palese propaganda gnostica per bambini.

La Cabala è figlia dello gnosticismo. In altre parole: cabala + gnosticismo = tradizione ebraica.

La storia ruota intorno ad Emmet, un operaio edile Lego. Nella felice Città Lego, tutti i cittadini Lego seguono le istruzioni (il manuale che è nella scatola). Si sorridono tra di loro, sono cordiali e collaborativi. Costruiscono dei meravigliosi edifici, ma, sfortunatamente, li distruggono ogni sera, per poi ricostruirli di nuovo. In altre parole, sono robots senza cervello.

LO GNOSTICISMO SI BASA SULLA CABALA

Lo gnosticismo insegna che Dio è così lontano, da poter essere contattato solamente da quelli che si liberano dall’illusione di questa realtà tramite l’uso della trance, della magia, dei rituali e del contatto con gli spiriti. L’iniziato deve oltrepassare i dogmi imposti da un crudele dio minore (il Dio dei Cristiani), che tiene l’umanità in schiavitù. Il simbolismo contenuto nel film è palese: il manuale delle istruzioni è la Bibbia, che tiene l’umanità in uno stato letargico e nell’ignoranza. Il dittatore rappresenta Dio, che vuole che restiamo bloccati (incollati), e che ci perdiamo tutto il divertimento. Emmet rappresenta l’uomo comune, con dei naturali poteri psichici, l’eroe gnostico che può connettersi in modo mistico col vero dio, rappresentato da un bellissimo bambino che gioca coi giocattoli. Emmet può raggiungere gli “illuminati” sulle nuvole, dove l’unica regola è fare ciò che si vuole ( il satanista Aleister Crowley affermava: “Fai ciò che vuoi, dovrebbe essere l’unica legge”). Tutto ciò che accade nel piano della “realtà superiore”, ha effetto sulla sub-realtà dei Lego, riflettendo il motto occultista “come in alto, così in basso”. La chiave per il cambiamento del mondo materiale è la manipolazione magica del regno soprannaturale, che è la definizione basilare di stregoneria. E’ il fondamento logico alla base del Tikkun Olam, la “cura” del mondo cabalistico.

TEMATICHE OCCULTE E SIMBOLOGIA

Il film contiene anche molte tematiche occulte e simbologia. Innanzitutto, Emet (אֱמֶת) è un termine sacro della cabala, che significa verità, ed anche uno stato spirituale associato con la “sefirah di yesod” ed il “sigillo di Dio”. I cabalisti affermano che l’iniziato può creare la sua propria verità con la sua volontà, in contrasto con la visione Cristiana che la verità deve essere accettata come un assoluto, e non può essere creata da noi. Pare che il nome Emmet sia stato suggerito da Greg Silverman, presidente della produzione della Warner Bros Pictures (a sinistra), un uomo coinvolto nella realizzazione di altri film gnostici come Inception e Matrix. Inoltre, il tutore di Emmet nel film, è un mago di nome Vitruvio, stesso nome dell’architetto romano venerato dai massoni di tutto il mondo. Molte logge portano il suo nome. La compagna di Emmet viene presentata col nome di Wildstyle, ma scopriamo alla fine del film che il suo vero nome è Luci (fero), il portatore di luce.

CONCLUSIONI

Questo film insegna ai bambini che seguire le regole ed avere una morale è stupido, e ti fa perdere tutto il divertimento. Quello che conta è essere speciali, di essere parte di un’elite illuminata che si è sbarazzata delle nozioni ormai fuori moda di peccato e sacrificio per gli altri, per vivere una vita migliorata dalla conoscenza occulta. I bambini, oggi, stanno ricevendo un insegnamento gnostico alleggerito tramite film come “Lego” ed “Il re leone” e libri come “la cabala per bambini” di Madonna e “I 72 nomi cabalisti di Dio per bambini” (per spiriti cospiratori). Presto saranno pronti a passare ai braccialetti rossi indossati da Ashton Kuchner e Kate Perry nei loro video musicali satanici. Invece di questa follia, i bambini hanno bisogno della pacifica rassicurazione di poter chiamare Dio “Padre”.Questo Dio sa cosa è giusto, e si occupa di loro. Non è un dio che possa essere evocato o manipolato. L’elite teme una generazione cresciuta nell’amore di Dio più di qualsiasi altra cosa. Per saperne di più: http://henrymakow.com/2014/03/the-lego-movie.html#sthash.U0Gm6rQt.dpuf

Fonte

 

IL FILM LEGO INSEGNA LA CABALA AI BAMBINI Lo Sai

Contro Putin, l’altra faccia della Russia

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Contro Putin, l’altra faccia della Russia Lo Sai

Sul nostro sito abbiamo pubblicato numerosi articoli a favore di Putin. Forse è il caso di presentare anche altri aspetti del Presidente russo. Il rischio, altrimenti, è quello di cadere nel solito giochino che piace tanto ai mondialisti: tesi/antitesi/sintesi.

Abbiamo recentemente ricevuto questa email:

Gentili autori di LoSai,
vorrei chiedervi se poteste scrivere un articolo riguardante Putin, fare una sua breve biografia; vedete io nutro molta stima per questo personaggio, e il mio pensiero riguardo a lui è: “Che Dio ce lo conservi!”.

Tuttavia mi è venuto recentemente il dubbio che in questo malvagio mondo in cui la quasi totalità delle persone e delle cose è controllata in qualche modo, anche il presidente russo non sia incluso nei piani satanici della massoneria (i miei dubbi sono stati alimentati da questo articolo che ho trovato nell’archivio di stampalibera).

Grazie per il vostro eccezionale lavoro.

Un affezionato anonimo lettore.

Ieri invece ci ha scritto Matteo Simonetti, che ci ha mandato un suo articolo “controtendenza”. Di seguito pubblichiamo prima l’articolo di Matteo e dopo quello segnalatoci dal lettore anonimo.

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- di Matteo Simonetti -

Premetto che chi scrive conosce i vecchi e nuovi colonialismi atlantisti, che non ha esitato a condannare le intrusioni Usa e Nato in giro per il mondo, che inorridisce di fronte a questa Europa delle elite bancarie, che sa quali minoranze di pressione agiscono realmente dietro le quinte della politica estera statunitense e non solo… premetto questo e do per scontato che capiate che potrei premettere altro. Poi mi chiedo: non è però il caso che riportiate Putin dove gli spetta,  o almeno giù da quello scranno su cui l’avete sistemato?
No, perché sinceramente si tratta di un orsetto greve e dallo stile ridicolo, che si fa fare le foto coi finti Rayban mentre dà due schiaffi a un tigrotto e che fa cantare le canzonette al coro dell’armata russa. Persino Starace aveva più buongusto. Questo per restare alla superficie. Riflettiamo a un livello un po’ più profondo. Chi lo osanna per qualsiasi baggianata dimentica come si sia ammantato di promesse e altisonanti dichiarazioni nel caso della vicenda libica senza però muovere un dito. Al massimo possiamo considerarlo un buon protettore della Russia ma mi pare patetico chi gli assegna improbabili spinte idealistiche e spera di ripararsi sotto alla sua gonna. Forse chi lo osanna è troppo giovane, ha la memoria corta,  o semplicente non è mai stato in Lituania e parlato con chi l’occupazione russa, con tanto di imposizione della lingua,  la conosce troppo bene. Ci sarà un motivo per cui i popoli baltici videro l’invasione nazista come una liberazione!
Perché o Putin é figlio del peggior comunismo realista,  la più triste delle forme di dominio,  la cui totale provenienza dal messianismo apocalittico ebraico è ormai certa, o è un parvenu creato dalla peggiore emersione del capitalismo barbaro del dopo Gorbaciov. Decidete voi.
Questo per dire che non ci si deve sentire costretti alla scelta del meno peggio cioè Putin, rispetto ai mostri dei governi Zog ultraliberisti. Anche nella nostra infinita debolezza occorrerebbe concentrarsi su di un sano nazionalismo italico, che ha già abbastanza modelli, senza andarsi a cercare nuovi improbabili eroi. Fuggire dalle fauci di un leone per cadere in quelle di un orso non mi sembra né saggio né dignitoso. No quindi allo zerbinismo e al leccaculismo dell’ansioso cercatore di salvatori “macedoni” dalla nostra decadenza.
Putin quindi “nostrissimo” un fico secco. Sono barbaracci, rispettabili per carità, ma che con noi non c’entrano né devono entrarci nulla.

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FIGLI DI PUTIN… OVVERO IL SISTEMA DELLA VODKA-COLA

Putin in occidente viene rappresentato come il baluardo da contrapporre al NWO, colui che fa da contraltare ai potenti sionisti occidentali, colui che vorrebbe creare il macro stato dell’ EURASIA…
Così veniva disegnato ai tempi di RE SILVIO, e sembrano passati secoli da quando li osservavamo increduli ed attoniti prendere decisioni politiche ed economiche, quando venivamo a sapere dei loro loschi affari, quando ci regalavano perle di saggezza e battute triviali maciste sul genere femminile…
Hanno lavorato con dedizione ad una fase politica, Putin è rimasto e svolge ancora con coerenza il ruolo che l’ORACOLO gli ha affibiato, recita come tutti i leader mondiali, il ruolo del finto oppositore dell’occidente…

Detto così fa ridere, nel senso che è logico ed ovvio NON SIA VERA questa rappresentazione felice ma fallace, tipica del peggior complottismo revisionista e reazionario, cavallo di troia degli ILLUMINATI che creano ad hoc questi personaggi, finti eroi, per contenere e controllare la protesta, convogliata in questo caso come in molti altri, in un populismo qualunquista atto a comprimere a destra una potenziale critica al sistema, continuando ad attingere nel bacino che una volta la sinistra sapeva cavalcare e che oggi abdica preferendo essere lo zerbino dei poteri forti e di fatto essere ALTRA DESTRA rispetto a quella che già controlla tutto il mondo moderno…
In un clima apocalittico da ANNO ZERO, un personaggio come Putin viene da molti percepito come un novello zorro senza il baffo, nano ed ariano, una sorta di finto giustiziere, non si capisce poi di cosa… Ma questo accade perchè il sistema mediatico degli ultimi 30 anni, in mano a certi personaggi voluti dalla massoneria NERA e dalle società segrete ARIANE, ha imposto questo modello culturale come da noi impose quello di RE SILVIO…
Non a caso sono diventati amici e confidenti…!!!

Se invece avessimo voglia di sfidare la MATRICE ed abbattere i soliti luoghi comuni, siano essi complottisti che mainstream, potremmo facilmente capire che un personaggio del genere non può che essere colluso con il macro-sistema e con la sinarchia.
Putin è un ex ufficiale del KGB. Noto torturatore e violentatore, all’epoca ordinò vari omicidi di stato eliminando oppositori, controllando le contestazioni, comprimendo il dissenso con ogni arma…
Crollato il Comunismo, passò sul carro alato dei vincitori, trasmutandosi in liberista mafioso, creando uno dei più potenti stati mafiosi della storia dell’umanità, cioè l’odierna Russia in mano a criminali sanguinari e alle mafie terroristiche di stato…
Al KGB venne dato un nuovo nome, FSB che è l’acronimo di Federal Security Service.
Il GATTOPARDO russo venne accolto come innovatore e fedele nazionalista, ma questo era ed è il suo ruolo sinarchico deciso altrove, essendo la Russia di oggi altra sede dei sionisti, gli stessi che a parole dice di voler combattere, e questo è facilmente dimostrabile avendo ricevuto il suo paese dalla Perestroika in poi, miliardi e miliardi di dollari all’anno, spartiti tra le mafie potentissime e dall’ apparato militare rinvigorito dai soldi yankee…

Oggi la Russia è diventata per contrappasso lo stato dove il privato ed il capitale conta di più che altrove, peggio del Far West, dove le elezioni populiste sono ovviamente taroccate, dove le opposizioni contano meno che nella precedente dittatura sovietica… Sono rimasti solo gli aspetti deleteri del Comunismo, è rimasta la repressione fascista dell’apparato militare, è rimasta la propaganda, è rimasto il classimo imperiale, ma sono state tolte quelle poche garanzie che almeno il Comunismo prevedeva e garantiva…
Oggi in Russia l’oligarchia dominate è potentissima e ricchissima a discapito della popolazione, la mafia controlla la società ed impone una feroce dittatura fascista come poche volte abbiamo visto al mondo, peggio che in sud-america, dove almeno eravamo più informati sulle disgrazie perpetrate dai fascismi locali…
Oggi in Russia è nato il TEKNO-FASCISMO, una sorta di turbocapitalismo reazionario ed iperliberista, nazionalista, feroce e mafioso…

Putin è un uomo molto ricco e possiede molte risorse petrolifere.
Roman Abramovich (miliardario russo residente a Londra) è suo socio di affari e viene chiamato “il cassiere di Putin”.
Non esiste alcuna crescita economica in Russia. Fuori da Mosca ci sono solo case fatiscenti, strade dissestate, vecchie fabbriche grigie, uno scenario post-apocalittico terrificante…
Negli anni 90 il governo russo iniziò a vendere il petrolio all’Occidente ma nulla è stato investito nell’economia russa. Parte dei soldi sono serviti ad importare merci mentre la parte più grande se la sono spartita i boss mafiosi padroni degli impianti di estrazione.
Tutto questo processo è stato ideato nelle logge delle società segrete nordiche, distretto ariano del peggior sionismo al soldo dei soliti noti della SKULL & BONES, diventando l’ennesimo distretto del crimine in chiave VODKA COLA
Aver costruito uno stato mafioso, destrutturando dall’interno la Russia è un progetto deciso almeno 30 anni fa, quando il famoso bilancino dei maghi fu spostato a destra, quando crollò il muro di Berlino e la Russia fu di fatto cooptata dall’occidente, sia economicamente che a livello di società segrete, ricevendo in cambio il soldo occidentale…
Il ruolo assegnato dai maghi a Putin, fu quello di rappresentare il finto contraltare che invece con il Comunismo un tempo esisteva realmente e serviva perlomeno a contenere l’espansionismo americano, mentre oggi non esiste più essendo diventato uno stato iperliberista troppo simile ai suoi vecchi nemici…
Il sistema Russia attuale è altro mondo yankee, condivide gli stessi ideali, condivide le stesse banche, condivide le stesse mafie, condivide gli stessi meccanismi economici, troppo per incarnare un novello ROBIN HOOD anti-americano…
Il compito del BILANCINO dei maghi fu quello di spostare l’asse politico a destra verso la fine degli anni 70 ad oggi, progetto in realtà nato almeno 30 prima, ma realizzato sincronicamente con l’arrivo delle nuove destre mondiali, come quelle dei REAGAN, delle THATCHER e l’arrivo della PERESTROIKA, cavallo di troia del capitale ed ennesimo baluardo anti-socialista ed anti-democratico…

Si potrebbe obiettare dicendo che anche il Comunismo nacque dalla massoneria e fu anch’esso progetto sistemico sinarchico, ma almeno serviva nell’eterno dualismo a rallentare l’espansionismo dei tekno-cowboys… Ma la stessa sorte è capitata a noi, durante e dopo la strategia della tensione con le stragi di stato, gli omicidi politici, la rieducazione mediatica perpetrata da chi possiede l’etere, la svendita pubblica di stato dei vari Prodi e la cooptazione di quello che un tempo fu il glorioso Partito Comunista Italiano, diventato oggi il parcheggio della peggior massoneria speculativa, mafiosa ed affarista… Stesso meccanismo concettuale, stesso modus operandi, stesse forze arcane che eteropilotano dall’alto novelli burattini della peggior razza…
Lo spostamento dell’asse a destra, fu la vera CHIAVE DI VOLTA che ha condizionato il macro sistema fino alla attuale crisi inventata da un mercato illusorio e virtuale, passando simbolicamente per l’11 settembre, guerre in ogni dove e finte rivoluzioni nord-africane…
Anche l’EURO rappresenta un passaggio, uno step per destrutturare gli stati dall’interno, indebolendo ulteriormente, secondo agenda sinarchica, i lavoratori, il loro salario, il loro potere d’acquisto, ed oggi anche i loro diritti e pensioni… Ma non è la causa, esso è solo mero strumento, un involucro da riempire e svuotare come un salvadanaio, un’astrazione che vale quanto il mercato vuole, quindi un meccanismo del modernismo che si addatta al NWO, un’avanguardia tecnocratica…

L’asse del mondo si è palesemente spostata a destra come mai era successo, e gli effetti sono davanti ai nostri occhi, un occidente regredito a tutti i livelli e comandato da tecnici al soldo della BCE, una Russia cooptata e retta da un sistema mafioso che recita il finto contraltare, una Cina comprata e corrotta dall’interno dalle banche ROTHSCHILD, insomma tutti che condividono il sistema dell’ORACOLO…
L’ORACOLO ha imposto i meccanismi in tutto il mondo, traslando culture e sistemi obsoleti alla sua ascesa nazista e modernista, tutte le avanguardie economiche condividono gli stessi parametri e la stessa ideologia, RUSSIA COMPRESA…
E’ NATO IL SISTEMA DELLA VODKA-COLA, un pò di STALIN, un pò di felice edonismo post-reaganiano, un pò di ROTHSCHILD, un pò di vecchio KGB… Insomma, dalla padella alla brace…
Anzi, dalla VODKA ai Cani Caldi…

Ecco quindi che si spiega quanto segue e già la cosa puzza non poco di NWO

Truppe russe in Usa, ma è un’esercitazione

Per la prima volta le armate statunitensi e russe si eserciteranno insieme sul suolo americano. L’obiettivo? La lotta al terrorismo

di – il Giornale 29 aprile 2012, 15:51
 Le truppe russe sbarcano negli Stati uniti. Non si tratta di un film alla Alba Rossa, ma di realtà.

Nessuna paura: la guerra fredda è finita da decenni e ora Russia e Usa sono uniti contro un nemico comune: il terrorismo internazionale. Così tra il 24 e il 31 maggio le armate aeree dei due Paesi si eserciteranno per la prima volta sul suolo americano, per la precisione a Fort Carson in Colorado, come riporta il sito di Russian Tv.

“È la prima volta che accade un tale evento”, ha detto il portavoce dell’areonautica militare russa colonnello Aleksandr Kucherenko, “L’armata russa farà parte di un team speciale che si eserciterà con i servizi speciali statunitensi”. Durante le esercitazioni i militari simuleranno raid e ricognizioni volte alla lotta contro il terrorismo. I soldati russi utilizzeranno anche le attrezzature dell’esercito Usa.

Tratto da: Fonte

Contro Putin, l’altra faccia della Russia Lo Sai

Incubo a 5 Stelle: intervista a Roberto Dal Bosco, autore del libro contro il M5S

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Incubo a 5 Stelle: intervista a Roberto Dal Bosco, autore del libro contro il M5S Lo Sai

- di Daniele Di Luciano -

Da pochi giorni è uscito il libro “Incubo a 5 Stelle, Grillo Casaleggio e la cultura della morte” di Roberto Dal Bosco.

Il libro ha già creato molto scalpore dato che il blog di Beppe Grillo ha riportato uno stralcio dell’intervista che l’autore aveva concesso a un giornale locale.

Sia sul blog, che sulla pagina Facebook di Beppe Grillo, migliaia di grillini hanno commentato la notizia, insultando l’autore.

Ovviamente, dato che il libro era appena uscito, nessuno lo aveva letto. Ma i grillini sono così, non hanno bisogno di leggere i libri, a loro basta ripetere gli slogan del guru: uno vale uno e l’onestà andrà di moda… ma l’intelligenza no.

Noi abbiamo intervistato Dal Bosco, che tra l’altro è un ragazzo simpaticissimo. Vi proponiamo un’anteprima. E siamo sicuri che questa volta Grillo e Co. si guarderanno bene dal condividerla sulle loro pagine…

Incubo a 5 Stelle: intervista a Roberto Dal Bosco, autore del libro contro il M5S Lo Sai

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