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Channel: Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale – Lo Sai
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Attenti ai rettiliani!

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Attenti ai rettiliani! Lo Sai

- a cura di Paolo Baroni -

 «Sono quattrocento anni che scalziamo il cattolicesimo, la macchina più forte che sia stata inventata in fatto di spiritualismo. Essa è ancora solida, disgraziatamente».

Così il massone Lafargue, al Congresso massonico di Liegi del 1865 (cfr. AA. VV., La Massoneria. Ecco il nemico!, Editrice Civiltà, Brescia 1995).

«Nostro scopo non è di restaurare l’induismo, ma di cancellare il cristianesimo dalla faccia della terra».

Così Madame Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), occultista, satanista, nonché prima presidentessa della Società Teosofica (cfr. R. Guenon, Il Teosofismo, Edizioni Arktos, 1987, vol. I, pag. 13). La Blavatsky sosteneva di essere guidata per via medianica da Kuthumi, El Moyra, e Saint Germain, tre spiriti-guida o «Maestri Supremi», come li chiamava la Blavatsky.

«Innanzitutto combattere Roma e i suoi preti, lottare ovunque contro il cristianesimo e scacciare Dio dai Cieli»

Così Annie Besant (1847-1933), attivista femminista e seconda Presidentessa della Società Teosofica, nel suo discorso di chiusura al «Congresso dei Liberi Pensatori», tenutosi a Bruxelles nel 1880 (cfr. R. Guenon, Il Teosofismo, Edizioni Arktos, 1987, vol. I, pag. 13).

Chi si interessa di Nuovo Ordine Mondiale o di Società Segrete si sarà certamente imbattuto in pagine webforum o siti che parlano dell’oscuro complotto ordito dai «rettiliani». Secondo questa bizzarra teoria, ai vertici dei circoli mondialisti, delle Logge massoniche e delle Family Bank siederebbero creature malvagie david ickeprovenienti dallo spazio – i rettiliani appunto – che insediatesi alcuni millenni or sono nell’antica Babilonia, dietro apparenze umane, cospirerebbero da secoli per schiavizzare l’umanità intera. Se si approfondisce l’argomento, si scopre che questa credenza è indissolubilmente legata alla figura di David Icke. Ma chi è costui? Nato nel 1952 in Inghilterra da una famiglia modesta, Icke ha giocato nel ruolo di portiere in un paio di squadre di calcio britanniche. Ritiratosi dallo sport nel 1973 per problemi fisici, è diventato giornalista lavorando prima in una radio privata e in seguito alla TV pubblica come cronista calcistico. Lasciata la BBC, Icke è divenuto un attivista del Partito Verde Britannico, raggiungendo in breve la posizione di portavoce nazionale. Nel marzo del 1990, Icke ha affermato di aver ricevuto «un messaggio dal mondo spirituale» attraverso una medium. Questa gli avrebbe detto che egli era un guaritore mandato a sanare la Terra, che era stato scelto per il suo coraggio e che era stato indirizzato allo sport per imparare la disciplina. Secondo la visione, egli avrebbe lasciato la politica e sarebbe divenuto famoso, scrivendo cinque libri in tre anni, finché un giorno ci sarebbe stato un grande terremoto in cui «il mare reclamerà la terra», a causa del cattivo comportamento degli esseri umani che starebbero abusando delle risorse terrestri. Quando Icke disse alla dirigenza dei Verdi quel che aveva sentito, venne immediatamente espulso dal partito. In un’intervista nello show di Terry Wogan nel 1991, due sue controverse affermazionithe biggest secret: the book that will change the world - david icke (prima si autoproclamò Figlio della Divinità e successivamente disse che la Gran Bretagna sarebbe stata devastata dalle maree e dai terremoti) furono accolte con risa dal pubblico in studio mentre i giornalisti, con aria a volte ironica a volte preoccupata, si chiedevano se Icke fosse malato di mente. Dopo esser stato ampiamente ridicolizzato, Icke è scomparso dalla vista pubblica per un breve periodo. Icke stesso ha scritto che, per diversi anni non poté camminare lungo la strada senza venire additato e deriso dalla gente, e che tale esperienza lo aiutò a trovare il coraggio di sviluppare le sue idee rettiliane, poiché non temeva più quello che la gente pensava di lui 1. Il cuore del pensiero di Icke sta nel fatto, come abbiamo detto, che a capo della sètta degli Illuminati (una sorta di potente sètta massonica) ci sarebbero non comuni esseri umani, ma vere e proprie lucertole. Nel 1999, Icke scrisse e pubblicò The Biggest Secret: The Book That Will Change the World («Il più grande segreto: il libro che cambierà il mondo», modestia a parte), nel quale affermò che il pianeta sarebbe controllato da un Nuovo Ordine Mondiale, manovrato da una razza di umanoidi rettiliani chiamati la «Fratellanza Babilonese» (Babylonian Brotherhood). Egli ha scritto:«Le mie ricerche suggeriscono che è da un’altra dimensione, la quarta dimensione inferiore, che il controllo e la manipolazione sarebbero orchestrati. Altre persone sanno che lo è dalla dimensione astrale, la leggendaria casa dei demoni e delle entità nei loro rituali di magia nera». Secondo Icke, il DNA «ibrido rettile-umano» dei rettiliani permetterebbe loro di cambiare dalla forma originaria a quella umana se questi consumano del sangue umano. Sempre secondo lui, i rettiliani, esseri alti oltre due metri, provenienti dal sistema stellare Alpha Draconis, sarebbero dediti a sacrifici umani, avidi di sangue umano e di violenze carnali su dei minorenni e manipolerebbero la gente con riti satanici e con l’ingegneria sociale. Nel volgere di una decina di anni, Icke ha scritto diversi libri, ha realizzato documentari diffusi in DVD in tutte le lingue, ha aperto in rete forum e siti, risvegliando un grande interesse e incontrando al contempo un certo successo.

libri e dvd di david icke

Com’è possibile che idee da film di fantascienza tipo Visitors (che il giornalista inglese Louis Theroux ha definito «veramente, veramente idiote») sono state e siano tuttora oggetto di una così grande attrattiva e siano ritenute attendibili da un numero non trascurabile di persone? Credo che la risposta a questa domanda gesù cristo contro satanadebba essere formulata su due piani diversi. Innanzi tutto, Icke ha intuito che l’omertà esercitata dai mediasu tutto ciò che avviene dietro le quinte della politica avrebbe inevitabilmente lasciato uno spazio vuoto che avrebbe colmato andando incontro all’interesse crescente del pubblico per questo argomento. In secondo luogo, egli ha colto nel segno realizzando che essendo le varie tesi cospirazioniste di una certa serietà 2 imperniate in buona parte sullo scontro tra Cristo e Anticristo, e quindi su base religiosa, soprannaturale, una spiegazione alternativa sgombra da divinità o demoni avrebbe incontrato un maggior consenso di pubblico in una società sempre più scristianizzata 3. A causa di quest’ultimo processo, non solo l’individuo comune, ma anche i moltissimi cattolici sono affetti da un’ignoranza gravissima a riguardo di un piano ordito dalle Logge massoniche di assoggettare una società ormai post-cristiana mediante una futura dittatura che incatenerà non solo i corpi, ma anche degli spiriti. Non è mia intenzione soffermarmi qui su certe tematiche come la presunta esistenza degli extraterrestri – rettiliani o meno, buoni come ET o cattivi come Predator - sia perché ciò esula dalla trattazione di questo articolo, ma anche perché mi sembrerebbe offensivo verso l’intelletto di cui ci ha dotato il Creatore. Da parte mia, posso testimoniare che in tutti i testi redatti da autori affidabili che in oltre vent’anni ho potuto leggere o consultare, riguardanti la Massoneria e il Nuovo Ordine Mondiale che essa desidera ardentemente erigere (la famosa «Repubblica Universale»), non ho incontrato una sola volta nemmeno l’ombra di un complotto che si discostasse da una prospettiva soprannaturale, masolamente un odio plurisecolare satanico per Cristo e per la Sua Chiesa, la Chiesa romana, da parte di uomini che si credono «divinizzati» per via dell’iniziazione demoniaca. Nient’altro che uno scontro all’ultimo sangue tra due modi di vivere, tra due mentalità contrapposte e inconciliabili, tra due società da secoli in lotta tra loro per il possesso delle nostre anime: la Chiesa e la Controchiesa (o se preferite il Cielo e l’inferno). E ciò, si badi bene, è testimoniato non solo da autori che potrebbero essere ritenuti «di parte» (cattolici), ma soprattutto dallala trappola di david icke lettura di istruzioni o di discorsi tenuti da liberi muratori di alto Grado durante vari Congressi massonici che sono giunti in nostre mani. In secondo luogo, vorrei attirare l’attenzione del lettore sulla mancanza di serietà presente in tutta l’opera di Icke. Leggendo i suoi libri (tutti con titoli altisonanti) o navigando nei suoi siti o forum si trova di tutto: a fianco di temi che meritano attenzione come il ruolo giocato dalla Massoneria, dall’Alta Finanza, dall’occulto, dalla manipolazione mentale delle masse, dalla martellante propaganda mediatica, ecc…, come in un grande calderone trovano spazio altri argomenti – scusatemi l’espressione – da complottismo o dietrologia di serie B, come i cerchi nel grano, la Numerologia applicata senza sosta ai nomi o alle date, l’illuminazione interiore stile New Age, l’ufologia, il calendario maya, l’ossessione per la medicina alternativa, per i vaccini, per il fluoro nel dentifricio (che indurrebbe nella persona uno stato passivo), ecc… Questa perniciosa mescolanza tra realtà e fantasia (o fantascienza?) non solo genera nell’individuo una grande confusione, ma soprattutto lo allontana pericolosamente dalla prospettiva del fine soprannaturale e ultraterreno dell’uomo: la salvezza eterna dellanimaIn questo senso, non è esagerato affermare che Icke (e tutti quelli che lo sostengono) è un grande depistatore perché allontana l’uomo dalla Verità per condurlo attraverso una falsa «liberazione» del tipo di quella propinata da Scientology in un mondo privo di responsabilità personali. La mia, dunque, è una messa in guardia verso chi vuole interessarsi seriamente al tema del mondialismo e delle Società Segrete affinché non cada nella trappola dei «rettiliani» o di altre pagliacciate di questo genere.

Note

Vedi pagina web

http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke

2 Mi riferisco in particolare agli studi di autori competenti come Padre Augustine Barruel, Léon de Poncins, Mons. Henri Delassus, Jacques Ploncard d’Assac, Henry Coston (Georges Virebeau), Yann Moncomble, Mons. Ernest Jouin, Nesta Webster, Epiphanius e tanti altri.

3 Non a caso Icke è un acceso sostenitore del neo-evemerismo, un’interpretazione delle religioni in chiave razionalistica secondo cui gli dèi sarebbero personaggi realmente esistiti, divinizzati dai posteri per le loro imprese, e i miti sarebbero ricordi, fantasticamente elaborati, di vicende storiche antichissime. Va da sé che, secondo questa corrente, Cristo e il Vangelo sarebbero miti elaborati a partire da altre figure reali o mitologiche o divinità precedenti (come il dio Sole o l’egiziano dio Horus, ad esempio).

Fonte

Attenti ai rettiliani! Lo Sai


Intervista a un massone della Gran Loggia d’Italia

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Intervista a un massone della Gran Loggia d’Italia Lo Sai

-Davide Consonni-

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Propongo una breve e concisa intervista concessami da un massone “in sonno” della Gran Loggia d’Italia. La dicitura “in sonno” (oppure “dormiente”) indica un iniziato alla massoneria che per motivi personali decide di non partecipare alle tornate rituali e alla vita di loggia per un protratto periodo di tempo perdendo i diritti massonici ottenuti dall’avanzamento di grado ma conservando i doveri assunti con l’iniziazione massonica. Questa intervista è rilevante principalmente per tre motivi: il primo è chiaramente rappresentato  dalle esplosive dichiarazioni contenute nelle risposte che le mie domande hanno ricevuto, il secondo motivo, conseguente al primo, è il pattuito anonimato che ho garantito all’intervistato per ovvie ragioni; il terzo motivo, meno ovvio, consta nel fatto che sulla stampa nazionale sono molto più frequenti interviste concesse da massoni del Gran Oriente d’Italia e altre obbedienze minori, campioni d’apertura massonica verso la società civile per mezzo della stampa, mentre interviste concesse da massoni della Gran Loggia d’Italia sono più uniche che rare avendo quest’obbedienza massonica conservato l’antico gusto tradizionale per il segreto massonico. Passiamo ora ai contenuti dell’intervista.

D: Lei è massone? Di quale grado? Di quale obbedienza?

R: Sono stato massone per 21 anni. Il mio grado era il 4°. Gran Loggia d’Italia Palazzo Vitelleschi, la seconda Obbedienza italiana.

D: Proviene da una famiglia di tradizione massonica?

R: Sì, nella mia famiglia siamo tutti massoni.

D: Cosa pensa dei principi propri della ritualità massonica?

R: I principi dell Massoneria sarebbero universali se non ci fossero i massoni.

D: Fornisce davvero una base morale sufficiente per la crescita spirituale dell’individuo?

R: Sì, fino al 3° grado. Dopo, è solo interesse e politica.

D: Per quali motivi ha deciso di andare in “sonno”? Per quali aspetti criticherebbe la sua obbedienza massonica?

R: Perchè non ho più trovato i principi che fanno della Massoneria una grande organizzazione di morale e virtù: Libertà, uguaglianza e fratellanza. E’ un Obbedienza mista di uomini e donne, ma insieme creano solo confusione e negli ultimi 10 anni ormai la Gran Loggia d’Italia era diventato un partito politico, con tutti i difetti dei partiti politici.

D: Cosa intende quando afferma che la gran loggia d’italia diventò un partito politico?

R: Che un Obbedienza massonica deve avere ideali di “libertà, uguaglianza e fratellanza” e non fare affari e politica.

D: Politicamente la GLDI quale partito/i appoggia e sostiene? 

R: La GLDI , una volta era notoriamente di destra ma ora, con l’ultimo Gran Maestro si è spostata più a sinistra.

D: Che ruolo ricopre l’affarismo e il lobbismo all’interno della massoneria italiana di cui ha fatto parte?

R: Molto alto, ma è meglio che non dica altro.

D: Cosa pensa del rapporto tra Cristianesimo e Massoneria?  Ha conosciuto prelati, preti o sacerdoti massoni?

R: Ci sono molti prelati massoni e ho detto tutto.

D: Quali obbiettivi ritiene che la massoneria infiltrata nella Chiesa stia perseguendo? Si può dire che esista una massoneria come “contro-chiesa nella Chiesa”?

R: Ripeto: la Massoneria e la Chiesa non sono mai andati d’accordo ma ci sono stati e ci sono molti preti nell’istituzione massonica

D: Secondo il suo parere la massoneria italiana è presente nella politica comunale, provinciale, regionale e nazionale?

R: E’ presente e muove le cose in maniera assoluta.

D: Le lascio concludere come meglio crede…

R: Conclusione? La Massoneria moderna non è altro che uno Stato nello Stato e muove le cose come fa la politica ma al di sopra della politica.

 

Intervista a un massone della Gran Loggia d’Italia Lo Sai

Governo Renzi in linea con il NWO!

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Governo Renzi in linea con il NWO! Lo Sai

di:Pietro Di Martino. La crisi economica del nostro Paese ha prodotto una ondata spaventosa di furti e rapine.Secondo l’associazione consumatori dal 2010 al 2013 le rapine sono passate da 35mila a 44mila, più di 120 al giorno, con un incremento del 25%; nello stesso periodo gli scippi sono passati da 14mila a 21mila (+50%); i furti in appartamento da 149mila a 246mila (+ 65%).Dai dati ISTAT su ciminalità e sicurezza, rielaborati dall’Osservatorio sulla sicurezza sussidiaria e complementare dell’Assiv-Confindustria (Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari) le famiglie Italiane che avvertono un rischio criminalità è aumentato.La percezione di insicurezza è salita al 31% nel 2013 rispetto il 26,4% del 2012.Crescono i furti in casa e per quanto riguarda i delitti dello scorso anno abbiano avuto il numero più basso della storia d’Italia repubblicana e monarchica, non possiamo fare a meno di constatare come l’andamento degli ultimi sette anni sia in crescita con oltre 27mila denuncie rispetto al 2007.Un terzo dei denunciati sono stranieri.Riguardo il femminicidio il ministro Alfano dichiara: “non diminuiscono i numeri di omicidi che hanno per vittime le donne e questo e’ un elemento di preoccupazione…”.Nel 2008 le donne assassinate erano 148 su un totale di 614 omicidi. Nel 2009 le donne uccise sono state 172, 159 nel 2010, 170 nel 2011 e 159 nel 2012.Insomma, la situazione nel nostro Paese in termini di sicurezza è davvero preoccupante.Cosa avrà pensato di fare lo Stato Italiano per garantire e salvaguardare i cittadini?Cottarelli, ad esempio, ha aperto la riflessione sulle forze dell’ordine: mantenere cinque corpi di polizia ha ancora un senso?Cralo Cottarelli è stato nominato nel 2013 dal Governo Letta commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica.Ha lavorato nel servizio studi Banca d’Italia tra il 1981 e il 1987 (settore monetario e finanziario) e nell’ENI dal 1987 al 1988.Nel corso degli anni si occupa di economia per differenti dipartimenti del FMI e dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI.Molto cautamente, Cottarelli chiede al Viminale di recuperare, tramite «sinergie» tra le forze di polizia, 800 milioni l’anno prossimo e 1,7 miliardi nel 2016. Al ministro Alfano il difficile compito.Il piano?La chiusura di circa 300 presidi di polizia ferroviaria, postale, stradale, più qualche commissariato, e 50 squadre nautiche.L’arma dei carabinieri ipotizza la chiusura di 17 stazioni e ben 7 compagnie.Il generale dell’arma Leonardo Gallitelli, si esprime così a tutela delle 4.608 stazioni dei carabinieri: “noi difendiamo a tutti i costi questo presidio che non appartiene all’Arma ma agli italiani”.Dunque, il Governo mette a punto il piano tagli in materia di sicurezza.L’elenco delle sedi da chiudere o accorpare è stato trasmesso a prefetti e questori e pare già siano stati individuati, città per città, i reparti che saranno soppressi.Cè anche chi tira fuori la proposta di unificare polizia e carabinieri.Proposta, quella dell’accorpamento, che trova anche il sostengo di Daniele Tissone, segretario Silp-Cgil.Il risparmio sarebbe assicurato,circa 600 milioni…ma anche le proteste. Il sindacato di polizia Sap è assolutamente critico: «Ipotizzano risparmi inesistenti.I presidi che vogliono chiudere sono quasi tutti ospiti di enti, dalle ferrovie alle autostrade, alle autorità portuali, ai Comuni. In qualche caso ci pagano persino la luce. Ci costano pochissimo. Alla fine, sarà solo un modo per spostare 3000 agenti e mettere una pezza al mancato turn-over».In servizio ci sono 95 mila agenti di Ps, 105 mila carabinieri, 60 mila finanzieri. Nel giro di due anni saranno ancora meno: 238 mila; dovrebbero essere 296 mila.Gianni Tonelli, presidente nazionale del Sap teme che questa manovra possa portare a mancate assunzioni future passando dai 15 mila poliziotti sotto organico ai 20 mila/22 mila in meno.I sindacati sono  sul piede di guerra e in vista della riunione convocata dal ministro Angelino Alfano per il 25 marzo prossimo, il Sap avverte: «Altro che spending review, così si mette a rischio la capacità di indagine e dunque la protezione dei cittadini».Oltre il danno, la beffa!Ecco cosa pensa il cittadino.Nonostante i tanti sacrifici per poter arrivare alla fine del mese, ora bisogna pensare anche a difendersi.E infatti, circa 40 famiglie su 100 mila chiedono ai vicini di controllare e 24 famiglie lasciano le luci accese. Ancora limitato invece (4,7 famiglie su 100 mila) il collegamento dell’abitazione con la vigilanza privata.Qualcuno pensa che questo Governo stia facendo bene al Paese.Noi siamo convinti che sia in piena sintonia con il NWO (nuovo ordine mondiale).I motivi sono molteplici ma in questo caso, in un colpo solo fa aumentare la percezione di insicurezza dei cittadini, li condanna a salvaguardarsi in proprio ed ha il giusto alibi per avvicinarsi sempre più all’Eurogendfor.European Gendarmerie Force, una sorta di esercito sovranazionale dotato di poteri straordinari, formato da 800 militari sempre pronti a intervenire in ogni luogo del pianeta e una riserva di di circa 2000 uomini attivabili entro trenta giorni.Non deve rispondere né ai Parlamenti delle nazioni che l’hanno creata, né, tanto meno, a quello europeo di Strasburgo.I suoi membri godono di una totale immunità e autonomia!Benvenuto nella prossima realtà!Per saperne di più:http://www.losai.eu/eurogendfor-la-polizia-europea-uber-alles-con-totale-immunita-giudiziaria-ecco-i-nuovi-gerarchi/                                                                        E pensare che lo Stato potrebbe risolvere il problema sicurezza semplicemente stampando moneta.

Governo Renzi in linea con il NWO! Lo Sai

Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA

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Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA Lo Sai

- di Mauro Feverzani - 

Negli Stati Uniti, ormai, la caccia ai cristiani è aperta. Senza quartiere, senza regole, sistematica e permanente. È feroce, ideologica, diabolica. Non lascia respiro, né scampo. Come ha denunciato lo scorso 14 marzo il sito Voice of the Persecuted: attivisti dell’American Humanist Association hanno addirittura sporto denuncia contro la Bladensburg Peace Cross, una croce eretta quasi un secolo fa, nel 1925, senza che mai alcuno avesse trovato alcunché da eccepire in merito.

Commemora anzi il sacrificio di 49 soldati originari della contea di Prince George, nel Maryland, caduti durante la prima guerra mondiale. Un segno di grande patriottismo, evidentemente sgradito, però, agli umanisti …

Sulla costa degli Usa esattamente opposta, a Lake Elsinore, in California, è la stessa organizzazione ad aver mostrato il proprio volto più crudele. Senza cuore e senza pietà, hanno costretto una madre a togliere la croce posta ai margini della strada, nel punto ove suo figlio aveva perso la vita a causa di un incidente. Ed ancora a Lake Elsinore un giudice ha impedito l’erezione di un monumento, che avrebbe dovuto raffigurare un soldato in ginocchio davanti alla tomba di uno dei commilitoni caduto in combattimento. Sconcertante la causa del veto: il fatto cioè che la tomba fosse indicata, com’è ovvio, da una croce.

Insomma, la croce disturba, abbatterla ovunque è diventato il nuovo obiettivo, anzi l’imperativo del secolarismo organizzato. Ma chi indica la sigla AHA, American Humanist Association? Si tratta di un’organizzazione fondata ufficialmente nel 1941, formalmente per promuovere i «valori progressisti» ed «atei». Si proclama indifferente a qualsiasi discorso di fede, ma di fatto svolge un’azione di radicale contrasto alla presenza religiosa in genere ed al Cristianesimo in particolare, che vorrebbe estromettere dalla società e dalle scuole, anche privando quelle religiose dei fondi pubblici. Per mille motivi. Paladini dello scientismo e del darwinismo più spinti, i suoi attivisti contrastano il ruolo pubblico della Chiesa, che sognano rinchiusa nelle sagrestie, promuovono l’aborto (definendo «estremisti religiosi» quanti vi si oppongano), contrastano l’obiezione di coscienza, sostengono l’indottrinamento sessista nelle aule, cercando d’impedire qualsiasi riferimento all’astinenza.

Vagheggiano un «governo laico», possibilmente universale: la loro, infatti, non rappresenta un’azione isolata, tutt’altro. Sono presenti in oltre 40 Paesi del mondo attraverso l’Internazionale Umanista e l’Ethical Union. Il patrimonio della Fondazione Umanista ammonta ad oltre 3 milioni di dollari (ma puntano a raggiungere presto quota 5 attraverso lasciti, eredità, finanziamenti, raccolte-fondi), editano riviste e libri, gestiscono media, promuovono convegni e campagne di sensibilizzazione.

Il nuovo fronte di scontro è dato dalla riforma sanitaria del Presidente Obama, plaudita, oltre che dagli umanisti, anche dalle meretrici del Nevada, ma bocciata dal buon senso e dalla Chiesa. Non tanto per il fatto di comportare il taglio di 2 milioni e mezzo di posti di lavoro nel giro di dieci anni, né per il fatto di provocare un aumento indiscriminato delle tasse (pari a mille miliardi di dollari), quanto per le sue conseguenze etiche: la riforma obbliga ospedali, università cattoliche ed imprese del terzo settore a dare ai propri dipendenti una copertura assicurativa anche per contraccettivi e farmaci abortivi. Ma rappresenta anche un grave attentato alla libertà religiosa, al punto da spingere la diocesi di Cheyenne, con diverse scuole e charities, a far causa allo Stato Federale. Proprio per questo gli attivisti dell’AHA ne hanno fatto un cavallo di battaglia. Fatti di fronte ai quali anche l’osservatore più sprovveduto ed ingenuo non potrebbe non cogliere i segni di un progetto cristianofobico, concertato a livello internazionale.

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Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA Lo Sai

Caso Moro, rivelazione clamorosa di ex poliziotto: “Servizi segreti scortarono le Br”

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Caso Moro, rivelazione clamorosa di ex poliziotto: “Servizi segreti scortarono le Br” Lo Sai

Aldo Moro, rivelazione clamorosa di un ex poliziotto: “I Servizi segreti scortarono le Br”

Un poliziotto in pensione, Enrico Rossi, ha raccontato all’ANSA sue indagini riguardo ai due misteriosi uomini che erano a bordo di una moto Honda, in via Fani, a Roma, durante il rapimento di Aldo Moro. Le indagini sono nate da una lettera anonima con l’autodenuncia “post mortem” del presunto passeggero della Honda, che ha fornito elementi per risalire al conducente della moto (anche lui morto, nel 2012) e ha riferito che erano “uomini dei servizi con il compito di proteggere l’azione delle Br”.

23 mar – ROMA – E’ il 16 marzo del 1978. Siamo a Roma, in via Fani. Un giorno destinato a rimanere scolpito nella storia e nella memoria degli italiani. Le Brigate Rosse sequestrano il leader della Dc Aldo Moro e uccidono gli agenti della scorta. A 36 anni di distanza, il caso Moro si riapre, grazie alle rivelazioni di Enrico Rossi, ispettore di polizia in pensione. Ecco il suo racconto all’Ansa:

“I servizi segreti scortavano le Br il giorno del rapimento di Aldo Moro. Sul posto c’era anche una moto con a bordo due persone. Dipendevano dal colonnello del Sismi Camillo Guglielmi, che era in via Fani quella mattina. Dovevano proteggere le Br da ogni disturbo”

LA LETTERA ANINIMA – Rossi parla di una lettera scritta da uno degli uomini che il 16 marzo ’78 si trovava a bordo della moto Honda che bloccò il traffico tra via Stresa e via Fani durante il rapimento. La lettera fu inviata a un quotidiano nell’ottobre 2009. L’anonimo forniva elementi per rintracciare il guidatore della Honda: il nome di una donna e di un negozio di Torino. “Tanto io posso dire, sta a voi decidere se saperne di più”. Il quotidiano all’epoca passò alla Questura la lettera per i dovuti riscontri, ma della missiva non si seppe più nulla. A Rossi, che ha sempre lavorato nell’antiterrorismo, la lettera arriva sul tavolo nel febbraio 2011 in modo casuale. Non è protocollata e non sono stati fatti accertamenti, ma ci vuole poco a identificare il presunto guidatore della Honda di via Fani che secondo un testimone ritenuto molto credibile era a volto scoperto e aveva tratti del viso che ricordavano Eduardo De Filippo.

“Non so bene perché ma questa inchiesta trova subito ostacoli. Chiedo di fare riscontri ma non sono accontentato. L’uomo su cui indago ha, regolarmente registrate, due pistole. Una è molto particolare: una Drulov cecoslovacca; pistola da specialisti a canna molto lunga, di precisione. Assomiglia ad una mitraglietta”.

La Honda blu presente in via Fani il 16 marzo del 1978 è da sempre un mistero. I capi brigatisti hanno sempre negato che a bordo ci fossero due loro uomini, ma da quella moto si spararono gli unici colpi verso un civile presente sulla scena del rapimento, l’ingegner Alessandro Marini, uno dei testimoni più citati dalla sentenza del primo processo Moro. Marini fu interrogato alle 10.15 di quel 16 marzo. Il conducente della moto – disse – era un giovane di 20-22 anni, molto magro, con il viso lungo e le guance scavate, che a Marini ricordò “l’immagine dell’attore Edoardo De Filippo”. Rossi si mise sulle sue tracce e incontrò enormi difficoltà: “Non so bene perché ma questa inchiesta trova subito ostacoli. Chiedo subito di interrogare l’uomo che all’epoca vive in Toscana. Autorizzazione negata. Chiedo di periziare le due pistole che avevo trovato in un sopralluogo. Negato. La situazione si ‘congela’ e non si fa nessun altro passo, che io sappia. Capisco che è meglio che me ne vada e nell’agosto del 2012 vado in pensione a 56 anni”. Ma non è finita. “Tempo dopo, una voce amica di cui mi fido – dice l’ex poliziotto – m’informa che l’uomo su cui indagavo è morto dopo l’estate del 2012 e che le due armi sono state distrutte senza effettuare le perizie balistiche che avevo consigliato di fare. Ho aspettato mesi. I fatti sono più importanti delle persone e per questo decido di raccontare l’inchiesta incompiuta”. Il fascicolo che contiene tutta la storia dei due presunti passeggeri della Honda è stato trasferito da Torino a Roma dove è tuttora aperta un’inchiesta della magistratura sul caso Moro.

today.it

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Caso Moro, rivelazione clamorosa di ex poliziotto: “Servizi segreti scortarono le Br” Lo Sai

Volo #MH370: Un’altra cospirazione degli Stati Uniti ?

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Volo #MH370: Un’altra cospirazione degli Stati Uniti ? Lo Sai

Il 13 marzo 2014 Veterans Today hanno detto che potevano dimostrare che il volo#MH370 è “a terra”. I media main stream avvistavano i relitti ma le famiglie dichiaravano di essere riusciti a chiamare e far squillare i cellulare dei loro cari, una circostanza quindi che esclude quella del “jet abbattuto”.

Ora, siamo certi che si tratta di una “operazione occulta” (black op) al più alto livello. Questo fatto da solo non sorprende nessuno. La questione più importante è la ramificazione che una tale verità si porta dietro.
Oggi, nessuno dubita della disavventura del volo 370. Tuttavia, la vera storia è così grande che non può e non sarà mai detta, così come per misteri simili come l’11 Settembre 2001, possiamo aspettarci delle spiegazioni degli eventi inverosimili e  fiabeschi fino a quando queste versioni non riceveranno riconoscimento ufficiale.
Solo i morti conoscono la verità.
Il brano che segue è preso da un ex colonnello di volo della US Air Force che attualmente vola il Boeing 777/200 per una grande compagnia aerea:
“Solo un rapido aggiornamento con quello che so sulla vicenda del volo Malese 777 scomparso. Il Boeing 777 è il velivolo che io volo. E’ un grande, sicuro aeroplano. Ha, per la maggior parte, una tripla ridondanza nella maggior parte dei sistemi, per cui se si rompe un sistema (non parti di un sistema), ci sono solitamente più 2 strumenti identici che possono reggere il carico. E’ inoltre progettato per essere facile da essere usato per cui anche piloti provenienti dal terzo mondo possono correttamente manovrarlo. A volte, anche questo non funziona …
Ci sono molti modi per il 777 di volare e ci sono livelli di sicurezza e di ridondanze  integrate nel velivolo. Ci sono tanti sistemi di comunicazione sul velivolo: 3 VHF, 2 sistemi SatCom, 2 impianti radio HF, oltre al transponder e attività di monitoraggio in ‘tempo reale’ attraverso il CPDLC (Controller Pilot Data Link Clearance), il ADSB (Data Service Air ), attraverso i sistemi SatCom e ACARS (Aircraft Communications Addressing e di reporting), attraverso il VHF,  i sistemi HF e il Satcom. I controllori del traffico aereo sanno dove siamo, la velocità,  l’altitudine, ecc così come tutto quello che viene mostrato sui nostri computer e sui sistema di guida del volo. Una sorta di Grande Fratello della sicurezza! Tuttavia, la maggior parte di queste cose possono essere spente.
Ma, ci sono alcuni sistemi che non possono essere spenti e uno è il sistema di controllo del motore. L’aereo della Malaysia, come il nostro 777-200, utilizza i motori Rolls Royce Trent. La Rolls Royce affitta questi motori  ma vengono monitorati da loro per tutto il tempo in cui sono in esecuzioneIn realtà, qualche anno fa, uno dei nostri 777 aveva sviluppato una perdita di olio parziale nel motore. Non era male nulla di allarmante, tanto è vero che i nostri sistemi di allarme del velivolo non lo avevano segnalato, ma la Rolls Royce stava monitorando i suoi motori sul loro computer. Loro sono stanziati in Inghilterra, ma si sono messi subito in contatto con il nostro volo in (omissis), inviando un messaggio per l’equipaggio tramite il sistema SatCom nel Pacifico settentrionale, dicendogli di monitorare attentamente la pressione dell’olio e le temperature del motore di sinistra.
L’equipaggio ha fatto tutto ciò che era stato indicato dalla RR ed il volo è atterrato senza complicazioni, Ottima tecnologia. Comunque, il punto è che RR controlla SEMPRE i motori, il 100% delle volte che i suoi motori operano.”
Questo sistema è stato monitorato per almeno 5 ore dopo che l’aereo è stato inizialmente riferito come precipitato, una segnalazione errata che non è stata casuale.
Al fine di esaminare in questa storia nella maniera corretta, si deve rispondere alle domande giuste. A volte le domande giuste non sono le migliori domande, sono solo le uniche a cui si possa rispondere.
Il “mistero” del volo 370, sottoposto agli strumenti di analisi dei professionisti dell’intelligence dimostra l’esistenza di una cospirazione governativa che coinvolge più paesi. Questa è una dichiarazione molto generale, apparentemente anche una supposizione campata in aria. Ma non lo è.
 
L’incidente del volo “370″ fornisce le basi per la comprensione non solo dell’11 Settembre, ma spiega il mosaico ad incastro delle  finte rivoluzioni colorate messe in scena, dei crolli economici, delle finte uccisioni di massa e del sistematico lavaggio del cervello che viene fatto a tutte le generazioni.
 
Vedete, far “scomparire”, un aereo di linea oggi è al di là dell’impossibile, al di là di ogni trucco di magia. Quando l’impossibile è compiuto una volta, si accetta il fatto che possa essere già accaduto altre volte; una volta instaurato questo meccanismo, non ci sono più congetture.
Normalmente, i crimini comprendono tre componenti, “significato, movente e opportunità”.
Non sapremo mai perché  il volo 370 è stato preso, perché i passeggeri e l’equipaggio sono stati uccisi. Chi conosce e chi decidesse di parlare sarebbe morto come quelle sull’aereo. Quello che dobbiamo accettare è che ci sono delle domande le cui risposte sono semplicemente inimmaginabili.
Dobbiamo ragionare su quello che sappiamo e su cosa significa. Sappiamo che un aereo di linea è stato preso, trasportato a migliaia di chilometri. Abbiamo ipotizzato che l’aereo è atterrato a Diego Garcia, i corpi rimossi ed eliminati. In quanto a ciò che l’aereo stava trasportando è inutile chiederselo…
Certamente non erano “batterie di litio”come viene segnalto oggi.
Sappiamo che queste cose per certo:
  • I responsabili sono terroristi completamente sanzionati dai governi con un ampio controllo sulla stampa internazionale
  • La volontà di fare qualcosa di così sfacciato è una prova molto reale che questa non è la prima volta che accade. Fa sorgere degli interrogativi per l’11/9/2001 riguardo le capacità e l’intenzione. Se “loro” l’hanno fatto adesso, lo hanno fatto anche allora e lo faranno di nuovo se lo”loro” desiderano.
  • Progetti recenti per attacchi terroristici contro strutture ucraine dell’aviazione, come indicato nella e-mail intercettate e pubblicate da “Anonymous Ucraina” avevano lo stesso intento e capacità quasi identica.
Gli aeromobili moderni non possono scomparire. Essi non possono essere dirottati o rubati, non senza il pieno coinvolgimento di un comando SOCOM o Operazioni speciali con la possibilità di controllare la segnalazione di notizie, sopprimere non solo il radar, ma i dati del sensore, così tanti dati che solo pochissimi hanno un’idea remota di quanto stravagante questa storia sia.
Abbiamo già sentito, di prima mano, come l’aereo possa essere ascoltato in modi che non possono essere spenti. Così, sappiamo che il team di Rolls Royce può dirci con una precisione di 30 metri dove sono i loro motori ( o quanto meno dove sono stati accesi l’ultima volta) eppure non hanno mai detto una parola.
Accetta questo come prova, sappiamo che un’agenzia di intelligence britannica è parte del destino del volo 370. Questo è ormai “un dato di fatto.”
Quattro nazioni hanno la capacità di tracciare il volo malese  370. In realtà, la disattivazione delle comunicazioni aerei è una cosa impossibile.
Tracciare l’intracciabile.
Tutto su questo pianeta è soggetto a quello che viene chiamato “Layered ISR”. ISR è l’acronimo di Intelligence, Surveillance e Reconnaissance. Per “strati” ci riferiamo ai satelliti, a partire da orbite geostazionaria fino al LEO, o “Low Earth Orbit”.
Questi satelliti controllano l’intero spettro elettromagnetico e includono l’SAR (Synthetic Aperture Capability).
Tutto ciò che si muove, a terra o in mare, sotto il mare, anche sottoterra, è guardato e ascoltato.
Sotto questi vi sono dei nano-sensori che vengono sostenuti in atmosfera. Non voglio nemmeno cominciare a spiegare che cosa essi fanno, ma la loro funzione è “iperspaziale” piuttosto che “iperspettrale”.
Quando parliamo “iperspaziale” facciamo rabbrividire i fisici.
Tutto ciò che si trova al di sotto di essi  è sorvegliata, monitorata o percepito. Dovete capire che non abbiamo davvero bisogno di radar. Tutta la nostra atmosfera è una zuppa elettromagnetica, un “mare” per così dire di segnali Wi-Fi, radio AM, emissioni di particelle, un milione di fonti, tutto si riflette, rallentato, assorbita o amplificato, dipingendo un quadro molto completo di tutto ciò che si muove. Tutto è percepito, registrato, esaminato da algoritmi complessi per i comportamenti anomali che rappresentano “minacce”.
Gli aerei non scompaiono, un moscerino ha difficoltà a “scomparire”.
Subito dopo l’aereo “scomparso”, un gruppo di lavoro è stato messo insieme guidato dal tenente colonnello Stephen Avery, ex pilota USAF SOCOM e a capo della sicurezza per una grande compagnia aerea. Ad aiutare Steve vi è l’ex agente speciale Frederick Coward, che ha guidato le operazioni dell’FBI per l’Asia.
A coordinare la squadra con le agenzie di intelligence, un “ufficiale”,  James Hanke,proveniente dal più efficace gruppo della difesa, la Adamus. Era a capo delle Operazioni G2 della Terza Armata, un ex ufficiale dei servizi segreti delle Forze Speciali.
Quello che abbiamo trovato è stupefacente. Per mettere tutto questo in un contesto, abbiamo guardato indietro all’11 Settembre, quando la CNN, sulla scena del Pentagono non era riuscita a trovare alcuna prova che un aereo fosse stato lì.Guardare per cerdere.
 
RISULTATI PRELIMINARI

I nostri risultati preliminari:

  • La cover-up (distorsione dei fatti) è iniziata non appena l’aereo è andato fuori rotta. Tutte le successive comunicazioni facevano parte di una cospirazione. La posizione, la velocità e la posizione dell’aereo per le 5 o più ore dopo che era “precipitato” erano note.
  • Se uno qualsiasi dei sistemi multipli dell’aereo fossero stati disattivati, di per se, avrebbero prodotto “informazioni” e dati. Quale sistema è stato spento per primo? Quanto tempo è passato tra lo spegnimento dei sistemi? Dov’era l’aereo quando i sistemi sono stati spenti?
  • Perché i controllori di terra non hanno tentato di contattare l’aereo quando i sistemi sono stati disattivati, in particolare ora che sappiamo per certo che gli altri sistemi erano attivi, oltretutto adesso sappiamo che l’aereo era in volo.
  • Una vera e propria indagine delineerebbe ciò che era conosciuto, chi lo conosceva, quando erano venuti a conoscenza di ciò e perché non sono riusciti a comportarsi in modo coerente con le procedure, in linea con il senso comune e in contrasto con la complicità criminale in un grande atto di terrorismo.

Fonte

Volo #MH370: Un’altra cospirazione degli Stati Uniti ? Lo Sai

La massoneria vuole cremarci tutti. E gli ignoranti cadono nella propaganda

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La massoneria vuole cremarci tutti. E gli ignoranti cadono nella propaganda Lo Sai

- di  Daniele Di Luciano -

Sempre più persone decidono di cremarsi. Perché? Se lo chiedessimo a loro ci risponderebbero che lo fanno per motivi ecologici, per far risparmiare la famiglia, per non creare problemi logistici ai cimiteri, ecc..

La verità, come al solito, è un’altra. Ogni tendenza della nostra società, globalizzata e indottrinata dai mezzi di propaganda di massa, è voluta dall’élite. E per “élite” intendo la massoneria.

Qualcuno decide a priori cosa dovranno pensare domani milioni di persone. Ovviamente non possono essere espliciti: non potrebbero condizionare la gente se dicessero “dopo la morte, decidi di cremarti, te lo impone la massoneria e tu devi obbedire”. No, non funzionarebbe. Allora forniscono una serie di motivazioni per le quali la cremazione sarebbe meglio della sepoltura e poi utilizzano i mass media per propagandare queste motivazioni.

E nel giro di poco tempo, ecco che tanti cominciano a ripetere le stesse motivazioni, magari credendo di esserci arrivati da soli, o addirittura di aver avuto un’idea alternativa.

Per dimostrare che il fenomeno della cremazione è voluto dalla massoneria, citerò solamente siti massonoci e siti di società che forniscono questo importante servizio.

Iniziamo con il sito massoneriapistoiese.com. Cito l’articolo “Massoneria italiana e cremazione” che trovate qui.

Dopo qualche secolo dall’instaurazione del Cristianesimo, la cremazione dei cadaveri fu abolita poiché considerata una istituzione pagana.

Prima considerazione: la massoneria viene definita, dagli stessi massoni, la “Contro Chiesa”. Il primo obiettivo della massoneria è la distruzione della Chiesa cattolica (poveri illusi). Alcuni lettori potrebbero pensare che la Chiesa cattolica sia essa stessa una specie di massoneria. A questi lettori rispondo scrivendo che saranno sempre di più le persone che la penseranno come loro… A buon intenditor…

Andiamo avanti, sempre dal sito dei massoni di Pistoia:

In età moderna si ricomincia a discutere di cremazione nella Francia rivoluzionaria, alla fine del 1700.

[...] Così anche il paradigma cremazionista fu indissolubilmente legato ad un progetto massonico di modernizzazione della società per questioni non solo igieniche, ma anche morali, religiose ed economiche.

[...] II 18 Giugno 1867 il Fratello [massone] Salvatore Morelli, presentò agli uffici della Camera dei Deputati una proposta di Legge per circoscrivere il culto cattolico nella Chiesa e sostituire ai Campisanti il sistema della Cremazione.

[...] Per farlo conoscere Morelli lo stampò a sue spese, con una prefazione con cui [il fratello massone] Giuseppe Garibaldi lodava chi aveva osato, “con audacia senza pari, sfidare i pregiudizi dei secoli”.

Affiliato alla Loggia “LA CISALPINA” di Milano, Gaetano Pini fu uno degli esponenti più attivi del nuovo movimento cremazionista.

[...] Diede così vita all’istituzione della scuola per rachitici, e nel 1878 fondò la “REALE SOCIETÀ’ ITALIANA DI IGIENE” e la prima “Società per la Cremazione Italiana”, impegnandosi poi per far nascere molte altre società nel Nord della penisola, riuscendo a collegarle tra loro dopo averle raccolte in una “Lega Italiana delle Società di Cremazione”, tutte presiedute o coordinate da esponenti della Massoneria.

Elaborò gran parte del materiale che a mezzo della Massoneria servi alla preparazione della legge Crispi del 1888, che permise alla pratica della Cremazione di entrare ufficialmente nel nostro Ordinamento.

Il GOI (istituito nel 1861 nello stesso anno in cui nacque lo Stato Italiano), deliberò, il 26 Maggio del 1874, che i fratelli si sarebbero impegnati a promuovere presso i Municipi l’uso della cremazione.

[...] A Pistoia la “Società per la Cremazione” fu costituita nel Febbraio del 1883 e l’impianto crematorio venne inaugurato nel 1901, grazie all’appoggio delle Logge Massoniche locali [...]

Può bastare? Ma la massoneria non vuole la cremazione sono per andare contro la Chiesa cattolica, la cremazione ha un significato simbolico ben preciso. E i fratelli di Pistoia ce lo spiegano alla fine dell’articolo:

Nella scelta cremazionista dei Massoni del secolo scorso si deve ricercare, oltre alle già accennate motivazioni scientifiche, tecniche ed igieniche, una più profonda concezione della morte della spiritualità iniziatica, che consiste nella consapevolezza nella potenzialità insita in alcuni uomini di potersi reintegrare nell’Essenza Prima. [...]

Il significato mitico del Fuoco si perde nella notte dei tempi: nel linguaggio alchemico il Fuoco è un sostanza pura, eterna, indispensabile per il compimento della Grande Opera. [...]

Attraverso il Fuoco l’uomo dovrebbe bruciare tutte le sue scorie e, divenuto pura scintilla, unirsi alla Fonte da cui si è separato.

Capito? Il fuoco purificatore che aiuta l’uomo-divinità ad abbandonare la materia (il corpo) per tornare ad essere solo energia-tutto. La cremazione, quindi, come mezzo per compiere la gnosi, la grande opera…

Sarà un caso che il tempio crematorio si chiami tempio, come il tempio massonico? Ci risponde sempre lo stesso sito:

Sono molti, in questo senso, gli edifici crematori del secolo scorso che ripropongono la simbologia del Tempio: a Milano in stile dorico-greco, il Tempio è sormontato da un Gallo in bronzo, che simboleggia l’annuncio della Luce del giorno, ma anche l’annunciatore esoterico della Luce Massonica; a Torino le urna cinerarie sono sormontate da una Piramide; a Roma, nel cinerario del Verano, vi è una complessa alternanza di simboli politici ed esoterici, dove campeggia l’edera, pianta funebre che rappresenta Dioniso, e che come lui simboleggia la morte rituale e la rinascita, la Luce e l’Oscurità, il calore e la freddezza.

Se a qualcuno non bastasse questo corposo documento, aggiungo un altro paio di fonti.

Esiste il quadrimestrale della società pavese per la cremazione, che si chiama “il Ponte”. Il ponte è anche l’immagine che compare su tutte le banconote in Euro. Anche questo simbolo ha un significato ben preciso, simile a quello che esotericamente ha l’arcobaleno. Rappresenta il dialogo con la divinità, il passaggio tra il terreno e il celeste. E quando si tratta di massoneria, per “divinità” non si intende esattamente il Dio buono che i profani tendono ad immaginare…

In ogni caso, in questo numero della rivista per la cremazione, da pagina 8 a pagina 11, c’è un articolo dal titolo “Medici, cremazionisti ma anche massoni” che inizia con una bella apologia della massoneria:

Al di là dei pregiudizi, questa concomitanza di vedute medici-cremazionisti-massoni ha prodotto effetti di grande valore sociale. Del resto, malgrado alcune fughe verso il materialismo  irreligioso, la Massoneria moderna, che prese corpo negli ambienti del protestantesimo anglicano agli inizi del Settecento, ha sempre combattuto  fanatismi, superstizioni e pregiudizi, promuovendo messaggi di tolleranza e altruismo con l’aspirazione di migliorare l’uomo.

Ma non finisce qui. In Italia la SoCrem (SOcietà CREMazioni) è una delle società più attive. Sul sito socremtorino.it, troviamo la “memoteca” in cui sono elencati i “personaggi illustri” che si sono fatti cremare. Dei testimonial postumi, insomma… bah.

Comunque, tra questi personaggi, ci sono molti nomi di attivi cremazionisti cremati e, contemporaneamente, massoni (clicca sul nome per leggere la biografia): Amerigo Scolaro, Ariodante Fabretti, Vittorio Amedeo Mirano, Vincenzo Giovanni Scarpa, Giovanni Lerda, Francesco Muller, Francesco Martiny, Florio Foa

Ma il popolino tante cose non le sa e quindi, quando la massoneria attiva i mezzi di propaganda di massa, gli italiani abboccano.

Ultimamente è uscito l’articolo su meteoweb.eu: “Rivoluzione epocale, addio ai cimiteri: dopo la morte ognuno di noi potrà diventare un albero con l’urna Bios di Martin Azua“.

E tutti a condividere e a sognare la cremazione…

L’autore dell’articolo conclude:

Potremmo approfittarne per dare un senso ulteriore alla nostra vita all’insegna del rispetto ambientale. Ci auguriamo che quest’idea geniale diventi una rivoluzione epocale, riuscendo a dare una scossa alla nostra cultura troppo ferma su posizioni antiche e assolutamente superate dai tempi.

Io invece mi auguro che la gente non aspetti la morte per dare un senso alla vita, e prego che le posizioni antiche, cattoliche e antimassoniche, prevalgano sempre sulle minchiate newage, gnostiche e sataniche.

La massoneria vuole cremarci tutti. E gli ignoranti cadono nella propaganda Lo Sai

Sesso di gruppo e stupefacenti nel tempio massonico di Battle Creek

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Sesso di gruppo e stupefacenti nel tempio massonico di Battle Creek Lo Sai

[Traduzione per LoSai.eu di Stefano Alletti]

ORGIA SOTTO EFFETTO DI STUPEFACENTI NEL TEMPIO MASSONICO DI BATTLE CREEK

La polizia di Battle Creek ha effettuato una retata nel tempio massonico, dopo alcune denunce anonime, che descrivevano orge con droghe pesanti. 

Le fonti della polizia descrivono la scena in Avenue Michigan totalmente fuori controllo con decine e decine di arresti.

In questo momento gli investigatori lavorano con i responsabili della città per garantire che non si ripetano fatti del genere. 

Si tratta di un’organizzazione segreta situata nei pressi del commissariato di polizia di Battle Creek e del palazzo di giustizia. 

« Si prega di chiamare il nostro bel tempio massonico e parlare con Charlie per l’affitto della struttura », ci dice la voce della segreteria telefonica, quando abbiamo provato a chiamare la loggia massonica. 

Così abbiamo deciso di chiamare Charlie e chiederli spiegazioni riguardo le orgie, che ci sono state descritte come « fuori controllo » dalle nostre fonti della polizia locale. 

Alcune fonti ci hanno dichiarato che quando il primo ufficiale della polizia è entrato nello stabilimento, è rimasto scioccato dalle scene che si sono presentate davanti ai suoi occhi. Coppie, che sotto effetto di droghe, si facevano riprendere in video da altre persone durante atti sessuali.

Charlie ci ha detto che solitamente i massoni evitano di farsi riprendere in video, ma ha anche indicato a Newschannel che non era al corrente dei numerosi arresti. Inoltre ha sottolineato che lo stabilimento era stato affittato per 900 euro con il pretesto di una serata dansante.

Intanto però la polizia ha dichiarato che avrebbe investigato non solamente sulle persone che hanno preso in affittato lo stabilimento ma anche sulle persone che lo hanno affittato.

Fonte: http://www.chaos-controle.com/archives/2014/03/27/29535491.html
La notizia fu riportata anche dal DailyMail: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2408655/Police-break-drug-fueled-orgy-Masonic-Lodge-finding-women-dancing-naked-stage-men-filming-sex-acts.html

Servizio giornalistico sulla questione: 

Sesso di gruppo e stupefacenti nel tempio massonico di Battle Creek Lo Sai


Pedofilia: Robert Richards IV non va in prigione, per il giudice “non si troverebbe bene”

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Pedofilia: Robert Richards IV non va in prigione, per il giudice “non si troverebbe bene” Lo Sai

- di Maurizio Elia Spezia - 

Robert H. Richards IV è uno degli eredi di due famiglie molto importanti: la Du Pont famosissima per aver costruito un vero e proprio impero nel campo chimico e la famiglia Richards che ha co-fondato la società di diritto societario Richards Layton & Fingers.

Il signor Richards ha ammesso di aver violentato sua figlia di soli 3 anni, dagli atti processuali risulta che nel 2008 il reo confesso entrò nella cameretta della figlia, cominciò a masturbarsi e a penetrarla con le dita.
La condanna dovrebbe, data l’accusa, essere di 2 anni di carcere obbligatorio come minimo ma per “Mr. Du Pont” non sarà così infatti il giudice ha emesso una condanna di 8 anni ma in libertà vigilata dato che Richards potrebbe “rischiare di non cavarsela in carcere“.

Il procedimento risale al 2008 ma gli atti sono stati resi pubblici solo ora ma per Richards non finisce qui, la sua ex moglie lo ha accusato di aver abusato anche del figlio maschio e anche lo stesso ha dichiarato durante una seduta con un esaminatore dice che “potrebbe esser successo qualcosa con suo figlio ma non ricorda”.
Il caso ora verrà ripreso in mano dagli investigatori dato che l’ex signora Richards ha portato nuove accuse.

Articoli correlati: International buisness time , Il Messaggero

Pedofilia: Robert Richards IV non va in prigione, per il giudice “non si troverebbe bene” Lo Sai

Riunione Bilderberg 2014 in Danimarca

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Riunione Bilderberg 2014 in Danimarca Lo Sai

La riunione 2014 del Gruppo#Bilderberg – un’organizzazione segreta di mediatori di #potere globali – si svolgerà in#Danimarca alla fine di maggio.

L’annuncio è stato dato oggi sul sito ufficiale sito web ‘Bilderberg Meetings’ , in cui si afferma semplicemente: “La 62a riunione Bilderberg si terrà alla fine di maggio 2014 in Danimarca.” Nessuna città o hotel è stato ancora identificato come il luogo della riunione, anche se il gruppo mantiene sempre le sue conferenze in resort di lusso sia in o vicine città importanti o esclusive località turistiche remote . Il 2014 segna il primo ritorno di Bilderberg alla Scandinavia in quanto il gruppo si è riunito in Svezia nel 2001 e la prima volta la conferenza è stata tenuta in Danimarca dal 1969. L’organizzazione elitaria, che si riunisce su base annua sia in Europa, negli Stati Uniti o in Canada, è composto da alcuni tra i più potenti pesi massimi dell’industria, delle banche, della politica, regalità, del mondo accademico e della tecnologia. L’anno scorso, del calibro di Jeff Bezos, Timothy Geithner, Christine Lagarde, Henry Kissinger, la regina Beatrice dei Paesi Bassi, e il primo ministro britannico David Cameron erano tutti presenti. Mentre i media mainstream non riesce abitualmente permettersi di richiedere una copertura stampa dai Bilderberg che caratterizza il gruppo come un semplice “parlare di lavoro” – innumerevoli esempi di organizzazione avente un impatto diretto sulla politica globale sono stati documentati negli ultimi anni, portando a oneri che la gruppo è fondamentalmente antidemocratico in natura. Questo ha portato a sempre più grandi manifestazioni anti-Bilderberg negli ultimi anni, compreso l’anno scorso a Watford, Regno Unito, quando migliaia di persone hanno partecipato a un evento che si è tenuto nei motivi del Grove Hotel, dove Bilderberg stava tenendo la riunione. Prima riunione dell’anno scorso, i giornalisti Infowars che avevano prenotato giorni prima per soggiornare nei giorni Grove Hotel davanti ai membri del Bilderberg arrivati si sono visti cancellate le loro prenotazioni ​ a causa di non meglio specificato problemi di “sicurezza”. Nel 2010, l’ex segretario generale della NATO e membro del Bilderberg Willy Claes ha ammesso che i partecipanti del Bilderberg hanno il compito di attuare le decisioni politiche che vengono formulate durante l’incontro. Ci sono innumerevoli altri esempi di come i Bilderberg hanno influenzato grandi eventi mondiali prima del tempo, raccogliendo presidenti e primi ministri, su base regolare con totale disprezzo per il processo democratico. L’anno scorso, un avvocato italiano ha chiesto che la Procura di Roma indagasse sull’organizzazione clandestina per attività criminali, mettendo in discussione se anche nella riunione del 2011 del gruppo in Svizzera, ha portato alla scelta di Mario Monti come primo ministro d’Italia. Nel 2009, il presidente del Bilderberg Étienne Davignon aveva anche vantato di come la moneta unica Euro è stata un frutto del Gruppo Bilderberg.

Riunione Bilderberg 2014 in Danimarca Lo Sai

Quando un Pontefice piace alla massoneria

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Quando un Pontefice piace alla massoneria Lo Sai

-di Davide Consonni-

[Fonte: RadioSpada.org]

Pochi ricorderanno le incredibili parole con cui il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi accolse l’elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, le riporto per spolverare le memorie:

“Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale. Uomo dei poveri e lontano dalla Curia. Fraternità e voglia di dialogo le sue prime parole concrete: forse nella Chiesa nulla sarà più come prima. Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco, il Papa che ‘viene dalla fine del mondo’ possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa-istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II. Il gesuita che è vicino agli ultimi della storia - prosegue Raffi - ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l’annuncio di una nuova umanità, non il peso di un’istituzione che si arrocca a difesa dei propri privilegi. Bergoglio conosce la vita reale e ricorderà la lezione di uno dei suoi teologi di riferimento, Romano Guardini, per il quale non si può staccare la verità dall’amore. La semplice croce che ha indossato sulla veste bianca - conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - lascia sperare che una Chiesa del popolo ritrovi la capacità di dialogare con tutti gli uomini di buona volontà e con la Massoneria che, come insegna l’esperienza dell’America Latina, lavora per il bene e il progresso dell’umanità, avendo come riferimenti Bolivar, Allende e José Martí, solo per citarne alcuni. E’ questa la ‘fumata bianca’ che aspettiamo dalla Chiesa del nostro tempo”[1].

 

Il Gran Maestro Gustavo Raffi con Emma Bonino

Il Gran Maestro Gustavo Raffi con Emma Bonino

Non a caso Raffi cita Romano Guardini, uno dei teologi di riferimento di Bergoglio (ma non solo del Bergoglio ovviamente, fu apprezzato dai molti che accolsero e gradirono i frutti del Concilio Vaticano II), in quanto Guardini con il suo testo “Lo spirito della Liturgia” (1918), considerata colonna e pietra miliare del Movimento Liturgico, aprì e spalancò le porte alla riforma liturgica attuata dal massone Arcivescovo Bugnini [1] durante il Concilio Vaticano II. Il Guardini fu per esempio, ben prima del Concilio Vaticano II, uno dei primi sperimentatori della “celebrazione eucaristica rivolta verso il popolo”. Del Guardini si deve inoltre far riferimento, necessariamente ma brevemente senza voler tediare il lettore, all’opera “Ritratto della Malinconia”, per la spregiudicatezza delle tesi care alla filosofia occulta rinascimentale che contiene:

“Noi uomini, non siamo esseri armonici; profondi conflitti si esprimono in noi. Già ciò che si chiama ‘vita’ è in noi discorde. Volontà per la vita e volontà per la morte, volontà del piacere e volontà del dolore s’intrecciano intimamente. Tutto può farsi in noi via verso la gioia e l’ascesa; ma tutto anche veicolo verso il dolore e il precipizio. Tutto tormenta l’uomo perché egli stesso si vuol tormentare. Chi sa qualcosa della malinconia e delle sue complesse forme e diramazioni, sa anche di questa arcana, sorda volontà di dover patire e di dover perire. Chi ha occhi per vedere, vede l’oscura potenza della malinconia percorrere l’umanità”

Con tali audaci e criptiche parole, tratte da “La fede nella riflessione” del Guardini, egli presentava la pubblicazione del testo “Ritratto della Malinconia”. Mi limiterò col dire che i concetti di “disarmonia umana” e quindi  “potenza dello stato melanconico” furono dei pilastri e capisaldi della cabbala filosofica medievale e rinascimentale attribuendo allo stato melanconico potenzialità geniale e fecondamente intuitiva: “Lo struggimento interiore è insieme premessa e fondamento nella conquista della luce!” scriveva il cabalista Francesco Giorgi [Zorzi]. Quella filosofia occulta che bene viene districata e definita, seppur in senso apologetico, dalla storica della filosofia occulta rinascimentale Frances Yates in diversi suoi testi [3], ella mostra la colonna cabbalista della “potenzialità melanconica” partendo dal cabalista Raimondo Lullo, approdando ai testi di Pico della Mirandola, passando per gli scritti del Riformista Jhoannes Reuchlin, considerando l’opera cabalisticamente fondamentale del frate Francesco Giorgi “De Harmonia mundia” ispiratrice del suo contemporaneo mago-stregone Cornelio Agrippa per infine giungere ed approdare alle incisioni cabaliste di Albrecht Durer, sommo cantore della melanconia cabbalista avendogli dedicato incisioni divenute celeberrime tra i cultori della cabbala magica. Non sarà che il Gran maestro Raffi, profondo conoscitore degli scritti medievali e rinascimentali dei più noti cabalisti, gradisca il Guardini “malinconico cabalista” perché fu uno degli ingranaggi fondamentali che innescarono la rivoluzione conciliare, culminata nella riforma liturgica del massone Bugnini?

"Melancolia I", incisione ad opera del cabbalista Albrecht Dürer

 

Il Gran Maestro Raffi, profondo conoscitore della cabbala, dell’ermetismo e quindi dell’alchimia, ebbe a dichiarare: ”Quella che chiamiamo la nostra tradizione esoterico-iniziatica, che è parallela e complementare ai nostri ideali di natura illuminista, si rifà a diverse prospettive esoteriche come l’ermetismo, la kabala, il pitagorismo, i rosacroce, l’alchimia, ed altre ancora, che sono, per così dire, il fondamento esoterico che caratterizza la nostra Istituzione, la rende unica e fa sì che i Liberi Muratori possano considerarsi come iniziati, al di là di qualsiasi forma di autocertificazione.”

 

Concludo la digressione sul Guarini citando un brevissimo passaggio della sua opera “Accettare se stessi”: “Chi pensa davvero deve imparare ad andare oltre l’apparenza dell’ovvio e a immergersi nelle profondità abissali”. Inutile sottolineare gli aspetti esotericamente rilevanti di quest’affermazione. Torniamo al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Raffi. Il suo gradimento per l’elezione di Bergoglio al soglio pontificio l’ha esplicitato perfino nell’ultima allocuzione del 4/4/2014 [4], ultima in quanto domenica 6 aprile cederà la carica di Gran Maestro al suo successore, ne scriverò poco più avanti. Nell’allocuzione sopra citata le dichiarazione del Raffi sono a dir poco allarmanti, ne riporto una parte:
“Certamente questa, tra le mie allocuzioni, è la più difficile. Si tratta, infatti, dell’ultima occasione che posso condividere con tutti voi da Gran Maestro e vorrei, quindi, che il mio discorso potesse diffondere tutta quella carica di ottimismo, di positività, di dinamismo, di apertura e di trasparenza che spero di aver contribuito a consolidare all’interno della nostra Istituzione durante gli anni di mia Gran Maestranza.  […] Non possiamo condividere, con la nostra inerzia, una visione che escluda completamente dall’orizzonte umano la dimensione che sfugge ai sensi, quella che attiene alle nostre ricerche  esoteriche; non possiamo condividere un mondo che non sia concepito da un Grande Architetto  secondo un ordine prospettico e teleologico, un fine, un progetto di libertà e di felicità da costruire. […]Il mondo sta cambiando ad una velocità pochi anni or sono del tutto inimmaginabile. Questo  mondo “liquido”, per usare il termine coniato da Zigmunt Baumann, sta trasformando radicalmente  tutte le strutture “rigide” che il mare del passato ha depositato sui lidi del presente. Basterà volgere lo sguardo dentro quelle mura che separano l’Italia dal Vaticano per capire che qualcosa sta cambiando. Osserviamo con attenzione e rispetto come questo Papa stia accelerando i tempi di cambiamento epocale entro l’orizzonte di strutture tradizionalmente restie ad accogliere i fermenti di innovazione. E di riflesso il suo influsso si riverbera ben oltre i confini delle sagrestie. […]Ma tocca anche a noi! Tocca a noi fare la traversata di questa realtà liquida. Tocca anche a noi fare i conti con la mutevole contemporaneità. Con la pretesa, mai tradita, di essere sempre contemporanei della posterità. Saremo in grado di traghettare attraverso questa era liquida il lavoro delle nostre officine? Un’arte, ma anche una visione del mondo che la Libera Muratoria ha affidato a ciascuno di noi. C’è da essere ottimisti. Molto ottimisti! Ottimisti perché il futuro dell’uomo è prima di tutto  costruito dalle mani dell’uomo. L’edificio del nostro futuro sarà quello che noi, Muratori, avremo  costruito nella nostra libertà, pietra su pietra. E possiamo forse mancare di fiducia in noi stessi? Possiamo forse non concederci la speranza? […]i. La Libera  Muratoria, invero, non è una camera di compensazione e una consorteria, ma un Tempio reale e ideale dove Uomini liberi, attraverso il dialogo vanno alla ricerca di verità condivise. La strada è stata certamente lunga e costellata di difficoltà, di resistenze e di errori. Ma chi  non fa, non falla! Se non avessimo cercato di aprire finestre e porte, tenute chiuse da anni, di  togliere ragnatele e aprire catene e catenacci, oggi non solo saremmo quattro gatti spelacchiati, ma  avremmo conservato o peggio attratto solo una retroguardia civile e morale del nostro Paese, mentre  al contrario nuove leve di giovani o addirittura di giovanissimi, cercano nei Templi massonici una  palestra di libero confronto, di libera analisi e discussione. Cercano e -si spera trovino- un contesto  più stimolante e ricco di quel che il Paese normalmente propone. […]Un’istituzione prima considerata come indegna di cittadinanza, della quale si diffidava e dalla quale ci si teneva a debita distanza, è, senza tema di smentite, entrata tra le realtà più vive, trasparenti, attive della nostra Italia. La storia del pensiero e delle istituzioni libero muratorie è così divenuta nuovamente argomento serio di dibattito accademico; nelle università si organizzano seminari e convegni su temi massonici e i libri su questi argomenti costellano i cataloghi di editori oltremodo prestigiosi, ed il pensiero massonico non pascola più solo tra i bollettini di parrocchiette esoteriche o nei tipi di varia pubblicistica di livello scadente.  Le più importanti Autorità delle istituzioni nazionali, i rappresentanti stessi dello Stato Italiano, le più alte cariche del Parlamento e della Comunità Europea ci hanno onorato della loro considerazione, invitandoci a partecipare a meeting di rilevanza internazionale. Se è pur vero che per alcuni di noi, sempre meno per fortuna, una medaglia o un paludamento valgono di più di ciò, noi abbiamo voltato pagina e abbiamo rimesso l’accento su altri contenuti e quindi su ben altre priorità, aprendo la via ad ulteriori, nuovi e insperati, interlocutori. […]Abbiamo saputo aprire le porte del  Tempio alla ricchezza dei contenuti e della responsabilità etica, e ci siamo ritrovati non più soli,  anche se il nostro lavoro è solo all’inizio e ben altri scalini dovremo salire per consolidare quanto  ottenuto. Ma la direzione è ben chiara: laicità, trasparenza, solidarietà, spiritualità, libertà di pensiero e di ricerca” [4]

 

Il neo eletto Gran Maestro Stefano Bisi a sx e l'ex Gran Maestro Gustavo Raffi a dx

Il neo eletto Gran Maestro Stefano Bisi a sx e l’ex Gran Maestro Gustavo Raffi a dx

 

Come può un’affermazione simile, se detta dal Gran Maestro della più importante e numerosa obbedienza massonica italiana, non turbare e inquietare il fedele cattolico? “Basterà volgere lo sguardo dentro quelle mura che separano l’Italia dal Vaticano per capire che qualcosa sta cambiando. Osserviamo con attenzione e rispetto come questo Papa stia accelerando i tempi di cambiamento epocale entro l’orizzonte di strutture tradizionalmente restie ad accogliere i fermenti di innovazione. E di riflesso il suo influsso si riverbera ben oltre i confini delle sagrestie. […]Ma tocca anche a noi!”. Soprattutto se consideriamo che lo stesso GM Raffi gongolò all’elezione di Bergoglio affermando: “Con  Francesco nulla sarà più come prima”. E’ chiaro ed evidente che diverse dichiarazioni di Bergoglio lascino ben sperare i massoni del Grande Oriente d’Italia.

Proprio mentre scrivo il Gran Maestro Raffi sta presiedendo l’annuale ritrovo massonico denominato Gran Loggia di Rimini a cui mediamente partecipano 3000 massoni, tale incontro del 2014 avrà risonanza storica per il passaggio di gran maestranza da Raffi a Stefano Bisi.[5] 
Domenica 6 Aprile, terzo giorno del meeting massonico di Rimini, il GM Raffi dovrà cedere la gran maestranza al nuovo eletto Stefano Bisi, giornalista, direttore del Corriere di Siena, notoriamente in strettissimi e cordialmente fraterni rapporti con il Raffi. Gli altri due candidati per la gran maestranza, sconfitti dal Bisi, erano  l’ex vicesindaco socialista di Livorno Massimo Bianchi e il notaio di Messina Silverio Magno. Bisi ha vinto proponendo come programma “elettorale” «Presenza, laicità, tradizione. Pragmatici ed esoterici».  Senza voler tediare il lettore con la biografia del Bisi segnalo che è autore di un testo titolato”Mitra e Compasso”, nel quale ripercorre, dal punto di vista massonico, il burrascoso rapporto tra Chiesa Cattolica e massoneria, partendo dalla scomunica per i massoni contenuta nella lettera apostolica “In eminenti” di Clemente XII fino a giungere a quelle che definisce “grandi concordanze” contemporanee. Bisi è da molti considerato il prosecutore ideale della politica raffiana di apertura delle logge verso la società profana, di mediatizzazione delle questioni massoniche, essendo giornalista alcuni ritengono che le politiche del Bisi saranno ancora più aggressive e spregiudicate in questo senso. Il 3/4/2014 è uscita un’intervista di Bisi che potrebbe fornire conferme in  merito al suo futuro modus operandi. L’intervista citata è stata rilasciata da Bisi a Panorama, [6] nella quale si affrontano diversi temi: gli elenchi segreti degli iscritti al Grande Oriente d’Italia, Bisi si giustifica:  «Non esiste nessuna associazione in Italia che pubblichi l’elenco dei suoi iscritti”, l’intervistatore chiede di render conto dell’esclusione delle donne dalle logge, Bisi risponde: “«C’è una ragione di carattere storico ed esoterico. Gli uomini rappresentano la parte solare, le donne quella lunare, che ad essa è complementare. Storicamente tutta la massoneria internazionale collegata al Grande Oriente non prevede la presenza delle donne nelle logge. Però vi sono organizzazioni di donne legate alla massoneria, i Capitoli delle Stelle d’Oriente, che sono molto attive, soprattutto nel campo della solidarietà”. Si passa successivamente a domandare delle politiche massoniche di trasparenza dal momento che Bisi dichiarò che “vorrebbe una massoneria sempre più trasparente, sul modello della Chiesa di Papa Francesco”, Bisi conferma: “«Indietro non si torna rispetto a venti o trenta anni fa. La massoneria è chiamata sempre più ad aprirsi, a intensificare i contatti con l’esterno””La trasparenza è un punto fondamentale. Ma non si tratta di fare una rivoluzione, poiché ci stiamo muovendo da anni in questa direzione. E questa trasparenza sta portando i suoi frutti, non a caso è migliorata di molto la percezione della massoneria agli occhi dell’opinione pubblica. Molti bussano alla nostra organizzazione e chiedono di aderirvi proprio perché possono conoscerla e vi si possono avvicinare senza ostacoli e senza segreti». Il giornalista di Panorama chiede conto delle infiltrazioni mafiose nelle logge calabresi e siciliane e del malaffare generalizzato che ha coinvolto alcune logge del Grande Oriente d’Italia, come dimostrano diverse inchieste giudiziarie, il Bisi si giustifica: “Il Gran Maestro Raffi è stato molto drastico sotto questo profilo. Nei confronti dei fratelli massoni che avevano commesso degli errori ha preso delle decisioni molto nette”, aggiungerei che il Raffi fu drastico dopo che si mossero le magistrature, mai prima. L’intervista affronta anche il tema dell’arresto del massone piduista Bisignani (la P2 era una loggia del Grande Oriente d’Italia), inoltre vien ribadito che negli ultimi 15 anni sono aumentati i giovanissimi che richiedono l’ammissione in massoneria: “E sono moltissimi i giovani che bussano al Grande Oriente anche direttamente dal sito web»[…] Credo piuttosto che un giovane bussi alla massoneria perché comprende che è un luogo dove ci si può confrontare, si può discutere liberamente e riflettere sul senso della vita. Perché avverte il bisogno di una spiritualità laica, non dogmatica”. 
Giungiamo ora al quesito più rilevante dell’intervista di Panorama al Bisi:

“Che impressione le fa Papa Francesco?”

«Mi suscita simpatia perché mi pare che sia molto aperto alle novità. Parla con i giornalisti di tutto il mondo e mi pare che mostri apertura su argomenti che finora erano stati tabù per la Chiesa cattolica. Non so se cambieranno le idee delle gerarchie ecclesiastiche anche sulla massoneria. Credo che la breccia di Porta Pia vada superata nel senso che oggi non bisogna più essere anti qualcosa ma a favore di qualcosa. Forse non è un caso che il bersagliere che suonò la tromba per la breccia di Porta Pia fosse un senese, Niccolò Scatoli. Spero che oggi un altro senese possa superare le antiche divisioni e aprire una nuova stagione di dialogo. Giovanni XXIII, alla vigilia del Concilio Vaticano II, in viaggio in treno verso Loreto e Assisi, parlando con il presidente del Consiglio Amintore Fanfani disse: “Vede quei due uomini che camminano insieme laggiù, nella campagna? Non ha tanta importanza da dove vengono, conta invece dove vogliono andare e se ci vogliono andare insieme”. Credo che molte barriere e molti steccati vadano abbattuti per il bene dell’umanità. Da parte dei massoni oggi sono superati».

 

Commemorazione del Grande Oriente d'Italia per il 20 Settembre a Porta Pia

Commemorazione del Grande Oriente d’Italia per il 20 Settembre a Porta Pia

Piuttosto spregiudicata la risposta del Bisi, il quale auspica una nuova “stagione di dialogo” in cui “molte barriere e steccati verranno abbattuti” sottolineando come Bergolio si sia dimostrato “aperto alle novità e aperto su argomenti che finora erano stati tabù per la Chiesa Cattolica; dice di non sapere se “le idee delle gerarchie ecclesiastiche cambieranno anche sulla massoneria”, ma ovviamente se lo augura, essendo conscio che grandi dialoghi sono già stati avviati da tempo. Il paragone proposto nella risposta successiva, tra il senese neo Gran Maestro Bisi, aperto al dialogo, con il bersagliere senese, il quale con la sua tromba diede inizio all’attacco a Porta Pia, è un esempio di come oggi venga inteso il rapporto tra logge massoniche e Vaticano, rapporto in cui entrambe le fazioni considerano le trincee questione passata, dove il conflitto a viso aperto è trasmutato in dialogo riservato e celato, dialogo fecondo al mutamento delle dottrine cattoliche, non certo di quelle massoniche. E’ la dottrina Cattolica, compresa quella liturgica, ad esser stata mutata dalla massoneria, non certo i rituali massonici mutati dalla dottrina Cattolica. L’ex GM Raffi e il neo GM Bisi dimostrano di essere chiaramente consci di quest’aspetto, il primo citando il Guarini caposcuola del Movimento Liturgico e il secondo auspicando una nuova e feconda stagione di dialogo utile ad abbattere ulteriori steccati e barriere. Considerando inoltre le numerose esternazioni dell’ex e del neo Gran Maestro in merito ai segni di evidente e particolare apertura di Bergoglio (basta citare il rapporto continuato tra Bergoglio e il B’nai B’rith [7] , massoneria ebraica, e la carica di Bergoglio di membro onorario del Rotary Club Argentino [8], per dimostrare nei fatti tale evidente apertura, non che altri Pontefici post conciliari si fossero dimostrati chiusi ed intransigenti in questo senso, anzi..) gli eventi futuri non lasciando bene sperare coloro i quali auspicano, invece, una coerenza dottrinale e un ritorno all’integrismo Cattolico professato e difeso da secoli di Magistero Cattolico e da numerosissimi Servi di Dio.

 

Bergoglio a pranzo con il B'nai B'rith argentino

Bergoglio a pranzo con il B’nai B’rith argentino

Bergoglio ringrazia il Rotary Club di Buenos Aires per averlo nominato socio onorario

Bergoglio ringrazia il Rotary Club di Buenos Aires per averlo nominato socio onorario

[1]Dichiarazione dell’ex Gran Maestro Raffi in merito all’elezione di Bergoglio al soglio Pontificio: http://www.grandeoriente.it/comunicati/2013/03/il-gran-maestro-raffi-con-papa-francesco-nulla-sara-piu-come-prima.aspx
[2]Il Bugnini compare nella lista Pecorelli con la data di iniziazione 23 aprile 1963, il numero di codice 1365/75 e il nome in codice BUAN, tale lista fu  pubblicata dalla rivista “Osservatore Politico”, la cui veridicità ed attendibilità fu in parte dimostrata nel testo “Massoneria alla conquista della Chiesa”, opera del magistrato Carlo Alberto Agnoli, testo in pdf: http://www.vho.org/aaargh/fran/livres8/massoneriaechiesa.pdf
Nell’estate ’75 la rivista Osservatore Politico pubblicò perfino la matrice di un assegno che dimostrerebbe che il Bugnini, autore della riforma liturgica, ricevette del denaro niente di meno che dall’allora Gran Maestro del Grande oriente d’Italia Salvini: http://fidesetforma.blogspot.it/2009/07/sul-massone-bugnini.html;http://novoordo.blogspot.it/2012/01/nome-in-codice-buan.html;
L’appartenenza massonica del Bugnini venne successivamente confermata, nel 2007, da unintervista apparsa su “Insider the Vatican”:
-http://fidesetforma.blogspot.it/2009/07/bugnini-era-massone-lo-conferma-un.html;
-http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1615051&codiciTestate=1;
Matia Augè, allievo ed amico di Bugnini gli fornisce una difesa offrendo un interessante spunto in merito ad un presunto appello firmato da diversi vescovi per revocare la scomunica ai massoni: http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-34366683.html;
[3]Testi della Yates sulla storiografia cabalista medievale e rinascimentale: Giordano Bruno and the Hermetic Tradition (1964); The Occult Philosophy in the Elizabethan Age (1979); The Rosicrucian Enlightenment (1972); The French Academies of the Sixteenth Century (1947); Lull and Bruno (1982)
[4] Versione italiana e integrale dell’allocuzione di Raffi:
http://www.grandeoriente.it/media/336800/Allocuzione-GL-2014-GM-Raffi-IT.pdf

Articolo pubblicato dal sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia in merito alle dichiarazioni di Raffi: http://www.grandeoriente.it/media/336800/Allocuzione-GL-2014-GM-Raffi-IT.pdf;
Articolo del Fatto Quotidiano in merito alle gongolanti e fraterne dichia del Raffi sull’elezione del Bergoglio: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/05/massoneria-lultimo-discorso-di-raffi-impariamo-da-papa-francesco/940511/;
[5] Programma ufficiale della Gran Loggia di Rimini 2014:
http://www.grandeoriente.it/media/334185/GL-2014-Programma.pdf;
Articolo pubblicato dal sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia annunciante gli inizi dei lavori alla Gran Loggia di Rimini 2014: http://www.grandeoriente.it/eventinewsgoi/2014/04/al-via-a-rimini-la-gran-loggia-2014-del-grande-oriente-d-italia-il-6-aprile-passaggio-di-consegne-tra-il-gran-maestro-raffi-e-il-nuovo-gran-maestro-eletto-bisi.aspx;
[6]Intervista del neo Gran Maestro Stefano Bisi rilasciata a Panorama il 3/4/2014:
http://news.panorama.it/cronaca/urbi-et-orbi/Stefano-Bisi-nuovo-Gran-Maestro-della-Massoneria
[7] I rapporti tra Bergoglio e il B’nai B’rith sono molto documentati, riporto alcuni articoli dimostrativi direttamente dal sito web del B’nai B’rith argentino:

-Jorge Mario Bergoglio circondato dalla massoneria ebraica del B’nai B’rith argentino: http://www.bnaibrith.org.ar/website/popgaleria.asp?id=2276&gal=1636
-B’nai B’rith saluta Papa Francesco:

http://www.bnaibrith.org.ar/website/contenido.asp?sys=2&id=1372
-B’nai B’rith presente alla nomina di Papa Francesco:

http://www.bnaibrith.org.ar/website/contenido.asp?sys=2&id=1377
-B’nai B’rith con il Papa Francesco:

http://www.bnaibrith.org.ar/website/contenido.asp?sys=2&id=1382
[8]Oramai notorio è il documento ufficiale dell’Arcivescovato di Buenos Aires del 1999, controfirmato da Jorge Mario Bergoglio, che contiene la risposta dell’attuale Pontefice alla nomina di socio onorario del Rotary Club di Bueno Aires. Il documento-lettera è diretto a Juan Carlos Becciù, Presidente del Rotary Club di Buenos Aires; Bergoglio si dice “particolarmente grato” di essere nominato Socio Onorario di una così “prestigiosa istituzione”, ringraziando e felicitandosi per il prezioso lavoro che il Rotary svolge a favore della comunità.Qui potete visualizzare il documento: http://lh5.ggpht.com/-w3U2yf6pb5I/Ul6JT7gz-hI/AAAAAAAAbso/_GI_fVEddEU/s1600-h/francisco1%25255B8%25255D.jpg; http://statveritasblog.blogspot.it/2013/03/el-rotary-club-felicita-su-ex-socio.html;

Qui di seguito potete visualizzare, direttamente dal sito web del Rotary Club di Buenos Aires, il premio “Laurel de Plata a la personalidad de ano” che il Rotary conferì a Bergoglio nel 2005:http://rotaryba.com.ar/?p=3402#more-3402

[Fonte: RadioSpada.org]

Quando un Pontefice piace alla massoneria Lo Sai

Bilderberg, ecco tutti i nomi degli italiani che hanno partecipato dal ’77 ad oggi: giornalisti, banchieri e politici

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Bilderberg, ecco tutti i nomi degli italiani che hanno partecipato dal ’77 ad oggi: giornalisti, banchieri e politici Lo Sai

A scorrere la lista degli italiani che hanno partecipato alle riunioni del Club Bilderberg dal 1977 ad oggi vengono i brividi. Perché spuntano nomi clamorosi, che nessuno si aspetterebbe di trovare in questo elenco. Tra giornalisti, politici e banchieri – secondo quanto riportato dal Corsivo Quotidiano, che ringraziamo per l’eccellente lavoro svolto – ecco persino Tina Anselmi, che presiedette la Commissione contro la P2. Siamo sicuri che ci abbia raccontato proprio tutto sugli amici di Gelli?

TINA ANSELMI

partecipò nel: 1977

in qualità di: giurista, politico; massima esperta italiana in logge massoniche

segni particolari: decapitò la P2 con la sua commissione; fu vicepresidentessa dell’Unione Europea Femminile.

CARLO SARTORI

partecipò nel: 1977

in qualità di: dirigente RAI

segni particolari: diventerà presidente di RAISAT nel 2003

NINO ANDREATTA

partecipò nel: 1978

in qualità di: ministro del bilancio

segni particolari: amico di Aldo Moro, fu richiamato a fare il ministro del biancio nel 1992, dopo lo scandalo Tangentopoli.

PAOLO SAVONA

partecipò nel: 1978

in qualità di: Direttore Generale della Confindustria di Guido Carli

segni particolari: sarà A.D. di BNL e Capo del Dipartimento per le Politiche Comunitarie. Il 17 novebre 2010 affermò che sull’Euro si sbagliava e ne chiederà al Presidente del Consiglio l’uscita.

STEFANO SILVESTRI

partecipò nel:  1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1997

in qualità di: presidente Istituto Affari Internazionali

segni particolari: Consulente della Difesa

VITTORIO BARATTIERI

partecipò nel: 1979

in qualità di: direttore generale produzione industriale per il Ministero dell’Industria.

segni particolari: coinvolto nello scandalo Tangentopoli

NICOLA TUFARELLI

partecipò nel: 1979

in qualità di: manager industriale

segni particolari: lavorò per FIAT e Olivetti

LUIGI BARZINI

partecipò nel: 1980

in qualità di: giornalista e scrittore

segni particolari: scrisse per Il Corriere della Sera, La stampa, L’Europeo

GIORGIO BENVENUTO

partecipò nel: 1980

in qualità di: sindacalista,  segretario generale della UIL

segni particolari: segretario nazionale del PSI

LUIGI FERRI

partecipò nel: 1980

in qualità di:giursta

segni particolari: Docente di Diritto Università di Bologna, amico di Prodi.

ROMANO PRODI

partecipò nel: 1980, 1981, 1982, 1987, 1990, 2009

in qualità di: Politico ed economista

segni particolari: è il capo del governo che ha fatto entrare l’Italia nell’Euro.

BARBARA SPINELLI

partecipò nel:  1980, 1993

in qualità di: giornalista e scrittrice

segni particolari: È stata la compagna di Tommaso Padoa Schioppa banchiere ed ex ministro, fu coofondatrice de “La Repubblica”

VIRGINIO ROGNONI

partecipò nel: 1982

in qualità di: Ministro dell’Interno

segni particolari: Fu promotore, insieme a Pio La Torre di una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa (Legge Rognoni-La Torre) e di una norma che prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi

MARIO MONTI

partecipò nel: 1983, 1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011

in qualità di: membro permanente della Trilateral, ect…ect…

segni particolari: bocconiano, feticista delle tasse

PAOLO ZANNONI

partecipò nel: 1983, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1992

in qualità di: banchiere

segni particolari: affiliato Goldman Sachs

UMBERTO CAPPUZZO

partecipò nel: 1985

in qualità di: Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

segni particolari: fino all’81 è stato Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri; é strano vederlo seduto allo stesso tavolo con alcuni politi della DC corrotti.

GUIDO ROSSI

partecipò nel: 1985

in qualità di: giurista, massimo esperto di transazioni finanziarie

segni particolari: nel 2006, fu il commissario straordinario FGCI durante Calciopoli. Assegnò lo scudetto all’Inter tra mille polemiche.

GIOVANNI SARTORI

partecipò nel: 1985

in qualità di: Politologo

segni particolari: Massimo esperto mondiale di politologia, ha ricevuto ben 1o lauree honoris causae  dalle principali università italiane.

ANTONIO MACCANICO 

partecipò nel: 1986

in qualità di: Segretario Generale della Repubblica

segni particolari: Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio

TOMMASO PADOA SCHIOPPA

partecipò nel:- 1986, 1998, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010

in qualità di:dirigente del Fondo Monetario Internazionale

segni particolari: Ha ricoperto le più alte cariche di tutte le autorità finanziarie italiane ed europea

RENATO RUGGIERO

partecipò nel:1986, 1987, 1990, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 2000

in qualità di: Direttore del WTO

segni particolari: Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica, dell’ordine di San Michele e

San Giorgio, dell’ordine del Sacro Tesoro, dell’ordine di San Gregorio Magno, del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio

GAETANO SCARDOCCHIA

partecipò nel: 1986, 1987

in qualità di: direttore de La Stampa

segni particolari: Scrisse l’inchiesta che fece dimettere il Presidente del Consiglio, Giovanni Leone, nel 1976

LUIGI SPAVENTA

partecipò nel: 1986

in qualità di: Presidente del Comitato scientifico-consultivo sulla gestione del debito pubblico istituito dal Ministro del Tesoro, Giuliano Amato

segni particolari: Ministro del Bilancio, Parlamentare del PCI

ALFREDO AMBROSETTI

partecipò nel: 1986, 1987, 1994, 2000, 2003, 2004

in qualità di: Economista

segni particolari: Fondatore dell’ European House, Organizzazione segreta sulla falsa riga della Trilaterale

LUIGI CALIGARIS

partecipò nel: 1987

in qualità di: Membro della Commissione Parlamentare Affari Esteri

segni particolari: Iscritto al Partito Liberale, nel 94 si candida con Forza Italia

GUIDO CARLI

partecipò nel: 1987

in qualità di: Ministro del Tesoro

segni particolari: Parlamentare della Democrazia Cristiana, Presidente della LUISS, Università romana, che alla sua morte, prese il suo nome

CARLO AZEGLIO CIAMPI

partecipò nel: 1987

in qualità di: Governatore Banca d’Italia

segni particolari: nel 99 diventa Presidente della Repubblica

FRANCESCO CINGANO

partecipò nel: 1987

in qualità di: Presidente MedioBanca

segni particolari: Ricopri tutti i più alti ruoli della Finanza Italiana

RAUL GARDINI

partecipò nel: 1987, 1989, 1990

in qualità di: Amministratore Delegato Montedison ed Enimont

segni particolari: Si suicidò quando venne scoperto il giro di tangenti in cui era coinvolto

FRANCO REVIGLIO

partecipò nel: 1987

in qualità di: Ministro del Bilancio

segni particolari: Presidente ENI

CESARE ROMITI

partecipò nel: 1987

in qualità di: A.d. FIAT e consigliere RCS

segni particolari: Nel 2000 condannato a undici mesi e dieci giorni di reclusione per falso in bilancio, finanziamento illecito dei partiti e frode fiscale. Percepì 105 miliardi di lire di buona uscita dalla FIAT.

ALESSANDRO VANZETTO

partecipò nel: 1987

in qualità di: Alto Dirigente FIAT e BNL

segni particolari: Nessuno

ENRICO BRAGGIOTTI

partecipò nel:1989, 1990

in qualità di: Banchiere

segni particolari:  Pricipale autore della trasformazione del sistema bancario italiano verso la globalizzazione finanziaria, in particolare inizia la privatizzazione delle banche nazionali.

FILIPPO MARIA PANDOLFI

partecipò nel: 1989

in qualità di: Ministro dell’Agricoltura

segni particolari: Fu durante il suo mandato che vennero istituite le tanto contestate “quote latte”

GIAMPIERO CANTONI

partecipò nel: 1991

in qualità di: senatore (Forza Italia)

segni particolari: Bocconiano, Cavaliere del Lavoro per il Credito

GIANNI DE MICHELIS

partecipò nel: 1991

in qualità di: Parlamentare del PSI

segni particolari: Coinvolto nel processo di Tangentopoli: L’attività di corruzione per cui De Michelis fu condannato, come precisato dal Tribunale, «alimentava il suo principesco stile di vita sia pubblica sia privata»

SERGIO ROMANO

partecipò nel: 1992

in qualità di: Storico, scrittore e diplomatico

segni particolari: Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

MARCO TRONCHETTI PROVERA

partecipò nel: 1993, 2004

in qualità di: Manager Gruppo Falck, Pirelli e Telecom

segni particolari: Con i suoi 5,664 milioni di euro di stipendio annuo è il terzo manager italiano più pagato d’Italia.

FRANCO BERNABÈ

partecipò nel: 1994, 1996, 1998, 1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012

in qualità di: Amministratore Delegato di Eni e Telecom Italia

segni particolari: È membro storico dello steering committee del Bilderberg

INNOCENZO CIPOLLETTA

partecipò nel: 1994

in qualità di: Economista e dirigente d’azienda

segni particolari: Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, é stato nel C.d.A di 13 aziende tra cui le Ferrovie Dello Stato.

MARIO DRAGHI

partecipò nel: 1994, 1995, 2001, 2002, 2003, 2004, 2008

in qualità di: Presidente Bankitalia e BCE

segni particolari: Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

WALTER VELTRONI

partecipò nel: 1996

in qualità di: Parlamentare

segni particolari: Se gli parli di Bilderberg si incazza

CARLO ROSSELLA

partecipò nel: 1997

in qualità di: giornalista, direttore del tg5

segni particolari: Fu iscritto al Partito Comunista, prima di incontrare Berlusconi

EMMA BONINO

partecipò nel: 1997

in qualità di: Commissario Europeo ed Eurodeputata per il governo Prodi

segni particolari: Commendatore Della Legion d’Onore

LUIGI CAVALCHINI

partecipò nel: 1998

in qualità di: rappresentante permanente dell’ Italia presso l’ Unione europea

segni particolari: Ambasciatore a Parigi, ha un cane che sembra Chubecca

RAINER MASERA

partecipò nel: 1998

in qualità di: Ministro del Bilancio

segni particolari: Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

DOMENICO SINISCALCO

partecipò nel: 1998, 2004, 2005, 2007, 2009

in qualità di: Direttore Generale del Tesoro

segni particolari: Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

FRANCESCO GIAVAZZI

partecipò nel: 1999 , 2004

in qualità di: Economista e scrittore

segni particolari: Nel 2005 pubblica il libro Lobby d’Italia

PAOLO FRESCO

partecipò nel: 1999, 2000

in qualità di: manager FIAT, Dirigente General Electric

segni particolari: Uomo fidato di Agnelli

ALESSANDRO PROFUMO

partecipò nel: 1999

in qualità di: Presidente Monte dei Paschi di Siena, nel C.d.A. di Unicredit

segni particolari: Accusato di frode fiscale nel 2012 per una maxi evasione messa in piedi da Unicredit e dalla banca inglese Barclays per 245 milioni di euro, attualmente rinviato a giudizio.

GIANNI RIOTTA

partecipò nel: 2000, 2001, 2004

in qualità di: Scrittore e giornalista

segni particolari: Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

GIULIO TREMONTI

partecipò nel: 2000, 2004, 2006, 2008, 2011

in qualità di: Ministro dell’ Economia

segni particolari: Fautore dei Tremonti Bond,nati per fronteggiare in Italia gli effetti della crisi: si tratta di contributi in denaro utilizzabili dalle banche per garantire credito alle imprese

GIAN MARIA GROS PIETRO

partecipò nel: 2001

in qualità di: Presidente di Autostrade S.p.A

segni particolari: Ha guidato la liquidazione dell’IRI

RODOLFO DE BENEDETTI

partecipò nel: 2003, 2004

in qualità di: C.d.A. Gruppo Editoriale l’Espresso

segni particolari: nel 1999 da vita all’azienda Sorgenia

MARCO PANARA

partecipò nel: 2003

in qualità di: Scrittore

segni particolari: Autore del libro “La Malattia dell’ Occidente”

CORRADO PASSERA

partecipò nel: 2003, 2004

in qualità di: Manager d’azienda e banchiere

segni particolari: Ministro del governo Monti; Nel giugno 2012 Passera viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Biella. I reati imputatigli sono di natura finanziaria e risalgono al 2006

ROBERTO POLI

partecipò nel: 2003

in qualità di: Presidente della Rizzoli-Corriere della Sera S.p.A. e di Publitalia ’80 S.p.A.

segni particolari: E’ anche membro della Trilateral

PAOLO SCARONI

partecipò nel: 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2010, 2011

in qualità di: Amministratore Delegato ENI

segni particolari: Arrestato nel 92 per Tangentopoli, nel 2006 per aver inquinato il Po, da A.D. Enel ed attualmente è iscritto nel registro degli indagati per aver ricevuto una tangenti per appalti ENI da 11 miliardi di dollari in Algeria

FERRUCCIO DE BORTOLI

partecipò nel: 2004

in qualità di: Direttore del Corriere della Sera

segni particolari: Lascia la direzione del Corriere nel 2003, La vicenda é stata molto chiacchierata e mai chiarita

LUCIO CARACCIOLO

partecipò nel: 2004

in qualità di: Esperto di geopolitica e saggista

segni particolari: Scrive editoriali e commenti di politica estera per il Gruppo Editoriale L’Espresso

GABRIELE GALATERI

partecipò nel: 2004

in qualità di: Presidente Assicurazioni Generali e Telecom Italia

segni particolari: Cavaliere della Legio d’Onore e del Lavoro

CESARE MERLINI

partecipò nel: 2004

in qualità di: Vice Presidente Esecutivo del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti

segni particolari: Nessuno

IGNAZIO VISCO

partecipò nel: 2004

in qualità di: Direttore Generale Bankitalia

segni particolari: Cavaliere di Gran Croce, Commendatore e Grande Ufficiale dell’ordine dei Cavalieri al merito della Repubblica Italiana

JOHN ELKANN

partecipò nel: 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012

in qualità di: Manager FIAT

segni particolari: Nipote di Agnelli

FULVIO CONTI

partecipò nel: 2010, 2012

in qualità di: Presidente ENI

segni particolari: Grande sostenitore dell’Energia Nucleare in Italia

GIANFELICE ROCCA

partecipò nel: 2012

in qualità di: Vice presidente di Confindustria

segni particolari: Cavaliere del Lavoro

LILI GRUBER

partecipò nel: 2012

in qualità di: Giornalista

segni particolari: Chiese in trasmissione a Monti se fosse un massone

ENRICO LETTA

partecipò nel: 2012

in qualità di: portavoce di Monti

segni particolari: Lusi, tesoriere del PD, ha dichiarato che parte dei soldi del partito sono stati intascati indebitamente dai politici del PD, facendo tra gli altri il nome di Letta.

Fonte

Bilderberg, ecco tutti i nomi degli italiani che hanno partecipato dal ’77 ad oggi: giornalisti, banchieri e politici Lo Sai

John Lennon si avvicinò a Gesù negli ultimi anni della sua vita?

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John Lennon si avvicinò a Gesù negli ultimi anni della sua vita? Lo Sai

20 giorni prima di essere assassinato John Lennon compose due ultimi brani che dimostrano come abbia mostrato uno stretto ed evidente rapporto con Dio…

Molto è stato scritto sulla vena anticlericale o anticristiana del leader dei Beatles, ma la realtà dei fatti è che 20 giorni prima di essere assassinato compose due ultimi brani che dimostrano come John Lennon abbia mostrato uno stretto ed evidente rapporto con Dio.

Il cantante morì l’8 dicembre e nel brano “Help me to help myself” (Aiutami ad aiutare me stesso) registrato il 10 novembre e in “You saved my soul” (Tu hai salvato la mia anima) datata 14 novembre, non solo chiedeva aiuto “al Signore ” ma assicurava che mai si era separato da Lui.

Inoltre, questi brani ci svelano come il vero Amore lo abbia salvato da due tentativi di suicidio.

Abbandonando ciò che è frivolo

Anni prima, il compositore aveva scritto che non credeva in Gesù e che anzi i Beatles erano più famosi di Lui; poi ritrattò, ma non si sa se lo fece per ragioni commerciali o per vera convinzione.

Tuttavia, la sua nuova spiritualità è stata dimostrata non solo dai riferimenti espliciti presenti in queste canzoni, ma anche dalla reazione di Yoko Ono di fronte a questa nuova situazione.

Come riportato dal critico musicale Julián Ruiz in un articolo pubblicato sul quotidiano El Mundo e sul sito web Plasticos y Decibelios, la sua compagna nascose per 30 anni queste ultime canzoni perché erano la confessione del fatto che “in quei giorni, Lennon si era avvicinato a Cristo e voleva frequentare la Chiesa”.

“John ha intrapreso un brutto cammino, sbagliato”, diceva Yoko Ono, che veniva chiamata “Madre”.

Amore di Dio, non degli uomini

“You saved my soul”, apparentemente una canzone d’amore per Yoko, si rivela in realtà una confessione. Fu il vero Amore infatti a salvare la sua anima e ad evitare che si suicidasse in due occasioni. Il cantante di Liverpool ringrazia per questo.

Si può capire facilmente il perché sia stata nascosta la parola “Madre”: la canzone, infatti, non lascia spazio ad ambiguità o interpretazioni sul momento spirituale che stava attraversando il compositore.

“Help me to help myself” è una vera e propria preghiera di penitenza, con un misterioso carattere premonitore. Invoca il perdono e chiede al Signore di aiutarlo ad esprimere quanto sia duro continuare a vivere.

“Il fondatore dei Beatles non stava attraversando il suo momento migliore perché aveva realizzato tragicamente che nessuno dei brani del suo ultimo album, Double Fantasy, aveva attirato l’interesse della critica, ancor meno quello del pubblico”, sostiene Ruiz.

In un altro brano che Yoko non volle pubblicare, Dear John, il fondatore del quartetto di Liverpool dà voce alla consapevolezza di essere ormai al capolinea al livello artistico.

Insieme a Dio, contro il diavolo

Tornando ad “Help me to help myself”, Lennon scrive di essere continuamente perseguitato dall’angelo della distruzione, un chiaro riferimento al diavolo.

La canzone è piena di domande e dialoghi con Dio, al quale si rivolge per chiedere aiuto chiamandolo “Signore”. La sua accettazione del Signore si fa indubbia quando, nel mezzo del luogo desolato in cui dice di trovarsi, Lennon afferma che, nonostante tutto, sa in cuor suo che non si era mai separato da Dio.

“Well, I tried so hard to stay alive/
But the angel of destruction keeps on houndin´ me all around/
But I know in my heart/
That we never really parted, Oh no”.

 ["Beh, ho provato duramente a restare vivo/
ma l’angelo della distruzione continua a perseguitarmi ovunque/
ma so nel mio cuore/
che non ci siamo mai veramente separati, oh no"]

Solamente alla fine, circa dieci anni fa, Yoko Ono decise di includere questa canzone nella nuova edizione dell’album.

Nella seconda parte della canzone, il famoso leader dei Beatles afferma che, nel profondo del suo cuore, non era mai stato soddisfatto.

Quindi chiede aiuto a Dio poiché di Lui si dice che aiuta coloro che vogliono aiutarsi. Lennon affida questa speranzosa richiesta alla bontà di Dio.

“They say the Lord helps those who helps themselves,/
So I´m asking this question in the hope that you´ll be kind/
´Cause I know deep inside/
I was never satisfied”.

[Dicono che il Signore aiuta chi aiuta se stesso/
così ti faccio questa richiesta nella speranza che tu sia magnanimo/
perché so nel profondo/
che non sono mai stato soddisfatto]

Pochissimi tra coloro che hanno contribuito a costruire l’aura di leggenda che avvolge la vita e la carriera artistica di Lennon hanno fatto riferimento a questo testamento spirituale.

Sono melodie e parole che si accordano con la visione del mondo del compositore di Imagine.

Testo di “Help me to help myself”

Well, I tried so hard to stay alive
But the angel of destruction keeps on houndin´ me all around
But I know in my heart
That we never really parted.. Oh no…
They say the lord helps those who helps themselves,
So I´m asking this question in the hope that you´ll be kind
´Cause I know deep inside
I was never satisfied, Oh no…
Lord, help me, Lord
Lord help now
Please, help me, Lord, yeah, yeah
Help me to help myself,
Help me to help myself. 

Testo di “Saved my soul”

“When I was lonely and scared
I nearly fell for a TV preacher
In a hotel room in Tokyo.
Oh, only you truly saved me from that suicide
Because all the things I die along with you.
Remember the time
When I went to jump out of that apartment window
On the west side of town of old New York.
Oh, only you saved me from that suicide
Because of all my foolish pride
Well, if I could thank you, thank you
For saving my soul with your true love”.

Fonte

John Lennon si avvicinò a Gesù negli ultimi anni della sua vita? Lo Sai

Il mondialismo dopo l’11 Settembre 2001

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Il mondialismo dopo l’11 Settembre 2001 Lo Sai

Fra qualche giorno (del 2003) verrà commemorato il secondo anniversario degli atti terroristici dell’11 settembre a New York e a Washington. L’oggetto della mia esposizione è di mostrare come gli avvenimenti sopraggiunti nei due anni successivi permettono di comprendere meglio il mondialismo. Dopo alcuni richiami su questo fenomeno e sulla sua storia, l’argomento sarà trattato in due punti:

  • Il mondialismo come si presenta oggi;

  • Il futuro prevedibile a breve termine.

CHE COSÉ IL MONDIALISMO?

Quando parliamo di «mondialismo», incontriamo nei nostri interlocutori due tipi di reazione:

l Un mondialismo favorevole

Spesso la parola «mondialismo» richiama alla mente l’idea di uno sforzo necessario e meritorio per migliorare l’organizzazione mondiale e le relazioni tra gli Stati sovrani. I campi in cui la collaborazione e il coordinamento tra gli Stati sembrano indispensabili sono più numerosi oggi di ieri. Menzioniamo, ad esempio, la lotta contro la droga, la prevenzione delle malattie e delle epidemie, l’organizzazione delle telecomunicazioni e del trasporto aereo…  Un mondialismo così concepito non si può che sottoscrivere.

 l Un mondialismo inquietante

Ma la parola «mondialismo» può suscitare un altro tipo di reazione. Associata a questa parola vi è l’idea di una pianificazione mondiale sempre più pesante, di un tipo di socialismo su scala planetaria. Alle costrizioni già poco sopportabili del nostro Stato giacobino, si teme che vengano a sovrapporsi, con la scusa dell’organizzazione degli Stati a livello mondiale, altre costrizioni ancor meno sopportabili. Si teme che venga meno la sovranità nazionale il giorno in cui venisse realizzato un tipo di super-Stato. Alcuni noti romanzieri anglosassoni hanno fantasticato su questa possibilità: Aldous Huxley (1894-1963) con Brave New World, e George Orwell (1903-1950) con 1984. Essi hanno inventato l’immagine del Big Brother, il Grande Fratello, per personificare questo potere ultracentralizzato. È sotto questo secondo aspetto che tratteremo in questa sede il mondialismo.

 

nuovo ordine mondiale

 

II

COME SI PRESENTAVA IL MONDIALISMO

PRIMA DELL11 SETTEMBRE 2001

Ci sarebbe da ricostruire tutta una storia dell’idea e delle realizzazioni mondialiste dal Rinascimento fino ai nostri giorni. Ci accontenteremo di ricordare alcune celebri dichiarazioni che mostrano la continuità di un certo sforzo mondialista e che meritano di essere meditate.

l Dichiarazioni e prese di posizione massoniche

Roger Leray, Gran Maestro del Grand’Oriente di Francia: «Duecento anni fa, il cavaliere de Ramsay 2 ha annunciato la nascita di una Repubblica Universale. Da allora, i massoni del mondo intero lavorano instancabilmente alla sua edificazione» 3.

Guy Piau, Gran Maestro della Gran Loggia di Francia: «La ricerca di una comunità prima europea e poi universale, rientra evidentemente nel campo delle nostre riflessioni e delle nostre azioni» 4.

roger leray guy piau
Roger Leray Guy Piau

 - Il Gran Sigillo della repubblica degli Stati Uniti: i massoni che furono gli autori della Rivoluzione Americana della fine del XVIII secolo, non mancarono di affiggere i loro obiettivi mondialisti a lungo termine. É per questa ragione che il Gran Sigillo degli Stati Uniti, fondati nel 1776, contiene il motto «Annuit coeptis novus ordo seclorum», ossia «il nuovo ordine mondiale è favorevole agli uomini che agiscono», un motto cinto da diversi simboli massonici.

annuit coeptis novus ordo seclorum

l Dichiarazioni di uomini appartenenti allAlta Finanza

James P. Warburg (1896-1969), nel 1950 5«Noi avremo un Governo Mondiale che ci piaccia o noLa sola questione è di sapere se sarà creato per conquista o per consenso» 6.

Edmond de Rothschild, nel 1970 7«L’Europa occidentale, vale a dire i sei Paesi del Mercato Comune Europeo, più la Gran Bretagna, e forse l’Irlanda e i Paesi scandinavi con modalità da definire, andranno a costituire un’Europa politica federale; ma poiché ogni individuo sente il bisogno di appartenere ad un ambiente circoscritto, si identificherà in una provincia che sia il Würtemberg o la Savoia, la Bretagna, l’Alsazia-Lorena o il Vallone. In queste condizioni, la struttura che deve saltare è la nazione» 8.

David Rockefeller, nel 1991: «Ringraziamo il Washington Post, il New York Times, la rivista Time e le altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno assistito alle nostre riunioni e rispettate le loro promesse di discrezione per almeno quarant’anni [...]. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro obiettivo mondiale se fossimo stati oggetto di una qualsiasi pubblicità nel corso di questi anni. Ma il mondo di oggi è più sofisticato e pronto a camminare verso un Governo Mondiale. La sovranità sovrannazionale esercitata da un’élite di intellettuali e di banchieri mondiali è certamente preferibile alle decisioni nazionali che si usano da secoli» 9.

james p. warburg edmond de rothschild david rockefeller
James P. Warburg Edmond de Rothschild David Rockefeller

l Dichiarazioni di politici

Fu in occasione della prima guerra del Golfo, alla fine del 1990, che il mondialismo e il Nuovo Ordine Mondiale furono oggetto di dichiarazioni ufficiali, come, ad esempio, quella diGeorge Bush padre: «In questo stesso momento, uomini americani combattono fianco a fianco con arabi, europei, asiatici e africani per la difesa del principio e del sogno di un Nuovo Ordine Mondiale» 10. Dunque, negli anni ’90, il Nuovo Ordine Mondiale era già stato annunciato e cominciava ad organizzarsi. Ma bisognerà aspettare gli attentati dell’11 settembre 2001 affinché esso divenga al tempo stesso una realtà più visibile e più costrittiva.

George Bush padre, 16 gennaio 1991:

Nuovo Ordine Mondiale

Giorgio Napolitano, 4 novembre 2007:

Nuovo Ordine Mondiale  

III

COME SI PRESENTA IL MONDIALISMO

DOPO L11 SETTEMBRE 2001

l L11 settembre e le sue conseguenze

Attentati poco conosciuti

Una cosa è certa: ancora oggi, gli attentati dell11 settembre sono ben poco conosciuti dal grande pubblico, un fatto che accade spesso in occasione di attentati terroristici 11. Ecco alcune delle domande rimaste senza risposta:

  • Come spiegare il comportamento dei servizi segreti americani che non sapevano nulla prima dell’11 settembre e sapevano tutto dopo questa data, o quello dei servizi di sicurezza, che non ha messo – o hanno messo male – in atto le procedure di emergenza?

  • Che ne è stato del relitto del volo 77 dell’American Airlines che si suppone abbia abbia colpito il Pentagono (e che non l’ha fatto)? L’attacco al Pentagono è stato opera di un missile? 12.

  • Il cedimento delle torri gemelle può essere imputato unicamente allo schianto degli aerei e agli incendi che ne sono seguiti?

  • Come spiegare l’aumento massiccio delle transazioni sui titoli dell’American Airlines e della United Airlines nei giorni che precedettero l’11 settembre 2001?

volo 77 american airlines sul pentagono

Il volo 77 dell’American Airlines.

 

Ma al di là dei misteri dell’11 settembre, il risultato principale è evidente: la drammatizzazione della lotta contro il terrorismo; ciò ha favorito la marcia verso il mondialismo. Essendo il terrorismo considerato come un male assoluto e non imputabile ai Paesi civilizzati, questa guerra permette di giustificare tutto (a condizione di poter manipolare le notizie).

Conseguenze dell11 settembre sul piano interno americano

Con la scusa di proteggersi dal terrorismo e di uno stato di emergenza nazionale, il governo americano ha dato vita ad una vera e propria dittatura. La cosa, d’altronde, era già prevista da tutta una serie di decreti che conferivano, in caso di emergenza, poteri discrezionali allo Stato 13.

Conseguenze dell11 settembre sul piano esterno

Una «crociata» mondiale è stata lanciata contro il terrorismo, nemico tanto più minaccioso di quanto non si sappia visto che non si sa con certezza da chi sia costituito. Gli Stati Uniti, la vittima più spettacolare, ne prendono naturalmente il comando; essi affermano così la loro egemonia sul mondo che sembra essere una tappa verso il Governo Mondiale, e che del resto era già stata presentata come tale 14. Egemonia… bisognerebbe piuttosto parlare di imperialismo. La «crociata» in causa permette di attaccare chiunque e di definire ciò che è stato chiamato «l’asse del male».

l Avvenimenti a connotazione mondialista dopo l11 settembre 2001

Laffermazione dellimperialismo americano sul piano militare

La guerra in Afghanistan, primo atto della «crociata» contro il terrorismo, ha permesso agli Stati Uniti di installare diverse basi militari nell’Asia Centrale. È la conseguenza logica di un processo iniziato nel 1991 e che può essere così riepilogato:

  • In seguito al bombardamento dell’Iraq (1991), gli Stati Uniti hanno installato diverse basi militari in Arabia Saudita, nel Kuwait e in altri luoghi della regione;

  • In seguito al bombardamento della Serbia (1999), gli Stati Uniti hanno installato altre basi militari nel Kosovo, in Albania, in Macedonia, in Bosnia e in Croazia;

  • In seguito ai bombardamenti in Afghanistan, gli Stati Uniti stanno installando basi militari in Afghanistan, nell’Uzbekistan, nel Tagikistan e in altre contrade della regione.

imperialismo americano

 

Una politica finalizzata a monopolizzare le risorse energetiche

Essere militarmente presente in Asia Centrale, occupare l’Afghanistan e l’Iraq, porre l’Iran nell’«asse del male» (che equivale a considerarlo come il prossimo obiettivo); tutti questi dati sembra ricollegarsi ad un’idea direttrice: accaparrarsi tutte sorgenti energetiche, che è un’altra forma di imperialismo.

La guerra in Iraq e i suoi tre obiettivi

Perché la seconda guerra dell’Iraq? Gli si attribuiscono comunemente tre obiettivi: il petrolio, l’imperialismo, e il sostegno ad Israele, con l’abbozzo di un condominio americano-sionista su tutto il Medio Oriente. Come si realizzerà questo condominio? Attraverso la «balcanizzazione» del Medio Oriente, vale a dire dividendolo in una quindicina di piccoli Stati incapaci di essere autonomi e facili da mettere l’uno contro l’altro. L’Iraq sarebbe diviso così in tre parti (sciita, sunnita e curdo). E Israele potrebbe così dominare la regione.

La dichiarazione di Condoleezza Rice

Questi diversi avvenimenti mediante i quali si afferma sempre più un imperialismo americano su scala mondiale hanno veramente una connotazione mondialista? Sì, se crediamo alle dichiarazioni di George Bush padre e a quella, molto più recente, della direttrice del National Security Council statunitense Condoleezza Rice«LAmerica ha un potere senza pari sul mondo che non ha precedenti nella Storia; e dunque, deve organizzare lordine internazionale. Questa dottrina impegna lAmerica ad agire con aggressività per ristabilire un equilibrio che favorisca la libertà. Operiamo utilizzando la nostra attuale influenza per giungere ad un futuro di pace, di prosperità e di libertà» 15.

condoleezza rice

Condoleezza Rice

l La premeditazione

La «crociata» contro la terrorismo indetta dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 ha permesso così agli Stati Uniti e ad Israele di progredire nella conquista di importanti obiettivi:

  • Per gli Stati Uniti: affermare la propria egemonia presentandola come una tappa verso il Governo Mondiale, e mettere le mani sul petrolio dell’Asia;

  • Per Israele: «balcanizzare» il Medio Oriente per poterlo dominare.

Bisogna notare che ciò che è stato reso possibile dall’11 settembre 2001 era stato previsto da molto tempo. Ecco due testi significativi: uno di Zbigniew Brzezinskisull’imperialismo americano (del 1997), l’altro di Oded Yimon sulla «balcanizzazione» del Medio Oriente (del 1982).

Il libro di Zbigniew Brzezinski sulla «geo-strategia imperiale» americana

Nel 1997, il politico americano Zbigniew Brzezinski 16 ha scritto un libro intitolato The Grand Chessboard («La grande scacchiera»), che contiene preziose spiegazioni sulla politica estera americana. L’espressione «grande scacchiera» si riferisce a ciò che l’autore chiama «Eurasia», ossia l’insieme dei Paesi localizzati ad Est dell’Oceano Atlantico e ad Ovest dell’Oceano Pacifico: un vasto insieme che include l’Europa e la maggior parte dell’Asia. Il sottotitolo del libro - American Primacy and Its Geostrategic Imperatives («La supremazia americana e i suoi imperativi geostrategici») - indica l’argomento trattato (la supremazia statunitense sull’Eurasia): Ecco cosa scrive Brzezinski: «LAmerica è oramai lunica superpotenza mondiale, e l’Eurasia è la scena centrale del pianeta. Da questo fatto ne consegue che la ridistribuzione dei poteri sul continente euroasiatico rivestirà un’importanza capitale per la supremazia americana nel mondo e per la storia futura degli Stati Uniti» 17. Nella rude terminologia degli imperi del passato, i tre grandi imperativi di una geo-strategia potevano essere così riepilogati:

  • Evitare collusioni tra i vassalli e mantenerli in uno stato di dipendenza che giustifichi la loro sicurezza;

  • Coltivare la docilità degli individui protetti; impedire ai barbari di stringere alleanze offensive 18

zbigniew brzezinski the grand chessboard - zbigniew brzezinski
Zbigniew Brzezinski The Grand Chessboard

«Geo-strategia imperiale»: si tratta di un imperialismo ostentato come tale: «Questo approccio geopolitico non ha alcun senso se non serve gli interessi dell’America, ovvero, a breve termine, il mantenimento del suo statuto di superpotenza planetaria e, a lungo termine, l’evoluzione verso una cooperazione mondiale istituzionalizzata». In conclusione, la «geo-strategia imperiale» americana che si sta sviluppando dietro la lotta contro il terrorismo, si è servita dell’11 settembre, ma era stata pianificata molto prima di quella data.

Larticolo di Oded Yinon sul rimodellamento del Medio Oriente

Israël Shahak 19, che è stato un ottimo analista della politica israeliana, ha presentato e commentato, nel 1982, un articolo di Oded Yinon, ex funzionario del ministero israeliano degli Affari Esteri. L’articolo è intitolato «Strategia per Israele negli anni ’80», ed è stato pubblicato il 14 febbraio 1982 dalla rivista Kivunim («Orientamenti»). Eccone alcuni estratti (i sottotitoli sono redazionali): «Oggi, si aprono a noi delle immense possibilità di rovesciare totalmente la situazione, ed è ciò che dobbiamo fare nel prossimo decennio, se non vogliamo scomparire come Stato [...]».

LEgitto

«Smantellare lEgitto, provocare la sua decomposizione in unità geografiche separate: tale è l’obiettivo politico d’Israele sul suo fronte occidentale negli anni ’80. Se l’Egitto si disgregherà, altri Paesi come la Libia, il Sudan, e persino certi Stati più lontani non potranno sopravvivere sotto la loro forma attuale, e seguiranno l’Egitto nella sua caduta e nel suo dissolvimento. Si avrà allora un Stato cristiano copto nell’Alto-Egitto e un certo numero di Stati deboli, dal potere molto circoscritto, al posto del governo centralizzato attuale».

Il Libano

«La decomposizione del Libano in cinque province prefigura la sorte che aspetta tutto il mondo arabo, ivi compreso l’Egitto, la Siria, l’Iraq e tutta la penisola arabo; in Libano essa è già un fatto compiuto».

usa & israele

- La Siria

«La disintegrazione della Siria e dell’Iraq in province etnicamente o religiosamente omogenee, come in Libano, è l’obiettivo prioritario di Israele a lungo termine sul suo fronte orientale, mentre a breve termine l’obiettivo è lo scioglimento militare di questi Stati. La Siria si dividerà in parecchi Stati, a seconda delle comunità etniche, in modo tale che la costa diventerà uno Stato alawita sciita; la regione di Aleppo, uno Stato sunnita; a Damasco, un altro Stato sunnita ostile al suo vicino del Nord; i drusi costituiranno il loro Stato che forse si estenderà fino al nostro Golan, e in ogni caso nell’Hauran e nella Giordania del Nord».

LIraq

«Paese al tempo stesso ricco di petrolio e in preda a gravi dissidi interni, esso è un territorio privilegiato per l’azione d’Israele. Lo smantellamento di questo Paese ci interessa ancora di più di quello della Siria. L’Iraq è più forte della Siria; a breve termine, il potere iracheno è quello che minaccia di più la sicurezza d’Israele. Una guerra disintegrerà lo Stato iracheno prima ancora che possa prepararsi ad una lotta contro di noi. In Iraq, una distribuzione in province, secondo le etnie e le religioni, può farsi allo stesso modo come avvenne in Siria al tempo del dominio ottomano. Tre Stati – o anche più – si costituiranno intorno alle tre città principali: Bassora, Bagdad e Mossul; e le regioni sciite del Sud si separeranno dai sunniti e dai curdi del Nord».

La Giordania

«La Giordania non può sopravvivere per molto tempo con la sua struttura attuale, e la tattica d’Israele, sia militare che diplomatica, deve mirare a liquidare il regime giordano e a trasferire il potere alla maggioranza palestinese».

La Palestina

«Questo cambiamento di regime in Giordania risolverà il problema dei territori cisgiordani a forte popolazione araba; con la guerra o con le condizioni di pace dovrà avvenire iltrasferimento delle popolazioni di questi territori, e dovrà essere messo in atto un rigoroso controllo economico e demografico, unici garanti di una completa trasformazione della Cisgiordania e della Transgiorgania. Sta a noi fare tutto per accelerare questo processo e realizzarlo in un non lontano futuro. Bisogna rifiutare qualsiasi piano di autonomia e ogni proposta di compromesso e di divisione dei territori. Considerando i progetti dell’O.L.P. e degli stessi arabi israeliani, non è più possibile lasciare che si perpetui la situazione attuale senza dividere le due nazioni: gli arabi in Giordania e gli ebrei in Cisgiordania».

oded yinon israël shahak
Oded Yinon Israël Shahak

Nel commento a questo articolo, redatto anch’esso nel 1982, Israël Shahak insiste su due punti: l’idea che tutti gli Stati arabi devono essere frammentati in piccole unità ad opera di Israele è un tema ricorrente nel pensiero strategico israeliano. Si percepisce assai chiaramente lo stretto legame che esiste tra questo progetto e il pensiero neo-conservatore americano. Undici anni dopo la data della redazione dell’articolo di Oded Yinon, si constata che il piano che è appena stato esposto è in fase realizzazione, almeno per quanto riguarda l’Iraq, Israele, la Palestina e la Siria, e che esso beneficia di un accordo tra Israele e i neo-conservatori al potere a Washington.

IV

IL FUTURO IMMAGINABILE A BREVE TERMINE

A questo riguardo, occorre tenere conto di due fattori: i caratteri proprî dell’imperialismo americano, e il conflitto su scala mondiale in cui rischia di trovarsi trascinato.

l Limperialismo americano

Unegemonia che durerà solamente per un certo periodo di tempo

Questo punto è stato sottolineato dallo stesso Zbigniew Brzezinski nel suo succitato libro, che ha per sottotitolo – ricordiamolo - «La supremazia americana e i suoi imperativi geo-strategici». A lungo termine, la politica globale è destinata a diventare sempre meno propizia alla concentrazione di un potere egemonico nelle mani di un solo Stato. L’America non è dunque solamente la prima superpotenza globale, ma sarà molto probabilmente anche l’ultima 20. Secondo l’Autore, l’egemonia americana durerà solamente per un certo tempo poiché il potere economico 21 tende a disperdersi e per la ragione che ciò in definitiva si vuole raggiungere è il Nuovo Ordine Mondiale: «Questo approccio geopolitico non ha alcun senso se non serve gli interessi dell’America, ovvero, a breve termine, il mantenimento del suo statuto di superpotenza planetaria e, a lungo termine, l’evoluzione verso una cooperazione mondiale istituzionalizzata».

egemonia americana

Unegemonia relativa

Il carattere relativo dell’egemonia americana viene spesso evidenziato da coloro che ne beneficiano di più: gli israeliani, come manifestano i seguenti estratti dal quotidiano di Tel-Aviv Ha’aretz«Il mese scorso abbiamo ucciso centosettanta persone in Libano [...]. Le abbiamo uccise credendo, con una certezza assoluta, che oggi, tenendo in pugno la Casa Bianca, il Senato e molti media americani, le vite degli altri non contano quanto le nostre» 22. La guerra dell’Iraq è stata concepita da venticinque intellettuali neo-conservatori 23, per la maggior parte ebrei, che hanno spinto il presidente Bush a cambiare il corso la Storia 24. Essendo la politica americana per il Medio Oriente diretta in una certa direzione, si pone una domanda: il mondialismo, verso cui tutto sembra diretto, sarebbe in definitiva una sorta di messianismo? Bisognerebbe prendere sul serio l’opinione espressa nel 1919 da certi osservatori delle conferenze che prepararono il Trattato di Versailles: «A partire da ora, il mondo sarà governato dai popoli anglosassoni, a loro volta influenzati (“swayed”) da elementi ebraici» 25.

• Un conflitto tra il mondo americano-sionista e il mondo islamico

Comunque sia, sembra che si prepari un conflitto tra il mondo americano-sionista e il mondo islamico.

Il metodo della gestione dei contrari

É noto il metodo dialettico privilegiato dalle Società Segrete; esso consiste nel suscitare ideologie rivali, contese apparentemente inspiegabili tra
clan opposti servendosi del caos così creato. Questo metodo, detto della «gestione dei contrari», è stato così presentato da René Guenon (1886-1951), che fu un iniziato ai Gradi più elevati: «Il metodo consiste nell’utilizzare, per farle concorrere alla realizzazione dello stesso piano d’insieme, organizzazioni esterne all’oscuro del piano in quanto tale, e apparentemente opposte le une alle altre, sotto un’unica direzione “invisibile” che è al di là di tutte le opposizioni. In sé stesse, le opposizioni, mediante l’azione disordinata che producono, costituiscono un tipo di “caos” meno apparente; ma si tratta precisamente di sfruttare questo “caos” (utilizzandolo in qualche modo come la “materia” sulla quale si esercita l’azione dello “spirito”, rappresentata dalle organizzazioni iniziatiche di ordine più elevato e più “interiore”) alla realizzazione dell’”ordine” generale» 26.

Il piano Pike

pawns in the game - william guy carrLa messa in pratica di tale metodo è stata esposta, in modo abbastanza sorprendente, in una lettera del 15 agosto 1871, inviata dall’americano Albert Pike(1809-1891) -  che più tardi fondò il palladismo – all’italiano Giuseppe Mazzini (1805-1872), entrambi iniziati agli alti Gradi massonici. In un libro apparso nel 1958 e intitolato Pawns in the Game («Pedine sulla scacchiera»), l’autore canadese William Guy Carr (1895-1959) fornisce un riassunto, redatto col vocabolario dell’epoca, di questa lettera che presenta un progetto di tre guerre mondiali concepite secondo il metodo della gestione dei contrari 27: «La Prima Guerra Mondiale è stata combattuta per consentire agli “Illuminati 28 di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo Paese nella fortezza del comunismo ateo. Le divergenze suscitate dagli agenti degli “Illuminati” fra impero britannico e tedesco furono usate per fomentare questa guerra. Dopo che la guerra ebbe fine si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e indebolire le religioni. La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello Stato sovrano d’Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale si doveva costituire un’Internazionale comunista forte quanto l’intera cristianità. A questo punto, quest’ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo in quando richiesto per il cataclisma sociale finale. Può una persona informata negare che Roosevelt e Churchill hanno realizzato questa politica? La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che l’islam (mondo arabo e musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d’Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico» 29. Tutto lascia credere che oggi la terza fase del piano di Albert Pike sia in via di realizzazione.

albert pike giuseppe mazzini william guy carr
Albert Pike Giuseppe Mazzini William Guy Carr

V

CONCLUSIONE

Le prospettive che sono appena state evocate sono al tempo stesso oscure e confortanti: oscure perché ci attendono diverse prove; ma anche confortanti per la certezza della vittoria, vale a dire del ritorno a tempo debito della cristianità. Quali conclusioni pratiche trarre da tutto ciò?

  • Custodire la pace interiore che, dopo la grazia, è il tesoro più prezioso che possediamo. Questi avvenimenti mondialisti, questa guerra mondiale che si annuncia sono il frutto dell’azione del demonio che è sempre stato seminatore di dialettica, di disordine e di agitazione. Non lasciamoci turbare da lui. Non lasciamoci prendere dal timore del nemico.«Non temere - ha detto Nostro Signore Gesù Cristo a Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690) - io regnerò malgrado i miei nemici e tutti coloro che si vorranno opporre».

  • In secondo luogo, non facciamoci illusioni. La restaurazione della cristianità è possibile solamente per mezzo di un intervento divino. Che fare in queste condizioni in cui rischiamo di subire una serie di insuccessi e di doverci confrontare con avversari che ci vorranno far perdere la calma e trascinarci in azioni intempestive? Bisogna essere prudenti, ben informati e soprattutto occorre pregare con fiducia la Santa Vergine e i Santi protettori della nostra terra per evitare che la nostra patria sparisca in un conglomerato mondialista.

sacro cuore di gesù a santa margherita maria alacoque

«Non temereio regnerò malgrado i miei nemici

e tutti coloro che si vorranno opporre».

Note

1 Traduzione dall’originale francese Le Mondialisme après le 11 septembre 2001, a cura di Paolo Baroni. Articolo estratto dalla rivista Action Familiare et Scolaire, nº 172, pagg. 62-81. Questo scritto è stato riprodotto per la gentile autorizzazione della rivista Lecture et Tradition, con alcuni supplementi. Trattasi del testo della conferenza data da Arnaud di Lassus il 7 settembre 2003 sul tema del mondialismo.

2 Egli fu uno dei principali personaggi di riferimento della Massoneria moderna.

3 Così Roger Leray si espresse durante un convegno massonico del 1968. Cfr. Humanisme, luglio 1969; cit. in J. Ploncard d’Assac, Lettres politiques, n° 232.

4 Cfr. Points de vue initiatiques de la Grande Loge de France («Punti di vista iniziatici della Gran Loggia di Francia»), n° 71, 1989.

5 Figlio di Paul Warburg, fondatore del Federal Reserve System americano.

6 Dichiarazione fatta il 17 febbraio 1950 davanti alla Commissione degli Affari Esteri del Senato americano; cit. in W. P. Hoar, Architects of Conspiracy («Gli architetti della cospirazione»), pag. 317.

7 Edmond de Rothschild appartiene a due organizzazioni mondialiste: il Bilderberg e la Commissione Trilaterale, creata nel 1973. Fu nella sua abitazione, a Mégève, che il Bilderberg si è riunito nel 1974.

8 Articolo apparso sulla rivista Entreprise, del 18 luglio 1970.

9 Così David Rockefeller durante la sessione inaugurale dei Bilderberger nel giugno del 1991 a Baden-Baden, in Germania.

10 George Bush (padre) nel corso di un’allocuzione alla sessione del Congresso americano, dell’11 settembre 1990.

11 Citiamo, ad esempio, l’attentato di Oklahoma City del 19 aprile 1995 in cui perirono 168 persone. Le spiegazioni ufficiali (esplosione di un camion all’aperto carico di esplosivi) non rendono assolutamente conto dei danni prodotti, che invece suppongono la messa in opera di procedimenti complessi abitualmente utilizzati per distruggere un palazzo senza recare danni alle costruzioni circostanti.

12 Vedi, a questo riguardo, gli studi di Emmanuel Ratier in Faits et documents, nn. 127, 130 e 131 (2002).

13 Vedi a questo riguardi l’opera J. Delacroix, Attentats du 11 septembre 2001: a qui profite le crime? («Gli attentati dell’11 settembre 2011: chi ne trarrà profitto da questo crimine»?), pag. 147 e ss.

14 Vedi, ad esempio, questo testo di George Bush padre: «È un’idea grandiosa: un Nuovo Ordine Mondiale in cui diverse nazioni si uniscono per uno scopo comune per raggiungere le aspirazioni dell’umanità: la pace, la sicurezza, la libertà e il rispetto della legge [...]. Solo gli Stati Uniti possiedono la base morale e i mezzi finanziari per instaurarlo». Si tratta di una dichiarazione rilasciata in occasione della sua presentazioneStates of the Union, del 18 febbraio 1991: cit. in J. Delacroix, op. cit., pag. 149.

15 Discorso di Condoleezza Rice, del 20 settembre 2002.

16 Nel 1975, Brzezinski è stato il primo presidente di quell’organismo mondialista che è la Commissione Trilaterale, fondata da David Rockefeller. Consigliere del presidente Carter per la Sicurezza Nazionale dal 1977 al 1981, egli ha in seguito giocato un ruolo di primo piano come consigliere nella politica americana.

17 Cfr. Z. Brzezinski, The Grand Chessboard, pag. 249.

18 Ibid., pag. 68.

19  Israël Shahak, ex presidente della Lega dei Diritti dell’Uomo israeliana, è morto recentemente. Egli è l’autore del libro importante Storia ebraica – religione ebraica: il peso di tre millenni.

20 Cfr. Z. Brzezinski, op. cit., pag. 207.

21 Secondo l’Autore, il potere economico americano è stato il 50% del PIL mondiale nel 1950; il 30% oggi; sarà il 20% nel 2010; e dal 10 al 15% nel 2015. Le previsioni di Brzezinski si sono avverate (N.d.T.).

22 Cfr. A. Shavit, «How Easily We Killed Them» («Come li abbiamo uccisi facilmente»); riprodotto sul New York Times, del 27 maggio 1996. Si trattava di civili uccisi nel corso di operazioni militari nel Sud del Libano.

23 I neo-conservatori occupano una posizione dominante nell’attuale governo americano.

24 Cfr. A. Shavit, «White Man’s Burden» («Il fardello dell’uomo bianco»), in Ha’aretz, dell’11 aprile 2003.

25 Opinione espressa dallo storico inglese E. J. Dillon nel suo libro The Inside Story of the Peace Conference («La storia interna della conferenza di pace»), pag. 496.

26 Cfr. R. Guenon, Aperçus sur l’initiation («Cenni sull’iniziazione»), Éditions Traditionnelles, 1985, pag. 290.

27 La lettera di Albert Pike qui riassunta è citata nell’opera di J. Lombard La face cachée de l’histoire mondiale («La faccia nascosta della storia mondiale»), vol. I, pag. 553, e da Epiphanius, Maçonnerie et sectes secrètes: le côté caché de l’histoire («Massoneria e sètte segrete: il lato nascosto della storia»), pag. 121. Essa si trova anche nell’opera Le mystère de la franc-maçonnerie dévoilé («Il mistero della Massoneria svelato»), del Cardinale cileno Caro y Rodriguez (1924).

28 Si tratta di un ramo dell’alta Massoneria.

29 Cfr. W. G. Carr, Pawns in the Games, pag. XV.

Fonte

Il mondialismo dopo l’11 Settembre 2001 Lo Sai

Ex massone 33° grado muore 17 giorni dopo aver rilasciato questa intervista

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Ex massone 33° grado muore 17 giorni dopo aver rilasciato questa intervista Lo Sai

A cura di Losai.eu

Quanto segue è una storia vera. Se il lettore ha una buona conoscenza della lingua inglese, potrà ascoltare direttamente la testimonianza cliccando qui ( e qui per la seconda parte). Per tutti gli altri, riassumo quanto emerge dai video.

Massone finlandese dal 1991, Juhani Julin decide di uscire dalla massoneria dopo ben 16 anni di appartenenza. Una volta uscito, racconta la sua storia in un’intervista al canale televisivo finlandese TV7.

Massone finlandese

Nella Massoneria Finlandese vi sono 33 gradi, fondati sui cosiddetti “segreti massonici”. In questo modo ogni massone conosce solo i segreti del proprio grado e dei gradi inferiori. Per questo motivo il massone non comprende molto all’inizio ma scopre pian piano le dottrine segrete, avanzando di grado. Fu proprio la sua curiosità di scoprire questi “segreti” che lo spinse ad accettare la proposta del suo caro amico, e così, nel 1991, viene iniziato.

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“Ad ogni grado fai un giuramento, e tu fai questi giuramenti senza sapere su cosa stai giurando.”
L’ex-massone si lamenta dell’ambiguità del G.A.D.U. (Grande Architetto Dell’Universo, il Dio di cui si parla nei rituali massonici). Moltissimi massoni sono infatti tratti in inganno dalla Bibbia presente in Loggia e dalle continue rassicurazioni dei fratelli circa la genuinità e l’eticità della Massoneria.
“La Massoneria volutamente trae in inganno i membri dei bassi gradi e le persone esterne all’organizzazione”.
Julin afferma che essa mescola verità e menzogne allo scopo di confondere ed apparire innocua. Proprio per questo motivo invita gli ascoltatori ad informarsi su cosa sia realmente la Massoneria e suggerisce la lettura di un libro (che lui definisce affidabile): “Dottrine segrete massoniche” di Gerber Weldon.

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A questo punto l’intervistatore gli chiede a che grado una persona diviene consapevole della vera autorità spirituale. Lui risponde   che si comprende tutto al 33° ed ultimo grado, quando viene rivelato che il vero Dio dei massoni è Lucifero.

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“Ho imparato più cose sulla Massoneria dopo esserne uscito che durante la mia carriera massonica.”

È grazie al figlio e sua moglie che Julin si è avvicinato a Gesù Cristo. Da quel momento in poi si è impegnato a salvare più massoni possibili, cercando di far comprendere loro chi adorano realmente nei templi massonici.

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Purtroppo molti massoni credono erroneamente di servire il Dio cattolico, e questo anche per via della presenza di preti e vescovi in Loggia (ad un certo punto afferma che la metà dei Vescovi svedesi sono massoni). La Massoneria si è infatti infiltrata all’interno della Chiesa, e i vari cattolici iscritti ad obbedienze massoniche vengono usati a sostegno di questa bugia.

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Poi Julin invita gli ascoltatori a non entrare in Massoneria, ma ad informarsi; infine prega per tutti gli 8.000 massoni finlandesi, chiedendo allo Spirito Santo di guidarli fuori dalla massoneria, e prega affinchè la Chiesa finlandese venga ripulita dagli adoratori di Satana.

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Juhani Julin muore in un incidente in bicicletta 17 giorni dopo aver rilasciato questa intervista (fonte: TV7.fi ).

Ex massone 33° grado muore 17 giorni dopo aver rilasciato questa intervista Lo Sai


Il massone De Benedetti incontra Renzi a Palazzo Chigi. E Sorgenia aveva già preso 600 milioni

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Il massone De Benedetti incontra Renzi a Palazzo Chigi. E Sorgenia aveva già preso 600 milioni Lo Sai

Il massone Carlo De Benedetti, patron della Repubblica che – secondo quanto rivelato da Fabrizio Barca nella famosa “intercettazione” con il finto Vendola – avrebbe manovrato per formare il governo Renzi, ha incontrato ieri il premier a Palazzo Chigi. “È uno scandalo”, l’accusa più soft. Anche perché, appena qualche settimana fa, Sorgenia aveva ricevuto la mancetta di 600 milioni, come riportato da Libero Quotidiano.

Quello di Matteo Renzi è “il governo dell’Ingegnere”, inteso come Carlo De Benedetti? Se già era legittimo avere qualche sospetto, quanto successo nelle ultime ore va a rafforzare le convinzioni di chi, dietro l’ascesa dell’uomo di Pontassieve, ci vede lo zampino dell’editore di Repubblica (che più di tutti gli altri quotidiani nazionali gli ha tirato la volata). Già, perché nel pomeriggio di mercoledì 9 aprile, De Benedetti si è recato a Palazzo Chigi. Una visita che ha fatto letteralmente infuriare il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha tuonato su Twitter: “De Benedetti a Palazzo Chigi da Renzi per dare ordini sulle nomine? Vergogna?”.

LEGITTIMI SOSPETTI - Nel cinguettio, Gasparri, avanza un sospetto: ovvero che l’editore di Repubblica voglia dire la sua sull’imminente giro di nomine ai vertici delle società pubbliche, tra le quali anche Eni, Enel, Finmecanica e Poste. Secondo le ultime indiscrezioni, i nomi potrebbero essere svelati già domenica: un particolare in grado di alimentare ogni dietrologia sul colloquio tra l’Ingegnere e il premier. Su quanto si siano detti i due non è trapelato alcun dettaglio ufficiale. Si può anche ipotizzare che nel faccia a faccia si sia affrontato il nodo dei debiti di Sorgenia nonché quello dei guai giudiziari della Tirreno Power di Vado Ligure. Una visita inopportuna, quella di De Benedetti a Renzi. E’ davvero “il governo dell’Ingegnere”?

IL SALVAGENTE - Le banche lanciano un salvagente da seicento milioni per salvare Sorgenia, la società elettrica che, attraverso Cir fa capo alla famiglia De Benedetti: quattrocento milioni sotto forma di aumento di capitale e altri duecento come obbligazioni convertibili. È questo il costo che i ventidue creditori dovranno accollarsi per tirare fuori dai guai la società elettrica e, di riflesso, l’intero gruppo guidato da Rodolfo, il figlio dell’Ingegnere, e da Monica Mondardini. Non è nemmeno da escludere che la fatica della trattativa abbia incrinato i rapporti interni visto che, secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, la Mondardini sarebbe entrata nel vortice delle nomine pubbliche. Viene indicata per il vertice di Poste Italiane. Concorre con Francesco Caio, anch’egli con un passato nel gruppo dell’Ingegnere: è stato sostanzialmente l’ultimo amministratore delegato di Olivetti e poi ha guidato Omnitel. Il piano delle banche per Sorgenia è stato sintetizzato in una lettera che partirà nelle prossime ore. Manca solo la firma di Banca Marche. Un ritardo dovuto forse al fatto che, date le condizioni di sostanziale insolvenza dell’istituto, non c’è nessuno che voglia assumersi la responsabilità di una firma tanto impegnativa. Tanto più che per le banche non è proprio un’operazione semplicissima da digerire. Non a caso il dossier è finito sui tavoli più alti: Fabrizio Viola (Mps), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Federico Ghizzoni e Alessandro Decio (Unicredit), Victor Massiah (Ubi), Giuseppe Castagna (Bpm), Pierfrancesco Saviotti (Banco Popolare). L’ultimo vertice si è svolto due giorni fa senza risultati. Le banche hanno deciso di andare avanti da sole. Secondo il piano l’azionariato di Sorgenia avrà questa composizione: Mps al 22%, Ubi 18%, Banco Popolare l’11,5%, Intesa il 9,8%, Unicredit il 9,7% e Bpm il 9 per cento. Complessivamente l’80% del capitale che metterà la Cir ai margini della governance. La perdita del controllo è compensata dal fatto che, in questa maniera la dinastia si toglie dai guai. Tanto più che alle banche non viene certo ceduto un gioiello. Sorgenia ha debiti per 1,9 miliardi e deve anche fronteggiare il problema della centrale di Vado Ligure di cui è azionista al 39% (il 50% fa capo ai francesi di Gaz de France). L’impianto è sotto sequestro per disastro ambientale. La scelta di cedere la patata elettrica alle banche se da una parte evita guai molto gravi, dall’altra non sarà priva di conseguenze. Facile immaginare che, da ora in avanti i rapporti di Rodolfo De Benedetti con il sistema bancario saranno piuttosto complessi. Sorgenia, per esempio, aveva ottenuto un extra-fido di seicento milioni. Tutto lascia pensare che da ora in avanti, le altre società del gruppo smetteranno di avere un trattamento di favore. Tanto più che le banche, sempre oculate nei confronti delle imprese minori, sono state veramente generose verso la famiglia dell’Ingegnere. Per non farsi estromettere Rodolfo aveva tentato un ultimo rilancio: metteva sul piatto 100 milioni e chiedeva alle banche di partecipare per altri 190. Voleva però la gestione e il privilegio sui futuri dividendi. La proposta è stata respinta. Sorgenia andrà avanti con la protezione dell’articolo 182bis, lo scudo che mette al riparo dai creditori. La gestione resta affidata all’attuale ceo Andrea Mangoni. A lui il compito di trovare una soluzione.

Fonte

Il massone De Benedetti incontra Renzi a Palazzo Chigi. E Sorgenia aveva già preso 600 milioni Lo Sai

Il male: dai radicali al Vaticano

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Il male: dai radicali al Vaticano Lo Sai

- di Danilo Quinto - 

MA VA LÀ! – NUOVO ARTICOLO DI DANILO QUINTO SULLE INSOSPETTABILI “SPONDE” ALLA CULTURA RADICALE

La Corte Costituzionale, dopo aver reintrodotto la distinzione fra droghe “leggere” e “pesanti” – obbligando il Parlamento a eliminare le sanzioni per chi traffica cannabis e derivati, legalizzando di fatto queste droghe – demolisce la legge 40 sulla procreazione assistita, consentendo la fecondazione eterologa. I “libertari”, felici, rilanciano di conseguenza la loro battaglia sulla ricerca scientifica sugli embrioni. Presto sarà approvato il “divorzio breve”: la riduzione dai tre anni attuali a un anno fra l’istanza di separazione e la richiesta di divorzio. Si discutono le proposte di legge sul tema delle unioni civili, mentre un giudice legalizza, dal punto di vista amministrativo, il matrimonio tra due uomini contratto all’estero. La Commissione Giustizia del Senato dibatte la proposta di legge “per il contrasto dell’omofobia e della transfobia”, che prevede il carcere per chi non si allinea e che lede non solo la libertà d’espressione – come falsamente e ipocritamente viene detto – ma quella religiosa, ben più importante nella gerarchia delle libertà, che pur esiste. Le prossime “tappe” saranno il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la possibilità di adozione di minori e – dopo l’equiparazione tra figli legittimi e figli nati da rapporti incestuosi, già ottenuta – la legalizzazione della pedofilia. Oltre, naturalmente, all’introduzione del suicidio assistito e alla legalizzazione dell’eutanasia. Poi, c’è l’aborto, che diventa anche “domestico”, con le varie pillole già in circolazione.

 

So che è inelegante citarsi, ma a volte è utile. Nel libro “Da servo di Pannella a figlio libero di Dio” (pagg.32-33), ho riportato un colloquio che ebbi tempo fa con l’allora vice-presidente vicario del PDL al Senato, Gaetano Quagliariello, al quale chiesi perché Berlusconi – come avevano fatto tutti i Governi precedenti, dal ’90 ad oggi e come ha fatto il Governo Letta con 20 milioni di euro nell’ultima legge finanziaria – aveva deciso di sostenere economicamente con soldi pubblici Radio Radicale. «Danilo» – mi rispose – «i radicali non contano un cazzo. Quei soldi vengono dati per far divertire Pannella».

 

Dietro questa frase, c’è molta verità. Corrisponde a quello che pensano in tanti, altrimenti non si spiegherebbe l’adesione di decine e decine di parlamentari cattolici agli appelli che vengono fatti circolare di tanto in tanto per la salvezza dell’organo di propaganda dei radicali. Non è una contraddizione e non ci si deve affatto meravigliare. Le donne e gli uomini che realizzano queste cose, sono avveduti, esperti, navigati. Anche smaliziati. Credenti? Papa Francesco, risponderebbe: «Chi sono io, per giudicare?». Credibili? «Ma va là!», direbbe mio figlio di nove anni.

 

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma cosa c’entrano i radicali con il discorso che hai iniziato a fare? Chi scrive, ha fatto parte, per trent’anni, di quell’ideologia, di cui conosce bene le pieghe, le finalità, i metodi e le strategie. So che questa mia esperienza non importa quasi a nessuno, ma da convertito – parola che dà molto fastidio, in molti ambienti, so anche questo – rinuncerei al mio dovere di testimoniare la Verità, se tacessi. Questa, del resto, è stata la ragione più intima e profonda della mia conversione. Null’altro.

 

Da protagonista del “male” quale sono stato – concorrevo io a trovare le risorse economiche per farla vivere quell’ideologia – sono consapevole che la cultura e la politica alle quali ho dedicato tanta parte della mia vita, ha costituito l’avanguardia ideologica di tutte le “conquiste” di “libertà” degli ultimi decenni. Tutti gli esiti delle “battaglie” elencate all’inizio, fanno parte del patrimonio ideologico dei radicali. So anche che quella cultura ha utilizzato e utilizza in maniera straordinariamente intelligente le posizioni dialoganti e compromissorie, che per loro natura sono ipocrite, oltre che stupide. Diventa seduttiva e ammaliante, proprio quando, solida com’è nei “suoi” principi, incontra il pensiero “debosciato”, mediocre, remissivo, pronto a fare da scendiletto ai suoi disegni. Pezzo dopo pezzo, tappa dopo tappa, scava una tana, s’insinua nelle coscienze, striscia silenziosamente, lancia esche e si ritrae, poi torna ancora alla carica, si avvinghia, penetra nella mente e nelle viscere, le domina, le fa sue. E vince.

 

Ebbene, emerge con grande evidenza che all’interno del mondo pro-life italiano e, più in generale, del mondo cattolico – che non esiste, perché non esiste una sua unità d’intenti sui principi che derivano dai Dieci Comandamenti – vi siano autorevoli membri che esprimono posizioni favorevoli all’applicazione della legge 194. Molto simili a quelle che esprime Emma Bonino, che anche in ragione di quest’”alleanza” inaspettata, va oltre e da Ministro degli Esteri si accanisce sull’obiezione di coscienza: «In Italia, l’esercizio del diritto all’obiezione di coscienza, a cui spesso non corrisponde un’adeguata risposta organizzativa da parte del servizio sanitario, sta mettendo a rischio il diritto delle donne di interrompere la gravidanza nei tempi e nelle modalità previste dalla legge 194», 22 maggio 2013.

 

Anche qui, non è proprio il caso di scandalizzarsi. A fare da “sponda” alla cultura radicale, sono stati in tanti, nel corso di questi anni. Dino Boffo, l’11 marzo 2005, a sei lettori che protestano per l’editoriale apparso su Avvenire la domenica precedente – nel quale parlava della candidatura di Emma Bonino a Commissaria ONU per i rifugiati, dicendo «Se Emma Bonino ha in questo ambito dei numeri da spendere, perché dovremmo negarle l’ingaggio?» – risponde: «Piace la fatica di considerare con libertà le persone; di denunciarne le azioni deprecabili e le convinzioni non condivisibili, senza impedirci di scorgere attitudini e qualità quando queste si esplicano sui terreni in cui non riscontriamo conflitti». Il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, il 23 dicembre 2010, non si reca presso il Corriere della Sera, ma va a Radio Radicale per celebrare, con una lunga intervista, i 150 anni del giornale del Papa – nel corso della quale afferma che «vi possono essere battaglie culturali che sono comuni o possono esserlo» – il 15 marzo ‘13 dialoga con Pannella, sempre a Radio Radicale, sul nome scelto dal nuovo Papa e il 25 febbraio ’14 si reca, insieme a Lucetta Scaraffia, presso la sede del Partito Radicale, per partecipare con Pannella al dibattito “La crisi giuridica ovvero l’ingiustizia legale”. Mons. Agostino Marchetto, segretario emerito del Pontificio consiglio della pastorale dei migranti e gli itineranti, definito da Papa Francesco «il miglior ermeneuta del Concilio Vaticano II», il 18 marzo ’14, dialoga con Pannella, sempre presso la sede del Partito Radicale, nel corso di un dibattito dal titolo “Un anno di Francesco”. Assuntina Morresi e Eugenio Roccella, intervengono a Radio Radicale, rispettivamente l’8 e il 22 febbraio ’14, per dialogare con i rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni sulla legge 40, già fatta a pezzi proprio dall’azione dei radicali. Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana, il 9 aprile ’13, presso la sede di Radio Vaticana, incontra Pannella: il colloquio dura oltre un’ora e viene definito “storico” dal leader radicale, che per l’ennesima volta, a Radio Radicale, racconta del suo amore per Papa Francesco e della simpatia che per lui nutriva Giovanni Paolo II, che gli avrebbe confessato di ascoltare i suoi fili notturni degli anni ’70 trasmessi da Teleroma ’56. L’elenco potrebbe essere sterminato e tedioso. Quindi, per il momento, lo chiudiamo qui.

 

Come insegna il “cortile dei gentili”, chiunque è libero di incontrare chi vuole. Ci mancherebbe. Resta il problema che da questi incontri non è nata nessuna conversione. Producono solo la legittimazione di una cultura che è espressione del diavolo. E’ questo essere immondo a volere che ai bambini dagli 0 ai 4 anni vengano insegnati la “masturbazione infantile precoce e la scoperta del corpo e dei genitali” e a quelli da 4 ai 6 anni, “l’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso”, come chiede ai Governi europei il vademecum dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; a consentire che venga esaltato il desiderio di togliere la vita a se stessi o ai concepiti o ai neonati o agli anziani o a coloro che non sono più utili socialmente; ad ottenere che la maternità sia affittata; a considerare l’embrione umano un grumo di cellule; a equiparare l’amore coniugale tra un uomo e una donna a quello tra due uomini o due donne; a favorire che a due persone dello stesso sesso vengano affidati minori da allevare e da far crescere; a proporre la droga come sostanza che può dare la libertà. Tutte “battaglie” che ad una a una fanno parte del potente e inesauribile armamentario dei radicali.

 

Si potrebbe continuare a lungo, ma non è necessario. Gesù ci ha predetto che la nostra lotta quotidiana sarebbe stata questa: combattere le schiere di demoni che sono attorno a noi, il male che è accanto a noi e che spesso ci penetra dentro. E’ una lotta che finirà con la fine dei tempi. Con la Sua nuova venuta su questa terra. Ci ha anche detto Gesù che non è possibile – per noi che siamo ancora qui in questo mondo e crediamo in Lui – di abbandonare il terreno di battaglia. Ci ha suggerito perfino come condurla. Non ci ha detto di dialogare con il diavolo o di assumere posizioni a questi convenienti. Ci ha detto di sfuggirlo, il diavolo. Di non lasciargli spazio e terreno, perché se ne appropria. Li fa suoi. Se ne nutre.

 

Non solo nel mondo pro-life, ma anche nella Chiesa – di cui quel mondo fa parte – il “fumo di Satana” si manifesta sempre più. Crea confusione, imbarazzo, pavidità, scandalo. Spesso, gli  accomodamenti nei confronti della cultura che è diventata egemone, sono suggeriti proprio da coloro che rinunciano a ricordare i principi, a esprimere un’idea, a prendere uno straccio di posizione, in maniera incomprensibile e connivente. Si assumono, così, una responsabilità gravissima, perché abdicano al loro ruolo di guida. Persino nuovi partiti – come quello di Monti, un anno fa e il Nuovo Centro Destra, oggi – ricevono impensabili placet e “benedizioni”, salvo dimostrare attraverso i fatti quanto i loro membri abbiano a cuore i principi del diritto naturale, visto che tutte le “conquiste” di libertà di cui abbiamo parlato, vengono approvate da maggioranze di cui fanno parte, che continuano imperterriti ad appoggiare.

 

Proprio per queste ragioni, solo sommariamente elencate, i combattenti in nome di Cristo, hanno il dovere di gridare la Verità dai tetti. Devono farlo, come ha scritto prima di morire Mario Palmaro, per i loro bambini, perché crescano nel timore di Dio e nell’amore per il prossimo, senza tentennamenti, con tenacia. Così Gesù vuole i suoi figli: determinati, coraggiosi, mai remissivi o tiepidi o debosciati. Sappiamo, lo dice Gesù, che saranno odiati, come Egli stesso è stato odiato. Dovranno abbracciare la Sua Croce, quindi la Sua sofferenza e dovranno conquistarsi, ogni giorno che passa, la promessa della Resurrezione. Certi che Dio non abbandonerà mai coloro che nel Suo nome spenderanno la loro vita. Li amerà per sempre. È questa l’unica consolazione e la grande certezza di coloro che hanno Fede, che si può rinsaldare giorno dopo giorno, anche nella dimensione inevitabile del martirio quotidiano al quale sono chiamati, grazie ad un unico aiuto: affidandosi al Cuore immacolato di Maria. Che trionferà.

Fonte: Radio Spada

Il male: dai radicali al Vaticano Lo Sai

Occupare il Vaticano per esaltare, in loco, il Cosmopolitismo massonico

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Occupare il Vaticano per esaltare, in loco, il Cosmopolitismo massonico Lo Sai

fumata

Socialismo e comunismo sono definiti «funestissimi errori» nella Quanta cura (1864, Pio IX),  ancora chiamati «pestilenza», sempre da Pio IX, nel Sillabo al paragrafo IV. Tali «sciagure» sono condannate più volte e con eloquenti (motivate) ammonizioni nella Lettera enciclica Qui pluribus del 9 novembre 1846; nell’Allocuzione Quibus quantisque del 20 aprile 1849; nella Lettera enciclica Noscitis et Nobiscum dell’8 dicembre 1849; nell’Allocuzione Singulari quadam del 9 dicembre 1854; nella Lettera apostolica Quanto conficiamur del10 agosto 1863.

Le «epidemie» del socialismo e comunismo, inoculate strategicamente nei popoli dalla massoneria, sono legate ad un’«iniqua cospirazione» con il nichilismo, dice la Quod Apostolici Muneris, 28 dicembre 1878. Non vi è nulla di comune fra le teorie socialiste ed il Vangelo, afferma Leone XIII nella Quod Apostolici Muneris, come diversamente sostiene la perniciosissima eresia della Teologia della Liberazione. Leone XIII condanna il «socialismo, comunismo, nichilismo», unico e solo movimento di ispirazione massonica, soprattutto per la sua opposizione ai valori morali, agli istituti naturali, ai legittimi diritti di proprietà e di autorità.

La proprietà, difatti, non è un ritrovato umano, come affermano le teorie massonico-socialiste, ma corrisponde alla legge naturale e divina. Il socialismo, il comunismo e il nichilismo sono orrendi mali e quasi morte della civile società.  (cf. Diuturnum Illud, Leone XIII, 1881). L’eliminazione di tutte le disparità sociali, come pretende il socialismo, è una perniciosissima «utopia», spiega Leone XIII nella Rerum Novarum del 15 maggio 1891.

Il comunismo «inalbera le sue bandiere sataniche contro Dio», chiarisce la Caritate Christi compulsi di Pio XI, 3 maggio 1932. I motivi di condanna del comunismo si riassumono precisamente nella Divini Redemptoris Promissio, 19 marzo 1937, Pio XI: è un movimento frutto dell’agnosticismo religioso massonico e del liberalismo sempre massonico. Il comunismo, bolscevico e massonico, «spoglia l’uomo della sua libertà, [...] toglie ogni dignità alla persona umana e ogni ritegno morale contro l’assalto degli stimoli ciechi», «intrinsecamente perverso», nel quale si cela una «falsa idea di redenzione». Pio XI nella Mit brennender Sorge, 10 marzo 1937, condanna i reggimi totalitari, anticristiani e pagani, parimenti sia il comunismo che il nazismo: «Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio. [...] Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti. [...] Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza; un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti».

Perché la Chiesa ha sempre condannato – fino al 1958 e non oltre – questi reggimi totalitari, soprattutto quelli socialisti e comunisti, come ancora oggi fanno (ovvero condannano) i veri pochi Chierici rimasti cattolici, biasimando anche la terribile Unione Europea? Perché codeste «pestilenze» (comunismo, socialismo, nazionalsocialismo, UE, ecc…) non sono altro che delle radici invasive e distruttive dell’unica pianta di spine che viene chiamata comunemente massoneria?

La massoneria è una società segreta a carattere cosmopolita e iniziatico (*note distintive), sorta col fine di affratellare gli uomini di tutte le nazioni e di organizzare la società su basi esclusivamente umanitarie e laiche. Detta così, al profano inesperto potrà sembrare cosa buona, eppure non lo è affatto, basti pensare alla differenza fra cameratismo (solidarietà in ragione del bene comune) e massonismo (fratellanza settaria in ragione del bene di circoscritte lobby)!

Le note distintive(*) della massoneria sono imprescindibili, pertanto, quando oggi si parla di massoneria, indicando determinati soggetti o circoli noti, siamo certi che quella non è la vera massoneria, poiché diversamente questa avrebbe perso la «segretezza». Ciò che vediamo e conosciamo, non è più segreto, appunto per questo, seguendo un logico ragionamento, sappiamo che: 1) la massoneria non rinuncia alla sua esistenza; 2) non rinuncia alla segretezza; 3) non rinuncia a conseguire i suoi nefasti piani. Per ragionamento, si capisce che gli organi decisionali, ancora vivi e vegeti come la storia contemporanea testimonia, non sono quelli che hanno perso segretezza, bensì hanno mutato faccia e si celano altrove. Secondo alcuni studiosi, il piano principale della massoneria è quello di nascondersi nei pastori in Vaticano e soprattutto in chi siede sullo Scranno di san Pietro. Ma questo è un altro discorso …

Il barone Yves Marsaudon, alto dignitario della massoneria francese, nel suo libro L’Oecuménisme vu par un franc-macon de tradition (Parigi, Vitiano, 1964, p. 121), testo dedicato alla memoria di Roncalli (Giovanni XXIII) ed a Montini (Paolo VI), introdotto dal massone 33° del Rito Scozzese Charles Riandey, scriveva: Si può veramente parlare di rivoluzione che, partita dalle nostre logge massoniche, si è estesa magnificamente sotto la cupola di san Pietro.

La massoneria è così una Società laica, segreta, umanitaria, iniziatica, con gerarchia (per scimmiottare la Chiesa) e rito d’iniziazione (Ivi.), organizzata in «logge». Le vere logge massoniche contemporanee sono ancora da individuarsi precisamente (ci sono numerosi indizi ed indiscrezioni), poiché hanno conservato scrupolosamente la loro «segretezza». Dal punto di vista religioso, essa, la massoneria, è per lo più agnostica. Per il massone, tutte le religioni si equivalgono e, dalla ragione, sono ritenute superstiziose; la stessa ragione le supererebbe e alla cui luce pretende di liberare l’uomo da ogni tipo di schiavitù civile, morale e religiosa (Cf. Dizionario del Cristianesimo, E. Zoffoli, Sinopsis, Brescia, 1992, v. Massoneria). Si capisce facilmente che il primo nemico della massoneria è la Chiesa cattolica, dipinta dalla stampa illuminista e delle consorterie, come una sorta di oppressore e di ente che priva di ogni libertà. Si capisce anche il motivo perché molti gerarchi della Chiesa contemporanea predicano ed insegnano eresie (dottrine contrarie al divino e rivelato, colpite con anatema eterno), incuranti del giudizio di Dio (condanna all’Inferno); semplicemente perché essi sono agnostici, credono che il giudizio di Dio sia una superstizione e che l’Inferno non esista, altrimenti: 1) o sono pazzi; 2) o non c’è altra logica spiegazione plausibile. Quale bestia si condannerebbe da solo al carcere più duro che esiste, per di più in eterno? Solo chi non crede nell’esistenza di Dio, quindi del carcere.

La verità è che la Chiesa, ovunque essa sia stata (fatta eccezione per le località dove sono stati commessi abusi da alcuni «figli degeneri», mai autorizzati a compiere il male dalla Chiesa stessa, pertanto soggetti «iniqui» che hanno operato per il nemico di Cristo, buttando fango sul suo Corpo Mistico dall’interno),  le società sono sempre state rigogliose, unite, benedette da Dio, ricche di grazie attuali e basate sull’amore e sulla retta ragione. Ciò disturba molto i piani della criminale massoneria, perché l’uomo che vive bene e che si sente apprezzato nella sua Nazione, difficilmente sarà disponibile ad abbandonarla ed a disperdersi nel mondo, dimenticando anche i propri parenti ed amici (i suoi affetti). Anche un cane non vuol abbandonare il suo padrone ed il suo habitat, se si trova bene (o benino o anche se sopravvive in maniera mediocre)!

Questa naturale dinamica, essendo un limite invalicabile per i piani cosmopoliti della massoneria, secondo gli scopi di questi soggetti, va distrutta, altrimenti diventa impossibile produrre il cosmopolitismo, preludio all’instaurazione del «Nuovo Ordine Mondiale», sotto il dominio delle gerarchie deicide, che, per adesso, muovono i fili dietro le quinte (vedi guerre di conquista e dominio finanziario).

Allora, per la massoneria è opportuno: 1) Distruggere i legami affettivi basati sull’amore e sulla vera fratellanza, pertanto vituperare il Cristianesimo che diversamente li esalta; 2) Opprimere la proprietà privata con leggi inique ed eccessiva tassazione; 3) Affossare le Nazioni con le speculazioni di borsa e tratte finanziarie; 4) Impoverire gli stati favorendo politiche di austerità; 5) Unificare le monete, così da danneggiare le Nazioni dall’indole più cristiana e generosa; 6) Promuovere azioni di conquista sul campo [infiltrazioni segrete, movimenti migratori (di mescolanza delle etnie) e/o guerre civili].

Ecco che, in questa dinamica, le politiche di austerità, come quelle socialiste e comuniste o della U.E., oggettivamente soffocanti per i popoli, si collocano perfettamente nei piani della massoneria. Qual cittadino abbandonerebbe la sua Nazione ed i suoi affetti, la sua chiesa ed il suo confessore, per andare altrove in cerca di fortuna, senza alcuna garanzia e solo quasi come un cane? Nessuno!

La Nazione (Società naturale), difatti, è un insieme di persone unite da forti legami, da interessi comuni, dalla stessa fede e lingua, dalla medesima merce di scambio, da forti vincoli di sangue e di ragione; nasce pertanto la necessità di costituirsi in Stati che si differenziano gli uni dagli altri, e difendono i loro tesori spirituali e materiali. L’unico modo per mantenere la vera pace, come la storia ci insegna, è che ogni Stato, intelligentemente operativo in se stesso, rifugga le passioni di conquista e si relazioni con gli altri Stati civilmente (ovvero come insegna Gesù) e senza ambizioni di sorta. Appunto, cristianamente. Alla massoneria questo non fa piacere, perché uno status simile, descritto ignobilmente come paludoso, sarebbe statico e non dinamico, ostativo per le conquiste migratorie e le mescolanze delle diverse culture, pertanto sarebbe un limite invalicabile per i piani cosmopoliti delle consorterie internazionali. Allora si usano i Governi, occupati da uomini massoni, i quali dirigono gli Stati e la vita dei rispettivi abitanti, per esasperare le identità, al fine di distruggerle.

Ecco perché la Chiesa, quella Una, Santa, Cattolica ed Apostolica – non quella miserabilista dei burattinai, degli agnostici e degli eretici, oggi felicemente in comunione di fede con il cosmopolita pancristiano irenista Bergoglio (Cf. Mortalium Animos, Pio XI)- condanna sin dalla notte dei tempi ogni forma di miscuglio multiculturale, religioso e pluri-etnico, basato sui valori astratti dal laicismo. Capisco che è molto difficile approvare questo mio pensiero, soprattutto perché la massoneria, che ben corrompe i nostri pastori da decenni, ha fatto sì che i ripetuti scandali e gli insegnamenti eretici, distruggessero la percezione della corretta morale e fede nei soggetti (da strada o accademici), alterando l’uso della retta ragione. Come? Insegnando largamente e per decenni una falsa religione, filantropica e cosmopolita, falso tollerante e buonista, che non ha nulla a che vedere con quella dogmatica ed immutabile predicata da nostro Signore Gesù Cristo e custodita dal Deposito della Fede (Cf. Humani generis e Mystici Corporis Christi, Pio XII).

L’unico modo per dare credibilità a questi falsi, nuovi ed eretici insegnamenti, era quello di occupare le cattedre che un tempo (e da millenni) erano dei pastori cattolici (Chiesa docente; Cf. Pascendi, san Pio X), così da insegnare, dalle stesse cattedre, falsi credi propinandoli per veri. Il trionfo del pensiero moderno, ereditato dal Luteranesimo e rilanciato dal Modernismo. Oggi numerosi ed autorevoli studiosi, soprattutto dopo il raduno pancristiano, irenista e sincretista di Assisi del 1986, denunciano il fatto che, con la presunta canonizzazione di K. Wojtyla (clicca qui), questo modus operandi, diventerà finalmente la nuova (e modernista) fede dei cattolici del XXI secolo. Pertanto una fede falsa ed apostata, mai approvata da Dio. Il Magistero preconciliare, indietro nel tempo da Pio XII fino a san Pietro, ne è viva testimonianza, dunque o lo si conosce, o non si hanno le armi cognitive per intuire perfettamente il gravissimo problema (clicca qui), donde imparare a difendersi (come, dove, perché).

L’omelia di Sodano nella Missa pro eligendo “pontefice” (Bergoglio), contiene anche questa frase: «[…] gli ultimi Pontefici sono stati artefici di tante iniziative benefiche anche verso i popoli e la comunità internazionale, promuovendo senza sosta la giustizia e la pace e l’ordine mondiale. Preghiamo perché il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale […]». Sermone agnostico chiaramente dal messaggio massonico. Il testo ufficiale non riporta affatto la frase originale, tuttavia è possibile verificare guardando i video (clicca qui).

Non è possibile attuare il cosmopolitismo se non si distruggono le identità nazionali; non è possibile distruggere le identità nazionali se non si superano i limiti nazionali (Società naturale); non è possibile superare le Società naturali se prima non si strumentalizza ed asservisce quella che deve essere la Società eminentemente religiosa, la quale ha il compito di risvegliare le coscienze e di innalzare barriere invalicabili contro gli abusi dei legislatori iniqui e degli immondi conquistatori etici e monetari.

Leggiamo Leone XIII Rerum novarum del 15 maggio 1891: «... abbiamo dimostrato che l’inviolabilità del diritto di proprietà è indispensabile per la soluzione pratica ed efficace della questione operaia. Pertanto le leggi devono favorire questo diritto … Ne seguirà un terzo vantaggio, cioè l’attaccamento al luogo natio; infatti non si cambierebbe la patria con un paese straniero, se quella desse di che vivere agiatamente ai suoi figli. Si avverta peraltro che tali vantaggi dipendono da questa condizione, che la privata proprietà non venga oppressa da imposte eccessive. Siccome il diritto della proprietà privata deriva non da una legge umana ma da quella naturale, lo Stato non può annientarlo, ma solamente temperarne l’uso e armonizzarlo col bene comune. È ingiustizia ed inumanità esigere dai privati più del dovere sotto pretesto di imposte» (Papa Leone XIII, Rerum novarum del 15 maggio 1891).

Non credo che questa mia breve riflessione introduttiva possa essere definita «di complottismo», ma una semplice deduzione basata solidamente sul Magistero della Chiesa e sugli studi della storia degli ultimi secoli, nonché sulle cronache audio-video contemporanee. Il Gran Maestro Raffi, massone noto, quindi non più segreto, quindi parente al nulla per la vera massoneria, solo un volto usato dagli accademici per identificare un’ideologia, si è fortemente compiaciuto con la Chiesa del Concilio Vaticano II, per la designazione di Bergoglio, per questo ulteriore e decisivo passo: «[…] nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale […]» (clicca qui).

Preghiamo.

Carlo Di Pietro (Ricciotti – Radio Spada) per LOSAI.EU

Occupare il Vaticano per esaltare, in loco, il Cosmopolitismo massonico Lo Sai

Il nuovo capo della massoneria e quel pasticciaccio brutto del Monte dei Paschi…

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Il nuovo capo della massoneria e quel pasticciaccio brutto del Monte dei Paschi… Lo Sai

E’ trascorso più di un anno. Era il 6 marzo del 2013 e il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, David Rossi, venne trovato morto, precipitato in terra dopo un volo di trenta metri. Subito si parlò di suicidio: erano giorni difficili, a Siena. Il Monte dei Paschi nel bel mezzo dello scandalo; nomi illustri iscritti nel registro degli indagati per il crack che aveva investito l’istituto. Rossi era agitato e aveva paura di finire in qualche modo coinvolto. A dimostrarlo, le e-mail che spedì prima di morire, in cui paventava il suo suicidio e chiedeva aiuto all’amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola. Non ricevendo riscontri soddisfacenti, dunque, avrebbe deciso di togliersi la vita, saltando dalla finestra del suo ufficio, sul retro di Rocca Salimbeni. Una ricostruzione che la magistratura ha accolto: il marzo scorso, il caso è stato chiuso. Un punto alla fine di una storia che, in realtà, sarebbe potuta continuare, e rivelare intrecci fin’ora impensabili. La famiglia lo sa. Lo sospetta fin dall’inizio, che quella morte non è stata auto-provocata. Ci sono troppi elementi che non tornano, nella storia.  Tralasciando il fatto che Rossi non figurava tra gli indagati dello scandalo Mps, e non rischiava di perdere il proprio posto di lavoro, restano inspiegabili numerosi dettagli. Come mai un suicida, per esempio, si lascia cadere dalla finestra radente al muro, anziché saltare nel vuoto? Perchè mai le tracce sulle scarpe della vittima non risultano compatibili con qulle trovate sul davanzale? Anche alcuni segni sul corpo di Rossi racconterebbero un’altra storia, probabilmente legata alla manomissione del suo pc, avvenuta appena dopo il suicidio. Chi frugò tra i documenti dell’uomo dopo la sua morte e perché?

Sono domande, queste, che, con l’archiviazione, sono state messe a tacere. Rossi si suicidò semplicemente perché sottoposto ad un “sovraccarico emotivo”, e basta. Di fatto, si è data ragione al pm titolare delle indagini, il sostituto procuratore Aldo Natalini, colui che ha richiesto ed ottenuto l’archiviazione.

Natalini, per inciso, era stato destinatario di un avviso di garanzia da parte del pm di Viterbo Massimiliano Siddi con l’ipotesi di violazione del segreto istruttorio. Era stato infatti intercettato casualmente dalla Procura di Viterbo, mentre essa indagava su un giro di appalti truccati nel Lazio. Il pm parlava al telefono con un indagato, Samuele De Santis, a cui fornì dettagli sull’inchiesta senese e, non fosse sufficiente, spiegava anche le strategie difensive con cui si sarebbero potuti salvare i personaggi illustri coinvolti. Dirigenti del Pd, ma anche i vertici del Mps, Fabrizio Viola e Giuseppe Mussari.

L’avviso di garanzia cadde comunque nel nulla: si andò rapidamente verso l’archiviazione. Esattamente come quella per Rossi, avvenuta il 5 marzo scorso.
E’ importante la data: lo stesso giorno, infatti, nel mondo della massoneria qualcosa si rivoluzionava. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, lasciava posto al suo successore, Stefano Bisi, direttore del Corriere di Siena e collega di David Rossi. I due, denunciavano alcuni confratelli “dissidenti” nel lontano giugno 2012, si erano conosciuti durante “l’era Mussari”, in seno al Mps. “Bisogna evidenziare che il peso della gestione Mussari supportato dai due comunicatori David Rossi e Stefano Bisi ha condizionato i partiti, le giunte comunali e l’informazione cittadina”, scrivevano i muratori nel proprio blog “Fratello Illuminato”. ”Dal 2006 al 2011 la banca Mps ha speso 355 milioni di euro in pubblicità attraverso l’area comunicazione gestita da David Rossi“, proseguivano sempre i massoni, ai tempi in cui il nome del capo della comunicazione ancora non riempiva le pagine dei giornali. “Quanti organi d’informazione hanno beneficiato della pubblicità? Forse è solo una coincidenza, ma verso la fine della presidenza Mussari sono stati assunti all’area comunicazione di Mps la fidanzata del Bisi e un altro collaboratore del Corriere di Siena. “E stranamente”, attaccavano ancora, “il responsabile dell’area comunicazione di Mps (David Rossi) non ha perso tempo nel rilasciare attraverso un video pubblicato da Siena News parole di elogio al medesimo giornale online (con direttore responsabile Stefano Bisi)”. Era proprio verso Bisi che riversavano il loro disprezzo: “Vogliamo parlare dei legami stretti del Bisi con gli ex vertici dell’aereoporto di Ampugnano o del cda dell’università?”, si interpellavano. “Vogliamo ricordare gli articoli di elogio scritti dal Bisi sull’acquisto di banca Antonveneta? Il groviglio armonioso ha messo in ginocchio la città. E oggi che strategia si sono inventati i due comunicatori David Rossi e Stefano Bisi?” “Minimizzare e tentare di salvare le sorti del Ceccuzzi”, rispondevano dunque, riferendosi all’ex sindaco di Siena, successivamente coinvolto nello scandalo Mps. Ma, sottolineavano, “non perchè amano il Ceccuzzi, ma solo con la speranza di custodire il loro ruolo” ”Tutto questo protagonismo del Bisi crea soltanto imbarazzi dentro la massoneria”, concludevano. Non senza ricordare le parole di un loro uomo-simbolo, Delfo Del Bino, definito “esponente storico del Goi”: “Amiamo l’Europa dei popoli e dei saperi, non quella delle banche”. Una citazione, questa, che tentava di prendere le distanze da Bisi, ma soprattutto da quella massoneria intrecciata a doppio filo col potere finanziario. In due anni le cose sono mutate. Alla fine, Bisi è divenuto Gran Maestro del Goi, con buona pace di chi si opponeva al suo “protagonismo”. Le speranze che economia e massoneria restassero separate son venute così a crollare. D’altra parte, non poteva essere altrimenti, guardando i precedenti. Basti pensare a Enzo Viani, il presidente dell’Urbs, una società immobiliare verso cui il Goi nutriva non pochi interessi. Viani è anche, neppure a dirlo, ex dipendente del Monte dei Paschi. Soprattutto era colui che Cuccuzzi, prima di diventare sindaco di Siena, prescelse come presidente dell’aeroporto di Ampugnano. Chi lo favorì nell’ascesa a primo cittadino? Ovviamente il Corriere, diretto da Bisi. Semplici triangolazioni, certo. Ma che tracciano uno scenario diverso, rispetto a quello di un disperato capo-comunicazione che sceglie di togliersi la vita, pur amandola profondamente, come dichiarato dalla moglie. Piuttosto, lasciano incombere su tutta la vicenda un’ombra pressante. Quella della massoneria “economica”, e su cui i magistrati non hanno ritenuto necessario interpellarsi prima di chiudere il misterioso caso.

 

Il nuovo capo della massoneria e quel pasticciaccio brutto del Monte dei Paschi… Lo Sai

La pedofilia d’alto livello censurata da tutti i media: tra snuff movie, iniziazioni e ricatti

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La pedofilia d’alto livello censurata da tutti i media: tra snuff movie, iniziazioni e ricatti Lo Sai

La rete Euro-Pedofila mostra la coda. In Turchia… (di Maurizio Blondet)

Nota di Rischio Calcolato:  Signore e signori, quello che segue è un pezzo di giornalimo sconvolgente che racconta fatti noti sia in  nord-europa che in Turchia e ben documentati dalla stampa estera  e da atti pubblici, fatti per nulla conosciuti in Italia (seguite i link).

L’impressione (tra le altre sgradevolissime) che personalmente ne ho ricavato è quella dell’esistenza di una rete europea di pedofilia ad alto livello, forse di un traffico di bambini utilizzati per atti abbietti come rito iniziatico, magari filmato, in modo che “l’iniziato” non si azzardi mai a disobbedire ai suoi confratelli. Buona lettura

Questo post è tratto dalla rivista on-line EffediEffe sito di informazione a cui consigliamo caldamente un abbonamento (50€ spesi benissimo).

Un giorno del 1995, un ragazzino turco di 12 anni si presenta alla polizia e dice di essere scappato da uno yacht di lusso, ancorato al porto turistico, in cui alcuni europei stanno violentando dei ragazzi. La polizia interviene e sorprende gli europei in piena attività sessuale, insieme a ragazzini; scopre anche migliaia di CD pedo-pornografici evidentemente prodotti dai «turisti». Uno degli arrestati è Joris Demmink: il Segretario Generale del Ministro della Giustizia olandese. Si apprende anche che i bambini glieli forniva un funzionario di polizia turco di nome Mehmet Korkmaz, addetto alla sicurezza di Demmink durante le sue «vacanze».rete euro pedofila 1c La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia...   (di Maurizio Blondet)

I servizi turchi offrono al Governo olandese uno scambio: il rilascio del pedofilo e il silenzio, in cambio di un favore. Il favore consiste nell’arresto di un pericoloso oppositore Curdo, che è anche un grosso mercante di droga (con cui finanzia la resistenza curda), Hussein Baybasin. L’accordo sarebbe stato stipulato direttamente fra il Primo Ministro turco e la ministra della giustizia olandese, Winnie Sorgdrager.

Detto fatto: Baybasin, che opera di norma a Londra impunito, incautamente arriva nei Paesi Bassi ed è arrestato. Demmink in persona si occupa che l’imputato sia tenuto in isolamento, che non possa vedere i parenti. Baybasin si becca una condanna a vita dalla giustizia olandese. I turchi fanno ulteriori pressioni per farsi consegnare Baybasin: il Ministro olandese della giustizia (chiamiamola così) acconsente, ma il tentativo viene bloccato dalla Corte suprema, che rifiuta l’estradizione dato che in Turchia, per Baybasin, vige la pena di morte. Non è politicamente corretto consegnarlo.

rete euro pedofila 3 La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia...   (di Maurizio Blondet)

Demmink nega addirittura di essere mai stato in Turchia. Le autorità turche di frontiera stanno al gioco: non c’è traccia di passaggi dell’importante turista europeo. Alcuni giornali Turchi (non certo i giornali europei, che massicciamente tacciono sullo scandalo) scavano sul caso, e nell’aprile 2013 esibiscono l’originale del rapporto della dogane turche dimostrante che Demmink era entrato nel Paese nel giugno 1996. È un anno prima dell’evento scandaloso, ma dimostra quanto meno che Demmink mente. E quel suo arrivo in Turchia nel ’96 era giustificato ufficialmente dal fatto che, come segretario agli affari internazionali del Ministero olandese, faceva parte del Comitato europeo per la questione curda in Turchia… Scoprono anche che Demmink usava tre pseudonimi per i suoi viaggetti turchi. E che agenti doganali ricordano che Demmink era stato in Turchia nel 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 e 2003.

Qualche giornale olandese riporta che Demmink ha viaggiato moltissimo per soddisfare il suo – diciamo – hobby; le sue tracce sono rimaste in diversi hauts-lieux della pederastia, fra cui il Pinocchio, bar di Praga in cui, negli anni ’90, si dava convegno la pedofilia d’alto bordo nord-europea e britannica. (Oud-directeur Bijlmerbajes veegt vloer aan met Joris Demmink)rete euro pedofila 4 La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia...   (di Maurizio Blondet)

In Turchia, una delle vittime che ha cercato di querelare Demmink è stata minacciata direttamente dal capo dei servizi segreti, Emin Arslan, che (a suo dire) l’ha pure violentato (ma allora è un vizio!, ndr). Arslan è quello che ha a lungo lavorato con Demmink per organizzare il colpo contro il kurdo Baybasin. Qui sotto, parti dell’intervista della vittima: (The story of Mustafa with some excerpts from his video interview)

Un giornalista investigativo olandese, Micha Kat, è stato arrestato nel 2012 appena atterrato all’aeroporto di Skiphol (Amsterdam): a suo dire perché ha rivelato qualcosa dello scandaloso comportamento di Demmink e degli altolocati che lo coprono così efficacemente. Fra le cose che avrebbe scoperto Kat, c’è una succosa storia d’incesto che risale al bisnonno della regina Beatrice d’Olanda… ma non divaghiamo. Nel processo a Kat, si parla della testimonianza di una delle vittime del Demmink, che afferma di essere stata presenta alla realizzazione di uno snuff movie a Praga, dove un ragazzino sarebbe morto dopo essere stato sodomizzato con un vibratore. (Dutch pedophile exposer to stand trial, high-ranking pedophile still walking free)

Non si può dire che la cosa suoni nuovissima in Olanda. Nel 1998, magistrati d’accusa di Amsterdam hanno avviato indagini sul cosiddetto «caso Rolodex»: si trattava di una banda di personaggi molto importanti coinvolti in una rete di violenze sessuali a minori. Coinvolti, un ex Ministro, il consigliere personale della regina Beatrice, due alti magistrati penali. La polizia stava per arrestarli tutti e perquisire le loro (intoccabili) abitazioni, quando tutta l’inchiesta fu bloccata e insabbiata. Emerse in seguito che a liquidare l’indagine era stato un certo Segretario Generale della Giustizia di nome – avete indovinato – Joris Demmink. Si scoprì anche che Demmink aveva giocato uno strano ruolo nell’inchiesta: aveva soffiato informazioni sulla banda di pederasti (di cui palesemente faceva parte) e che aveva alla fine salvato stroncando l’inchiesta. Un evidente ricatto agli «amici» e complici dell’euro-finocchieria: coprite me, altrimenti scopro voi.

rete euro pedofila La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia...   (di Maurizio Blondet)

Un quattordicenne olandese, che all’epoca aveva 14 anni, ha deposto al Comitato Helsinki su come, scappato di casa col treno, ad Amsterdam s’è trovato in un giro di bordelli pedofili, costretto a girare video osceni e partecipare ad orge. Alla stazione centrale era stato avvicinato da un uomo gentile che gli aveva offerto un posto dove dormire la notte: al mattino dopo s’era trovato completamente nudo e circondato da foto che lo ritraevano in atti osceni: «Lo dico ai tuoi se…» l’aveva minacciato l’uomo gentile. (Testimony: Survivor of child trafficking in Amsterdam, Netherlands)

I ragazzini venivano drogati ed ubriacati per allentare i loro freni inibitori; spesso venivano «affittati» per feste private; ed anche il giovane ha parlato di snuff movies, che si concludono con l’uccisione della vittima dello stupro. Il testimone ha detto di aver lavorato al FestivalBar, un bordello olandese specializzato (in bambini) frequentato, specie negli anni ’80, da potenti personaggi inglesi (alcuni si sono stabiliti nei Paesi Bassi perché le leggi erano più benevole verso il loro vizietto…) : oltre che da Demmink, il FestivalBar risulta frequentato da Frits Salomonson (J?) che è stato avvocato personale della regina Beatrice fino al 1996.

Si tratta, ovviamente, di atroci calunnie. Perché, lo ricordiamo en passant, la regina Beatrice è la patronessa del Bilderberg Club. Ogni anno ne inaugura le riunioni segrete, dando ai congressisti l’augusto benvenuto. Dunque non è possibile che la augusta famiglia abbia qualcosa a che fare con quel mondo orribile, di cui Demmink fa parte.

Si tratta di atroci calunnie da cui, personalmente, ci dissociamo. Ma tant’è. La vittima ha testimoniato che al Bar c’era Geer Van Roon, un professore universitario che aveva la gentilezza di accogliere i ragazzini fuggitivi a casa (ce n’è qualche traccia nei rapporti di polizia) a presentarlo a Demmink: il quale avrebbe lasciato in attesa fuori la sua grossa autoblù ufficiale. Su questo i poliziotti volevano intervistare l’autista di Demmink nel 2004: disdetta, l’uomo s’è tolto la vita appena l’ha saputo. Certamente da tempo soffriva di depressione.

Il professor Van Roon conosceva molte persone altolocate in Belgio — dove l’affare pedofilo-infanticidico Dutroux ha per qualche tempo alzato il velo sulla rete pedofila eurocratica; velo subito ricaduto, molto più opaco di prima. Ma è stato sufficiente per indurre al ritiro a vita privata Jacques Delors, «padre fondatore» dell’Europa Unita quale la conosciamo (la nuova prigione dei popoli) e venerato maestro di tutta l’eurocrazia cooptata. (A closer look at child abuse networks in the Netherlands and Belgium)

Fra le persone che Van Roon ha conosciuto ce n’erano di meno altolocate: per esempio Lothar Glandorf, produttore di film pedo-porno, pregiudicato. (Lothar Glandorf)

L’inchiesta ha fatto capire che la bella compagnia di VIP influentissimi faceva frequenti viaggi di piacere nel Sud-Est Asiatico e nei Paesi dell’Est a procurarsi appunto i piaceri: Polonia, Romania… Ci sono intercettazioni telefoniche registrate in cui Demmink «ordina» dei bambini per il week-end. Benché la polizia olandese abbia ricevuto 40 denunce su altrettanti casi che coinvolgevano il personaggio in atti di perversione, il Governo olandese lo fa salire di grado, fino a farlo – nel 2002 – Primo Segretario del Ministero della (diciamo) Giustizia. Demmink resta al suo posto nonostante la marea montante di voci, e il suo Governo ce lo tiene: fino al 2012, quando il VIP si dimette. (911: Joris Demmink scandal)

Il fatto è che la Commissione Helsinki – che è una istituzione USA – ha cominciato a chiedere al Governo olandese come mai non aveva incriminato Demmink. (Probabilmente è anche così che gli americani controllano i nostri eurocrati). E si mettono anche a pubblicare le testimonianze giurate degli accusatori e delle vittime: (Testimony: Adèle van der Plas)

Viene esibita persino una lettera del Congresso USA che invita ufficialmente il Primo Ministro Erdogan a considerare «con urgenza» il caso: specificamente, che non è bene insabbiare il caso del pedofilo Demmink, dal momento che «numerosi» bambini turchi lo denunciano. Vale la pena di linkarla.

Se volete vedere il memorandum giudiziario su Demmink, cliccate qui.

Noi, s’intende, non vi abbiamo detto niente. Come i nostri valorosi media, manteniamo il silenzio ed anzi, tributiamo tutta la nostra simpatia per omosessuali e pedofili e i loro diritti conculcati da leggi discriminatorie, odiosamente oscurantiste – in una parola: cattoliche – per fortuna in via di smantellamento in tutta Europa.

Ci guarderemo quindi dal notare come sia vasta, elevata, potente ed efficace la Rete che ha protetto Demmink fino all’impossibile, e come sembri coincidere con alcuni Governi nella loro interezza. Governi del Benelux (Belgio-Olanda-Lussemburgo) dove hanno sede le grandi e venerate istituzioni dell’Unione Europea. E se la pedofilia (rituale o spontanea) fosse una delle condizioni e delle vie preferenziali per la cooptazione a quelle altissime cariche, che male c’è dopotutto? Non siate omofobi. Oscurantisti. Cattolici.

Nulla da dire sul fatto che quella cerchia sembri in qualche modo tangente al Bilderberg: non siate complottisti. Se lo siete, ci dissociamo da voi con tutta l’energia consentita dal nostro europeismo: questo Paese ha dato all’eurocrazia Altiero Spinelli, Padoa Schioppa, altri venerati che ora non riesco a ricordare, ma che senza condizioni adoro…

L’unica inquietudine che ci prende, come europeisti a tutto tondo, è la sensazione che questi VIP che ci comandano possano essere soggetti a ricatti da parte di Governi esteri, come la Turchia. Ovviamente è colpa di quei Governi esteri, che mantengono in vigore leggi oscurantiste che non riconoscono i diritti dei gay, anzi li criminalizzano; sicché i nostri venerati maestri sono costretti a patire, poi, la benevolenza di quei Governi, ricambiando con favori.

Per esempio: secondo un sito marocchino, Alif Post, «la giustizia marocchina chiude gli occhi sui crimini sessuali di Ministri francesi – ex ed attuali – che essi compiono su minori marocchini». Si allude specialmente ad un «ex Ministro francese che la polizia ha colto sul fatto mentre violava bambini a Marrakesh», passato indenne e di cui il nome continua a non essere rivelato. Perché quando «i responsabili francesi visitano il Marocco, sono coperti di gentilezze, dalla messa a disposizione di jet privati alle spese pagate in hotel di lusso in base alla diplomazia della Mamounia». (Qui a abusé sexuellement d’enfants marocains à Marrakech?)

Gentilezze e silenzi che hanno sicuramente un prezzo, che il regno del Marocco non manca di riscuotere.

Tratto da: Fonte

La pedofilia d’alto livello censurata da tutti i media: tra snuff movie, iniziazioni e ricatti Lo Sai

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